Missione 71D - Il nuovo Team, per FertBlake, Karen91, Nine Fire

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 2/6/2012, 18:35     +1   -1
Avatar

Stay where you belong... In my memories

Group:
Member
Posts:
3,042
Location:
Midgar

Status:


CITAZIONE
Mantenimento

-Attivazione-"Sharingan 1°Livello"[Frz: +5/Dif: +5/Int: +5][Chk x turno: 10] "Questo è il 1°Livello dello Sharingan. Si sviluppa per la prima volta spontaneamente negli Uchiha che sono pronti, anche se non si conosce effettivamente se esistano e quali siano i veri e propri requisiti per svilupparlo. Successivamente sarà possibile attivarlo a piacimento concentrando una piccola quantità di chakra negli occhi. L'iride diventa di un rosso acceso e fa la sua comparsa attorno alla pupilla un piccolo segno nero a forma di tomoe. In questo stadio iniziale c'è un tomoe per occhio, ma con l'aumentare del potere dello Sharingan aumenterà anche il numero di segni. L'aspetto esteriore, però, non è l'unica cosa che cambia: questo stadio iniziale permette di intuire, principalmente a livello inconscio, i movimenti degli essere viventi. Questo concede un discreto vantaggio tattico risultando in un aumento dell'efficacia degli attacchi e delle difese."

Stamina 48.6 - 0.5 = 48.1

CITAZIONE
Mantenimento

<attivazione> -Katon: Animo Fiammante- [Chk: 45/90 a turno][Frz/Def/Int/Res: +10/15] "Il ninja comincia ad emettere chakra elementale di continuo, avvolgendosi come di un'aura di fuoco. Grazie ad essa, i suoi attacchi e difese saranno più efficaci, ma in seguito a danni subiti dall'utilizzatore di questa tecnica a causa di un attacco elementale d'acqua, la quantità di Chk utilizzabile diminuirà di 1/10 per un turno, durante il quale questa attivazione non sarà a sua volta utilizzabile."

Stamina 48.1 - 2.2 = 45.9

Il ragazzo seguì gli insetti insieme ai propri compagni di squadra, al contrario di lui i suoi compagni sembrarono essere pieni di energie, quello era il suo primo vero scontro fisico, lo sharingan come prevedeva, gli era stato di grande aiuto, il problema principale erano però le sue energie, che sentiva lentamente calare ad ogni suo movimento, che fosse quello il punto debole dell'uso prolungato dello sharingan?

Mi sono limitato solo nel difendere un paio di attacchi e contrattaccare, come è possibile che abbia consumato una tale quantità di chakra? Devo migliorare il controllo, questo non è un allenamento, se utilizzo una maggiore quantità di chakra senza che ce ne sia il minimo bisogno potrei cadere nelle mani nemiche, in più conoscendo quei due, si saranno aiutati molto contro l'attacco degli insetti, avranno risparmiato molte energie, io invece ero solo, mi sono ritrovato anche a proteggere quella ragazza, dubito di poter reggere più di altri due attacchi, l'energia impiegata supererebbe il mio limite, gran bel problema.. ci penserò una volta lì..



I tre ragazzi superarono i confini del villaggio, stranamente quelle poche unità di insetti non sembrarono accorgersi della loro presenza, o forse avevano rinunciato a combattere cercando un luogo in cui poter essere al sicuro, ben presto la verde flora del luogo iniziò a diradarsi, lasciando al loro posto una grande radura, i genin non dovettero rallentare il loro passo nemmeno per un secondo, o avrebbero perso sicuramente di vista i loro obiettivi, fortunatamente si ritrovarono a passare davanti a un sentiero in pendenza, che rendeva meno faticoso il percorso, il punto in cui arrivarono lasciò i tre senza parole.

L'Uchiha si costrinse a fermare il suo andamento, non aveva mai visto qualcosa del genere, davanti ai suoi occhi il vasto terreno era completamente attraversato da Ooteche, le loro dimensioni furono strabilianti, probabilmente erano state loro la causa dei recenti problemi al villaggio di Koto, il ragazzo però notò qualcosa di anche peggiore, ogni Ooteca racchiudeva in se una gran quantità di uova, alcune delle quali già precedentemente schiuse, formando con grande probabilità quel piccolo esercito di insetti che cercava costantemente nutrimento al villaggio, una quantità invece ancora maggiore era ancora intatta, il prossimo lavoro dei tre genin sarebbe stato quello di distruggere le ooteche e le uova al loro interno


Ragiona Takeshi ragiona, non far nulla di avventato, questa è una delle poche cose che ti ha insegnato il tuo sensei, l'unica forse.. Allora.. Se non distruggiamo quelle uova la nostra missione non potrà considerarsi completata, fare supposizioni su quelle maledettissime Ooteche non porterà a nulla, sinceramente non riesco a credere che si siano create da sole, dovranno avere un metodo di riproduzione anche loro, sono anche certo che non si tratti di un brutto scherzo della natura, lei creerebbe una nuova specie di insetto differente rispetto agli altri, questi invece sono una composizione perfetta delle migliori e maggiori qualità di protezione e attacco degli insetti comunemente conosciuti..
Merda! Se solo un membro del clan Aburame fosse qui, inizio a chiedermi il motivo percui Akane-Sama abbia scelto proprio noi, una Hyuga sarebbe utile solo in caso di attacchi notturni, eppure dubito che quella ragazza sia riuscita a sviluppare la propria Doujutsu a tal punto, io sono del clan Uchiha, le mie conoscenze e abilità in questa missione non mi sono state utili e infine.. Dubito che il ragazzo di suna ne sabbia più di me in questo campo..



A quel punto il sunese decise di agire per primo, sembrò aver capito anche lui che bisognasse distruggere quelle ooteche il prima possibile, la tecnica che utilizzò preoccupò alquanto l'Uchiha, consisteva nel far fuoriuscire dal terreno un pilastro roccioso, che andasse ad intaccare la superficie del proprio obiettivo, ciò non ebbe alcun risultavo, l'ooteca sembrò aver subito l'attacco senza aver riportato la minima conseguenza..

Stupido! come può agire in questo modo? non possiamo sapere con precisione quanto manchi alla schiusa delle uova, se gran parte di loro già sono state aperte, ciò vuol dire che dovrebbe mancare relativamente poco alle prossime, in più una tecnica del genere è decisamente avventata, a quanto pare sono molto resistenti, se fosse riuscito ad aprire un varco e a quelle uova mancasse realmente poco alla schiusa, potremmo trovarci a combattere nuovamente, questa volta però il loro numero sarebbe di gran lunga superiore, sarebbe meglio non rischiare..



La ragazza decise di seguire l'esempio del sunese, si concentrò ed eseguì una strana posizione, portò il braccio destro dietro il corpo, cercando di tenerlo sempre molto rigido e piegando leggermente le proprie gambe, successivamente portò il braccio sinistro avanti a lei, riuscendo a raggiungere una concentrazione incredibile in cui le proprie mani vennero avvolte da un alone azzurrino, quando fu pronta scattò velocemente in direzione dell'Ooteca, entrandoci in contatto più volte in una raffica di colpi, la sua velocità era straordinaria..

Non so bene cosa lei abbia fatto, sono sicuro che fa parte del patrimonio del suo Clan, strabiliante, probabilmente anche io, possessore dello Sharingan, avrei avuto difficoltà a difendermi da quel colpo, quella cosa però non è dello stesso avviso, abbiamo bisogno di qualcosa che sia in grado di distruggere tutto in una volta, io possiedo il Katon, potrebbe essere un'alternativa valida, ma se invece fossi io a rovinare tutto? spero mi rimangano abbastanza energie, il solo pensiero di poter rischiare la mia vita in un inutile D, inizia a darmi suoi nervi, proprio come tutto questo pensare.. Bah.. Proviamoci!



CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo raggio> -Katon: Terra Bruciata- [Chk: 55/80][Int: +70/115] "Indirizzando la fiamma contro il terreno e dandole una forma più allargata, il ninja brucia il terreno intorno all'avversario. Nonostante la scarsa potenza della tecnica di per sè, il fuoco continuerà ad ardere, infliggendo 1/2 punto ferita da ustione ogni turno per tre turni, a meno che l'avversario non eluda due attacchi."

Stamina 45.9 - 2.7 = 43.2

// Evito di introdurre i calcoli in quanto il mio attacco non avrà con certezza nessun effetto, in caso ce ne sia bisogno modificherò ^^ //

L'uchiha era deciso, nonostante fosse affaticato aveva ancora energia e l' avrebbe utilizzata per incenerire quegli involucri di insetti, chiuse gli occhi e richiamò il proprio chakra nelle mani, aveva un piano, impregnando il terreno di chakra, la base inferiore delle ooteche avrebbero preso fuoco, lentamente il fuoco avrebbe aumentato il proprio raggio di azione, ricoprendone l'intera superfice, eliminando così il bozzolo e ciò che proteggeva.
Qualcosa però non andò come previsto, infatti dopo aver piantato le proprie mani sul terreno, cercando di bruciarlo insieme all'ooteca, notò che essa, era incredibilmente resistente, anche il katon divenne inutile contro una tale protezione..


C-Come è possibile!?!?



Non ci posso credere, anche il mio Katon è stato inutile, ma di che cazzo è fatto sto coso!?!? Calma takeshi calma.. C-A-L-M-A e pensa un attimo, loro due penso abbiano utilizzato le loro tecniche migliori, lo stesso purtroppo vale per me, non posso aumentare ulteriormente la forza del mio elemento.. a meno che.. il fuuton! Chiaki ha la capacità di richiamare il fuuton in lei, ciò potenzierebbe di gran lunga il mio Katon, attualmente è l'unica cosa a cui posso pensare, o almeno l'unica senza particolari effetti a sorpresa..



Chiaki! Da quanto ho visto il tuo chakra elementare è il fuuton, posso farne uso per potenziare il mio Katon, inizia tu, io mi aggiungerò subito dopo..



La giovane Hyuga non osò obiettare le parole dell'Uchiha, probabilmente per paura di dire la sua, o perchè credeva realmente nella decisione del ragazzo.
Chiaki fece proprio come le era stato detto, la leggera brezza dell'aria circostante venne sostituita, al suo posto diverse lame di vento andarono ad intaccare il loro obiettivo, fu infine il turno di Takeshi, che si portò al fianco della Hyuga concentrando nuovamente il proprio chakra nei polmoni, ciò che ne scaturi fu impressionante..


CITAZIONE
<attivazione> -Ispirazione- (Stm: -1) [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] “Il ninja sente la mente scivolare in uno stato di nuova ritrovata lucidità, riuscendo a pensare meglio e a superare i propri limiti, così da aumentare la propria forza.
Liv 6 : Int +5
Liv 5 : Int +10
Liv 4 : Int +15
Liv 3 : Int +20
Liv 2 : Int +25
Liv 1 : Int +30
Liv 0 : Int +60

Stamina 43.2 - 1 = 42.2

CITAZIONE
-Ninjutsu Elementale a vasto raggio-"Tecnica della Pioggia di Fuoco"[Chk: 50/70/110/160][Int: +60+Shuriken] "L'Uchiha infiamma il fiato nei propri polmoni quindi lo risputa fuori sottoforma di tante piccole palle di fuoco che si muovono, solo apparentemente, in maniera casuale. In realtà il movimento confuso delle sfere infuocate serve solamente a trarre in inganno i bersagli per non far capire da che parte arriva veramente l'attacco e, inoltre, a nascondere un secondo tipo di attacco; infatti l'Uchiha al momento di scagliare le palle di fuoco nasconde in alcune di esse i suoi shuriken del clan(Massimo 5). Questa tecnica da un malus all'elusione di 20 e infligge oltre allo status Bruciatura anche quello Ferita da Taglio. (La tecnica può anche essere usata senza shuriken, in questo caso infliggerà solo status Bruciatura)"

Stamina 42.2 - 2.5 = 39.7

Eff: Int 73 + 10 (A.Fiammante) + 5 (Sharingan) + 5 (Ispirazione) + 120 (Bonus Tecnica *2) = 213

Nel momento in cui il ragazzo sputò fuori il chakra, prese la forma di palle di fuoco, al momento in cui entrarono in contatto con la tecnica lanciata poco prima dalla Hyuga, Katon e Fuuton si amalgamarono perfettamente, formando una nuova e devastante combinazione, infatti il fuoco aumentò improvvisamente il proprio volume, formando un grande raggio del medesimo elemento, che entrò in contatto con quel resistente involucro.

E' Andata..



Quando la tecnica combinata dai due genin si dissolve, il ragazzo sentì qualcosa di caldo che avvolgeva la propria mano, quando si voltò incuriosito vide la ragazza, stringeva la sua mano e inizialmente sembrò non avere l'intenzione di lasciarla andare, non riuscì a capirne bene il motivo, ma ciò riscaldò anche il cuore del ragazzo, quando però anche lei se ne accorse ritirò velocemente la propria mano, diventando completamente paonazza in volto

L'idea ha funzionato, adesso bisognerà osservare gli effetti che avrà su quella.. cosa..
Ma lei.. Perchè diamine doveva prendermi la mano? Non posso affezionarmi ad una ragazza solamente perchè mi prende la mano! Sembro tanto uno di quegli stupidi bambini bisognosi di affetto, in parte magari è anche così, ma lei non ha alcun motivo per attaccarsi a me, sicuramente avrà qualcosa in mente..



Perchè? Dovresti scappare come tutti..



Avverto qualcosa nel tuo spirito...qualcosa di inquieto e tumultuoso...qualcosa che deve essere placato con l'amore e la gioia...



Le parole della giovane colpirono in pieno l'Uchiha, era la prima volta che non balbettava in sua presenza, il suo cuore quasi perse un battito, come aveva fatto una ragazzina a scoprire così tanto di lui in poco tempo? Era qualcosa che il ragazzo non riuscì a spiegarsi, qualcosa aldilà delle proprie capacità, che il suo biakugan fosse anche in grado di fare ciò?

Posso fidarmi di questa ragazza? Conoscerebbe una parte di me che pochi conoscono, a cui pochi hanno accesso, riesco ad essere me stesso solo se al mio fianco c'è un Uchiha, lei.. Può essere quell'eccezione?..



Tu pensi di poterci riuscire?



Bisogna essere pronti per accogliere questi segni d'amore...Tu saresti pronto?



Io.. Non so..



Segni d'amore.. Era questo che voleva offrirgli quella ragazza, amore.. Sarebbe stato pronto dove non era riuscito in tutto questo tempo?
In quel preciso istante nella mente del giovane balenò un'avvenimento accaduto tempo addietro.. il suo esame genin..
Quel giorno successe qualcosa di singolare, venne a contatto con il futuro, due suoi possibili futuri, il primo era convinto che i legami fossero inutili, che quella era la strada giusta, denaro e potere erano gli obiettivi raggiungibili..
Il Secondo futuro gli rivelò una nuova via, che l'Uchiha non aveva mai percorso, affermava che i legami erano importanti, che senza di essi sarebbe potuto cadere nel baratro, fu proprio ciò che era successo in quella missione, il ragazzo era rimasto da solo tutto il tempo, nessuno si era minimamente interessato a lui per colpa del suo carattere, che anzi, aveva deciso personalmente di allontanarli da se, ma l'uomo in natura ha bisogno di legami, di qualsiasi forma.. Quella ragazza, era riuscita a superare arduamente una barriera, per alcuni impossibile da sorpassare..


..Ci Proverò..

