Missione 18C - I capi mancanti, per Awazashi

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ecthelion della fontana
view post Posted on 15/10/2011, 14:22     +1   -1




Giornata tranquilla ed anonima. Il sole cominciava il suo percorso nel cielo terso che sarebbe culminato in un rosso tramonto, auspicio di un'altra bella giornata. Gli uccelli migratori affollavano il cielo del villaggio, cibandosi degli insetti che si levavano nell'etere nelle ore più fresche mentre le strade iniziavano a riempirsi, animate dal vociare dei mercanti e delle donne, sgusciate di casa all'alba per fare gli acquisti e poter rincasare prima del caldo.

Fuori dalla porta dell'abitazione di un genin fu deposta da un piccolo gheppio una pergamena importante, sigillata con la ceralacca e recante il sigillo del villaggio. All'interno, poche parole, disposte con precisione nella frase e nella carta pesante e rugosa convocavano un genin: Awazashì Hagakure


CITAZIONE
Awazashì Hagakure, genin di Sunagakure no Sato, sei stato designato per una missione di livello C. Presentati alla residenza del kage alle 10.00 pronto per partire e stare lontano dal villaggio alcuni giorni. Ulteriori notizie verranno fornite al momento.
La segretaria del kazekage: Ayumi

//Che dire, posteremo sempre qui, puoi fare ciò che vuoi, mi interessa solo che tu arrivi davanti ad un ufficio attiguo alla grande porta del kage, ti fermi e bussi. Ah, dimenticavo, buon role e buon divertimento//
 
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Awazashì
view post Posted on 15/10/2011, 15:03     +1   -1




Quella mattina Awazashì si era svegliato presto con l'arrivo delle prime luci del mattino,
Il cielo soffuso mostrava una giornata tranquilla senza nessun imprevisto metereologico.

Huaa..

Il marionettista sbadigliò con forza e come ogni mattina iniziò la giornata con un bicchiere d'acqua e con delle flessioni,
Per poi terminare con una doccia fresca.
Pochi istanti dopo aver completato il mattutino rituale, un rumore squarciò la quiete che avvolgeva l'esterno.


* Dhum.. *

Si vestì in fretta e furia ed aprì la porta nascondendo dietro di se un Kunai pronto ad esser lanciato in caso di minaccia.

Awazashì: Ma che diavolo...


Il genin tirò fuori la testa in cerca di qualcuno ma non vide nessuno se non i primi clienti dei mercanti che arrivavano al mercato per far compere.
Notò che sotto di lui era stato riposto un rotolo chiuso con il sigillo di Suna.

Bhe vediamo cos'è..

Il genin sorrise incuriosito, con il kunai rupper il sigillo del villaggio ed aprì il rotolo.

CITAZIONE
Awazashì Hagakure, genin di Sunagakure no Sato, sei stato designato per una missione di livello C. Presentati alla residenza del kage alle 10.00 pronto per partire e stare lontano dal villaggio alcuni giorni. Ulteriori notizie verranno fornite al momento.
La segretaria del kazekage: Ayumi

Il genin richiuse con calma il rotolo e lo sistemò sul tavolo dell'atrio.
In pochi minuti oleò i meccanismi della marionetta e la ripose dentro al suo apposito rotolo, successivamente prese due fiale di veleno e legò il coprifronte sul capo per poi lasciarlo cadere sul collo.


Awazashì: Bene andiamo a vedere di cosa si tratta!

Il genin uscì di casa con tutta calma,
Iniziò a passeggiare per le vie principali di Suna guardando le bancarelle con interesse,
Era ancora presto e aveva tutto il tempo del mondo a disposizione.
Dopo circa mezz'ora il genin iniziò ad affrettare il passo.


Bene è ora di andare.

Sorrise.

In pochi minuti raggiunse l'ufficio che affiancava quello del Kage dove qualcuno gli avrebbe rivelato le informazioni necessarie per svolgere questa missione.
Si fermò davanti la porta di legno massiccio e busso con forza.


