Quest medica di livello Genin per Akira Uchiha, alias Jimmy91

« Older   Newer »
  Share  
Ashitaka
view post Posted on 19/1/2014, 09:46     +1   -1




//gdr off
Bene, cominciamo. Prima qualche avvertimento scontato:
- Niente metagame, autoconclusività e simili.
- Gli errori di ortografia possono capitare, in numero limitato, ma per favore linguaggio corretto e niente se + condizionale (se ne trovo uno il tuo pg dovrà fare un immediato esame della prostata)
- Prenditi tutto il tempo che vuoi per postare (nel limite di una settimana, a meno che tu non mi avverta) e sentiti libero di descrivere come meglio credi (senza sconvolgere la trama o le mie direttive)...insomma goditi ogni tuo post!
- Il fatto che tu sia un mio ex-compagno di classe all'accademia non ti concede un trattamento di favore :)
Buon divertimento! //



Il sole era sorto da poche ore sul villaggio di Konoha, anche se nascosto da una fitta coltre di nubi.
La sottile pioggia che cadeva portava l'umidità fin nelle ossa e ovattava i pochi rumori mattutini.
A un visitatore appena arrivato la città poteva sembrare disabitata: la maggior parte degli shinobi era partita per la guerra, i pochi rimasti dormivano o stavano tornando or ora dalle missioni assegnate loro.
Gli unici due luoghi dove ancora c'era qualche barlume di attività erano l'accademia, dove i maestri e i primi studenti stavano aspettando l'inizio delle lezioni, e l'ospedale.
Più della residenza dell'Hokage era quest'ultimo diventato il cuore pulsante di Konoha: già a quell'ora del mattino la sala d'aspetto era piena di feriti, per lo più non gravi, e di persone che stavano andando a visitare i loro cari tornati dal fronte per necessità di interventi più complicati, mentre i pochi medici rimasti correvano all'impazzata dove richiesto, oberati di lavoro.


//gdr off Primo post: scrivi quello che vuoi ma fermati alla sala d'attesa//
 
Top
Jimmy91
view post Posted on 19/1/2014, 15:51     +1   -1




Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Altri



Akira si destò dal torpore del suo caldo letto accompagnato dal bel suono di una leggera pioggia.
Si era appena completamente ripreso dalle ferite riportate nella sua precedente ed inaspettata avventura.

Il suo pensiero tornò al grosso lupo che aveva attaccato lui e il suo amico. Quella dannata bestiaccia aveva quasi ucciso il suo migliore amico e aveva ferito il giovane Uchiha in maniera abbastanza visibile.
In compenso, il genin ci aveva guadagnato due occhi strabilianti. Occhi che non tutti possono vantarsi di avere, nemmeno tutti i membri del clan.

Akira si mise a sedere tirando le gambe verso il busto. Tolse la fasciatura che aveva sulla gamba e vide i segni dei denti della belva che lo aveva azzannato.
Sorrise e pensò tra se e se:

La mia prima cicatrice.

Sapeva bene però che c'era ben poco da ridere, Kokusho aveva seriamente rischiato di morire e lui non poteva permettere che accadesse ancora.
Lo conosceva da quando erano bambini e il pensiero di vederlo morire davanti ai suoi occhi gli dava il panico.
Si alzò in piedi e si preparò per uscire. Si infilò i soliti vestiti e prese tutto il suo occorrente. Aveva preso la sua decisione la sera prima quando nell'oscurità della sua stanza aveva riflettuto sul da farsi.

Dopo i quotidiani riti mattutini scese al piano terra di casa sua e salutò la madre mettendosi in bocca del pane.
Non aveva voglia di fare colazione quella mattina, aveva fretta di cominciare.
Alla porta prese un ombrello, era nero con 3 ventagli del suo clan disegnati su di esso.

Il villaggio era deserto e la parte nord ovest che ospitava le abitazioni del suo clan lo era ancora di più. Tutti erano in guerra tranne i bambini e le donne. La pioggia scrosciava sul suo ombrello mentre la strada scorreva sotto i suoi piedi.
Era diretto all'ospedale, l'unico posto in città dove si lavorava senza sosta dato che la guerra produceva feriti a ripetizione.
Avrebbe detto di voler dare una mano con i soccorsi, ma in cuor suo andava in quel luogo per apprendere i segreti dei ninja medici con l'unico scopo di non trovarsi mai più nella situazione di qualche giorno prima.

Non incontrò nessuno per tutto il cammino tranne dei bambini che correvano verso l'accademia giocando a lanciare tecniche ninja che di li a breve avrebbero probabilmente imparato ad usare sul serio.
Il villaggio gli sembrò in completa pace almeno fino a che non giunse all'ospedale: I medici e gli infermieri correvano indaffarati da un lato all'altro anche se non aveva ancora messo piede nella struttura c'erano delle tende per il primo soccorso allestite all'esterno della struttura. I feriti di guerra arrivavano a bizzeffe ad ogni ora e nei periodi in cui non c'erano casi urgenti si doveva fare la spola da un lato all'altro per portare assistenza ai feriti meno gravi.

Akira si prese il tempo necessario per osservare la situazione e poco dopo riprese a camminare. Entrò nella struttura principale e si diresse alla sala d'aspetto. L'ospedale di Konoha, come tutti gli altri del resto era una enorme struttura su più piani in cui il colore bianco predominava su ogni altro.

La donna che lo aveva accolto anche alla sua precedente visita lo fermò all'entrata e gli chiese con tono abbastanza surriscaldato:

Ti sei ferito di nuovo piccoletto? Dovresti saperlo che non abbiamo tempo di badare anche a voi piccole teste calde. C'è una guerra in corso.

Il giovane Uchiha guardò la donna che era circa il triplo di lui e dallo sguardo non sembrava di certo amichevole, così si affrettò a rispondere:

No, io sono qui per apprendere l'arte medica, voglio dare una mano.

La donna lo guardò corrugando la fronte, non si aspettava di certo una risposta del genere. La risposta questa volta arrivò fredda e repentina:

Vai in sala d'attesa.