 
Top
view post Posted on 3/6/2012, 19:03     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


CITAZIONE
Mantengo attivo il Byakugan

<attivazione> - Abilità nel Controllare Chakra - [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 5/10] "Chi possiede questa abilità ha un perfetto controllo del chakra , riuscendo a diminuirne la quantità necessaria per eseguire qualsiasi Tecnica/Attivazione che usi chakra(non è possibile utilizzare quest'abilità per attivare tecniche il cui costo superi l'effettiva quantità di chakra disponibile al giocatore, non è possibile utilizzarla nemmeno per potenziare attacchi chakrati. La sua utilità si ferma al risparmio).
Liv 6 : La diminuzione è di 10 (usato 3 volte)

<attivazione> - Byakugan - [Chk: 20/40/70/100] [Frz/Vel: + 25/40/60/90] "Il Doujutsu tramandato ad ogni membro del Clan per via genetica. Sin da bambini gli Hyuga infatti sono facilmente riconoscibili a causa degli occhi chiari che non mostrano alcuna pupilla. Attivando però il Byakugan questa inizia a delinearsi e le vene delle tempie si gonfiano vistosamente: grazie ai suoi occhi speciali lo Shinobi avrà un'ampia di visione di ciò che lo circonda, potendo aumentare infatti il suo raggio d'azione di ben 50 metri in tutte le direzioni; ciò gli conferirà maggiore sicurezza nei movimenti, data la consapevolezza della propria Difesa Assoluta. Inoltre sarà in grado di vedere il flusso interno del Chakra del nemico e i suoi Tsubo. Unica pecca di quest'abilità oculare è un punto cieco nel centro della nuca, segreto tenuto nascosto agli estranei gelosamente e svantaggio che molti riescono a colmare con un po' d'ingegno."

La corsa si faceva sempre più folle. Gli insetti volavano dritti alla loro meta mentre Hariken seguito dalla piccola Chiaki e Takeshi non staccavano gli occhi da loro. Le case del villaggio le scorrevano veloci accanto finché non lasciarono spazio agli immensi campi. La curiosità assaliva la Hyuga che manteneva il suo byakugan attivo osservando tutto quello che la circondava. Non voleva farsi cogliere assolutamente impreparata. L’inseguimento proseguì anche fuori dal villaggio, raggiungendo una radura scoscesa. Ormai gli insetti sembravano essersi calmati, rallentando notevolmente il volo, che fosse un segno che stavano per arrivare a destinazione? La kunoichi fece lo stesso diminuendo la sua velocità e prendendo una posizione di guardia. Ogni tanto lanciava qualche sguardo complice a Takeshi, come se si aspettasse che lui sapesse qualcosa più di lei. Gli occhi rossi del ragazzo mettevano soggezione proprio come quelli perlacei della genin, l’unica differenza era il fatto che lui potesse mascherarli al contrario della Hyuga. La shinobi era riuscita a mettere da parte i suoi sentimenti confusionali, cercando di non far vedere la sua delusione, nel non aver saputo prima chi in realtà fosse il suo compagno di missione. I ragazzi proseguirono finché Chiaki non riuscì a mettere a fuoco qualcosa di spaventoso ed inverosimile.

- R-ragazzi stiamo in guardia – disse la kunoichi rimanendo quasi scioccata di cosa stava per accoglierli.

I movimenti le si bloccarono e iniziò a fissare un punto indefinito che ai ragazzi sarebbe risultato vuoto. Quello che vedeva, non era per niente rassicurante. Distese su distese di "uova" erano ammassate al suolo, ce ne erano di aperte e di chiuse. Che le uova appena schiuse appartenessero agli insetti che li avevano appena attaccati? In quella enorme sfera biancastra pulsava vivo, il cuore di quell'animale famelico, riusciva a cogliere ogni vena di chakra, ogni muscolo, ormai era quasi giunta l'ora, non avrebbe tardato ad uscire dal suo bozzolo. Le proporzioni di tutte quegli ovuli smussati erano inverosimili, come gli insetti stessi, la situazione diventava sempre più incredibile e assurda. Ma da dove erano uscite quelle bestie? Gli insetti rimasti non ne erano molti e continuavano a muoversi in modo molto disordinato, anche se erano tornati alla loro tana, senza il sostegno dei loro compagni erano troppo deboli. Mentre gli altri erano ancora presi a studiare la situazione, Chiaki si avvicinò ad un'enorme ooteca, sfiorandola. Il contenitore dove erano ancora rinchiusi quegli insetti, sembrava essere fatto di pura roccia, anzi qualcosa di più resistente. La ragazzina non aveva mai sentito nulla del genere. Iniziò a bussare sul guscio, quasi per calcolare a seconda del rumore, quanto potesse essere erta quella scorza.

*Se lo usassimo per fare case, sarebbero indistruttibili...ma cosa vado a pensare in questo momento?*

La Hyuga sgrullò la testa come per scacciare le baggianate che stava pensando. Dovevano reagire e anche subito, gli insetti non ci avrebbero messo molto ad uscire da li. Lo avvertiva e il suo byakugan glielo faceva vedere palesemente. Proprio mentre era assorta nei suoi ragionamenti, il sunese provò ad agire, a fare qualcosa. Una colonna rocciosa fuoriuscì dal terreno facendo volare di alcuni metri l'enorme uovo che cadde a terra intatto. Chiaki rimase scioccata da quella visuale. Si immaginava che potesse essere resistente, ma anche in grado di aggirare le loro tecniche? La forza bruta non aveva senso con quell'enorme cosa, bisognava colpire più nel profondo. Ma come? Ci rifletté per un po', poi senza dire niente o aspettare il via, si chinò in una strana posizione che avrebbe potuto incuriosire molto chi non conosceva il clan Hyuga. La kunoichi fece scivolare la gamba destra dietro e la sinistra la spostò leggermente in avanti, stesso movimento fece con le braccia che rimasero ferme e rigide come delle lame. Con la sua capacità innata studiava una di quelle creature e cercava il punto migliore per colpirla. Un alone azzurrognolo, sembrava quasi fluttuare dalle sue mani, era il chakra che impetuoso aveva cominciato a uscire dal suo corpo.

*Speriamo solo che riesca a fare qualcosa*

Con uno scatto quasi felino si lanciò sull'ooteca, pronta a colpirla.

CITAZIONE
<taijutsu Ravvicinata> - Juken ~ Palmo di Chakra - [Chk: 60] "La Tecnica più basilare del Juken, che si manifesta ancora nella sua forma più grezza e poco elegante. Il Ninja concentra una modesta quantità di Chakra sul palmo della mano, che verrà avvolta da un alone azzurrino, visto che l'energia convogliata è ancora difficile da gestire per uno Shinobi con poca esperienza, ma ciò ha i suoi vantaggi, come i suoi pregi. Successivamente si procederà con una raffica di colpi, mirati a danneggiare i muscoli e in minima parte gli organi vitali, effettuati con entrambe le mani, Chakrata e non. La Tecnica conferisce un bonus a Frz pari ad 80 ed è possibile utilizzare il chakra residuo per aumentarne l'efficacia, ma ad ogni utilizzo il costo di Chakra aumenta di 10. Nel caso in cui il nemico venga colpito subirà un malus a Def pari a Residuo/3."

L'uovo non si mosse molto, ogni tanto ondeggiava ma sembrava quasi che l'energia che convogliava la ragazza nelle sue mani non raggiungesse direttamente il nemico. Quel guscio era troppo resistente. I movimenti veloci ma allo stesso tempo delicati, quasi come una carezza assassina, sbatterono ripetutamente contro quella parete indistruttibile. Con il byakugan la ragazzina riusciva a vedere, solo il liquido amniotico che si frangeva ogni tanto nel riparo di quell'insetto. Vedendo il fallimento dritto in faccia, la ragazza diminuì i suoi movimenti finché non riprese la sua postura normale, indietreggiando di qualche passo. Era quasi tentata a provare con altro quando una vampata di calore, la fece sminuire. Grazie ai suoi riflessi pronti, riuscì a evitare l'attacco di fuoco a vasto raggio del suo compagno di Konoha che puntava dritto a quegli animali terribili.

*Ha intenzione di fare un piatto a base di uova sode? Chissà se sono buone da mangiare...*

Chiaki sgrullò di nuovo la testa. Ma cosa andava di nuovo a pensare, in una missione come quella. Quel giorno era più distratta del solito a quanto pareva. La tecnica di Takeshi, nonostante la sua potenza distruttiva non riuscì a fare nulla. Che fosse impossibile sbarazzarsi di quelle uova oppure avrebbero dovuto aspettare la nascita degli insetti? Il moretto sembrava essere colto totalmente alla sprovvista del suo fallimento, infatti si interrogò meravigliato.

- Chiaki! Da quanto ho visto il tuo chakra elementare è il fuuton, posso farne uso per potenziare il mio katon, inizia tu, io mi aggiungerò subito dopo... - disse infine Takeshi, lasciando spiazzata Chiaki.

La genin non si aspettava certamente una simile proposta dal ragazzo. Era convinta che lui non avesse nessuna fiducia in lei e quella proposta le sembrava così inverosimile. Con un ampio gesto della testa affermativo, la ragazza si posizionò accanto al suo compagno. Ci avrebbe messo tutto il suo impegno per quell'attacco, avrebbe fatto di tutto per non deludere le sue aspettative. Chiaki con un piccolo gesto della mano, chiamò a se il suo elemento. Il vento prima abbastanza calmo, grazie alla presenza degli alberi che coprivano la zona, divenne abbastanza impetuoso e tagliente, convogliando tutta la sua cattiveria verso quei bozzoli.

CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo raggio> - Fuuton: Folata di Vento - [Chk: 40][Int: +70] "Tecnica base nella manipolazione dell'aria: il ninja lancia una serie di raffiche di vento affilate come lame all'avversario, ferendolo superficialmente. La ferita da taglio provocata non può superare il 4° grado."

Int (32) + Bonus Tecnica (70) = Int totale (102)

La potenza del vento venne presto raggiunta anche dall'attacco distruttivo di Takeshi. Le palle di fuoco che il ragazzo sprigionò dalla sua bocca, inizialmente danzarono intorno al futon della Hyuga quasi titubanti, poi come se avessero preso sicurezza si unirono alla potenza del vento formando una tempesta perfetta fatta di fuoco e fiamme. I due riuscirono perfettamente a coprire totalmente la zona stando ben attenti a non coinvolgere direttamente il loro compagno. Chiaki stava provando una strana sensazione, non riusciva a spiegarsi a cosa era dovuta ma quell'emozione la stava trasportando. Si sentiva richiamata, ma da chi? Da cosa? Lanciò un'occhiata al ragazzo accanto a lei, era lui che la attirava, non esattamente lui, ma il suo chakra. Con la mano sinistra libera, cercò di afferrare quell'energia che però non aveva nessuna consistenza. Le sue dita erano così vicine alla fonte di tutto e la Hyuga sembrava non riuscire a resistere. Si lasciò trascinare da quell'impeto che non le apparteneva, stringendo la mano del ragazzo al suo fianco. La stretta inizialmente delicata e dolce, si fece sempre più forte come se cercasse sicurezza. Il ragazzo preso dall'attacco non sembrava essersi accorto di niente e anche la stessa genin sembrava non rendersi conto che cosa il suo corpo avesse fatto istintivamente. Intanto tutto bruciava, se la tecnica avesse funzionato, Chiaki avrebbe chiesto ad Hariken di spegnere le fiamme con la sua sabbia. Non le piaceva vedere la natura soffrire in quel modo, lei che ci teneva così tanto. Il ragazzo festeggiò non appena la tecnica si dissolse. Solo in quel momento il ragazzo si accorse della stretta alla mano, mentre Chiaki era ancora presa a fissare il vuoto aspettando che il vento si calmasse tornando alla dolce brezza primaverile. Solo in quel momento si accorse che c'era qualcosa che non andava. Si sentiva osservata, ma da chi? Si voltò per osservare il suo compagno e notò che lui guardava pensieroso la mano stretta nella sua. In un gesto di imbarazzo ritrasse velocemente la mano agitatissima.

*Ma cosa sto facendo?*

Il rossore dalle gote si espanse per tutto il viso. Non poteva credere a ciò che aveva appena fatto. Si strinse l'arto colpevole con l'altra mano, fissando gli occhi rosso sangue del ragazzo davanti a lei. Quegli occhi così terrorizzanti ma anche così tristi. C'era qualcosa in lei di sconosciuto che le premeva da dentro il petto ma non capiva da dove nasceva e cosa voleva. Di nuovo quella strana sensazione le tornava a fare visita? Molteplici sentimenti le si annebbiarono in testa, sensazioni che non le appartenevano, ma da dove venivano? La vista le si annebbiò di colpo, un giramento di testa? Stava per svenire forse per colpa del caldo?

- Perché? Dovresti scappare come tutti... - disse Takeshi improvvisamente.

La ragazza aveva un non so che di strano. Lo sguardo era perso nel vuoto ed i suoi movimenti erano più sinuosi e delicati del solito. Con pochi passi incredibilmente veloci e sensuali si avvicinò a Takeshi, non abbandonando mai i suoi occhi impregnati di sangue. Poggiò una mano sul suo petto nudo e più caldo del normale, a causa del katon, e gli rivolse la sua risposta.

- Avverto qualcosa nel tuo spirito...qualcosa di inquieto e tumultuoso...qualcosa che deve essere placato con l'amore e la gioia... - disse la Hyuga con voce troppo sicura per lei e con un tono freddo e innaturale.

La mano fresca di lei era in netto contrasto con l'ardore che emanava il ragazzo, che la sovrastava. Anche il colore dei loro occhi faceva trasparire quanto potessero appartenere a due mondi diversi, eppure erano entrambi li e si guardavano da pari.

- Tu pensi di poterci riuscire? - chiese il ragazzo in cerca di risposte.

- Bisogna essere pronti per accogliere questi segni d'amore...tu saresti pronto? - disse la ragazzina che in quel momento nei suoi modi non sembrava affatto una della sua età.

- Io.. Non so - rispose Takeshi forse preso alla sprovvista da quella domanda.

Come un fulmine a ciel sereno, Chiaki si svegliò dal suo sonno. I suoi occhi tornarono vispi e curiosi e iniziò a guardarsi intorno perplessa.

*Ma cosa? chi? Che mi sono persa?*

La prima cosa che vide e che la fece quasi svenire fu la sua mano poggiata sul petto del ragazzo. Proprio come aveva fatto in precedenza la ritrasse velocemente, guardando in un punto indefinito che non fossero gli occhi del ragazzo. Non si ricordava niente. Come era possibile? Da quando aveva attivato la sua tecnica, stava iniziando ad avere comportamenti strani eppure non le era mai successo, che fosse dovuta all'unione dei loro due elementi? Oppure c'era qualcosa di più sotto? La Hyuga si portò le mani in viso comprendo il rossore e sperando che in quel momento non avesse fatto nulla di male.

*Speriamo che nessuno si sia accorto di niente*

La ragazza sospirò, mostrando movimenti abbastanza agitati. Quella cosa non le quadrava e l'aveva totalmente colta alla sprovvista. Avrebbe indagato più avanti adesso la priorità era la missione o almeno era la scusa che utilizzava per non pensarci. Takeshi bisbigliò qualcosa di cui la kunoichi non capì il senso, per questo sempre con il viso abbastanza colorito, cercò di mantenere il silenzio, lasciando al ragazzo interpretare la sua risposta. Proprio quando il peggio sembrava passato, Hariken intervenne con una delle sue solite uscite prorompenti.