* Toc Toc *
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 19/10/2011, 20:59     +1   -1




La porta in legno di tek e mogano, materiali preziosi ed alquanto rari nei territori del vento ma che erano stati utilizzati senza badare alla minima spesa per arredare quei locali così importanti, si aprì cigolando dopo aver ricevuto un paio di colpi delle nocche tenere del ninja non da molto genin.
Di fronte a lui si aprì lo studio della segretaria del kage. Scaffalature, librerie e ripiani riempivano tutte le pareti, eccezìon fatta per l'ingombro della porta ed una feritoia, poichè non la si poteva chiamare finestra, da cui entrava la luce minima ed indispensabile per muoversi in quella stanza senza urtare il mobilio. Al centro della stanza vi era una scrivania, illuminata da una lampada, con alcune pile di carte e pergamene aperte, non troppo in ordine e sgualcite, in netto contrasto con fascicoli, cartelle e raccoglitori stipati tutt'attorno.
La segretaria del kage con un cenno della mano fece avvicinare il genin, invitandolo ad accomodarsi nello studio, prendendo una delle due sedie che si trovavano di fronte alla scrivania. Era sulla quarantina, carnagione chiara, capelli biondi, occhi verdi, coperti da degli occhiali squadrati dall'esile montatura nera. Le labbra carnose e la pelle tonica aumentavano l'aura di sensualità che la circondava, e le curve ben delineate e le prosperosità evidenti avrebbero accentuato la femminilità di quella donna, ma era seduta, china sui suoi fogli, ed il ragazzo non potè vedere nulla all'infuori del viso.
Mise da parte le pergamene su cui stava scrivendo e guardò il genin genin con aria interrogatoria: le bastava il linguaggio non verbale per farsi capire. Gli chiedeva chi fosse e cosa desiderasse in quell'ufficio, in quella residenza un semplice ragazzino.


//E' un post super descrittivo, sforzati di descrivere tanto anche tu e non essere superficiale che ora le missioni diventano complicate.
Avrei voluto metterti una foto ma mi escono solo pornoattrici in immagini troppo spinte//
 
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Awazashì
view post Posted on 19/10/2011, 21:36     +1   -1




Awazashì dopo aver aperto la porta della segreteria iniziò ad abituare gli occhi a quel tetro quanto oscuro luogo, più che una segreteria sembrava una cripta ornata da fogli e manoscritti.
Le librerie e gli scaffali cumulavano di scartofie,pergamene e copertine di colori differente, forse le uniche cose che rendevano sopportabile l'atmosfera di quella stanza.
Anche la luce era scarsa,
Davanti a genin una scrivania poco illuminata, con una lampada dall'aspetto antico che dava a malapena la luce per poter leggere uno di quei migliaia di fogli posati sul tavolo.
Dietro la scrivania una donna sulla quarantina, il genin notò subito gli occhi color giada, con i bordi ornati da una nera matita che veniva accentuta da degli occhiali neri e dai capelli biondi.
A pochi metri dalla donna, un buco di finestra lasciava trafelare qua e la solo la luce necessaria per muoversi senza sbattere al mobilio ingombrante e sovracarico di scartofie.
Tutto taceva finchè la donna non alzò lo sguardo e con un cenno gli ordinò di sedersi.


Awazashì: S..Si..

Il genin balbettò nervosamente, iniziò così a guardare curioso il corpo della segretaria del kage, era un corpo tonico e ben definito, con delle curve mozzafiato e la carnagione chiara.
Era paragonabile ad un angelo,
Una visione celestiale che con la sua presenza rendeva bella la vita di qualsiasi uomo sulla terra.

Che spettacolo di donna!

Pensò il genin mentre si accomodava su una poltrona.


Awazashì: Sono Awazashì Hagakure, Marionettista della Sabbia.

Il giovane ragazzo porse alla donna il rotolo ricevuto poche ore prima a casa sua.
Aveva intenzione di sapere il più possibile su questa missione, non poteva fallire.


Awazashì: Sono qui per ottenere maggiori informazioni sulla missione di livello C che mi è stata assegnata dal Kazekage.

