| Kinji
*L'Uchiha coraggiosamente rimase solo ad affrontare tutte le bestie, la cui superiorità numerica era schiacciante, e anche sapere quante erano esattamente non aiutava, visto che si muovevano abbastanza in fretta con quel loro andamento barcollante che sembrava una oscena danza. La tecnica che utilizzò serviva a bruciare quasi tutto il terreno circostante e rendere dolorosi o impediti i movimenti. Ma le bestie, sembravano non sentirli affatto, i loro passi continuavano con la stessa frequenza di prima. Osservando meglio, si notava che i loro arti si stavano lentamente ustionando alla presenza del fuoco, dunque qualche effetto c'era, ma non sembravano minimamente sentirne il dolore. E Kinji si trovò stavolta a difendersi da un attacco di un orda di undici esseri inarrestabili, in corsa verso di lui per saltargli addosso e schiacciarlo tutti insieme. Undici? Ne mancava uno, in effetti se avesse usato la coda dell'occhio, l'Uchiha l'avrebbe visto, il dodicesimo, e non gli sarebbe piaciuto. Con quegli arti inappropriati che si ritrovava, stava ugualmente provando (e riuscendo!) a scalare l'edificio, in cima al quale si trovava la sua bella.*
// La difesa è al solito solo gdr. Ma stavolta i nemici son tanti, e l'esito è incerto, dunque tu limitati a scrivere che vorresti fare se riuscissi a difendere, io provvedo a mettertelo in atto se ancora ne sei in grado. //
Setsuna
*La scalata fu lesta e indolore, Kinji teneva a bada le creature di sotto, e nessuna sembrava la stesse seguendo. Arrivando in cima, trovò il suo interlocutore, che sembrava essere un normalissimo umano, arrivato a un età non nota ma che certamente superava il giro di boa della vita, al punto da appoggiarsi su un nodoso bastone per aiutare la sua stabilità. L'aspetto era nobile: le sue erano pregiate vesti dorate con decorazioni nere, e il portamento raffinato non ricordava minimamente uno dei malati visti finora. L'uomo osservava la giovane kunoichi con i suoi occhi azzurri quasi glaciali. I capelli scuri erano nascosti dal cappuccio, ma una parte sporgevano rivelando come in parte stessero diventando bianchi, per l'età o per altro. Aprì bocca per rispondergli, mentre il bastone battè una volta sul terreno.*
-Oh, non preoccuparti per me. Per il momento, solo uno spettatore della vostra futile resistenza. Ma presto, sarò colui a cui l'intero villaggio presterà obbedienza, mentre glorificheranno il nome del grande dio Watashi.-
*Decisamente non un alleato. Ma quelle parole, sembravano fin troppo taglienti perchè potesse permettersele davvero. Alla fine, era pur sempre un non ninja di mezza età, che pericolo poteva rappresentare per un ninja. Anche se i suoi schaivetti fossero quelle creature, stavano sotto ad affrontare l'Uchiha, e a meno che non avesse altri assi nella manica, non era abbastanza pericoloso da poter parlare così a quella che poteva essere la sua carnefice. Il bastone intanto battè una seconda volta.*
-Siete stati gentili a venire fin qui a consegnarvi spontaneamente. Ora siete pronti ad unirvi anche voi alle schiere di adoratori dell'unico, del sommo. Vuoi essere tu la prima, dolce fanciulla?-
*Il suo tono era incredibilmente accomodante, nonostante quanto promettesse fosse tutto meno che piacevole, e non sembrava esser contemplata l'ipotesi di un no. Non era chiaro che avesse in mente, ma sembrava ben convinto di ciò che proferiva. E il bastone battè sul tetto una terza volta, stavolta più forte delle altre.*
// Tu invece non dovendo difendere, puoi già agire, scegli bene il come. Piccola nota, nessuno di voi vede o sente quello che succede all'altro, a meno che non voglia usare la sua azione per osservare che succede al partner.
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