- Ragazzi non sapevo foste fidanzati ma...non è proprio il momento di dichiarare il vostro amore, vedete siamo in missione e potrebbe succedere di tutto. Comunque se me lo dicevate vi lasciavo soli più spesso... - disse il sunese istintivamente.

Chiaki iniziò a guardarsi intorno pensierosa, forse cercando il protagonista di ciò che stava affermando il ragazzo.

*Amore? Lasciare soli? Che si riferisca alla scena imbarazzante di qualche secondo fa? Che abbia assistito a tutto? Ma perché ho questo maledetto vuoto? Forse lui può rendermi le idee più chiare...*

- Ma...ma di cosa stai p-parlando? - disse la ragazzina tornando a far vibrare la sua dolce voce.

Cercò di nascondere le sue supposizioni e i suoi dubbi, ne voleva sapere di più. La sua curiosità la stava logorando dall'interno. Doveva indagare con calma e senza destare il minimo sospetto, magari scoprendo qualche dettaglio in più su cosa era accaduto precedentemente. Non era da lei questo comportamento che non aveva mai nascosto nulla a nessuno, le rimaneva difficile non far vedere i suoi sentimenti, ma non poteva esordire dicendo "ragazzi sto impazzendo ma non importa andiamo avanti con la vita".

- Gli hai detto più o meno "sei pronto a ricevere amore"? Non te lo ricordi? - chiese il ragazzo avvicinandosi sempre più alla ragazza, forse per paura che venisse assoggettata da Takeshi nelle sue risposte.

- S-scusa ma non capisco, io non ho p-parlato... - la Hyuga si rabbuiò in volto, fissando un punto perso nel nulla.

*Ancora con questo amore? Come ho potuto essere così spudorata con Takeshi? Queste parole non possono essere uscite dalla mia bocca...perché non me lo ricordo? Maledizione*

- Quindi era un consiglio, non siete fidanzati? - continuò la sua indagine il ragazzo di Suna.

Chiaki a sentire quelle parole si agitò di conseguenza, diventando sempre più rossa. Non sarebbe stato facile dire se era più rossa lei o un pomodoro, in quel momento. Con una serie di gesti confusionari e buffi cercò di smentire quello che stava dicendo il ragazzo.

- Noooo...f-fidanzati? M-ma chi? - chiese innocente la piccola genin, cercando di non morire sul posto a tutte quelle domande imbarazzanti.

- Niente scusa, mi era parso dal vostro dialogo che ci fosse qualcosa ma ora capisco, eri diversa...troppo sicura. Sembravi posseduta. Ahahah! - disse il ragazzo ridendoci su.

Chiaki al contrario di lui non era assolutamente così tranquilla e sorridente, cercando di riattaccare pezzi di puzzle che non sembravano appartenere allo stesso quadro.

*Posseduta? Sto iniziando veramente a pensarlo...come può essere possibile una cosa del genere? Non è scientificamente spiegabile. Non sono ancora riuscita a capire il dialogo strano che ho fatto con Takeshi ma su una cosa sono certa. Quelle parole pronunciate dal mio corpo in realtà non sono uscite dalla mia mente. Dovrò indagare assolutamente più affondo in questa faccenda per evitare che si ripeta. Qualsiasi cosa abbia detto, adesso Takeshi sembra quasi più calmo, che sia solo una mia impressione?*

- Tranquilla, ti do ufficialmente il benvenuto nel club dei tipi strani, io sono il capo ovviamente. Ahahah! - disse probabilmente il sunese per alleggerire la conversazione.

Che avesse notato lo sguardo disorientato e la sua immensa tristezza negli occhi? Che nonostante tutto la accettasse così com'era, offrendole la sua ala?

CITAZIONE
Stm (67,8) - Chk (60+40+20-10)/20 = 67,8 - 5,5 = Stm residua (62,3)

 
Web Contacts  Top
Nine Fire
view post Posted on 3/6/2012, 19:04     +1   -1




Passo dopo passo si avvicinava al suo obbiettivo seguito da Kyu e i suoi compagni, se lo aspettava infondo per il semplice motivo che una missione bisognava concluderla al 100% senza farsi influenzare da possibili rischi, la vita di shinobi di per se era un rischio come una partita di poker, devi sempre giocartela con la morte e la fortuna in un tavolo a tre dove, calcolando le tue mani e i tuoi rischi giochi, ignaro delle mani altrui che avrebbe visto solo alla fine, oltre il river dove tutto si decide. Aveva puntato sulla sua vita, aveva una buona mano ed un All In ci stava tutto, ora toccava alla morte e alla fortuna puntare per decidere la mano.

Calcolando i rischi... ci stiamo dirigendo verso la base nemica e per fortuna sappiamo che gli insetti non hanno un intelletto cosi sviluppato da creare agguati a noi umani, o almeno cosi dovrebbe essere... solitamente metà degli insetti vanno in cerca di cibo mentre il restante sta a difendere le uova ma... qualcosa non mi convince... questi qui si nutrono sul posto e non trasportano nulla. Potrebbero alternarsi nei giorni di cibazione dando un senso anche alla loro avidità per il grano che sazia ben più di altri cibi. Potrebbe aspettarci un combattimento quindi è meglio se tengo gli occhi aperti.

Il passo calò sempre più, ormai gli insetti probabilmente pensavano di non doversi più preoccupare degli shinobi non accorgendosi del loro inseguimento, tutto stava procedendo bene per fortuna e la distanza scelta era azzeccata. Gli insetti improvvisamente lasciarono la boscaglia per seguire un sentiero, era alquanto strano che degli esseri che non comprendevano la natura di tale via la prendessero, inoltre loro volando non aveva problemi ne tra gli alberi e neppure senza.

Che culo, abbiamo beccato i primi insetti geneticamente modificati che hanno il cromosoma dell'educazione Ahahah Va beh cerchiamo di non distrarci, gli alberi sembrano diminuire man mano che proseguiamo quindi ci stiamo avvicinando ad un cambiamento nel paesaggio in teoria... e gli altri dovrei averli dietro di me, eccoli ma!

Il ragazzo nell'osservare la Hyuga notò che essa si era arrestata fissando il vuoto, le vene erano ancora in rilievo quindi il Sunese diede per scontato che fossero ancora attivi. In quel momento li osservava come ogni santa volta che li vedeva, non riusciva ancora ad abituarsi a quella visione. La routine sarebbe durata finché non avesse avuto informazioni certe sulle qualità di quello sguardo perlaceo, infatti ancora si chiedeva l'utilità e i possibili usi che ne poteva trarre, una cosa era certa a questo punto, le permettevano di vedere metri di distanza più in là di un normale occhio di qualsiasi essere umano. Chiaki doveva aver avvistato qualcosa che l'aveva paralizzata, un pericolo o una visione particolare? Hariken bramava risposte che solo con un gesto avrebbe avuto, osservando. Mediante una tecnica speciale del suo clan il ragazzo era in grado di ricreare un terzo occhio composto di sabbia, non collegato fisicamente al corpo, lo si poteva notare nell'attacco precedente degli insetti dove lo utilizzò per vedere oltre il muro difensivo di sabbia per poter lanciare il suo contrattacco. Cercò di ricrearlo il più distante possibile e in una posizione elevata, cosi facendo avrebbe aumentando notevolmente il suo campo visivo, il suo orizzonte, grazie alla quale finalmente poteva vedere la visione che aveva paralizzato la ragazza. A causa della distanza non fu in grado di analizzare bene cosa fossero ma sicuramente gli insetti centravano, quindi non c'era altro da fare che muoversi per osservare da vicino e, insieme alla Hyuga che sembrava essersi ripresa, si diresse verso la raduna dove Takeshi li attendeva da un paio di minuti. Lo spettacolo era al di sopra delle sue aspettative, tale scena pensava solo possibile in libri di fantasia, ma quella era pura realtà, impressionante ma vera. La radura era invasa da delle ooteche gigantesche, all'incirca cento volte una normale e chissà quante uova contenevano, infatti esse sono delle specie di bozzoli contenenti uova che una volta schiuse rilasciano i piccoli. Solitamente molto resistenti all'esterno, le ooteche preoccupavano il ragazzo a causa delle proporzioni, ovvero se erano cento volte più grandi c'era la possibilità che in tale proporzione siano più resistenti.

Beh non c'è altra soluzione che provare... credo che il maestro del doton qui sia io quindi provvederò a testare la resistenza alle contusioni di questa ooteca paurosa. Gli altri sono abbastanza distanti per non subire danni dalle schegge, potrei procedere in sicurezza.

Il ragazzo con un colpo delle braccia spostò la tunica all'indietro e appoggiò le mani a terra, concentrando il chakra fece fuoriuscire una colonna di roccia di buone proporzione che con la sua massima velocità andò ad impattarsi sul bozzolo. Tutto ciò fu totalmente inutile a causa della sua considerevole resistenza che gli permise di uscirne indenne, neanche una misera scheggia si vide sul suo corpo. Ora sembrava volerci provare la ragazza che mettendosi in una posizione strana ma particolare, iniziò a martellarlo come un mitra in una sequenza di colpi apparentemente casuali, almeno cosi poteva apparire agli occhi di una semplice persona, ma la mente di Hariken iniziava a pensare che doveva trattarsi di una taijutsu ispirata al suo clan, lo stesso che ha come proprietà quel paio di occhi perlacei. Purtroppo neanche lei, nonostante il suo impegno, riuscì a scalfire quella difesa che sembrava superiore a quella del Sunese stesso. Sembrò volerci riprovare quando alle sue spalle l'uchiha tentò con una tecnica di elemento fuoco che poteva dare l'impressione di una buona idea inizialmente, ma la forza del ragazzo era ridicola, incapace di poter creare un danno abbastanza notevole da eliminare il loro problema.

Ragazzi voi ave...

Il ragazzo venne bloccato dall'uchiha che irrispettoso nei confronti del Sunese prese la parola. Il fatto diede subito fastidio al ragazzo che inizialmente voleva dirgliene due, ma non era proprio il momento essendo in mezzo ad una missione e dinnanzi a miriadi di uova pronte a schiudersi per poter fare una bella festa ai tre genin. Si limitò ad tenere la rabbia per se, doveva essere superiore a quel bimbetto viziato e non scendere al suo livello. L'immaturo propose meritevole di attenzione ovvero, aiutandosi con maggior vento e quindi più ossigeno, le sue fiamme sarebbero state ben più vaste ed intense potendo finalmente riuscire a danneggiare quei maledetti “cosi”. La ragazza accettò la proposta di Tak e quindi iniziarono la procedura spiegata dal ragazzo, anche se aveva dei dubbi sul funzionamento infatti, c'era buona possibilità che i due non raggiungessero un buon equilibrio tra le due tecniche facendo o spegnere le fiamme o non potenziandole sufficientemente, infondo non vi era stata una grande collaborazione tra i due per via del ragazzo ghiacciolo. Incrociando le dita si mise in disparte in silenzio, non parlò perché al momento non si sarebbe potuto trattenere da possibili disguidi con Tak. Quando parti la tecnica di Chiaki, Hariken venne fulminato da un idea, infatti se la combinazione sarebbe andata in porto avrebbe potuto creare troppi danni alla vegetazione tutt'intorno, quindi mediante la sua sabbia circondò il luogo, si sapeva che essa era ottima per contenere un incendio.

Questo genio sarebbe capace di dar fuoco pure a sua madre senza volerlo. Respiri profondi e concentrazione, non vedrò più questo marmocchio per chissà quanto e spero che non parli più fino alla fine di questa missione. Adesso pensiamo ad innalzare sta dannata barriera di sabbia, almeno mi rendo utile... speriamo che ci riescano.

Il ragazzo riappoggiò le mani a terrà e con la pressione che riusci a creare mediante il proprio chakra, sbriciolò abbastanza terreno da permettergli di circondare la zona che interessava per l'attacco che dovevano eseguire. Le lingue di fuoco sarebbero state placate quanto serviva dalla sabbia la quale però non era in grandissima quantità a causa dell'ancora livello di esperienza troppo bassa del genin nel suo controllo, in futuro avrebbe controllato intere dune di sabbia, ma per ora si doveva limitare a quella lì. La tecnica venne lanciata ma Hariken non vide se era andata a segno o no, stava sperando e non aveva il coraggio di guardare, voleva uscirne il prima possibile.

Poveri insetti... tranquilli farò rapporto e ne scopriremo di più in futuro, ma non possiamo lasciarvi in vita anche se non avete ancora aperto gli occhi... abbiamo dovuto decidere nonostante non avessimo il diritto ma voi... voi non dovevate esistere. Vi chiedo scusa se abbiamo preso il posto di giudici che non siamo, vi chiedo scusa se noi umani abbiamo permesso tutto ciò... spero che nella vostra prossima vita, se ci sarà, voi possiate nascere in un mondo felice dove la vostra vita non sia un pericolo cosi imponente verso esseri che vi possano eliminare, come in questo caso. Addio.

Lo sguardo era atterrito per il loro destino, non avevano colpe se non quelle di dover nascere ma il destino aveva deciso.
Mentre era ancora immerso dei suoi pensieri, il suo sguardo cadde sulle mani dei due shinobi di Konoha che si stringevano. Ciò durò per tutta l'esecuzione della tecnica sorprendendo il Sunese, com'era possibile che il ragazzo di ghiaccio avesse preso la mano di Chiaki, o viceversa fosse stata lei a prenderla nonostante la sua insicurezza e timidezza sconfinata? Non riusciva a crederci ma erano li, mano nella mano fino a quando lei, come se improvvisamente accortasi del suo comportamento la tolse rapidamente arrossendo notevolmente in viso. Tutto al momento lasciava intendere che fosse stata lei ad aver preso l'iniziativa anche se non era da Chiaki, ma iniziò a dubitare pure su ciò quando iniziò quel dialogo cosi assurdo che mandò Hariken totalmente in confusione, erano fidanzati? La mano di lei finì sul petto di lui mentre parlavano, come poteva essere la stessa Chiaki, la stessa che aveva conosciuto meglio mentre lavavano i piatti, la stessa che aveva sentito vicino durante la notte di luna piena dove i suoi dolci e timidi occhi, riflettevano la candida luce regalandogli la visione più bella di quel mondo? Non aveva risposte. Improvvisamente si ripeté la scena precedente, velocissima infatti ritirò la mano verso di se, diventò sempre più paonazza.


Ma cosa diavolo sta succedendo qui? Prende sicurezza, la perde, la riprende?!... Parlavano di amore... lei gli ha detto che ne aveva bisogno e lui gliene ha chiesto, dopo se ho capito bene lei ha detto se era in grado di assimilarlo, penso... e lui mi pare che abbia detto che forse ci sarebbe riuscito... non è possibile che si siano dichiarati proprio ora solo per aver fatto una tecnica combinata. Capisco che l'amore è strano e tutto ma... i due manco si parlavano e di certo non è proprio un momento romantico per dichiararsi cosi... Chiaki sembrava pure un altra persona... forse se dico la cosa giusta riesco a capirci di più.

Ragazzi non sapevo foste fidanzati ma... non è proprio il momento di dichiarare il vostro amore, vedete siamo in missione e potrebbe succedere di tutto. Comunque se me lo dicevate vi lasciavo soli più spesso …

Ma di cosa stai parlando?...

Gli hai detto più o meno “sei pronto a ricevere amore?”, non te lo ricordi?

*Lo sguardo diventò triste e pensieroso * S-scusa non capisco, io non ho parlato...

