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~Cronache di un Ninja~
•L'infanzia
L'infanzia di Hisashi è trascorsa in modo tranquillo. Fin da piccolo ha avuto un ottimo rapporto con i suoi genitori, che lo hanno cresciuto garantendogli affetto e amore.
Il padre, quando non era in missione, a caccia di qualche mukenin, era solito andare con lui nel deserto e allenarlo nelle arti ninja, mascherandole con il gioco. Gare di corsa per migliorare la velocità, nascondino per la sua capacità di sopravvivenza nei luoghi ostili, lotte per potenziare la sua forza ed i suoi riflessi. Questi allenamenti piacevano così tanto al ragazzo che l'arrivo del padre, finite le sue missioni, si trasformava in una festa. La madre invece, nonostante anche lei fosse impegnata come ninja del villaggio, si occupava, quando non era in missione, della casa e dell'educazione basilare del figlio. Il momento preferito della giornata, per Hisashi, era dopo il calar del sole, i tre si riunivano, lui si accoccolava su sua madre e il padre raccontava loro le avventure della sua ultima missione. Lui guardava con occhi sognanti il padre, immaginando se stesso protagonista di quelle splendide avventure, ma non riusciva mai ad ascoltare il finale della storia perchè i suoi piccoli occhi cedevano al sonno incalzante.
•Accademia ed esame.
Gli anni dell'accademia ninja trascorsero tranquilli per il ninja che, nonostante la sua intelligenza nella media, era molto abile nell'uso delle ninjutsu elementali, probabilmente grazie all'affinità con il fuoco datagli dal suo clan. Mostrava inoltre, nonostante il fisico dalla muscolatura poco pronunciata, una velocità superiore a quella di molti suoi compagni.
Il suo esame genin si svolse all'interno di un vulcano del deserto dove, nonostante le tante difficolta che ostacolarono il suo cammino, riuscì a recuperare il suo coprifronte e diventare un ninja della sabbia.
•La prima missione: la GROSSA ninfea.
Una manciata di giorni dopo l'esame genin, Hisashi partì per la sua prima missione. I suoi compagno furono Hiro, un controllore della sabbia con cui il genin aveva già stretto amicizia durante l'esame, e Kinji Uchiha, un ninja del villaggio della foglia poco più grande di lui. I loro compito consistette nel recarsi al villaggio della ninfea e svolgere in poco meno di un giorno manzioni che avrebbero impegnato parecchi uomini per alcuni giorni, in occasione della festa della ninfea. Sfruttando al meglio le loro abilità ninja, i tre riuscirono a completare i preparativi in tempo e poterono anche godersi la festa come ospiti d'onore.
•Blood - tecniche clan.
Passarono alcuni mesi dall'ultima missione del ragazzo e, come per ogni ninja della sabbia, venne anche per Hisashi il momento di recarsi alla residenza del proprio clan e iniziare il suo allenamento. Lo "accolse" Kasai, un omone sulla quarantina dallo sguardo triste e il viso spento. Nonostante quello non volesse allenarlo, Hisashi lo seguì imperterrito fino a che non si convinse a rivelargli ciò che era andato a fare nel deserto: prendersi la sua vendetta contro i ninja che avevano fatto fuori la sua famiglia.
Il ragazzo non si fece spaventare dalla situazione pericolosa e decise di rimanere a combattere al fianco del suo sensei. Durante il combattimento, in cui Hisashi si rivelò essere per lo più un peso, il genin colpì un giovane bandito con una tecnica del suo clan, uccidendolo e imbrattando entrambi di sangue da capo a piedi. Questo evento sconvolse a tal punto il ragazzo, da cambiare la sua vita: da quel giorno Hisashi sviluppo una fobia verso il sangue, la cui vista gli provocava giramenti di testa e dolore allo stomaco.
Dopo essere stato costretto alla fuga dal suo sensei e aver seminato uno dei ninja, che aveva continuato a seguirlo, il ragazzo, stanco a causa delle ferite, perse i sensi.
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Edited by Mr. Bishop - 12/3/2013, 23:55 |
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