Il genin rimase fermo guardando l'abbigliamento quasi provocante della donna,
Era impossibile non guardarla.
Una donna così bella non passava inosservata a Suna e tantomeno dai ragazzini dell'età di Awazashì.
Ma grazie all'educazione rigida impartitagli dal padre il genin fece ricorso al suo auto-controllo e iniziò a cambiare espressione.
Gli occhi prima tesi ed attenti divennero rilassati e calmi,
Il corpo che fremeva come un cavallo prima di una corsa divenne immobile e solido.
E la mente si concentrò sulle informazione che la donna stava per dargli.
Tutto era pronto, la missione stava iniziando.
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 22/10/2011, 13:16     +1   -1




La donna squadrò il ragazzo, con l'espressione delusa di chi si attendeva qualcosa di meglio. Almeno un ninja che fosse massiccio e potente, alla fine stava per consegnargli l'obiettivo di una missione di livello C, ma se aveva avuto direttive di mandare quel genin da solo voleva dire che le alte sfere del villaggio lo reputavano in grado di portare a termine tale missione.
Prese due rotoli, già pronti sulla scrivania ed ancora sigillati e li porse al ragazzo ed illustrò il loro contenuto. Quello chiuso dal nastro marrone erano documenti che certificavano la sua identità, das esibire alla squadra ambu all'uscita del villaggio ed al mandante della missione: il capovillaggio Noriachi, l'altro era una mappa che indicava l'ubicazione del villaggio di destinazione e la pista carovaniera da seguire per giungere alla meta. Era anche stata abbozzata in fretta e furia una pianta che descriveva il villaggio, ma non era molto precisa, probabilmente era stata fatta basandosi solo sulle informazioni ricevute dal mandante della missione. La donna prima di accomiatarsi si raccomandò con il genin.


Ayumi: Genin di Suna, mi raccomando, porta a termine la missione. Non ho molte informazioni sullo scopo preciso: te le darà di persona il signor Noriachi, ma posso anticiparti che con buona probabilità dovrai affrontare dei predoni del deserto. Sappilo in anticipo e preparati in modo da essere pronto per qualsiasi situazione.

//Ruola quello che vuoi, 0 limitazioni, però ferma il racconto alle porte del villaggio, l'ambu devo gestirlo io//
 
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Awazashì
view post Posted on 22/10/2011, 20:15     +1   -1




Awazashì ascolto le parole della donna molto attentamente.
Non aveva intenzione di tralasciare nulla, nemmeno il minimo dettaglio, era una misisone di livello C, non era più un semplice gioco qua la propria vita veniva messa a repentaglio per il bene del villaggio...


Awazashì: Grazie mille...

Il genin con timide movenze prese i due rotoli e li infilò nella borsa alle sue spalle,
Poi con madornale attenzione uscì da quella stanza che ormai aveva preso le sembianze di una cripta a causa della tetra aria che si respirava al suo interno.
Una volta chiusa la grande porta di legno pregiato il genin respirò nuovamente dell'aria fresca e pulita.


Finalmente, mi sembrava di soffocare li dentro...


Il genin si fermò per qualche istante, era perso nei suoi pensieri più profondi e più perversi.
Quella donna gli faceva sangue, ed era proprio il pensiero del sangue ad eccitarlo.


Bhe penso che debbe essere verametne dolce...
Oddio ma che dico devo smetterla con questi pensieri e devo dirigermi alle porte del villaggio.


Con morbosa fretta si precipitò alle porte del villaggio.
Attraversò in fretta e furia l'atrio del palazzo dove resideva il Kazekage per poi scappare tramite le scalette ad ovest della città per raggiungere le porte in fretta e furia.


Devo sbrigarmi...

Durante la sfrenata corsa il genin urtò un uomo.


Awazashì: Mi scusi vado di fretta!

???: Maledetto! Se ti riprendo ti farò passare la voglia di correre così!

Il genin non badò molto alle parole dell'uomo e continuò a correre.

Bene ecco le porte della città!

Com'era solito succedesse le porte della città erano stra affollate,
Per quanto il sole potesse picchiare forte sulla sabbia d'orata il luogo più frequentato erano sempre le porte della città.
Cumulavano di mercanti, bambini ed anziani, Artisti di strada e spesso borseggiatori.
Tutto questo però sotto l'occhio attento degli ambu che sorvegliavano il tutto.


Bhe e io dove trovo questo Noriachi?

Awazashì iniziò a valicare nella folla in cerca di qualcuno a cui domandare,
Purtroppo però la maggior parte delle persone li presenti erano estranne del luogo.


Bhe non mi resta che domandare alla polizia..

Il genin si fece spazio nella folla raggiungendo il baldacchino delle informazioni ed iniziò a domandare di quest'uomo.
Davanti a lui una figura indescrivibile a causa del sole che gli accecava la vista.
Decise però di parlare ugualmente.