C'era stato qualche giorno prima a farsi medicare le ferite quindi conosceva la strada per la sala d'aspetto.
La percorse a passo svelto e arrivato li la trovò quasi completamente piena.
Alcuni che aspettavano con lui erano feriti lievi oppure parenti dei feriti in ansia per i loro cari che erano stati riportati a casa dal fronte, altri due invece si stavano occupando della pulizia della sala d'attesa che era oramai sporca un po' dappertutto di sangue raggrumato.

Si appoggiò al muro dato che non c'erano sedie libere e ripose il suo ombrello in un contenitore proprio li di fianco. In attesa che qualcuno lo facesse chiamare.
 
Top
Ashitaka
view post Posted on 19/1/2014, 16:57     +1   -1





Il giovane Genin fece appena in tempo a riporre il proprio ombrello che una voce lo chiamò:

??? - Akira Uchiha è presente?

Chi aveva parlato era un'uomo sulla trentina, vestito di un lungo camice bianco. Aveva i capelli neri e corti, portava un paio di occhiali dalla montatura fine. Akira si avvicinò lentamente a lui.

??? - Ciao, io sono il dottor Eiji Fuchizaki, mi hanno avvertito del tuo arrivo.

Gli disse sorridendo.

Eiji - Seguimi per favore Continuò conducendolo in un labirintico corridoio E' un piacere avere aspiranti medici in questo periodo, siamo tutti molto indaffarati e affaticati. E comunque Terminò aprendo una porta e spingendoci dentro il ragazzo. Puoi chiamarmi semplicemente Eiji.

La stanza dietro la porta era circolare, piccola e con poche finestre. Era incredibile come in un tale spazio potessero entrarci una scrivania, un lettino, una cosa che sembrava un tavolo da macellaio, degli scaffali zeppi di medicinali e libri, un paio di schedari e perfino una gabbia con un cardellino.
Per prima cosa il dottore fece sedere il ragazzo sul lettino, gli disse di togliersi la maglietta e esaminò nel dettaglio le sue condizioni fisiche.

Eiji - Bene, sembra che tu stia bene in salute, eccettuato per le ferite dell'altro giorno. Io ero tra quelli che hanno curato il tuo amico. Gran brutta bestia quel lupo ma ormai è fuori pericolo. Si fermò un attimo, poi ripensandoci disse Il tuo amico ovviamente.

Si avvicinò a uno degli schedari, ne trasse fuori alcuni fogli e un paio di rotoli quindi fece segno al ragazzo di sedersi alla scrivania e gli porse un foglio.

Eiji - Cominceremo con un piccolo esame teorico, immagino che tu ti sia preparato. Non si può fare il medico a casaccio. Disse ridendo, quindi continuò Per prima cosa dovrai rispondere alle cinque domande su questo foglio. Dovrebbero essere abbastanza semplici, se hai studiato.

Akira guardò il test, leggendo attentamente le domande:
1 - Di quante ossa è formato il nostro corpo?
2 - Qual'è la differenza tra tessuto epiteliale e connettivo?
3 - Un ninja è stato ferito in zona nemica e ha perso gran parte del suo sangue. Quali sono le prime cure da somministrargli?
4 - Dopo aver somministrato le prime cure al ninja della domanda 3, questi non accenna a riprendersi ma bisogna urgentemente portarlo in una zona sicura. Non lo puoi trasportare e sei solo, cosa devi iniettargli per farlo riprendere temporaneamente?
5 - Uno shinobi presenta tre ferite: una tra la sesta e la settima costola, una al disotto del bacino e una al livello dello stomaco. Quale bisogna curare prima?

Eiji - Poi dovrai dirmi cosa potrebbe aver causato le ferite in questi organi. Disse srotolando il rotolo sul tavolo da macellaio, dove comparvero quelli che sembravano grumi sanguinolenti Tranquillo, non sono umani. O almeno così mi hanno detto di dirti. Finì sorridendo.

Il giovane Uchiha tolse un attimo lo sguardo dal compito e si concentrò su quelle tre parti del corpo amputate: il primo era un cuore i cui ventricoli erano bucati, il secondo era un femore diviso nettamente in due e il terzo era un organo giallognolo totalmente spappolato immerso in un liquido trasparente.
Persino il medico, guardandolo, fece un espressione dubbiosa.

Eiji - Penso che quello debba essere anche identificato. Beh penso che ti sia tutto chiaro quindi puoi cominciare. Buona fortuna!

//gdr off Eh si mi devi dare le risposte //
 
Top
Jimmy91
view post Posted on 19/1/2014, 20:50     +1   -1




Narrato
Parlato
Parlato Eiji


Giusto il tempo di giungere in sala d'attesa che una figura sconosciuta lo coglie di sorpresa.
Era girato di spalle quando sente chiamare il suo nome.

Si affretta a raggiungere la sagoma che lo aveva richiamato al dovere, un uomo sulla trentina con gli occhiali.

Ciao, io sono il dottor Eiji Fuchizaki, mi hanno avvertito del tuo arrivo.

Così si presenta il giovane dottore all'Uchiha che con aria sicura e determinata risponde:

Salve dottor Fuchizaki, è un piacere conoscerla. Akira si prodigò in un inchino.

Il tanto atteso addestramento per diventare medico stava per cominciare, Eiji aveva pregato Akira di seguirlo e dopo una serie di labirintici corridoi erano giunti nello studio del dottore.
La stanza era piccola e circolare, il genin non si aspettava di trovare un ambiente del genere, da un lato scaffali pieni di libri con una scrivania e schedari, adornati con una gabbia contenente un uccellino e dall'altro lato un lettino per la degenza in ospedale ed un tavolo che non prometteva niente di buono poiché sembrava appena uscito da una macelleria.

Il dottore fece segno ad Akira di accomodarsi sul lettino e di togliersi la maglietta.
Akira obbedì velocemente all'ordine e il dottore visitò velocemente l'Uchiha per saggiarne le condizione fisiche.

Bene, sembra che tu stia bene in salute, eccettuato per le ferite dell'altro giorno. Io ero tra quelli che hanno curato il tuo amico. Gran brutta bestia quel lupo ma ormai è fuori pericolo. Il tuo amico ovviamente.

Le parole del giovane medico fecero salire i brividi ad Akira, la personalità di Eiji rispecchiava chiaramente la disposizione dei mobili nello studio, da un lato sorridente come un cardellino, dall'altro freddo come un tavolo di macelleria.