Quindi era un consiglio, non siete fidanzati?

Noooo... f-fidanzati? Ma chi?

Niente scusa, mi era parso dal vostro dialogo che ci fosse qualcosa ma ora capisco, eri diversa... troppo sicura. Sembravi posseduta Ahahah

La ragazza iniziò a perdersi nei suoi pensieri, non sapeva se si trattasse di riflessioni interrogativi, di curiosità o di paura, infondo chi poteva negare il terrore difronte a tale evento? Perdere il controllo su se stessi e dire cose che non si riuscirebbe mai a comunicare in un momento di minima lucidità, un problema o un beneficio? Non si poteva conoscere ancora una risposta ma una cosa era certa, avrebbe avuto bisogno di aiuto in futuro per potersi controllare o comunque sopportare quella tensione che avrebbe creato tutto ciò. Hariken sperava che ciò capitasse solo con amici o persone possibilmente vicine alla ragazza, cosi in futuro non avrebbe avuto problemi in caso di copertura in missioni di spionaggio, sperava. Decise di dare una mano alla piccola Chiaki dicendo una delle sue frasi che più che altro erano cazzate, ma lui si divertiva troppo a parlarne per trattenersi, non poteva vederla cosi abbattuta ed era suo compito risollevarla, erano amici ormai, era una promessa a se stesso in quella notte. Quindi con il suo solito sorriso stampato in volto, accompagnato dagli occhi solari disse:

Tranquilla, ti do ufficialmente il benvenuto nel club dei tipi strani, io sono il capo ovviamente Ahahah


CITAZIONE
Trasportare la sabbia
Per assicurarsi un minimo di costante supporto da parte del loro elemento, i membri del clan del Controllo della Sabbia hanno escogitato un metodo semplice ed efficace per avere la sabbia sempre con sé. Sfruttando il loro innato legame con il deserto, essi imprimono parte del loro chakra nella quantità di sabbia necessaria per creare un contenitore adatto allo scopo di contenere la dose di polvere dorata utile almeno per la loro difesa personale.
La forma di tale contenitore è personale e varia da shinobi a shinobi, tuttavia non è raro incontrare membri del Clan del Controllo della Sabbia con una giara sulla schiena, in onore probabilmente delle proprie origini: d’altronde il palazzo del Kazekage stesso possiede questa sinuosa forma.
Perchè i granelli di sabbia restino uniti tra loro assicurando la funzionalità del recipiente, serve un continuo apporto di chakra, perciò mantenere intatto il recipiente di sabbia costa [Chk: 10/20/30/40 a turno]. Altresì, grazie alla sabbia in esso contenuta, garantisce un lieve apporto alla difesa data dall’Armatura di Sabbia pari a 20/35/50/65.
Il contenitore di sabbia, viene contato come equipaggiamento ed occupa l’equip schiena. (Peso: 10 Kg)

CITAZIONE
Terzo occhio
Grandi maestri di difesa, i componenti di questo clan utilizzano la sabbia nei modi più svariati per proteggere l’incolumità dei propri compagni, nonché la propria. Tecniche di difesa a 360 gradi che in molti casi, coprono l’intera area attorno al corpo di chi le attua, dando vita a quelle che nel clan vengono definite Zettai bōgyo no Jutsu, Tecniche di Difesa Assoluta. In questo genere di tecniche, lo shinobi si racchiude in uno scudo di sabbia che non ha alcun collegamento con l’esterno, causando perciò l’impossibilità di attaccare efficacemente poiché l’assalto stesso sarebbe portato “al buio”, senza sapere quale sia esattamente la posizione del proprio avversario.
Per sopperire questo punto debole, i membri del clan hanno escogitato un piccolo stratagemma. Sfruttando il loro legame con la sabbia, gli shinobi del clan plasmano il loro elemento fino a formare un vero e proprio occhio di sabbia collegato, grazie ad un apporto continuo di chakra, direttamente al nervo ottico di uno degli occhi dell’utilizzatore che sarà costretto a tenere l’occhio in questione forzatamente chiuso. Grazie a questo accorgimento, al modico costo di [Chk: 30 a turno] e senza sprecare azione alcuna, il membro del clan che utilizza la Zettai bōgyo no Jutsu, avrà un collegamento con l’esterno tale da consentirgli d’attaccare il proprio avversario senza doversi scoprire.
Oltre a questa particolare applicazione, causa per cui il Terzo Occhio è stato creato, quest’astuzia può essere usata anche per esplorare l’ambiente circostante lo scontro e come aiuto nello scovare ninja nascosti. Infatti, se esso è attivo, l’abilità Nascondersi del nemico diminuirà di 1 lv.

CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo raggio> -Doton: Pilastro Roccioso- [Chk: 45][Int: +60] "Il ninja fa fuoriuscire un pilastro di roccia dal terreno, vicino ai piedi dell'avversario, sorprendendolo. L'elusione di questo attacco subisce un malus di 15."

CITAZIONE
<attivazione> - Polverizzare - “Poiché la sabbia contenuta all’interno del contenitore e componente il contenitore stesso, è utile solamente ai fini della difesa personale dello shinobi, per poter portare avanti i propri attacchi il ninja, qualora non si trovasse nel deserto, abbisogna di ricavare un elevato quantitativo di sabbia dall’ambiente circostante. Allorché, grande maestro del Doton sin da Genin, esso è in grado di aumentare la pressione della terra nel territorio attiguo sino a sbriciolarla, riducendola letteralmente in sabbia. Seguitamente a ciò, sia che esso si trovi nel deserto, quindi senza aver dovuto ricorrere alla polverizzazione del terreno, sia che esso si trovi in un ambiente a lui angusto, per ottenere un più ampio margine d’applicazione delle proprie tecniche, dovrà spargere la sabbia ricavata sul terreno di scontro per un diametro più o meno vasto a seconda delle sue capacità.”
Lv. 1 - Spargere - [Chk: 40][Int: +30 a turno]

CITAZIONE
Note: Non ho messo i calcoli del mio attacco perché inutili, inoltre uso polverizzare a scopo di GDR On e non in fase di nessun attacco.

Stm = Residuo - (Trasporto + 3° occhio + Pilastro + Polverizzare)/20 = 60 - (10 + 30 + 40 + 45)/ 20 = 60 - 6.3 = 53.7
 
Top
view post Posted on 4/6/2012, 19:12     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

Group:
Member
Posts:
4,934

Status:


//che diavolo è successo alla piccola e dolce chiaki? :inglip: //


L'attacco combinato dei due genin di konoha ebbe finalmente effetto desiderato, le fiamme riuscirono a scalfire la resistente corazza delle ooteche che si sciolse a causa delle alte temperature, una volta perforata la difesa esterna, le fiamme presero subito la meglio bruciando velocemente il materiale biologico che era presente all'interno. Qualche piccolo insetto appena nato cercò di scampare alle fiamme ma, non potè nulla di fronte alla furia di vento e fuoco combinati insieme, in pochi minuti tutto fu ridotto in cenere, l'incendio non si propagò alle piante circostanti grazie all'idea del sunese di ricoprire la zona di sabbia, così le fiamme dopo aver bruciato i bozzoli e alcune sterpaglie si estinsero.

Finalmente quegli strani insetti non erano più un problema, la minaccia era stata annientata, ora gli abitanti del villaggio erano salvi e con loro lo era anche il loro sostentamento, certo rimanevano delle domande insolute che sicuramente i tre genin si sarebbero posti, come era nata quella strana specie, se era opera della natura o di qualcun'altro e come erano finiti li a Koto, chissà se un giorno avrebbero ottenuto una risposta per quelle domande, ora però gli rimaneva la soddisfazione per il completamento della missione.
L'accoglienza che ricevettero dagli abitanti del villaggio come rientrarono a Koto fu fantastica, qualche coraggioso aveva seguito di nascosto i ninja, gli aveva visti distruggere le ooteche ed aveva provveduto a dare la bella notizia a tutto il villaggio. I tre dopo essersi assicurati di aver ucciso tutti gli insetti tornarono indietro, a sorpresa furono accolti da urla di gioia e applausi, erano gli eroi del villaggio e furono trattati come tali. In breve tempo fu organizzata una festicciola per festeggiare gli eroi e lo scampato pericolo, canti e balli proseguirono fino a tarda notte, poi gli abitanti e i genin andarono a dormire, quella sarebbe stata la prima notte serena dopo tanto tempo.

***



La mattina dopo i tre genin si salutarono e partirono per i rispettivi villaggi, Hariken e kyu il suo fennec verso Suna e Chiaki e Takeshi verso Konoha, la loro prima missione era finalmente terminata ed era stata un successo.
Chissà se quei tre giovani genin si sarebbero incontrati in futuro, se la piccola chiaki sarebbe rimasta timida o se sarebbe diventata sicura di se ed espansiva, come aveva dimostrato per pochi momenti mentre distruggevano le ooteche, se takeshi si sarebbe aperto finalmente con qualcuno o sarebbe rimasto sempre così scontroso e solitario come ora e chissà se Hariken sarebbe rimasto sempre così solare, oppure il difficile cammino che ogni ninja percorre, avrebbe indurito il suo cuore rendendolo più serio e meno allegro.


//Allora questo sarà il vostro ultimo post, descrivetevi tutto, ho lasciato libera scelta a voi sull'accoglienza degli abitanti e sulla descrizione della festa, ricordatevi solo che è un villaggio povero e gli insetti hanno mangiato molte delle loro provviste XD

il prossimo mio post sarà quello conclusivo, avrà le valutazioni e un piccolo finale aggiuntivo per le prossime missioni, sempre che deciderete di scegliere me come vostro master :)//
 
Top
Nine Fire
view post Posted on 5/6/2012, 22:50     +1   -1




Dopo che finì di parlare con Chiaki il ragazzo sembra più sollevato, per sua fortuna non era finito in mezzo ad una coppia, si sarebbe sentito a disagio e tutto sarebbe stato diverso. Improvvisamente lo sguardo del genin venne catturato dalle fiamme d'orate che annientavano quel male, sembrava burro ora in confronto a prima, dov'era finita la sua superiorità adesso? La sua difesa annientata dalla collaborazione, l'unione di due shinobi che aveva creato una forza distruttrice impareggiabile. La felicità si faceva strada nel suo io, dovuta alla soddisfazione di aver compiuto a pieno la propria missione. Da vero shinobi non aveva lasciato nulla al caso, da vero professionista aveva saputo valutare bene i rischi e per questa volta, quel giro di carte sul banco nella partita di poker con la morte e la fortuna, ne era uscito vincitore con una scala contro le loro misere coppie, All In trionfale. Ma durò ben poco, quella felicità era momentanea come un sasso lanciato orizzontalmente sul fiume della vita, pochi rimbalzi e poi affonda. Il tutto era dovuto per dei strani suoni che venivano nel bel mezzo dell'incendio, piccoli versetti di cuccioli che stava nascendo in quell'inferno, piccoli che erano appena nati per sentire cos'è il dolore nella vita e nient'altro.

Non è giusto! Stavano nascendo... la loro mente stava registrando i primi momenti di vita ed hanno conosciuto solo la sofferenza... fiamme sulle loro carni, dolori in tutti i loro corpi... piccoli cuccioli agonizzanti che non hanno potuto vedere un cielo azzurro, assaporare il piacere della brezza sulle loro ali, la percezione del volo. Non hanno potuto venere la luce misteriosa e affascinante della luna o provare i piccoli piaceri di una breve vita vissuta al massimo... hanno aperto gli occhi per richiuderli conoscendo solo il dolore. Come posso accettare tutto ciò... COME?!!

La rabbia cresceva sempre più nel giovane Hariken, troppo sensibile forse, ma aveva un fottutissimo animo buono. I ciuffi dei capelli cadevano dalla fronte e a causa della testa inclinata, coprivano in parte gli occhi bassi al suolo, non voleva o poteva vedere i corpi agonizzanti. Lo sguardo vuoto, nel quale se si cercava si trovavano solo odio, dolore e tristezza. L'anima sembrava agonizzante, soffriva insieme agli insetti tra le fiamme e forse per questo i pugni si stringevano sempre più, poteva sentire le mani sofferenti ma ciò non bastava a far svanire quella rabbia crescente, cosi intensa che la sabbia percependo le emozioni del ragazzo, iniziò a vorticare nervosa intorno a lui creando una leggera corrente d'aria. I ciuffi presero a librarsi in aria, rivelando gli occhi oramai pieni di rancore. Voleva spegnere quel dannato fuoco, voleva farla finita ma era tardi ormai, la vita in quell'inferno di fuoco e ceneri era cessata di esistere. Con un gesto violento e veloce impose le mani a terra e con il Doton riuscì, lentamente e con molto chakra, a creare un dislivello di mezzo metro nel terreno interessato dalle fiamme, dopo di che la sommerse con tutta la sabbia che aveva creato per circondare precedentemente le lingue di fuoco. Si portò lentamente al centro di quella sorta di tomba, la sabbia personale del ragazzo vorticava ancora nervosa intorno a lui, niente sembrava calmarlo in quel momento di dolore. Si lasciò cadere sulle ginocchia e imponendo ancora una volta le mani a terra fece uscire un pilastro alto non più di mezzo metro, sarebbe servito da lapide, per ricordare la crudeltà del destino su quelle povere vite. La mente viaggiava lontano dal mondo, si chiedeva perchè, si faceva domande a cui non sapeva rispondere e tutto ciò continuò in un ciclo vizioso. Lanciò un urlo nella mente, forse per sfogarsi o forse solo perchè non poteva fare altro, ma venne destato da tutto ciò grazie al dolce tatto di una mano, Chiaki. Probabilmente voleva consolarlo, forse non voleva lasciarlo solo in un momento del genere e fu felice di sentirla li accanto, fu importante per tornare alla realtà. Subito dopo di lei anche Kyu si appoggiò su di lui per leccargli il viso, probabilmente lui più di tutti lo stava sentendo, percepiva quelle emozioni.

Lo so... può sembrare stupido. Infondo erano insetti direte, ma non meritavano anche loro di vivere i piaceri della vita? Solo perchè sono brutti e a molti fanno venire i brividi, non sono anche loro anime che popolano questo mondo?... Per me, qui oggi, è come se avessi visto cuccioli di un cane, pulcini o bimbi... per me non esiste alcuna differenza di specie dinnanzi alla morte. Andiamo... dovremmo tranquillizzare il villaggio, finalmente il problema è risolto alla radice o cosi spero. * Poi sottovoce aggiunse: * Ti prenderò bastardo.

La sabbia si calmò insieme al ragazzo tornandosene a riposare sulla tunica, l'animo del ragazzo tornò quiete per quanto fosse possibile. Ora dovevano tornare a calmare gli animi delle famiglie terrorizzate per l'ennesima volta, forse ferite ancor più di prima e tranquillizzarli era una priorità. Durante il tragitto lo sguardo era ancora perso nel vuoto, la visione gli tornava costante davanti al viso mentre la mente cercava di allontanare quei pensieri bui, poi vide Kyu che gli correva accanto insieme alla Hyuga e si ricordò dei loro piccoli gesti, per loro doveva riprendersi il prima possibile.