Awazashì: Mi scusi sto cercando Noriachi sa dove posso trovarlo?
Sono stato convocato.
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 27/10/2011, 09:40     +1   -1




//Noriachi è l'uomo che ha richiesto la missione, non l'ambu all'uscita, speravo fosse chiaro//

Il genin uscì dal palazzo e si mise a correre per le strade polverose, superò di corsa le case color ocra del villaggio di Suna per giungere alle porte del villaggio e da lì poter uscire nel deserto fra le cui dune era arroccato l'accampamento del signor Noriachi e per portare a termine la missione che Ayumi gli aveva affidato in maniera così sensuale.
Giunse alla grande spaccatura, presidiata in ogni dove dagli ambu, consci che quello era l'unico modo per un esercito di ninja di entrare nel villaggio ed avvicinatosi ad uno di questi, uno di quelli nelle retrovie che apparentemente non aveva la funzione di una sentinella, gli chiese dove poteva trovare il signor Noriachi. L'ambu, con tono severo rispose al ragazzo.


??: Ammesso e non concesso che fra questi uomini esista un certo Noriachi non verrei certo a spifferare la sua identità a te. Noi ambu teniamo molto all'anonimato e poi il sigillo sulla lingua non me lo permetterebbe. Credevo fossero cose ovvie perun ninja e mi rammarica che un ragazzino che indossa il mio stesso coprifronte non lo sappia. Quindi se sei venuto qui solo per incontrare un certo Noriachi mi spiace deluderti ma non otterrai nulla; torna pure a casa ad allenarti.
 
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Awazashì
view post Posted on 30/10/2011, 07:42     +1   -1




Alle parole dell'uomo il ragazzo tirò fuori uno dei due rotoli dalla sacca situata alle sue spalle.
Porse all'ambu il rotolo chiuso con un nastro marrone e sorrise.


Awazashì: Bhe penso di poter uscire dal villaggio ora o sbaglio?

Il ragazzo non diete nemmeno il tempo all'ambu di rispondere che si era gia incamminato verso il deserto.
Il rumore provocato dalla folla alle sue spalle ad ogni passo diminuiva,
E più si allontanava più la sua emofilia diminuiva.
Era qualcosa di occasionale, la necessità di sangue che nasceva al contatto con altre persone non era nulla di grave, forse solo un pensiero contorto della sua mente, o forse era un chiaro segno di pazzia.


Mha sarà qualcosa così nulla di preoccupante..
Almeno spero.


Sorrise.

Dopo pochi metri percorsi, il ragazzo tirò fuori dalla sacca una mappa che mostrava il percorso da seguire.

E questa me la chiamano mappa?

Il ragazzo rimase qualchei stante fermo a capire dove si trovava,
E cosa poteva usare come punto di riferimento ma non c'era praticamente nulla se non le coordinate del villaggio da raggiungere.


Bhe considerando che sono appena uscito dal villaggio, posso semplicemente camminare in diagonale per raggiungere il villaggio.
Non sarà una traiettoria perfetta ma ad occhio e croce da qui potrò arrivare nei paragi e magari avvistarlo.


Il ragazzo iniziò a camminare sotto il sole caldo di Suna,
La sabbia rifletteva il sole negli occhi del povero ragazzo che iniziò a camminare a testa bassa a causa delle solite e comuni tempeste di sabbia presenti nel deserto.
Dopo poche ore di marcia il ragazzo alzò lo sguardo e si guardò intorno.
Fece un giro di 360° su se stesso in cerca del villaggio..


Non si vede nulla...

Il genin notò la presenza di uno spuntone di terra in mezzo al deserto e si diresse verso l'oggetto dalla dimensioni titaniche.

Bhe vediamo da qui su.

CITAZIONE
- Capacità di Camminare su Superfici Verticali - [ Attivazione ] (Chk: 1 prima di ogni sua azione) "Il ninja concentra il chakra sulla pianta dei piedi per rimanere saldo sui muri anche a testa in giù, in questo modo è in grado di correre in tutte le superfici."

Il genin in pochi istanti si ritrovò sulla superfice terrena ad osservare tutto il deserto intorno a se.
Alle sue spalle il villaggio della sabbia era solo un lontano ricordo.
Il cielo sereno e libero da ogni sorta di nuvola o volatile rendeva migliore la visibilità,
Ed i sole ormai in posizione obliqua non accecava più gli occhi del ragazzo.

Suna è alle mie spalle,
Il villlaggio dovrebbe essere proprio...