Akira si rivestì e si accomodò su di una sedia di fronte alla scrivania ed Eiji gli porse un foglio con delle domande dicendogli che un medico doveva avere delle conoscenze basilari di teoria che non potevano mancare.

Il genin sbiancò di colpo, non aveva studiato anatomia se non le basi che si ricevono all'accademia quando si è ragazzini.
Era nei guai, grossi guai.
Abbassò la testa sul foglio e lesse:

CITAZIONE
1 - Di quante ossa è formato il nostro corpo?
2 - Qual'è la differenza tra tessuto epiteliale e connettivo?
3 - Un ninja è stato ferito in zona nemica e ha perso gran parte del suo sangue. Quali sono le prime cure da somministrargli?
4 - Dopo aver somministrato le prime cure al ninja della domanda 3, questi non accenna a riprendersi ma bisogna urgentemente portarlo in una zona sicura. Non lo puoi trasportare e sei solo, cosa devi iniettargli per farlo riprendere temporaneamente?
5 - Uno shinobi presenta tre ferite: una tra la sesta e la settima costola, una al disotto del bacino e una al livello dello stomaco. Quale bisogna curare prima?

Akira finalmente cacciò aria dai polmoni, le domande erano relativamente semplici, a parte una erano tutte alla sua portata, quindi prese un foglio bianco e cominciò a rispondere ai quesiti.

Mentre era assorto nella scrittura del test il suo esaminatore lo distrasse dal compito per mostrargli 3 parti del corpo abbastanza messe male, si notava chiaramente un cuore perforato nei ventricoli ed un femore tagliato di netto. Il terzo non si capiva bene cosa fosse ma era completamente spappolato. Le fece uscire fuori da uno dei rotoli che aveva preso in precedenza e li stese sul tavolo da macellaio.

Poi dovrai dirmi cosa potrebbe aver causato le ferite in questi organi. Tranquillo, non sono umani. O almeno così mi hanno detto di dirti.

Ancora una volta il carattere ambivalente del medico si mostrò in quel sorrisetto finale che mise i brividi al giovane Uchiha.
Akira dal suo canto non si scompose e completò il test senza batter ciglio.

CITAZIONE
1 - 206
2 - Tessuto connettivo: ha la funzione di provvedere al collegamento, al sostegno e nutrimento di altri tessuti dei vari organi.
Tessuto epiteliale: questo tessuto costituisce il rivestimento interno ed esterno della maggior parte delle superfici corporee.
3 - Bloccare l'emorragia e fasciare la ferita in modo molto stretto.
4 - //
5 - Ferita intracostale poiché si rischia una foratura dei polmoni.

Non era sicuro di aver svolto un lavoro perfetto con quelle domande, ma non sapeva fare di meglio. Consegnò quindi il test all'insegnante e si concentrò sull'identificare le ferite dei 3 "pezzi" che giacevano sul tavolo da macellaio.

Anche in questo caso era incerto sulle risposte quindi senza pensarci troppo disse la prima cosa che gli venne in mente:

Il cuore sulla sinistra è perforato all'altezza dei ventricoli, colpa di un arma perforante, probabilmente spiedi data la piccolezza dei fori.
Per quanto riguarda l'osso, si tratta sicuramente di una ferita da taglio, probabilmente una Katana poiché il taglio è netto.
Il terzo organo dovrebbe essere una milza, da come è spappolata direi che si tratta di un colpo con arma contundente, anche se non saprei identificarla.


Parlò tanto velocemente che alla fine nemmeno si rese conto di quante scemenze aveva probabilmente detto. Era teso, rischiava di finire la sua carriera medica anche prima di cominciarla, deglutì un po' di saliva e una goccia di sudore scese sulla sua fronte nonostante non facesse per nulla caldo.
Sperava che Eiji non lo rispedisse a casa prima del tempo.


// GDR OFF, mi prendi male sull'anatomia, studio Ingegneria, non ci capisco una mazza xD //
 
Top
Ashitaka
view post Posted on 19/1/2014, 22:24     +1   -1




//gdr off Tranquillo, ho trovato queste cose tra il libro di biologia e internet, quindi non ti so neanche dire se siano REALMENTE esatte :) //

Dopo che il ragazzo ebbe consegnato il foglio, il medico si sedette sul davanzale della finestra e, con aria impassibile, cominciò a leggere le risposte.

Eiji - Beh, come preparazione generale non c'è male, le prime tre risposte sono assolutamente corrette, le altre due un po' meno. Comunque la sostanza da somministrare sarebbe stata dell'adrenalina mentre la ferita più grave nella domanda 5 era quella allo stomaco, perché poteva comportare una letale fuoriuscita di acidi. Nel complesso la prima parte l'hai superata. Complimenti Disse al Genin, già più disteso dopo quelle parole. Passiamo ora agli organi...o meglio quelli che credevi tali. Continuò scoppiando a ridere Partiamo dal presupposto che tutti e tre sono fuori da un corpo vivo, che è già un bel problema, ma andiamo nel dettaglio. Il primo: hai indovinato perfettamente la causa delle ferite. Compose alcuni sigilli, toccò il cuore morto e questo si trasformò in una spugna, trafitta da alcuni spiedi La stessa cosa vale anche per il secondo. Di nuovo compose i sigilli e toccò l'osso che si trasformò in un bastone. Per quanto riguarda il terzo... Nonostante avesse composto i sigilli quello che una volta era stato un'organo non accennava a trasformarsi.
Un'espressione vagamente preoccupata coprì la faccia del medico che corse nei suoi schedari, cercando qualcosa nelle migliaia di scartoffie che vi si celavano dentro ma, evidentemente non trovandolo, apri tutti i libri creando una nuova cascata di pagine.
Infine, cercando più attentamente, trovò infine il foglio che cercava sotto la scrivania.

Eiji - A quanto pare si dev'essere trattato di un'errore, questo proviene dal reparto di medicina legale Disse sorridendo di nuovo e indicando l'ex-organo Devo averlo preso prima per sbaglio. Colpa mia. Si tratta comunque di un pancreas appartenuto a un uomo deceduto in seguito a un pestaggio...quindi possiamo dire che hai indovinato anche l'ultimo, infondo tra una milza distrutta e un pancreas spappolato non c'è molta differenza, no? Poi mormorò Devo ricordarmi di riportarlo dove l'ho preso quando avrò finito con questo esame...