Dovrei incassare meglio i colpi, dovrei essere forte e non lasciarmi turbare da nulla ma... sono venuto al mondo per cambiarlo e non per essere cambiato. Dovrei essere duro in modo da non provare nulla, non lo sarò. Dovrei essere uno shinobi che sa mascherare i suoi sentimenti, non ne sarò mai in grado. Dovrei, dovrei, dovrei... ma io sono già ciò che dovrei essere. Non mi farò turbare da niente e nessuno, se dovrò incazzarmi mi infurierò, se dovrò piangere lacrimerò, mi maschererò solo per un motivo a fine migliore... non piangerò se devo far ridere, non mi incazzerò se devo calmare... Sono addestrato per essere un arma, ma io sono nato per essere una persona. Non dimentico.

Giunsero finalmente al villaggio dove incontrarono un accoglienza a dir poco particolare, infatti sapevano già tutto del trionfo dei giovani anche se Hariken non capiva in che modo, ma infondo non era poi cosi importante, era felice per tutta quella euforia dopo lo spavento preso dai cittadini attaccati. Venivano acclamati come eroi, quando il Sunese non si sentiva tale, ma non voleva rovinare quel momento quindi pian piano si lasciò andare o meglio trasportare da tutta quella energia. Le donne presero a cucinare quel che potevano, senza esagerando troppo per via delle poche razioni a loro disposizione, mentre gli uomini allestivano il tavolo con le panche e luci. I bambini correvano qua e la inseguendo qualche cane o addirittura Kyu che si stava divertendo un mondo, mentre gli adulti si facevano di bevande alcoliche per la gioia con qualche moglie pronta a tirar loro le orecchie a chi di dovere. Era uno spettacolo che risollevò totalmente il ragazzo che si mise a giocare con i piccoli, ogni tanto facendo degli scherzetti con la sabbia, finche essi non dovettero andare a dormire mentre gli adulti cantavano in coro canzoni popolari. Aver visto finalmente i ragazzini ridere e giocare di nuovo spensierati lo rese orgoglioso del suo lavoro, scacciando l'amarezza di quel genocidio e portando il suo morale alle stelle, li adorava. Li accompagno dalle madri che furono le prima ad abbandonare la festa, più tardi anche gli uomini meno ubriachi trascinavano i loro vicini, invece ormai da rottamare, nelle proprie case. Man mano si svuoto sempre più la piazzola e il ragazzo decise di approfittarne per isolarsi un po', una cosa che a Suna faceva spesso per rilassarsi lasciandosi andare, una sorta di rituale rigenerante. Hariken andò sul tetto della casa in cui aveva trascorso quei giorni, da lì sdraiato, poteva vedere la luna che come sempre lo affascinava, accompagnata dalla brezza notturna che stimolava il corpo per la sua temperatura fresca e i profumi della vegetazione del luogo. Era un momento di assoluta pace e tranquillità che permise al genin di riordinare le sue idee, probabilmente il giorno dopo sarebbero partiti per i propri villaggi e chissà se avrebbe rivisto di nuovo gli stessi compagni. Sperava di non perdere i contatti con Chiaki, ormai era un amica e la considerava una compagna perfetta per le sue missioni mentre non poteva dir lo stesso di Takeshi, lui non era fatto per un team figuriamoci per uno formato tra villaggi. L'orgoglio gli accecava la vista e il suo essere chiuso in se non aiutava nelle collaborazioni, Hariken non ha mai voluto parlare con lui a causa del suo carattere. Si, il Sunese è un ragazzo solare ed espansivo, ma quando l'altra persona per i suoi stupidi motivi si isolava da solo dal mondo, ogni sua voglia di interagirci moriva sul nascere, tanto che in tutta la missione parlarono solo in momenti obbligati e mai più di qualche frase in confronto a Chiaki, con la quale aveva instaurato un rapporto addirittura di fiducia. Il ragazzo si addormentò per poi svegliarsi dopo un paio di ore a causa della scomodità delle tegole, quindi scese per dirigersi a letto entrando dalla finestra al primo piano che scoprì di essere della stanza di Chiaki. Per fortuna fu delicato nell'entrata e non la svegliò, la vide addormentata sul suo letto con i capelli sciolti sparsi sul cuscino, il viso dai lineamenti delicati era illuminato dalla luna con un espressione di assoluta serenità, probabilmente felice di tornare a casa come lo era il Sunese. La fissò per un po', come se volesse scattare una foto con la mente, memorizzandola per sempre, poi si diresse nella sua stanza dove dormiva beato l'Uchiha. Si tolse la tunica per sentirsi più libero a letto per lasciarsi andare subito al mondo dei sogni che lo accolse dolcemente per via della stanchezza.
Il sole sarebbe sorto presto e alcuni contadini avevano già iniziato a curarsi del bestiame affamato. In quegli istanti Hariken aprì gli occhi ormai più che riposato, non amava oziare troppo a letto perchè dopo, per tutta la giornata, si sarebbe sentito affaticato mentre se si svegliava dopo un numero sufficiente di ore il suo corpo era visibilmente più attivo. Vide che Kyu si era addormentato ai piedi del letto e anche lui sembrava appena essersi svegliato, pronti per partire o forse no, erano in grado fare a loro i saluti o gli adii? In ogni caso doveva. In quel momento di risveglio decise di partire prima dei loro compagni, sarebbe stato meno difficile e infondo avrebbe salutato Chiaki con un biglietto che avrebbe lasciato nella sua stanza. Si alzò per dirigersi in bagno dove si lavò il viso per rinfrescarsi, osservò lo il suo viso nello specchio per poi rivedere nei suoi occhi le fiamme. Abbassò rapidamente lo sguardo e agitò la testa come se volesse scacciare fisicamente l'idea dalla sua testa ma solo l'acqua gelata riusci a distogliere la sua attenzione. Tornò lentamente in camera dove prese dal cassetto un foglio e una penna con cui iniziò a scrivere il testo che avrebbe lasciato alla sua nuova amica Hyuga.


CITAZIONE
Cara Chiaki, perdonami se scappo cosi senza avvisarti ma odio gli adii. Volevo dirti che per fortuna ho incontrato te in questa missione, senza probabilmente mi sarei annoiato a morte da solo con il “Ghiacciolo” di Takeshi. Sono felice che si sia creato questo legame tra di noi, un amicizia che spero duri nei tempi senza che niente possa intaccarla, basata su pensieri comuni e una buona fiducia. Ti avverto che chiederò sicuramente al mio Kazekage future missioni, magari in Team, con te e sicuramente farò rapporto su questi insetti. Spero che il tuo cammino possa proseguire senza problemi e che tu possa vivere felice anche senza il mio umorismo, lo so sarà dura. Ci vediamo piccola Chiaki, cerca di non pensarmi sempre visto che già mi sogni la notte e quelli per tua sfortuna e mia fortuna, non li puoi controllare. Un sorriso, Hariken.

Il ragazzo entrò lentamente nella stanza della Hyuga che dormiva ancora beata per poi lasciargli il biglietto sul cuscino accanto a lei. La guardò ancora una volta ed usci per partire, alla volta della sua amata Suna. Il ragazzo decise di farsi tutto il viaggio in una volta sola perchè avrebbe potuto riposare una volta giunto li. Il viaggio continuò senza problemi mentre il ragazzo cercava di non pensare a niente aiutato dal piccolo Kyu che gli correva difronte e ogni tanto rendendosi il più buffo possibile, faceva sorridere il ragazzo. L'unica pausa che fecero fu in un oasi dove si fermarono a bere e riposarsi una mezz'oretta in cui ne approfitto per scrivere un rapporto con la penna e il foglio che si era portato dalla casa dell'anziano.

CITAZIONE
Rapporto di Hariken Akarui, Genin.

Missione di Grado D a Koto ultimata con esito positivo.

Descrizione:
La missione consisteva in un supporto al villaggio di Koto provato da un invasione notturna di insetti non identificati. Dopo aver svolto un lavoro di mietitura è stata issata una barriera lungo il perimetro mediante i pesticidi, non usati prima per via dei raccolti più genuini possibili. Durante la notte del primo giorno si è effettuato a turni una sorveglianza per osservare l'esito positivo o negativo dei pesticidi, i quali fortunatamente sono serviti al loro scopo. Il secondo giorno abbiamo provveduto alla preparazione e la semina dei campi, lavoro rimasto arretrato per via dei contadini feriti e impauriti per via degli attacchi da parte degli insetti. A fine giornata siamo stati attaccati da codesti insetti e dopo averne eliminati la maggior parte abbiamo seguito i restanti per poter trovare una possibili base dove trovarvici i restanti e le uova, future minacce per il villaggio. Siamo riusciti ad eliminare anche essi e dopo una notte di riposo mi sono messo in cammino per il villaggio.

Note:
Vorrei portare alla vostra attenzione gli insetti. Avevano il corpo da locuste, gli arti anteriori di una mantide e la parte finale posteriore con le lame di una forbice. Vorrei farvi notare che tali insetti in natura non potrebbero esistere a parare mio, per la differenza abissale tra le tre specie elencate, troppo diverse per poter parlare di una evoluzione naturale e anche la loro unione genetica sarebbe al quanto ostica da creare. Ho il sospetto che qualcuno stia creando tali esseri per motivi sperimentali, non so se il suo obbiettivo sia danneggiare la povertà dei piccoli villaggi, ma in ogni caso ciò debilita la nostra economia e il livello di vita di tutti. Se mi renderete partecipe in futuro in tale indagine, se ne farete, ve ne sarei grato.
Vorrei aggiungere solo un ultima cosa. La missione con i due compagni di Konoha si è conclusa senza problemi e vorrei vorrei informarvi che sarei più che felice di svolgere future missione con Chiaki Hyuga, avere un team con lei mi renderebbe più efficiente.

Concluso il foglio lo piego e se lo mise in tasca, in quella interna alla tunica. Ripresero il viaggio e per fortuna non trovarono nessuna tempesta di sabbia sulla loro strada e arrivarono proprio al calar del sole. Alle porte del villaggio le guardie lo fermarono e solo dopo averlo identificato lo lasciarono passare, il genin però approfittò delle guardie per lasciargli il resoconto della missione, i quali gentilmente accettarono visto che loro sarebbero dovuti tornare alla sede prima della fine del turno. Il ragazzo stremato se ne tornò a casa che era già avvolta dal silenzio, probabilmente i suoi dormivano. Finalmente la sua prima missione era conclusa.

// non so perché mi rimpicciolisce la scrittura xD Non metto le tecniche perché tanto è inutile visto che non devo fare alcun calcolo recuperando la stamina in un intera notte di sonno, se sbaglio basta che me lo dici che aggiungo xD Curioso del finale a sorpresa :sisi:

Valutazione master: Fantastico, innovativa la storia e ben gestita nei vari post. La curiosità è rimasta costante e ci ha lasciato molto spazio per divertirci, senza contare la rapidità con cui ha risposto, fantastica xD Per me è un 9 per una D. //
 
Top
view post Posted on 8/6/2012, 02:01     +1   -1
Avatar

Chi vive senza follia non è così saggio come crede...


Group:
Konoha
Posts:
8,623
Location:
Da una Lacrima di Luna

Status:


Chiaki ancora triste e abbattuta, guardò il suo interlocutore con un briciolo di speranza negli occhi. Poi quando si sentì qualcosa sul piede scostò la sua attenzione, per osservare cos'era. Un pezzo di uovo con l'esplosione e lo scoppiettio delle fiamme era caduto sulla ragazza. Con un gesto veloce lo prese in mano, facendolo saltellare tra le mani per quanto era incandescente. Non appena si fu freddato lo osservò qualche minuto, facendo scorrere le sue manine delicate sulla scorza dura e smussata. Senza farsi notare si inserì quel pezzo nelle sue vesti. Sarebbe potuto servire come prova da consegnare a fine missione, magari anche per studiare meglio quella specie di insetti sconosciuta alla Hyuga. Un rumore stridulo e acuto le fece alzare la testa di scatto, alcuni insetti erano riusciti a nascere proprio nel momento che i due ragazzi avevano lanciato la loro tecnica micidiale e adesso ardevano in quel fuoco terribile. Un filo di repulsione nel vedere quella scena si tinse sul viso della kunoichi, che non riusciva a guardare negli occhi quelle bestiole troppo cresciute. Sapeva che quella era la cosa giusta, quindi era inutile stare a piangere sul latte versato anche se non riusciva ad affrontare la vista di nuove creature, frutto dei misteri della natura, sterminate dall'uomo. Era sempre lui il più forte e colui che decideva della vita di tutti, ma ciò era giusto? Chiaki era convinta che presto l'essere umano avrebbe provato sulla sua pelle, la conseguenza delle sue scelte. Odore di bruciato e cenere, ecco cosa portava il vento con se, ricordi di una strage che era appena avvenuta. Fortunatamente il sunese si era reso conto da solo di contenere l'intero incendio e aveva risparmiato la vita a molte piante che non avevano fatto nulla di male per meritarsi tutto quello. Una nuova folata di vento scompigliò i capelli della ragazza, un vento che lei aveva imparato a conoscere da poco. Si girò lentamente a guardare Hariken, il corpo era teso e i capelli nascondevano il volto ma la sabbia sua amica, aveva cominciato a vorticare impetuosamente intorno a lui.

*Che sta succedendo? Avverto il suo animo turbato, che sia un impressione?*

Ormai le fiamme erano nulle, il sunese si avvicinò al genocidio e posando una mano a terra abbassò di mezzo metro il suolo, sommergendolo con la sua tecnica clan. Dopo di che raggiunse quel cumulo creato da lui stesso e sorresse una colonna di terra. Se ne rimase li in ginocchio con il volto sofferente, Chiaki non riusciva a vederlo in quello stato ma essendo un'esterna, non se la sentiva di intervenire con la sofferenza del suo animo. Poi le venne in mente cosa le aveva detto la sera prima, la considerava un'amica e da tale non poteva tirarsi indietro. A passo lento e deciso lo raggiunse mantenendo un silenzio tombale. Non occorrevano parole, non era mai stata brava con quelle, preferiva di gran lunga i gesti. Con movimenti fluidi e non facendo notare la sua presenza la genin raggiunse le spalle del ragazzo di Suna. L'arena tagliente continuava a muoversi circolarmente intorno al suo protetto, alla Hyuga non le importava di venire ferita ne di farsi male voleva solo raggiungere il suo obiettivo. La mano delicata ma decisa della kunoichi si posò sulla spalla ancora tremante, forse per la rabbia crescente dello shinobi. Si guardarono qualche secondo negli occhi, quella volta non le fu difficile sostenere il suo sguardo, cercava di assorbire il lei il dolore in eccesso che provava Hariken. Ad aggiungersi alla ragazza arrivò anche Kyu che volle dare il suo contributo facendo sentire la sua presenza al suo padroncino.

- Lo so...può sembrare stupido. Infondo erano insetti direte, ma non meritavano anche loro di vivere i piaceri della vita? Solo perché sono brutti e a molti fanno venire i brividi, non sono anche loro anime che popolano questo mondo? Per me, qui oggi, è come se avessi visto cuccioli di un cane, pulcini o bimbi...per me non esiste alcuna differenza di specie dinnanzi alla morte. Andiamo...dovremmo tranquillizzare il villaggio, finalmente il problema è risolto alla radice o cosi spero - disse Hariken concludendo con qualcosa sottovoce.