Il ragazzo rimase fermo a scrutare l'orizzonte per qualche istante e poi gridò.

Awazashì: Li!

Finalmente, voglio sbrigare tutto il prima possibile.

Il ragazzo scese con calma dallo sperone di terra e si diresse in direzione del villaggio.


Edited by ecthelion della fontana - 6/11/2011, 17:40
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 6/11/2011, 17:57     +1   -1




//Scusa il ritardo. problemi di connessione. Ho editato il post perchè era di una autoconclusività infinita. Passi l'aver bypassato la risposta dell'ambu, Ma non puoi dire di aver fatto tutta la traversata ed essere entrato nel villaggio senza alcun problema. Dobbiamo fare 3 pagine di missione e spero per me più celermente.//

Appena il ragazzo capì di aver al interpretato le parole della segretaria porse all'ambu il rotolo e questi, in silenzio, vagliò le carte del ragazzo, annotandone l'uscita e con un minimo gesto del capo gli fece cenno di uscire dalla feritoia: le numerose sentinelle non lo avrebbero disturbato.
Il genin allora prese la strada del deserto fra le vampata di caldo che lo facevano sudare: certo non avevano scelto per lui un buon orario di partenza e la sua irruenza lo aveva spinto a muoversi senza seguire alcuna traccia, nonostate sulla mappa fosero tracciate alcune vie carovaniere.
Aveva tuttavia trovato il modo di orientarsi fra le sabbie, scalando un monolite da cui riusciva a vedere più lontano, tanto da poter vedere quello che gli sembrava il villaggio.
Scese veloceente facendo attenzione a non cadere e si lanciò fra le dune, sicuro che il suo tragitto sarebbe stato una retta. Ma le creste delle grandi barcane ingannano i pivelli del deserto ed il genin persa di vista l'immagine del villaggio cominciò a percorrere una traiettoria che non era per nulla precisa come immaginato. Si perse fra le dune, privo ormai del minimo segno di orientamento mentre ormai il sole stava calando e le vampate di calore che avevano tormentato la terra vennero sostituite dalle fredde bave di vento della notte. Il ragazzo avrebbe scelto di continuare a muoversi oppure avrebbe trovato un giaciglio per continuare la traversata l'indomani?
Nel frattempo la mancanza di acqua e viveri si faceva sentire ed il ragazzo soffriva i primi sintomi di disidratazione a causa della sudorazione eccessiva del viaggio.
 
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Awazashì
view post Posted on 6/11/2011, 19:27     +1   -1




Era ormai scesa la notte,
I venti che fino a poche ore prima scaldavano le varie città situate nel deserto,
Ora erano freddi e gelidi e creando una variozione di temperatura quasi sconvolgente.
La sabbia ancora calda era l'unica cosa che rendeva piacevole quella lunga traversata,
Ma come tutti gli abitanti del deserto sanno; mai fidarsi della sabbia...


Awazashì:
Bhe la notte è ormai scesa..
Continuare per il villaggio mi sembra un rischio troppo avventato.
Anche se grazie alle stelle potrei orientarmi meglio..
Si è meglio se continuo a camminare, sono in traiettoria con il villaggio, tramite la stella polare potrò proseguire senza molti problemi verso nord.


Il genin sorrise e si incammino seguendo la stella che brillava alta nel cielo.
La tunica ormai fredda a causa dei venti che investivano il deserto durante la notte non scaldava minimamente il ragazzo.
Il coprifronte poggiato sul collo evitava che il vento raggiungesse le tonsille del ragazzo ed il bustino di cuoio scaldava gli organi vitali del giovane.


Awazashì: Uff, ho fame e ho sete...
E di certo qua non troverò nulla da mangiare, anche se un serpente allo spiedo non sarebbe male.


Il marionettista fissò attentamente Sukui, che restava cigolante sulla sue spalle.
Attorno a loro, solo sabbia.
Limpida e giallastra sabbia.
La luna splendeva alta nel cielo rendendo tutto di un colore argenteo.
La visibilità non era delle migliori, ma grazie ai raggi lunari il ragazzo riusciva a vedere fino a qualche metro di distanza da lui.
Mantenendo così tutto sotto controllo, o almeno, così credeva.