D'improvviso la sua faccia si fece seria, si sedette dietro la scrivania e fece segno ad Akira di fare altrettanto di fronte a lui.
Eiji - E' il momento di passare all'ultima prova dell'esame teorico. Un medico necessita di tre cose: buona preparazione, e potremmo dire che tu ce l'abbia, un buon controllo del chakra, e questo lo verificheremo in seguito, e una buona motivazione. Mi spiego: i medici, molto più degli altri ninja, sono sempre in contatto con gli effetti più disastrosi della guerra come la morte, il dolore, il dover perdere i propri amici senza riuscire a fare niente per loro...molti di noi impazziscono, arrivando a compiere gesti inconsulti come omicidi e suicidi. Solo chi ha una forte motivazione può resistere a tutto ciò. Quindi ti chiedo: qual'è la tua motivazione? E prima che tu me lo chieda, si, questo è un test psicologico: in base alla tua risposta deciderò se potrai intraprendere la carriera di medico o meno ma sappi che qualunque sarà la mia decisione, sarà la scelta migliore per te. Tutto chiaro? Quindi tacque, lasciando che il ragazzo esprimesse le proprie ragioni.
 
Top
Jimmy91
view post Posted on 19/1/2014, 22:55     +1   -1




Narrato
Parlato
Parlato Sensei


Il giovane Genin ascoltò impaziente il verdetto:

Beh, come preparazione generale non c'è male, le prime tre risposte sono assolutamente corrette, le altre due un po' meno. Comunque la sostanza da somministrare sarebbe stata dell'adrenalina mentre la ferita più grave nella domanda 5 era quella allo stomaco, perché poteva comportare una letale fuoriuscita di acidi. Nel complesso la prima parte l'hai superata. Complimenti

Annuì e sorrise davanti al Sensei ma in cuor suo sapeva di aver fatto 2 errori grossolani.
Anche se aveva superato la prima parte del test, quest'ultimo non era di certo giunto a conclusione, difatti il responso sui 3 organi non era arrivato e la tensione era visibile sul volto del giovane Uchiha, che ancora non aveva era certo delle risposte che aveva dato in precedenza.
La tensione fu smorzata dalle parole di Eiji che ridendo gli fece capire che qualcosa non quadrava nel test a cui era appena stato sottoposto il ragazzo.

Partiamo dal presupposto che tutti e tre sono fuori da un corpo vivo, che è già un bel problema

Su questo Akira non poteva certo obiettare, ma il proseguo della valutazione lo lasciò a bocca aperta:

Il medico compose dei sigilli e il cuore e l'osso si trasformarono in una spugnetta ed un bastone rispettivamente.
Aveva indovinato la causa delle ferite dei primi 2 resti senza troppa difficoltà. Difatti c'era ben poco da dire sulle due ferite.

Akira sorrise e finalmente si rilassò, aveva fatto un lavoro migliore di quel che si aspettasse anche se mancava ancora il terzo organo che alla composizione dei sigilli non era mutato.
Il medico fissò quella che Akira aveva definita una milza con attenzione e poi fece segno al giovane di attendere per qualche minuto.
Si avviò agli schedari e cercò qualche documento, Akira non ci stava capendo nulla ma rimase a guardare il Sensei indaffarato nelle sue attività. Cercò perfino tra i libri della libreria e tra tutte le scartoffie sulla scrivania. Alla fine trovò quel che cercava in un foglio che era volato sotto la scrivania.


A quanto pare si dev'essere trattato di un'errore, questo proviene dal reparto di medicina legale. Devo averlo preso prima per sbaglio. Colpa mia. Si tratta comunque di un pancreas appartenuto a un uomo deceduto in seguito a un pestaggio...quindi possiamo dire che hai indovinato anche l'ultimo, infondo tra una milza distrutta e un pancreas spappolato non c'è molta differenza, no? Devo ricordarmi di riportarlo dove l'ho preso quando avrò finito con questo esame...

Akira non sapeva davvero quale fosse la differenza tra una milza e un pancreas spappolato, ma in ogni caso annuì, gli era stata data per buona la risposta e non aveva intenzione di contraddire il suo nuovo maestro, era meglio evitare visto che ancora non gli aveva dato il suo benestare ad insegnargli le tecniche mediche.
La sua attenzione che era rivolta al pancreas fu ridestata dal maestro che in tono serio gli disse:

E' il momento di passare all'ultima prova dell'esame teorico. Un medico necessita di tre cose: buona preparazione, e potremmo dire che tu ce l'abbia, un buon controllo del chakra, e questo lo verificheremo in seguito, e una buona motivazione. Mi spiego: i medici, molto più degli altri ninja, sono sempre in contatto con gli effetti più disastrosi della guerra come la morte, il dolore, il dover perdere i propri amici senza riuscire a fare niente per loro...molti di noi impazziscono, arrivando a compiere gesti inconsulti come omicidi e suicidi. Solo chi ha una forte motivazione può resistere a tutto ciò. Quindi ti chiedo: qual'è la tua motivazione? E prima che tu me lo chieda, si, questo è un test psicologico: in base alla tua risposta deciderò se potrai intraprendere la carriera di medico o meno ma sappi che qualunque sarà la mia decisione, sarà la scelta migliore per te. Tutto chiaro?

Akira ascoltò il discorso del Sensei percependo che la questione era davvero seria.
Si bloccò per qualche istante, stava pensando a cosa dire, avrebbe potuto mentire spudoratamente e dire che voleva dare una mano ai ninja feriti in guerra come era suo presupposto oppure avrebbe potuto dire la verità.
Non capiva il perché ma nella sua testa un'ombra prese vita, era come se il Sensei sapesse della sua intenzione di mentire e stesse aspettando quel passo falso per cacciarlo via a pedate. Tirò un sospiro e iniziò dunque a parlare.