Il ragazzo iniziò a versare sulle parole tutto il dolore che aveva assorbito. Ogni sua frase era una pugnalata al cuore per la giovane Hyuga. Capiva esattamente cosa provasse, si vedeva che era sensibile quanto lei alla natura. Finalmente dopo che ebbe finito di pronunciare quelle parole il ragazzo riuscì a calmare il suo bollente spirito, tornando ad affrontare la realtà. La sabbia tornò al suo legittimo posto, sul mantello e il ragazzo si alzò dal suolo. Chiaki allontanò la sua mano facendo scivolare il braccio lungo il fianco. Il ritorno al villaggio il silenzio regnò tra i compagni. La kunoichi si chiedeva se le persone del villaggio stessero bene e se la paura era tornata tra le loro famiglie. Adesso che finalmente erano riusciti ad uscire di casa, vi si sarebbero chiusi di nuovo per lo spavento? Non appena raggiunsero le porte del villaggio, un orda di gente le si fiondò incontro applaudendoli. Chiaki fece un espressione preoccupata, non era abituata a tutta quella folla e si sentiva in imbarazzo. Che qualcuno avesse visto le loro gesta? Hariken dopo un po' di titubanza sembro integrarsi bene soprattutto con i bambini mentre la kunoichi preferì tenersi a distanza. Nonostante qualche persona incuriosita la venisse a chiedere maggiori dettagli sullo scontro, lei lo guardava un po' spaventata e si avvicinava ai suoi compagni. Non aveva mai amato stare al centro dell'attenzione ne essere considerata un eroina, lei voleva solo seguire il suo cuore. Fortunatamente vedendo che la Hyuga non ricambiava le loro domande e curiosità, la lasciarono alla sua solitudine. Facendo calmare l'animo della ragazza che si era cominciata ad agitare, per le domande spiazzanti. Quando tornarono alla piazza vicino alla casa del capo villaggio, trovarono immense tavolate dove alcune donne stavano portando le loro pietanze più prelibate o almeno quello che rimaneva dei campi distrutti. La notte iniziava a scendere e i primi fuochi e le prime lanterne venivano accese. Un gioco di colori e luci, era quello che ci voleva per rallegrare l'ambiente. I bambini scorrazzavano felici inseguiti dal piccolo Kyu, anche l'animaletto aveva bisogno di sfogarsi un po' dopo quella lunga missione. Chiaki non voleva partecipare attivamente alla festa, fu così che si mise a sedere su una panca osservando tutto ciò che la circondava sorseggiando un buon thé che le aveva ceduto una giovane ragazza. Hariken si divertiva come un matto a giocherellare con i bambini utilizzando la sua sabbia e questi più curiosi che mai gli facevano alcuni attentati da dietro. Ma il ragazzo prontamente li fregava sempre. A quella vista la genin si mise a ridacchiare. Era simpatico vederlo così e poi si sentiva meglio vedendolo sollevato. Takeshi invece si muoveva nell'ombra, cercando di non farsi troppo notare, forse il suo carattere non amava quel genere di cose. Improvvisamente alcuni uomini e donne iniziarono a intonare qualche canzone popolana intorno a un enorme falò al centro della piazza, dove ragazze e ragazzi ballavano in abiti tradizionali. La Hyuga rimase ammaliata dalla loro danza, le ricordava la grazia e la bellezza del suo clan. Poi si immaginò lei a ballare e al solo pensiero le venne da ridere. Si sarebbe inciampata sicuramente tra i suoi piedi. Era seduta tranquillamente sulla panchina con il suo bicchiere tra le mani, quando si sentì tirare il vestito. I suoi occhi perlacei distolsero lo sguardo dalla festa per guardare la piccola bambina che le stava affianco. Era la stessa fanciulla che era riuscita a salvare dall'attacco degli insetti e le sorrideva felice con qualcosa in mano che le porse quasi vergognandosi. Chiaki poggiò la sua bevanda sul tavolo e si chinò osservando meglio la coroncina di fiori di gelsomino che le stava allungando la ragazzina.

- L'hai f-fatta tu? È per me? Che b-bella! - disse la shinobi sorridendole.

La paesana fece un leggero accenno con la testa e la ragazza dai capelli blu inclinò il capo come se aspettasse di venire incoronata. Le due non erano di molte parole e si intendevano a gesti perfettamente. La ragazzina inserì tra i capelli blu della genin la sua opera d'arte sempre timorosa, forse per paura di farle male. Quando Chiaki rialzò la testa una cascata di foglie di edera le contornavano il viso e i capelli e quei fiori bianchi si intonavano perfettamente con i suoi occhi perlacei. La ragazzina rimase entusiasta della sua buona riuscita, facendo un'espressione meravigliata. La kunoichi adorava i fiori e ogni cosa che poteva inserire in testa e quello era il miglior regalo che le potesse fare. Cogliendo di sorpresa la paesana, la shinobi si sporse porgendole un dolce e delicato bacio sulla fronte. Non era da lei essere così ma quella ragazzina le ricordava così tanto lei che non aveva potuto resistere, le ispirava quasi un senso materno. La fanciulla rimase meravigliata da quel gesto e quasi vergognandosi se ne scappò dai suoi amichetti. Chiaki non era riuscita a ringraziarla a parole ma sperò che il suo gesto d'affetto era riuscito ad arrivare alla piccola. Rialzandosi da quella posizione non del tutto comoda, tornò a sedersi sulla panca, afferrò il suo bicchiere e bevve tutto d'un sorso. Era abbastanza stanca e il giorno dopo li attendeva un lungo viaggio verso casa. Improvvisamente la gola iniziò a bruciare, facendole portare le mani istintivamente intorno al collo e quello che prima sapeva di thè aveva un gusto totalmente forte e diverso. Per liberare la gola da quel caldo, la ragazza iniziò a tossire continuamente. Ma che aveva ingerito? La sua sbadataggine aveva deciso di infierire anche quella sera di festeggiamenti? Takeshi che in quel momento si trovava dietro la ragazza di era goduto tutta la scena in silenzio.

- Non era thè - esordì con un sorrisetto che si era formato sulle sue labbra.

Chiaki non rispose, rimase ferma per qualche minuto fissando il nulla, la testa era vuota. Il suo corpo chiedeva pietà e soffriva il caldo che non avrebbe provato nemmeno se si trovasse in un deserto. Cercò di aprirsi un po' il vestito, quasi stesse x morire, inutilmente. Le parole del ragazzo sembravano non essere state captate. La testa aveva cominciato a girare ma non troppo pesantemente. L'effetto di quello che doveva essere sakè la fece diventare completamente rossa sulle guance, non che fosse una novità quel colore sulle sue gote ma rispetto alle solite volte quando le si tingevano qualcosa era leggermente diverso. Di scatto la genin si alzò, facendo preoccupare un uomo non troppo sobrio vicino a lei. Non sapeva manco lei cosa stava facendo, i suoi sensi sembravano quasi addormentati. Istintivamente si diresse verso la voce che le aveva rivolto prima la parola, afferrò quella che doveva essere una mano e iniziò a trascinare il ragazzo. L'effetto della musica e dei colori la attraevano adesso più che mai. Forse il moretto non aveva capito dove lo stesse portando, perché continuava a farsi trascinare o che fosse la forza incredibile della ragazzina? I paesani spacciatosi musicisti, non appena videro che gli eroi del villaggio si erano uniti alle danze iniziarono ad acclamarli, senza però smettere di ballare e suonare. Takeshi quando capì dove si trovava distolse il suo sguardo sempre un po' distaccato e con poche parole espresse il concetto principale.

- Io non ballo... - disse lo shinobi sminuendo la kunoichi.

- Perché non sai ballare? Dai sembra divertente! - disse la Hyuga iniziando a mimare i passi degli altri partecipanti.

Il ragazzo si allontanò leggermente cercando di abbandonare la "pista". Non appena la genin si accorse delle sue intenzioni non ci pensò due secondi a raggiungerlo e cercare di coinvolgerlo afferrandogli le mani. Nonostante il suo non perfetto equilibrio, non si inciampò ne causò troppi problemi. A Chiaki non le importava niente di ballare tra tanta gente o isolata, in quel momento non si rendeva conto di niente. Tutto le sembrava così normale e giusto.

- io - non - ballo - scandì bene le parole il giovane portandosi una mano dietro la nuca e guardando in alto.

Chiaki dopo aver visto la determinazione del ragazzo, lasciò perdere ormai abbattuta e si lasciò cadere su un pezzo di ceppo ai bordi della piazza sotto un grande albero. Il fuoco scoppiettante continuava a far muovere le sue fiamme sempre più vive. Quel colore così rosso vivo rapì gli occhi della ragazzina che sembrava essersi già dimenticata del rifiuto categorico del suo compagno.

- Anche per te questa è la tua prima missione? Non ti manca la tua famiglia? - disse Chiaki assorta nei suoi pensieri.

Dopo aver visto finalmente Chiaki desistere anche Takeshi si mise comodo.

- Non sono morti - rispose sempre con il suo modo di fare così distaccato, cosa a cui la ragazzina nello stato in cui stava non avvertiva minimamente.

- Che fortuna che hai...solo quando perdi una persona importante ti accorgi quanto sia dolorosa la vita senza di lei... - la kunoichi si stava aprendo anche se non nella maniera più giusta.

Probabilmente senza quel goccio alcolico quella conversazione non ci sarebbe mai stata, a Chiaki non le piaceva parlare di lei e infatti nonostante i suoi sensi inebriati cercava sempre di tenersi abbastanza evasiva.

- Forse...ma in missione i sentimentalismi sono inutili, uno shinobi è destinato ad obbedire agli ordini del proprio villaggio, proprio come un arma senz'anima... - disse il ragazzo fermamente.

Chiaki nonostante la mente offuscata rimase quasi allibita nel sentire quelle parole. Quella frase le era stata detta tante ma tante volte, forse troppe. Era lo stesso discorso che suo padre le faceva da quando era piccola. "Un arma senz'anima", esisteva veramente o era semplicemente lei che non riusciva ad essere così? L'uomo deve legarsi a qualcuno, non è fatto per rimanere tutta la vita da solo. Si una grande perdita poteva condizionare i propri legami e turbare nel profondo l'anima ma ci doveva sempre essere un rapporto forte prima di distruggere una persona.

- E secondo te un uomo, per quanto leale che sia, riesce a sopprimere questi sentimenti? Tu ci riusciresti? - chiese curiosa la piccola Hyuga lanciando un occhiata al moretto leggermente ombreggiato.

- Il mio legame più importante è con gli appartenenti al mio stesso clan, non ho problemi di quel genere... - rivelò il ragazzo forse troppo liberamente alla ragazza.

La genin pensò al suo di clan. Quel rapporto non si era mai creato per lei. Si aveva passato giornate ad allenarsi nella residenza Hyuga ma tutto li, non si sentiva così unita a loro. Forse perché l'unica figura che la riconduceva li era morta prima ancora che potesse iniziare l'accademia, rimaneva il fatto che vedeva quel posto solo come un luogo di allenamento. Ultimamente aveva stretto amicizia anche con Mirai della casata cadetta che odiava con tutta se stessa quelle regole che le imponevano di portare un marchio sulla fronte che avrebbe potuto spezzare la sua vita in qualsiasi momento.

- E se un giorno ti trovassi a scegliere? - la ragazza sotto l'effetto dell'alcol stava diventando sempre più invadente, ne voleva sapere sempre di più su quel misterioso tipo.

- Siamo la maggiore forza militare, dubito il villaggio possa privarsi di noi...ma...in quel caso... - un sorriso increspò le labbra del ragazzo che chiuse gli occhi lasciando la Hyuga in attesa.

Proprio nel momento in cui li riaprì e la fissò, un brivido percorse la schiena della kunoichi. I suoi occhi erano rossi, di un rosso scarlatto. Vederli così da vicino facevano una strana sensazione. Chiaki che non si era ancora abituata ai suoi stessi occhi, alla vista di quelli di Takeshi le venne voglia di avvicinarsi anche se l'alone di pericolo e mistero che li circondava la fece restare ferma. I loro occhi rimasero incrociati per alcuni minuti finché il ragazzo non disattivò la sua abilità innata e tornò a fissare quel mare di stelle. Per qualche minuto tutto sembrò tacere, poi la genin si alzò dal suo pezzo di legno ormai scomodo e si buttò a peso morto sull'erba, accanto al suo compaesano.

- Che cerchi lassù? - chiese ridacchiando la ragazzina ancora sotto l'effetto della bevanda.

I suoi occhi strani, la pelle chiara, i lunghi capelli e quella coroncina che portava in testa la faceva sembrare una ninfa che se ne stava comodamente allungata su quel manto erboso quasi a cercare tra le stelle il suo destino.

- Bere ti rende più kunoichi, a quanto vedo - disse il ragazzo senza distogliere lo sguardo dal cielo.

Chiaki improvvisamente si sentì colpire nel suo orgoglio. Non capiva cosa stesse dicendo il ragazzo a lei le sembrava che tutto stesse andando tranquillamente a parte il forte rumore continuo che sentiva nella testa che la infastidiva parecchio. La ragazzina dai capelli blu si mise a sedere e con un espressione buffa e corrucciata mettendo le mani suoi fianchi guardò Takeshi.

- Io nn ho bevuto... - disse cercando più di convincere più se stessa che lo shinobi.

Dopo di che, a braccia aperte si ributtò sull'erba morbida, ricadendo leggera sul prato nonostante i suoi movimenti bruschi e scoordinati.

- Pensi che ci rivedremo dopo questa missione? - disse facendosi pensierosa e seria.

- Forse... - rimase vago il suo compagno.

Forse per l'imbarazzo del discorso o per parlare di cose più serie che riguardavano la missione, il moretto cambiò discorso. Forse approfittò di quel carattere così espansivo della ragazza dovuto dall'alcol per poter esprimere le sue idee quando sarebbero tornati a casa.

- Dobbiamo comunicare ciò che abbiamo visto ai membri del clan Aburame, loro ne sapranno di più... - disse Takeshi.

Improvvisamente si ricordò del pezzo di uovo che aveva preso prima della distruzione e iniziò a frugare tra le sue vesti, persino facendo scendere una spallina del vestito. Dopo un po' senza avere il minimo imbarazzo cacciò fuori il guscio bianco e lo porse al suo compaesano.

- Questo pensi che gli sarà d'aiuto? - chiese sorridendo la ragazza sventolando il guscio.

Takeshi rimanendo sempre nella sua posizione, alzò leggermente la testa per guardarla facendo un espressione meravigliata, tenendo la bocca semiaperta. Il suo sguardo si iniziò a muovere a scatti tra Chiaki e l'uovo.

- Non pensavo fosse rimasto qualcosa dopo quell'attacco, purtroppo non sono un intenditore, ma chiedere è la soluzione migliore... - disse infine levandosi quell'espressione dal viso.

Chiaki si riallungò girandosi tra le dita quell'unico rimasuglio dei poveri insetti. Ormai sembravano solamente un lontano ricordo. Il venticello notturno fece muovere leggermente l'erba, lasciando che qualche minuto di silenzio regnasse nell'aria.

- Non credevo che anche i kage sottovalutassero le missioni di livello D... - disse Takeshi pensieroso.

- Direi che non l'hanno sottovalutata, visto che hanno mandato ben tre genin - disse Chiaki infine riponendo l'oggetto sotto gli abiti mentre con l'altra mano si tocca la testa dolorante, i primi forti giramenti le si abbatterono contro.

- Intendi dire...un ragazzo con seri complessi, una ragazza timida e insicura e colmo dei colmi...un bambino che piange un paio di insetti? - Takeshi fece una strana risata, tra il sarcastico e il divertito - Era una semplice D...in altre occasioni saremmo morti...tutti...