Awazashì: Si anche a me piacerebbe avere dell'acqua,
Ma purtroppo siamo nati nel deserto e dunque dobbiamo farne a meno in molti momenti.
Ed è proprio questo istante la dimostrazione..
Bhe comunque sono circa trentra minuti che camminiamo in questa direzione ed il paesaggio mi sembra sempre uguale...
Uff, maledetto deserto.


Il genin voltò lo sguardo verso la stella ed iniziò a camminare verso nord in attesa di intravedere il villaggio.

 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 12/11/2011, 14:12     +1   -1




Il genin continò il suo peregrinare nel deserto per tutta la notte, sconfortato nel non riuscire ad intercettare le piste carovaniere tanto agoniate che lo avrebbero condotto al villaggio. Osservò le stelle e deviò a nord, certo che avrebbe trovato l'oasi ed il villaggio arroccati fra le dune ma non gli fu possibile.

Il cielo stava imbiancando ed una nuova giornata stava per sorgere sul grande deserto del vento. Del villaggio non si vedeva ancora nemmeno l'ombra mentre una brezza leggera alzava i granelli di sabbia delle cime delle dune, spostandole come barche nel mare, tuttavia ad una decina di chilometri alla sinistra del genin si poteva intravvedere il monolite utilizzato il giorno prima dal genin come vedetta. Credeva di aver fatto molta più strada ed invece aveva girato in tondo faticando e basta, ingannato dalla volta celeste e dalla sua rotazione attorno all'asse terrestre.
Ora aveva tre possibilità. La prima: ritornare indietro al monolite e da lì cercare con lo sguardo una delle piste carovaniere; la seconda: continuare l'avnzata fra le dune, cercando di ricordare l'immagine del paesaggio ottenuta il giorno precedente oppure l'ultima, la meno faticosa: lasciarsi cadere fra le braccia di Morfeo e riposare dopo tutte quelle ore di cammino, procrastinando l'impegno preso al palazzo del kage.
 
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Awazashì
view post Posted on 26/1/2012, 10:59     +1   -1




La notte era ormai alla fine e la fresca brezza notturna lasciava spazio alla calda afa diurna,
Attorno al marionettista tutto taceva, solo il vento scuoteva il calmo paesaggio con raffiche ad alta quota, le quali lasciavano cadere nel basso paesaggio una placata pioggia di sabbia.
La luna che fino a pochi istanti prima rendeva la sabbia di colore argenteo lasciava spazio ai raggi del sole che tramutava il terreno in carboni ardenti sotto i piedi di qualsiasi avventuriero avesse intrapreso la strada interna al deserto.


Maledizione del villaggio nemmeno l'ombra...
Sto camminando da ore ed il monolite sembra sempre la...
Credo di aver girato intondo più volte.


La faccia del genin esprimette tutto il suo disagio,
Nel deserto uno spreco di energie può essere realmente fatale per qualsiasi persona,
Anche per chi come lui è cresciuto tra la sabbia ardente.


Il sole ormai sta sorgendo, non ho molta scelta.
Potrei tornare indietro al monolite per dare nuovamente uno sguardo dall'alto ma perderei troppo tempo.
Volendo potrei fare una pausa..
Ma tra poche ore il sole sarà alto nel cielo e mi cuocerà come uno spiedino sulla brace.
Bhe secondo me sono sulla strada giusta, la stella polare indicante il nord mi ha portato fin qui, la cosa migliore è continuare a camminare.
Si è rischioso, ma è l'unica cosa che posso fare per rientrare nella tempistica della missione.


Il genin così continuò a camminare verso nord,
Il sole era ormai alto anche se non aveva ancora ragiunto il punto più elevato,
La sabbia iniziava a muoversi costantemente a causa dei venti caldi provenienti dall'interno del deserto, e la stanchezza iniziava a farsi sentire.
Senza contare che l'assenza d'acqua in quelle zone non creava una situazione morale adagiata.
Awazashì doveva muoversi, stava rischiando la sua vita, doveva trovare più velocemente possibile l'oasi e con lei il villaggio.