Va bene Sensei, io voglio diventare un medico perché penso che in futuro queste conscenze possano salvare la mia vita e quella dei miei compagni. Non starò di certo qui a dirle stupidaggini sulla mia volontà di aiutare gli altri o cose del genere perché non sono assolutamente vere. So che il compito dei Ninja medici è quello più difficile, ma io sono il migliore e quindi assolverò bene a questo compito, ne sono certo. Non aveva ancora ripreso fiato da quando aveva iniziato a parlare, ma aveva ancora qualcosa da dire e quindi proseguì tutto d'un fiato. Io non ho intenzione di vedere altre scene come quelle dell'attacco del lupo e dover restare immobile a non far niente, non voglio sentirmi impotente, voglio essere indispensabile.

A quel punto prese fiato ed aspettò il verdetto del sensei. Era stato un discorso prettamente egoista, ma era la verità ed ora avrebbe subito il giudizio che gli spettava a cuore più sereno.
 
Top
Ashitaka
view post Posted on 20/1/2014, 15:04     +1   -1





Il medico ascoltò attentamente il discorso del ragazzo, monitorando attentamente il suo battito cardiaco e le sue pupille, per capire se ciò che gli stava raccontando non fosse una menzogna.
Quando Akira finì di parlare passarono qualche secondo nel silenzio, poi l'uomo cominciò:

Eiji - Prima di tutto, sappi che hai fatto la scelta migliore a dire la verità. Vuol dire che non ti vergogni dei tuoi ideali e che che credi veramente in quello che hai detto. Complimenti, ma la prova non è ancora finita. Seguimi per favore. Disse uscendo dalla porta seguito dal Genin.

Camminarono per qualche minuto, fino a che non arrivarono alla porta che conduceva ad un altro reparto. A differenza di tutte le altre, questa era l'unica che portava una scritta bianca su sfondo nero che recava la seguente dicitura "Reparto 0" senza alcuna descrizione.
Varcatala si trovarono in un corridoio quasi totalmente buio, pieno di finestre tramite le quali era possibile osservare senza essere visti.
Anche i medici si comportavano in modo strano lì: camminavano in fretta, si, ma semplicemente per lasciare il prima possibile quel posto e anche quando si incontravano, non si salutavano né dicevano alcunché.
Eiji fece fermare l'Uchiha davanti a ciascuna di quelle finestre, facendo segno di guardare attraverso di esse. Quando dopo un po' il ragazzo si rifiutò, lo costrinse con la forza.
Akira aveva tutte le ragioni di non voler guardare: nelle stanze dietro quelle finestre giacevano i casi e le malattie più gravi del villaggio. Scene di dolore, sofferenza, pazzia e morte si celavano in quel luogo. Grida di dolore regnavano sovrane e non c'era spazio per i sorrisi e la tranquillità.
Dopo un giro che sembrò durare anni, il dottore e il suo giovane allievo tornarono nella stanza circolare, entrambi si sedettero di nuovo e Fuchizaki disse:

Eiji - Sai perché ti ho costretto a guardare quelle scene? Non è stato per sadismo o qualcosa del genere, né per farti credere che la professione medica non riservi momenti felici. Anzi, potremmo dire che è il contrario, ma sappi che, per quanto tu bravo possa essere, per quante persone tu possa salvare, arriverà sempre il caso che tu, con tutta la tua esperienza, fallirai. E sarà quello, quel dolore, quel rimorso, quel pensare "e se avessi fatto..." "e se invece..." che ti tormenterà per sempre impedendoti di dormire. Quindi ti chiedo: vuoi ancora diventare un dottore? Guardò dritto negli occhi il ragazzo, sembrava pallido e spaventato, sul punto di piangere o vomitare Non vergognarti di provare emozioni, la freddezza è importante per un medico, ma l'empatia di più: ti permette di prendere sul serio ogni caso. Ora va in bagno, è la terza porta sulla sinistra, sfogati, bevi, poi torna qui e rispondi alla mia domanda.

//gdr off mi sembra non servano spiegazioni, attento a ruolare bene cosa sta provando ora il tuo personaggio//
 
Top
Jimmy91
view post Posted on 20/1/2014, 15:30     +1   -1




Narrato
Parlato
Parlato Eiji



Akira fu tormentato in quei secondi di silenzio che seguirono la sua risposta, pensò che avrebbe fatto meglio a mentire.
Ma la risposta di Eiji lo tranquillizzò:

Prima di tutto, sappi che hai fatto la scelta migliore a dire la verità. Vuol dire che non ti vergogni dei tuoi ideali e che che credi veramente in quello che hai detto. Complimenti, ma la prova non è ancora finita. Seguimi per favore.

La richiesta di seguirlo fu inaspettata ed improvvisa. Akira non se lo fece ripetere due volte e si incamminò sulla scia del giovane medico.
Il cammino fu breve, Eiji si fermò davanti che recitava "Reparto 0".
Quel nome non auspicava niente di buono ma Eiji senza timore varcò la porta e così fece Akira.

Il corridoio che ora li ospitava era in penombra e su entrambi i lati c'erano dei vetri che permettevano di vedere nelle stanze senza esser visti. Ed a buona ragione pensò Akira.

Quello che vide nella prima stanza gli provocò una sensazione di vomito improvviso. Un uomo giaceva su un letto con pustole ed escoriazioni che ricoprivano tutto il corpo, era attaccato a delle macchine che gli permettevano di sopravvivere.
Ma a quale pro? non era meglio morire che stare in quelle condizioni?
Akira proseguì ed al susseguirsi di ogni stanza un senso di disperazione ed angoscia gli stringeva sempre di più lo stomaco.
Perché era in quel posto? Tutti casi disperati, tutti uomini a cui la vita non avrebbe più dato gioie, erano destinati alla morte in un breve periodo per via delle malattie oppure ad una vita da vivere solo a metà.
Si rifiutò di guardare quando arrivarono davanti ad una stanza dove un uomo in preda alla follia tirava le testate al muro urlando e sbraitando.

Guarda, oppure rinuncia alla professione medica.

Akira alzò lo sguardo e vide come l'uomo veniva sedato da due grossi infermieri che gli impedirono i movimenti prima di iniettargli un sedativo.
Stava per girare sui tacchi ed andarsene quando ripensò al discorso che aveva fatto prima nell'ufficio del dottore.
Lui era li per evitare che un giorno i suoi compagni possano finire in quel posto.
Così si fece coraggio e andò avanti a guardare tutte le stanze e tutti i pazienti.
Non gli mancarono di certo momenti di ansia, di ribrezzo o di dolore nel vedere le condizioni in cui versavano quegli uomini, ma andò avanti fino alla fine.