Nel dire questa ultima frase il suo volto si fece serio. Effettivamente aveva ragione nessuno di loro tre era perfetto, ma esisteva realmente la perfezione? Un motivo c'era se erano stati assegnati li, a sostenere quei paesani. Le motivazioni potevano essere miliardi, che sia per mancanza di uomini, per un preciso piano dei kage o semplicemente era stato un gioco del destino che la loro prima missione l'avessero dovuta affrontare insieme. Non erano morti e avevano fatto quanto era in loro potere per aiutare quei poveri contadini. Non dovevano essere tristi, quella era la festa organizzata in loro onore.

- Se ci hanno mandato, non pensi che si fidino nelle nostre capacità? - disse Chiaki calma continuando a fissare il firmamento, con le palpebre che le iniziavano a fare i primi scherzetti per il sonno.

- Normalmente penserei a un semplice errore, purtroppo la mia stima per l'attuale kage mi rende impossibile essere obiettivo - ci rifletté su Takeshi.

- Scusa se sono timida e insicura...spero di essere forte come voi un giorno - disse la ragazzina ripensando al giudizio che il moretto aveva dato su di lei.

Proprio in quel momento fece un piccolo sbadiglio e gli occhi le si chiusero delicatamente dopo i numerosi sforzi per tenerli aperti. Ormai era tardi e la notte era fatta anche per dormire. Morfeo l'aveva accolta ormai a braccia aperte la piccola Hyuga, che con un viso angelico dormiva beatamente tra la sua amata natura, stanca della giornata e sfinita da quel poco alcol che aveva bevuto.
La notte passò tranquilla, nessun sogno invase la sua mente, abbracciando il cuscino come bisognosa di affetto. Il sole abbastanza alto il cielo, le illuminò il viso facendole fare una piccola smorfia di fastidio. Aprì gli occhi faticosamente e vide una cosa bianca vicino a lei, quando mise a fuoco si rese conto che era un pezzo di carta. Si aiutò con il braccio per mettersi a sedere sul bordo del letto e afferrò il foglio. Il suo viso si muoveva a destra e sinistra in un moto continuativo finché non finì di leggere. Chiaki quando lesse le ultime righe divenne rossa.

*Ma cosa sta dicendoooo? Spero sia umorismo...non sono molto brava con quello. Comunque mi dispiace che non abbia scelto di salutarmi di persona ma forse ha fatto bene, gli adii sono sempre così dolorosi da affrontare faccia a faccia*

Quella parola amicizia le rimbombava in testa, era bello sentirsela dire. Non sapeva bene il significato ma lo stava lentamente imparando a conoscere. Chiuse gli occhi assaporando quasi il gusto che le provocava internamente. Sarebbe sembrata una stupida e invece lo stomaco sembrava essere tempestato di farfalle per l'emozione. Rimase li così per alcuni secondi, rileggendo una seconda volta la lettera, poi la piegò e se la inserì all'interno del vestito. La nascita di un'amicizia e fiducia non era cosa da tutti i giorni, non tutti gli shinobi hanno lo stesso carattere e per lo più in missione molti si soffermano solo alle apparenze. Chiaki lo aveva imparato all'accademia e adesso era ora che uscisse da quel cunicolo buio della sua infanzia per crearsi una nuova se stessa. Il fatto che Hariken avrebbe chiesto ulteriori missioni con lei la colpì molto, forse il ragazzo aveva esagerato con i complimenti, visto che non si sentiva di essere stata così presente come avrebbe voluto per colpa del suo modo di essere. Sarebbe stata veramente felice di vivere un'altra avventura con lui e con Kyu. Un po' malinconica per la fine della missione, la piccola Hyuga rifece il suo letto, preparò le ultime cose e infine scese di sotto in salotto dove il capo villaggio insieme ad altri paesani la aspettavano per darle il saluto di addio. Solo adesso che ci pensava si rese conto che non si ricordava quasi niente della sera precedente se non qualche scatto. Che le fosse di nuovo successa quella cosa? No non poteva essere, la sensazione era strana. Come ci era finita nel suo letto? Ormai il suo corpo si stava prendendo gioco di lei. Fece spallucce e cercò di non pensarci troppo. Dopo essersi congedata lei e Takeshi ripresero la strada a ritroso che avevano fatto all'andata. Ormai la conoscevano bene e sarebbe stato più comodo e veloce ripercorrerla. Il percorso fu molto silenzioso, forse per i vari pensieri che vorticavano nella testa dei due genin. Chiaki non vedeva l'ora di tornare al villaggio per vedere Mirai e sperava vivamente che suo padre fosse tornato a casa dopo il suo lavoro.

*Mirai si sarà occupata della serra? Come staranno le piantine? Ho lasciato in sospeso un mucchio di compiti da svolgere dentro casa, devo finire il vestito, curare il giardino, pulire tutta casa e aggiornarmi su tutte le cose che ho scoperto in questa missione. Dovrò andare in biblioteca, Takeyoshi non penso che possegga i libri adatti a quello che cerco. In più la perdita di memoria che ho avuto ieri, spero che sia un episodio isolato, dovrò informarmi meglio*

Niente e nessuno disturbò il loro percorso fortunatamente e non si fermarono mai. Solo qualche animale ogni tanto sgattaiolava fuori dalla sua tana per scrutare meglio la situazione ma rimanevano sempre ben lontano dalle figure umane. Entrambi stavano carichi, il sonno ristoratore aveva risolto molti problemi. In lontananza riuscirono a scorgere le porte del villaggio, finalmente erano a casa. Entrambi oltrepassarono l'enorme porta dopo che si fecero riconoscere dalle due sentinelle appostate. Percorsero qualche metro verso la residenza del kage quando qualcuno da sopra un rialzo gli rivolse la parola.

- Com'è andata la missione? - disse una voce adulta maschile.

Chiaki alzò il viso, osservando l'uomo che la sovrastava. Era lo stesso jonin che gli aveva assegnato la missione di livello D. Non avevano fatto in tempo a tornare, che si era accorto della loro presenza. Alla fine non doveva essere poi così strano, era un jonin della Foglia e per meritarsi quel titolo, doveva aver fatto molta strada.

- B-bene l'abbiamo portata a termine con s-successo - disse la Hyuga un po' in imbarazzo mettendosi sull'attenti.

Fortunatamente in suo soccorso venne il suo compagno, che spiegò in modo coinciso e attento le loro disavventure. Senza entrare troppo dettagliatamente nei particolari. Chiaki estrasse il pezzo di uovo che ormai portava sempre con se e lo cedette al jonin. Forse lui avrebbe saputo meglio cosa farsene. Finita la conversazione lo shinobi scomparve in una nuvola di fumo forse per aggiornare i superiori. Ormai si era abituata a quel comportamento sfuggente, soprattutto da parte degli adulti, sperava solo che con la crescita non fosse mai diventata come loro. I due ragazzi erano di nuovo soli e visto che il compito più grosso gli era stato levato dal jonin era arrivato il tempo degli addii o arrivederci. Chiaki si avvicinò, leggermente paonazza al ragazzo e lo guardò dritta negli occhi, facendo uno sforzo immane a tenere il viso sollevato.

- Mi ha fatto piacere c-conoscerti, speriamo di r-rincontrarci in futuro - disse sorridendo e facendo un piccolo inchino.

Poi presa dall'emozione e dall'agitazione si mise a correre verso la sua cara e dolce casa. Chissà che scherzo le avrebbe fatto in futuro il destino?

Dopo le mie varie insistenze per questo fantomatico finale a sorpresa...adesso voglio proprio vedere cosa ti sei inventato. Io non so se posso esprimere la mia opinione sul master ma tanto anche se dico quello che penso nessuno mi ascolta nell'alto dei cieli...ahahah! Tornando a noi, che dire...mi sono proprio divertita e spero che ci seguirai in altre avventure magari anche con il tuo PG, dategli un bel voto alto ^^ (si sente un po' lecca-culo...ahahah!)
 
Web Contacts  Top
view post Posted on 9/6/2012, 16:13     +1   -1
Avatar

Stay where you belong... In my memories

Group:
Member
Posts:
3,042
Location:
Midgar

Status:


L'Uchiha guardò attentamente le ooteche mentre venivano invase dalle fiamme, una strana e nuova sensazione di pura soddisfazione lo avvolse, l'idea di unire il proprio chakra a quello della ragazza si rivelò ottima, quei bozzoli infatti non riuscirono a resistere al calore sprigionato dall'unione di Katon e Fuuton.
Le fiamme velocemente iniziarono a sciogliere la parte esterna delle ooteche, infine divamparono ricoprendola per intera, fino a raggiungere le uova dove erano rinchiusi quei piccoli esseri, che al contatto con quel calore insopportabile cercarono di salvarsi, tentando di uscire prematuramente da quel luogo, fu però troppo tardi, gli insetti iniziarono a gemere di dolore, la loro pelle divenne sempre più scura e lentamente... uno alla volta... si lasciarono cadere sull'erba verde, diventata ormai la loro tomba.

Nonostante quello spettacolo raccapricciante, l'Uchiha sorrise, la missione era finalmente conclusa, il primo compito datogli dal proprio kage era stato portato a termine, non riuscì quasi a crederci, era migliorato molto negli scorsi anni, ne era sicuro, la sua voglia e determinazione lo avevano portato a quel punto e sarebbe migliorato sempre più..

Quando l'Uchiha si voltò ad osservare la reazione dei propri compagni rimase senza parole, Chiaki guardava il luogo con un misto di preoccupazione, forse pensando a quegli insetti, Hariken invece cadde sulle propria ginocchia, un velo di tristezza ricopriva il volto, gli occhi erano lucidi e iniziò visibilmente a tremare.


Adesso non mi dire che ha voglia di piangere un paio di insetti? E' ridicolo! Sarebbe come piangere chi due secondi prima voleva farti fuori, un paio di insetti poi! Per fortuna questa missione è giunta al termine, più sono in sua compagnia, più sembra un bambino, che davvero fosse lui il miglior Shinobi che potesse rappresentare Suna? Se è così inizio a capire il motivo dell'alleanza, avevano bisogno della "mamma" che li proteggesse così hanno pensato bene di venire da noi.. Tsk vorrei proprio sapere quanto ci potrebbero essere utili in guerra, sarebbe divertente vederli tutti a terra strisciare..



Il sunese alzò la sabbia con cui aveva precedentemente avvolto il perimetro delle ooteche, ricoprendo interamente il luogo, costruendo così quello che era un cimitero artificiale, per l'Uchiha invece quelle erano semplicemente energie sprecate, inutili sentimentalismi che in futuro lo avrebbero messo in pericolo, suo padre negli anni di accademia era stato rigido, spiegandogli ogni singola regola riguardare gli shinobi e il villaggio, il ragazzo aveva assimilato tutto e il giorno dopo, avrebbe messo a frutto i suoi insegnamenti, diventando infine il ninja che era..

Non volendo assistere ulteriormente a quella scena, il ragazzo si allontanò dai suoi compagni, pronto al suo ritorno al villaggio, lentamente i suoi occhi diventarono sempre più scuri recuperando il loro colore originario, anche la caratteristica aura che lo avvolgeva venne dissolta.
Il ritorno al villaggio fu totalmente inaspettato, gli abitanti infatti erano già al corrente della situazione, riuniti in gran numero ad acclamare a gran voce i loro nuovi eroi..


Che baccano inutile, spero questa gente sappia che non siamo degli eroi, io per primo non mi sarei mai fatto un viaggio di due giorni, semplicemente per aiutare loro, siamo stati tutti e tre pagati per aiutarli, che il vecchietto non abbia detto nulla? Adesso comunque devo trovare il modo per andare via senza che mi vedano..



I tre ragazzi vennero completamente accerchiati, erano tutti molto contenti, la notizia che quegli insetti erano stati cotti a puntino, arrivò repentinamente, alcuni osarono a qualche battuta di troppo, altri si limitarono a guardare meravigliati i tre ragazzi, alti ancora provarono invidia, i tre erano semplicemente dei bambini eppure erano riusciti a far fronte, un problema che un intero villaggio si portava dietro da giorni, il tutto con le loro abilità, con un coraggio che nessuno da quelle parti aveva mai mostrato, alle mille domande che gli venivano poste, l'Uchiha si limitò al silenzio, nessun suono uscì dalle sue labbra, il suo volto iniziò a indurirsi, gli abitanti capendo che era meglio lasciar perdere si allontanarono da lui, dedicandosi esclusivamente ai compagni del giovane.

Il ragazzo era deciso a passare il resto della giornata in assoluta rilassatezza, i suoi piani però vennero mandati in fumo da una vivace ragazzina, la stessa che che lo aveva disturbato durante i suoi allenamenti, lo guardava con due occhioni speranzosi, il volto intimidito e un piccolo sorrisetto sul proprio volto, i suoi occhi si spostavano dal volto freddo al petto nudo del ragazzo, quando il ragazzo se ne accorse, poco abituato a quel tipo di sguardi, spostò i suoi occhi altrove, diventando completamente paonazzo in volto..


Sei tutto rosso! Ahah



...



Questa ragazzina, è davvero insistente, odio quando mi guardano in quel modo, non lo sopporto..



Grazie, per quello che avete fatto per noi



Ci avete pagato..



Non per questo non vi meritate un "grazie"



Dovrei riposare adesso, domani partirò presto..



Allora questa sarà l'ultima volta che ci vedremo



Così sembra..



Allora non puoi mancare! Questa sera festeggeremo, vorrei che tu ci fossi



una festa? Questi avvenimenti non fanno decisamente per me, credo sarò però costretto a richiamare chiaki, domani dovremo svegliarci piuttosto presto, non intendo ritardare un giorno di più il mio ritorno a konoha, è molto importante che io continui il mio allenamento...



Vedrò cosa posso fare



La ragazza gli sorrise dolcemente e si allontanò, lasciando la possibilità all'Uchiha di fare ciò che aveva programmato, rientrò nell'abitazione del vecchio capo villaggio e osservò intorno, tutto era stato lasciato irrisolto, la scopa era appoggiata al muretto in equilibrio e una confezione di biscotti era stata lasciata sbadatamente aperta sul tavolo, segno che dopo aver appreso la notizia, erano tutti usciti frettolosamente per sapere di più, tra un sospiro e un'altro salì nella sua stanza, recuperando la maglietta lasciata lì prima del suo allenamento, riposandosi infine su quel soffice letto

Chissa quanto potrò migliorare, mi chiedo se ci sia un limite che ogni persona non può superare, un limite che vada al di là delle proprie capacità, se così fosse, quale sarebbe il mio? Nonostante io abbia questi occhi, gli stessi del nostro attuale Kage, sono notevolmente inferiore, a tutti, in questa missione ne ho avuta la certezza, ho sempre pensato che la cosa più importante di uno shinobi fosse l'intelligenza e la forza, non ho mai pensato di usare delle tecniche come semplice supporto, cosa che invece i miei compagni hanno fatto, fortunatamente ho avuto l'idea di unire il mio elemento a quello della Hyuga, alla fine per poter completare la missione sono stato costretto a collaborare, cosa che fino a poco tempo fa non avrei mai fatto, maledetti segnali contradditori che invia la società..