 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 27/1/2012, 12:08     +1   -1




//Hai fatto la tua scelta, avrai i tuoi avversari//

Continuò a camminare ancora, errando in lungo ed in largo fra quelle dune che parevano fin troppo uguali dopo quel peregrinare durato ormai un giorno. Probabilmente si era perso poichè aveva preso troppo sottogamba il gran deserto e non aveva con sè ne viveri ne acqua. Solo qualche ora ancora lo separava dal finire inerme a terra, disidratato alla mercè dei grossi avvoltoi e dei rettili necrofagi che popolavano le alte e bollenti dune, uscendo di notte per cibarsi di animali sprovveduti, uccisi dal troppo calore. Se il genin non trovava una soluzione sarebbe stato in breve tempo un lauto benchetto per quegli animali.
Continuò a marciare, seguendo l'istinto nella direzione che di notte aveva individuato come nord grazie alla posizione delle stelle. Certo, scegliere una direzione specifica, senza sapere dove ci si trovava, sperando di raggiungere il villaggio era pressochè impossibile, tuttavia il giovane marionettista riuscì ad intercettare, finalmente una delle piste carovaniere che all'inizio aveva quasi rifiutato di seguire, preferendo un viaggio rettilineo ad intuito. I ciottoli neri spuntavano in maniera sparsa e non precisa in quel tracciato di sabbia battuta che si perdeva in entrambe le direzioni fra le dune, tanto per dare un indizio più che per creare un manto compatto di facile percorrenza.
Ora il dilemma era il verso in cui percorrere quella pista. Destra o sinistra? La vista certo non lo aiutava poichè non vi era alcun segno di vita in entrambe le direzioni. In lontananza un eco, rombo del vento fra la sabbia, voci umane e bramiti rochi di animali. Ma la direzione era inficiata dal vento che portava e rubava i suoni a piacere, ingannando il viaggiatore.
 
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Awazashì
view post Posted on 27/1/2012, 13:38     +1   -1




Poche ore dopo aver deciso di camminare verso nord, il neo marionettista si imbattè in uno strato di sabbia battuto dalle carovane.
Era probbabilmente la notizia migliore che poteva " Trovare per strada ".


Finalmente ho trovato una delle linee commerciali usate dalle carovane!

Il paesaggio attorno al genin era uniforme, troppo uniforme.
Come nel giorno precedente solo il vento squoteva quello spettacolo dorato,
I ciottoli neri riemersi dalla sabbia o forse caduti da qualche carovana indicavano il passaggio percorso, ma non la direzione.
In lontananza voci umane riempivano il deserto a causa del vento e della rifrazione delle dune, rendendone impossibile la localizzazione.


E ora?
In quale direzione devo andare?


Il volto del giovane mostrava tutto il suo sgomento, odiava dover fare le cose alla cieca ma era l'unico modo per proseguire e portare al termine la missione.

Bhe andiamo a destra.
E' rischioso si, ma temporeggiare qua è un suicidio.


Il genin decise così di seguire il percorso verso destra, ignorando ciò che lo aspettava.
Ma d'altro canto, restare fermo li ad aspettare qualche segno di vita o che il vento si calmasse equivaleva a diventare il prossimo pasto degli Avvoltoi.
Non aveva altra scelta, non gli restava altro che sperare di aver fatto la scelta giusta e non abbassare la guardia.
 
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ecthelion della fontana
view post Posted on 29/1/2012, 20:27     +1   -1




La scelta compiuta dal genin si rivelò esatta, portandolo nella direzione del villaggio. Camminò immerso nel frastuono incostante trascinato fino a lui dal vento per circa quattro chilometri calpestando la strada costelleta di pezzi di basalto neri fino ad una stretta imboccatura fra due alte dune. Potè notare come la terra sotto i suoi piedi mutava in consistenza e colore, passando dall'ocra brillante del deserto ad un bruno umido, come quella della serra.
Superato l'angusto passaggio trovò di fonte a se un alto muro di rocce nere, costruito a secco ed alto almeno sei metri. La strada, che sembrava fatta della stessa pietra, lo costeggiava, conducendo ad un enorme arco, chiuso da un cancello in legno ormai sbiadito dal sole e sorvegliato da due guardie, avvolte in pesanti mantelli e sciarpe di lana rossi e pesantemente ornate con onili aurei.


Chi sei e cosa vuoi? Fatti identificare

Le poche parole che uno dei due proferì con voce roca mentre sguainava la pesante scimitarra che vibrò squillante, sovrastando i rumori di folla e dbestiame che si udivano oltre il muro.

//bene, ecco il villaggio. Hai tutte le info per superare le guardie, basta che rilegga indietro. Ah,ci ho messo un po', ma ho trovato dei modelli simili; ecco, sono due tizi vestiti così
//
 
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50 replies since 15/10/2011, 14:22   517 views
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