Il girò finì e per Akira fu un sollievo rientrare nello studio e trovarsi davanti il pancreas spappolato. Questo rende l'idea della sua condizione emotiva.
Ebbene dopo essersi seduti alla scrivania Eiji parlò:

Sai perché ti ho costretto a guardare quelle scene? Non è stato per sadismo o qualcosa del genere, né per farti credere che la professione medica non riservi momenti felici. Anzi, potremmo dire che è il contrario, ma sappi che, per quanto tu bravo possa essere, per quante persone tu possa salvare, arriverà sempre il caso che tu, con tutta la tua esperienza, fallirai. E sarà quello, quel dolore, quel rimorso, quel pensare "e se avessi fatto..." "e se invece..." che ti tormenterà per sempre impedendoti di dormire. Quindi ti chiedo: vuoi ancora diventare un dottore? Non vergognarti di provare emozioni, la freddezza è importante per un medico, ma l'empatia di più: ti permette di prendere sul serio ogni caso. Ora va in bagno, è la terza porta sulla sinistra, sfogati, bevi, poi torna qui e rispondi alla mia domanda.

Akira si alzò per uscire come aveva detto Eiji, ma ci ripensò e tornò a sedersi quando stava ormai per uscire dalla porta.
Disse solo una parola, non c'era bisogno di dire altro.

Si!
 
Top
Ashitaka
view post Posted on 20/1/2014, 17:30     +1   -1





Eiji si stupì leggermente alla risposta subitanea del giovane, ma poi sorrise, togliendosi la maschera seria dalla faccia

Eiji - Beh, ragazzo non posso che essere stupito dalla tua forza d'animo e dal tuo fegato...anzi mi chiedo quasi se sia il caso di promuoverti... Stette in silenzio un paio di minuti, facendo apposta aumentare la tensione nervosa di Akira Mah, si, mi sembri un tipo a posto, e poi di questi tempi non possiamo andare tanto per il sottile. Quindi, cominciamo subito con l'allenamento.

Immediatamente prese dal tavolo un bisturi e, prima che il Genin potesse fermarlo, si procurò un lungo taglio sul polso, che divenne subito rosso per la gran quantità di sangue che sgorgava dalla ferita.

Eiji - Come immagino tu sappia, le tecniche mediche, almeno al tuo livello, possono servono semplicemente per curare ferite non troppo gravi e per far recuperare un po' di energia al malato. Ora ti farò una piccola dimostrazione e poi ti spiegherò nel dettaglio cosa ho fatto, altrimenti penso che morirò dissanguato prima. Disse sorridendo.

Quindi pose la mano sana sul polso ferito. Subito questa venne avvolta da un'aura verdastra mentre il taglio si richiudeva pian piano.

Eiji - E ora, veniamo alle spiegazioni. Tutte le tecniche di cura comprendono tre passaggi. Per prima cosa il chakra, e parte della tua psiche, si concentrano nella tua mano, ricoprendola di quell'alone verdastro. Così facendo è come se tu possedessi un terzo occhio che può penetrare fino nei più profondi recessi dell'organo ferito per capire appieno come funziona e cosa non va. Nel mio caso non era tanto complicato capire il problema, ma in generale ti sarà difficile capire la causa della ferita. Quindi col tuo chakra rimuovi le cellule morte, danneggiate o pericolose e stimoli la produzione di quelle sane infine, quando i due lembi della ferita si staranno per riunire, li sigillerai, sempre col chakra, per evitare riaperture. Non sempre sarà possibile curare immediatamente una ferita e spesso ci vorranno più medici e un'intervento chirurgico vero e proprio. Quindi si affacciò alla finestra, facendo segno al giovane Genin di fare altrettanto. Per fare tutto ciò bisogna però avere un'ottimo controllo del proprio chakra, cosa che perfezioneremo in questo primo esercizio. Hai presente quando all'accademia ti hanno insegnato a camminare sui muri e sull'acqua? L'Uchiha annuì. Ottimo, ora dovrai fare una cosa del genere: immergerti in quella vasca laggiù E indicò una grande vasca con tanto di pesci rossi tre piani sotto la finestra e dovrai uscirne asciutto. Akira si stava già avviando verso la porta quando il medico lo richiamò vicino alla finestra dicendo Ma, siccome una delle qualità principali di un medico è la prontezza di riflessi, diciamo che non entrerai in quella vasca uscendo da quella porta. Ricorda: devi controllare il tuo chakra. E si mise a ridere.

Il Genin non aveva ancora capito cosa intendesse dire, quando con una forte spinta Eiji lo buttò giù dalla finestra, gettandolo nella vasca tre piani più sotto.


//gdr off Non subisci danno perché l'acqua attutisce la caduta, ma devi cercare di uscirne asciutto (non puoi usare tecniche è solo un fatto di role)//
 
Top
Jimmy91
view post Posted on 20/1/2014, 21:43     +1   -1




Narrato
Parlato
Parlato Eiji
Pensato



Mah, si, mi sembri un tipo a posto, e poi di questi tempi non possiamo andare tanto per il sottile. Quindi, cominciamo subito con l'allenamento.

A quelle parole la tensione del giovane Uchiha si sciolse come un gelato al sole di mezzogiorno.

A quel punto il medico fece un breve excursus sulle tecniche mediche e sul loro utilizzo.
Ma poiché anche lui come Akira pensava che la pratica fosse meglio della teoria prese un bisturi e si fece un taglio sul dorso della mano.

Come immagino tu sappia, le tecniche mediche, almeno al tuo livello, possono servono semplicemente per curare ferite non troppo gravi e per far recuperare un po' di energia al malato. Ora ti farò una piccola dimostrazione e poi ti spiegherò nel dettaglio cosa ho fatto, altrimenti penso che morirò dissanguato prima.

Questo tipo è folle.

Il pensiero di Akira fu interrotto dal gesto subitaneo del dottore che si posò una mano sulla ferita circondandola di un alone verdastro e il taglio cominciò a richiudersi sotto l'azione del chakra di Eiji.