Era ormai tramontato il sole lasciando il suo posto alla luna, quando finalmente Takeshi si decise a richiamare la sua compagna. L'atmosfera che si respirava all'interno del villaggio era così diversa rispetto all'animo dell'Uchiha, era leggera e riscaldava il cuore semplicemente con uno sguardo, il sorriso sui loro volti era qualcosa di impagabile, c'era il gruppo occupato nei giochi da tavolo, un'altro a bere alcolici, uno a ballare e per ultimo il gruppo dei bambini.
Parlando di marmocchi, poco lontano da lui vide una piccola bambina che intratteneva la sua compagna, decise così di avvicinarsi per ascoltare ciò che le due avessero da dirsi, in quel momento notò uno strano scambio, la Hyuga invece di prendere il bicchere avanti a lei, distratta dalla bambina recuperò quello di fianco contenente sakè, la ragazza accortasi dell'errore portò entrambe le mani a coprire il collo, sul suo volto era dipinto il dolore provocato dalla bevanda, il ragazzo a quel punto non potè resistere e liberò un leggero sorrisetto, decidendo infine di intervenire con uno dei suoi soliti commenti..


Non era thè



La ragazza non rispose, rimanendo interdetta per qualche secondo, infine sollevò il capo sorridente, solo a quel punto potè notare il rossore che si era formato sulle sue guance.
Il suo comportamente cambiò in modo repentino, velocemente prese le mani di Takeshi e iniziò a portarlo fra la folla, lui capì le sue intenzioni semplicemente quando si fermarono nel mezzo della pista da ballo..


Io non ballo...



Perché non sai ballare? Dai sembra divertente!



Ah questa volta no ragazzina, il ballo è una delle poche cose su sui sono convinto, convinto di essere una frana, per nessun motivo al mondo ballerò, magari nella prossima vita..



L'uchiha si allontanò dalla ragazza, deciso a uscire da quella pista da ballo, credendo che quello sarebbe stato l'unico modo, per far capire alla giovane che era serio, l'idea però non venne a concretizzarsi perfettamente, Chiaki infatti velocemente seguì i suoi passi afferrandogli con forza le mani, iniziando nuovamente a muoversi in un ballo simile a quello degli abitanti.

...Io - Non - Ballo...



Lo sguardo sul suo volto era duro, deciso a far capire le proprie intenzioni alla ragazza, si allontanò da lei avvicinandosi a un albero dietro di loro, pronto a riposare alla base dello stesso, la sua compagna lo seguì posizionandosi poco lontano da lui, il suo volto era pensieroso, le guance arrossate, normalmente Takeshi avrebbe creduto che la ragazza potesse provare un tipo di sentimento per lui, ipotesi cancellata subito dalla probabile mancanza di lucidità della Hyuga

Anche per te questa è la tua prima missione? Non ti manca la tua famiglia?



Perchè mai dovrebbe? Non è come se non debba vederli più, manca solo un giorno e torneremo a casa, infondo si trattava di una semplice D, mi chiedo perchè tanti problemi..



Non sono morti



Che fortuna che hai...solo quando perdi una persona importante ti accorgi quanto sia dolorosa la vita senza di lei...



Perdere.. un legame? mi chiedo cosa voglia dire, io non ho mai realmente provato un sentimento di questo tipo, solo del dispiacere, nel vedere mio padre mutilato, nel vedere mia madre con un uomo che non fosse lui, non ho però mai perso un legame, se c'è però qualcosa che il mio vecchio mi ha insegnato sui ninja è che..



Forse...ma in missione i sentimentalismi sono inutili, uno shinobi è destinato ad obbedire agli ordini del proprio villaggio, proprio come un arma senz'anima...



E secondo te un uomo, per quanto leale che sia, riesce a sopprimere questi sentimenti? Tu ci riusciresti?



Stupida.. E' per questo che evito di stringere inutili legami, o almeno uno dei tanti, in questo preciso momento potrei dirle qualsiasi cosa, non sono sicuro che al mattino si ricordi delle mie parole, è come se mi stia togliendo un peso..



Il mio legame più importante è con gli appartenenti al mio stesso clan, non ho problemi di quel genere...



E se un giorno ti trovassi a scegliere?



Non crederò mai che Akane sia disposta a tradirci, non noi che condividiamo il suo stesso sangue, ma se così fosse cosa sceglierei? tradirei il mio stesso sangue per lei? No.. non penso ci riuscirei.. Io sono un membro del Nobile clan Uchiha, come tale li difenderò, perchè è questo ciò che sono..



Siamo la maggiore forza militare, dubito il villaggio possa privarsi di noi...ma...in quel caso...



A quelle parole il ragazzo decise di dare una dimostrazione delle proprie intenzioni, sorridente rivolse il proprio sguardo in direzione della piccola Hyuga, lentamente chiuse i propri occhi per qualche secondo, lasciando la ragazza in attesa, infine li riaprì mostrandosi realmente, il colore dei suoi occhi era simile a quello del puro sangue, al contrasto semplicemente una piccola forma nera che poteva ricordare lontanamente una virgola.
Il voltò della ragazza dopo le azioni dell'Uchiha reagì stranamente, sembrò essere curiosa di sapere di più ma allo stesso tempo era impaurita, così per evitarle strani incubi la notte il ragazzo rilasciò la sua innata, limitandosi a portare i suoi occhi alti nel cielo


Che cerchi lassù?



Inizia a pretendere un pò troppo, perlomeno l'aver bevuto le ha tolto la timidezza, balbettare è segno di debolezza, adesso è decisamente migliore rispetto a quando è lucida



Bere ti rende più kunoichi, a quanto vedo



Io nn ho bevuto... Pensi che ci rivedremo dopo questa missione?



Facciamo parte dello stesso villaggio, capiterà certamente, a meno che lei non muoia in missione o in allenamento, cosa molto probabile, ma perchè una domanda del genere adesso?



Forse...



Direi che è meglio pensare a qualcosa di serio, come al motivo percui sono qui, mi sono fatto distrarre quando dovevo dirle di riposare, spero non sia troppo tardi, domani sarà una lunga giornata, a partire dalla visita al clan Aburame..



Dobbiamo comunicare ciò che abbiamo visto ai membri del clan Aburame, loro ne sapranno di più...



Questo pensi che gli sarà d'aiuto?



Chiaki mostrò all'Uchiha ciò che aveva recuperato in precedenza dopo il loro attacco, quella visione lasciò il ragazzo senza parole, alzò leggermente il capo, dandosi un leggero pizzicotto al braccio e portando il capo più volte dall'uovo alla compagnia sbalordito..

Non pensavo fosse rimasto qualcosa dopo quell'attacco, purtroppo non sono un intenditore, ma chiedere è la soluzione migliore...



Quelle ooteche erano davvero dure, anche dopo un attacco combinato, dei pezzi sono rimasti completamente intatti, sfortunatamente il bambino di suna ha deciso di sotterrare le "prove", maledetto incompetente, fosse rimasto ancora qualcosa di utile i membri del clan aburame ne sarebbero notevolmente avvantaggiati, inutile kage che lo ha scelto..



Non credevo che anche i kage sottovalutassero le missioni di livello D..



Direi che non l'hanno sottovalutata, visto che hanno mandato ben tre genin A quelle parole Takeshi iniziò a ridere di gusto, solo quando riuscì a recuperare il proprio autocontrollo rispose alla giovane..



Intendi dire...un ragazzo con seri complessi, una ragazza timida e insicura e colmo dei colmi...un bambino che piange un paio di insetti? Era una semplice D...in altre occasioni saremmo morti...tutti..



Se ci hanno mandato, non pensi che si fidino nelle nostre capacità?



Normalmente penserei a un semplice errore, purtroppo la mia stima per l'attuale kage mi rende impossibile essere obiettivo



Penso invece che ci abbia semplicemente voluti mettere alla prova, conoscendo le nostre abilità sarebbe impensabile mandare noi, questo è l'unico motivo a cui riesco a pensare adesso..



Scusa se sono timida e insicura...spero di essere forte come voi un giorno



Essere forte come i suoi compagni, il ragazzo non poteva credere alle sue parole, la ragazza aveva dimostrato di essere più utile dei due ragazzi, il primo si era dimostrato essere troppo sentimentale, il secondo non era pronto a missioni di supporto, lei invece avrebbe dovuto semplicemente migliorare quella parte del suo carattere, la stessa parte che la costringeva a balbettare quando non era sobria..

Penso che adesso sarebbe bene andare, domattina dovremmo svegliarci all'alba, non ho intenzione di passare un'altra notte in mezzo al nulla, sarebbe preferibile arrivare il prima possibile al villaggio, in questo modo ognuno tornerà alla propria vita senza problemi..



La compagna non disse nulla, solo in quel momento Takeshi si accorse che si era addormentata, probabilmente non prestando ascolto alle sue ultime parole, il risultato però era stato fortunatamente a suo favore, c'era semplicemente un problema, se fosse rimasta a dormire all'aperto, le probabilità che la ragazza potesse prendere un malanno e rallentare il ritorno erano alte, così decise di portarla all'abitazione del vecchietto con le proprie mani, lasciandola appesa sulla sua spalla destra per l'intero tragitto...


La mattina i due compagni partirono presto, la loro voglia di raggiungere Konoha era palpabile, il ritorno al villaggio si rilevò calmo e senza intoppi, solo qualche animale di piccole dimensioni faceva loro compagnia, quando arrivarono al villaggio i due jonin di guardia li salutarono con un sorriso, calpestare nuovamente quel terreno era una benedizione per i due genin, prima di poter però tornare alle proprie dimore avrebbero dovuto avvisare l'Hokage del successo della propria missione, sulla strada però una voce famigliare interruppe i passi dei due giovani, il Jonin che un paio di giorni prima aveva assegnato loro quella missione era alle spalle dei Genin

Com'è andata la missione?



B-bene l'abbiamo portata a termine con s-successo



Quando Takeshi sentì le parole della ragazza, era sicuro che sarebbero dovuti rimanere in quella via a lungo, così decise di intervenire a soccorso, prima si sarebbero liberati da quell'impiccio e prima sarebbero tornati a casa, non avrebbe potuto però raccontare i particolari, sarebbe poi toccato ai membri del clan Aburame risolvere l'enigma degli insetti mutanti

La missione consisteva semplicemente in un aiuto nel lavorare un campo di grano, ieri siamo stati attaccati dagli insetti che creavano tale fastidio agli abitanti, credo di poter dire con certezza che non metteranno più le loro ali all'interno di Koto, detto questo, con permesso...



L'uomo sorrise alle parole del ragazzo, non poteva aspettarsi maggiori informazioni da lui, il ragazzo era sempre stato molto vago, negli stessi test scritti per diventare genin, aveva risposto nel modo più ristretto possibile, riuscendo comunque a dare delle risposte esatte ai quesiti a lui posti.
Quando l'uomo decise di congedarsi, rimasero solo i due genin, Chiaki lentamente si avvicinò a lui completamente rossa in volto, salutando con dolcezza l'uchiha, prima che il ragazzo potesse risponderle lei sparì veloce come il vento, lasciando il ragazzo perplesso, nonostante il suo strano carattere, lei era stata l'unica a superare quella barriera che si era creato negli anni, chissà.. forse un giorno sempre più persone avrebbero avuto la stessa forza che Chiaki Hyuga aveva avuto, il momento in cui si era avvicinata a lui...


CITAZIONE
Caldooooooooo ç_ç Sto sciogliendo.. ç_ç

Ok tornando seri... non ho messo i calcoli della mini attivazione dello sharingan perchè tanto sono andato a dormire, per quanto riguarda la missione... beh mi è piaciuta davvero molto, ringrazio "calorosamente" per l "arrosto" di insetti.. xD

Se ti dovessi dare un voto.. mmm non saprei non sono molto bravo, penso anche io un bel 9 come nine, sempre così? xDD

 
Top
view post Posted on 9/6/2012, 17:35     +1   -1

lo cavalier del Gangbang!!

Group:
Member
Posts:
4,934

Status:


////

I tre genin tornarono al loro villaggio sani e salvi, portando dentro di loro dubbi e curiosità che non erano riusciti a soddisfare in quella missione. Due erano gli interrogativi che sicuramente si stavano ponendo, il primo riguardava l'origine di quella strana specie di insetti, evoluzione naturale o opera dell'uomo? tutti e tre dubitavano che quella specie fosse stata creata naturalmente e forse avevano ragione, il secondo interrogativo era perchè e come erano arrivati a Koto quegli insetti?
Forse vi era ancora un interrogativo e forse quello era il più importante di tutti, chi aveva fatto tutto questo? i tre genin probabilmente non avrebbero ottenuto queste risposte per molto tempo, forse un giorno avrebbero scoperto tutto, una cosa era certa però, da qualche parte c'era qualcuno che aveva le loro risposte.

****



In un punto imprecisato del mondo ninja, alcuni giorni dopo la fine della missione del trio, stava avendo luogo una conversazione che sarebbe stata sicuramente interessante per il trio.


??? Signore ho alcune notizie da Koto

??? Koto? Ah si gli insetti, dimmi pure...

??? A quanto pare gli insetti sono stati tutti eliminati e le ooteche distrutte..

??? Sai chi è stato?

??? Si signore, sono stati alcuni genin di Suna e Konoha

??? Genin? Sapevo che quell'esperimento era inutile, ma mi ha dato buoni spunti per proseguire, dei semplici genin sono riusciti a distruggere quelle ooteche che delusione..

??? Signore, forse se avessimo lasciato anche la regina non ci sarebbero riusciti.

??? No la regina mi è stata più utile qui per i miei esperimenti, sono riuscita ad evolverla ulteriormente, che ne pensi?

L'uomo osservò ciò che gli mostrava il proprio capo e rimase sbalordito.

??? Signore, non dovrei sorprendermi del suo genio, ma questa volta ha superato se stesso, è riuscito a creare tantissime nuove specie, Darwin ne sarebbe orgoglioso...

??? Non è ancora abbastanza, posso fare di meglio, piuttosto prepara il secondo esperimento da svolgere sul campo, il primo a quanto pare non ha dato gli esiti sperati.

//Il resto lo scoprirete nella prossima missione ;)

Valutazioni:

Fert 720EXP - 4 punti statistiche - 2 punti abilità - 50 ryo

Karen 730EXP - 4 punti statistiche - 2 punti abilità - 50 ryo

Nine 700EXP - 4 punti statistiche - 2 punti abilità - 50 ryo (a te un pò meno esperienza per quell'errore che avevi fatto)

Grazie per i complimenti spero che sarete soddisfatti anche dopo aver letto le valutazioni, il role è stato per tutti e tre a buon livello, potete ancora migliorare specie nelle descrizioni che qualcuno di voi si dimenticava di fare, l'organizzazione dei compiti non è stata perfetta, avevo organizzato i compiti in modo che tutti voi poteste svolgerli utilizzando le vostre tecniche, ma così non è stato e fert si è trovato in difficoltà non potendo usare nessuna tecnica per svolgere i suoi compiti.
A parte questo siete andati bene, vi siete organizzati i dialoghi e la missione è stata piuttosto scorrevole e divertente, questo post finale me lo avete ispirato voi tre con alcuni spunti ottenuti dai vostri post, quindi ho modificato leggermente la missione e credo sia venuta meglio così.
Mi farebbe piacere ruolare ancora con voi, magari anche con il mio pg.
Buona fortuna con le prossime ruolate :)//
 
Top
view post Posted on 13/7/2012, 19:46     +1   -1
Avatar

Group:
Iwa
Posts:
7,389

Status:


|Wo, bella missione. Bella trama e bello svolgimento. Solo occhio a quei maledetti errori ortografici, ed alla punteggiatura alle volte non necessaria. Per il resto è una buona missione. 8,5 e 127 di paga. |

Edited by .Jin - 14/7/2012, 17:40
 
Top
53 replies since 11/5/2012, 17:34   1155 views
  Share