E ora, veniamo alle spiegazioni. Tutte le tecniche di cura comprendono tre passaggi. Per prima cosa il chakra, e parte della tua psiche, si concentrano nella tua mano, ricoprendola di quell'alone verdastro. Così facendo è come se tu possedessi un terzo occhio che può penetrare fino nei più profondi recessi dell'organo ferito per capire appieno come funziona e cosa non va. Nel mio caso non era tanto complicato capire il problema, ma in generale ti sarà difficile capire la causa della ferita. Quindi col tuo chakra rimuovi le cellule morte, danneggiate o pericolose e stimoli la produzione di quelle sane infine, quando i due lembi della ferita si staranno per riunire, li sigillerai, sempre col chakra, per evitare riaperture. Non sempre sarà possibile curare immediatamente una ferita e spesso ci vorranno più medici e un'intervento chirurgico vero e proprio.

Akira seguì la spiegazione del maestro con molta attenzione, le basi sembravano abbastanza chiare, ma si capiva già dalle parole con cui il maestro parlava che la cosa era più facile a dirsi che a farsi.
Aveva parecchie domande da porre al sensei ma non ne ebbe il tempo, in quanto lui proseguì:

Per fare tutto ciò bisogna però avere un'ottimo controllo del proprio chakra, cosa che perfezioneremo in questo primo esercizio. Hai presente quando all'accademia ti hanno insegnato a camminare sui muri e sull'acqua?

Avrebbe rimandato le domande alla fine della spiegazione pensava, e la parte sul controllo del chakra gli era familiare, in accademia era stata una delle prime lezioni.
Stavolta Eiji gli aveva chiesto di uscire asciutto da una vasca piena d'acqua.

E come diavolo faccio?

Anche ora però niente andò come previsto, stava dirigendosi alla porta per raggiungere la vasca. Lungo il tragitto avrebbe chiesto al sensei di chiarire i suoi dubbi ,a il carattere bipolare del sensei tornò a galla. Mentre Akira si stava avviando alla vasca situata 3 piani più giù ecco che il sensei lo prende e lo spinge di sotto.

Ma che cazzo?!?

Nemmeno il tempo di riflettere ch si trovò a cadere dal terzo piano, un viaggio lungo 10 metri se non di più.
Akira pensò di usare le sue tecniche per camminare sul muro che distava qualche centimetro da lui, poi si rese conto che anche quella era una prova che doveva superare. La vasca si avvicinava molto velocemente sotto di lui, la gravità non era di certo sua amica. Vide le finestre scorrere veloce, di fianco a lui e la vasca inesorabilmente vicina.

O la va o la spacca.

Non aveva idea di cosa fare, quindi impasto più chakra che poteva e cerco di concentrarlo tutto intorno alla sua figura facendolo fuoriuscire da tutti gli tsubo del suo corpo. Se fosse riuscito, avrebbe creato una specie di protezione impermeabile intorno a lui.

Qualche istante e poi

*SPLASH*

Un enorme tonfo segnò la sua caduta in acqua.
Pochi secondi dopo era uscito dalla vasca e attese il sensei che probabilmente stava ancora scendendo le scale.
 
Top
Ashitaka
view post Posted on 21/1/2014, 16:42     +1   -1





Akira non si era ancora ripreso dallo stupore causato dalla'improvvisa caduta, quando sentì un altro fortissimo "SPLASH!" vicino a lui: anche il dottore si era gettato nella vasca, con l'unica differenza che ne uscì completamente asciutto.

Eiji - Devo ammettere che l'idea era buona, ma non ti sei concentrato abbastanza. La pellicola di chakra con cui ti sei avvolto è durata solo un secondo. Sei stato bravo comunque. Accorgendosi poi che molte persone li stavano guardando disse loro. Non c'è niente da vedere, è solo un'esame per un nuovo medico. Ordinaria amministrazione.

Il capannello che si era formato intorno a loro si disperse rapidamente, ma l'Uchiha riuscì a sentire chiaramente una voce che diceva allontanandosi

Il solito Eiji...

Aiutandolo a uscire dalla vasca gli disse.

Eiji - Non li ascoltare, è tutta invidia. Ora però dovremmo trovarti degli abiti asciutti prima di poter continuare.

Lo scortò per tutto il cortile fino a una porticina laterale e dismessa, dietro la quale si celava la lavanderia dell'ospedale, gestita da una ragazza sulla ventina, bionda con gli occhi verdi, che non appena vide entrare il medico e il suo studente, li guardò con disapprovazione.

Eiji - Non guardarmi così, Haru, si è trattato di un incidente durante l'esame. Piuttosto potresti fornirgli degli abiti asciutti? Prima che la ragazza potesse rispondergli uscì dalla stanza dicendo Grazie ti devo un altro favore. Quanto a te ci rivediamo nel mio studio.

Mentre la ragazza cercava qualcosa della taglia del giovane gli disse.

Haru - Ti ha lanciato giù dalla finestra, vero? Comunque non pensare male di lui, non è una cattiva persona né un medico incompetente, solo che ogni tanto ha certe alzate d'ingegno...

Quindi gli porse degli abiti da malato e un camice da medico, girandosi mentre lui si cambiava.
Quando Akira riuscì a tornare nello studio, il pancreas (o quello che ne rimaneva) era sparito dal tavolo da macellaio e al suo posto c'erano tre ciocchi di legno di media grandezza, messi in fila e distanti un centimetro l'uno dall'altro.

Eiji - Tranquillo entra pure, non ti getterò dalla finestra. Per ora. Visto che quella prova è andata male, tenteremo qualcosa di meno drastico: dovrai bruciare, con una tecnica, il ceppo centrale, lasciando intatti gli altri due. Sei un Uchiha, quindi non dovresti avere problemi a usare tecniche di fuoco. Domande? Bene comincia pure. E si spostò prudentemente di lato.


//gdr off Non mi sembra servano particolari spiegazioni, puoi usare tecniche e consumi il triplo della stamina per l'eccessiva concentrazione. Sentiti libero di ruolare qualche fallimento, se ti va//
 
Top
Jimmy91
view post Posted on 21/1/2014, 20:08     +1   -1




Narrato
Parlato
Pensato
Parlato Eiji
CITAZIONE
Flashback e Tecniche


Era zuppo d'acqua, la protezione non aveva retto, aveva perso la sua concentrazione nella caduta.

Eiji disperse la folla che si era accalcata intorno ai 2 che uscivano dalla vasca. Si aspettava che lui scendesse dalle scale ma tanto per dimostrare che si poteva uscire asciutti da quella vasca il giovane medico aveva seguito Akira giù per la finestra.

Akira si fece una risata mentre anche Eiji usciva dalla vasca e disperdeva la folla che si era radunata incuriosita intorno ai due.

Non li ascoltare, è tutta invidia. Ora però dovremmo trovarti degli abiti asciutti prima di poter continuare.

Il giovane medico prese Akira per il braccio e lo portò fino ad una porta sul lato dell'edificio centrale dell'ospedale, Akira non stava capendo niente ma la situazione fu chiarita ben presto:
Si rivolse in tono amichevole alla giovane donna che stava nella piccola stanza che sembrava un guardaroba.

Non guardarmi così, Haru, si è trattato di un incidente durante l'esame. Piuttosto potresti fornirgli degli abiti asciutti? Nemmeno il tempo di rispondere e concluse la frase: Grazie ti devo un altro favore. Quanto a te ci rivediamo nel mio studio.

La ragazza guardò il giovane Uchiha che era completamente fradicio e sorrise gentilmente. Si mise alla ricerca di abiti adatti alla sua misura e disse:

Ti ha lanciato giù dalla finestra, vero? Comunque non pensare male di lui, non è una cattiva persona né un medico incompetente, solo che ogni tanto ha certe alzate d'ingegno...

Akira era molto imbarazzato dalla situazione e si limitò a rispondere con un cenno del capo senza dire nulla.

Ecco a te!

La giovane porse ad Akira degli abiti che sembravano della sua misura e gli fece cenno che poteva andare a cambiarsi in uno spogliatoio li di fianco.
Akira senza esitare andò nella piccola stanzetta e si tolse i vestiti fradici, indossando gli abiti asciutti che gli aveva gentilmente porto Haru.
Uscì dallo spogliatoio e porse gli abiti bagnati alla giovane che lo invitò a venire a riprenderli alla fine dell'addestramento quando sarebbero stati asciutti.
Il genin sorrise alla ragazza e la ringrazio per gli abiti puliti uscendo dal guardaroba.

L'Uchiha non voleva perdere tempo, quindi percorse le scale di corsa e rientrò nello studio di Eiji ancora correndo.
Dalla rapida occhiata che diede allo studio notò che il pancreas spappolato era sparito e al suo posti tre piccoli tronchi posti uno vicino all'altro avevano preso il suo posto.

Cosa si sarà inventato ora questo squilibrato?

Puntuale come se avesse letto il suo pensiero arrivò il commento di Eiji:

Tranquillo entra pure, non ti getterò dalla finestra. Per ora. Visto che quella prova è andata male, tenteremo qualcosa di meno drastico: dovrai bruciare, con una tecnica, il ceppo centrale, lasciando intatti gli altri due. Sei un Uchiha, quindi non dovresti avere problemi a usare tecniche di fuoco. Domande? Bene comincia pure.

Ebbene ad Akira sembrava abbastanza semplice quindi decise di cominciare subito.

CITAZIONE
<attivazione> -Abilità nel Controllare Chakra- [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] "Chi possiede questa abilità ha un perfetto controllo del chakra , riuscendo a diminuirne la quantità necessaria per eseguire qualsiasi Tecnica/Attivazione che usi chakra (non è possibile utilizzare quest'abilità per attivare tecniche il cui costo superi l'effettiva quantità di chakra disponibile al giocatore, non è possibile utilizzarla nemmeno per potenziare attacchi chakrati. La sua utilità si ferma al risparmio).
Liv 6 : La diminuzione è di 10

Si concentrò al meglio delle sue capacità per non dare fuoco a tutti e tre i tronchi contemporaneamente e indirizzò la fiamma sul tronco centrale cercando di contenerla:

CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo raggio> -Katon: Terra Bruciata- [Chk: 55/80][Int: +70/115] "Indirizzando la fiamma contro il terreno e dandole una forma più allargata, il ninja brucia il terreno intorno all'avversario. Nonostante la scarsa potenza della tecnica di per sè, il fuoco continuerà ad ardere, infliggendo 1/2 punto ferita da ustione ogni turno per tre turni, a meno che l'avversario non eluda due attacchi."

Stm: 77-(2*2)=73

Niente da fare, tutti e tre i tronchi bruciarono contemporaneamente.

Non era facile concentrare la tecnica in un punto molto piccolo. Eiji lo invitò a riprovare sostituendo i tre tronchi con altri tre che aveva preso dal fianco del tavolo da macellaio. Era consapevole che non ci sarebbe riuscito al primo colpo quindi si era preparato.

I tentativi di Akira furono molteplici, arrivò ad una decina ma non riuscì a non dare fuoco ad almeno 2 tronchi insieme e cominciò a sentirsi stanco.

CITAZIONE
Stm: 73-4*10=33

Quando pensava che avrebbe passato l'intera giornata solo ad imparare quel dannato controllo del chakra le parole di Eiji gli tornarono alla mente come una sorta di illuminazione:

CITAZIONE
Tutte le tecniche di cura comprendono tre passaggi. Per prima cosa il chakra, e parte della tua psiche, si concentrano nella tua mano, ricoprendola di quell'alone verdastro. Così facendo è come se tu possedessi un terzo occhio che può penetrare fino nei più profondi recessi dell'organo ferito per capire appieno come funziona e cosa non va

A quel punto chiuse gli occhi e focalizzò i tronchi nella sua mente, inspirò l'aria di cui aveva bisogno per eseguire la tecnica e si concentrò sul tronco centrale, poi ancora di più su di esso, come a voler zoomare sul centro di esso nella sua mente e dirigere le fiamme che usciranno dalla sua bocca proprio su quel centro e solo su di esso.
Solo in quel momento aprì leggermente le labbra e ponendo due dita davanti al suo mento fece fuoriuscire l'aria che aveva incanalato nei polmoni e aveva mescolato con il suo chakra.
 
Top
Ashitaka
view post Posted on 21/1/2014, 22:22     +1   -1




//gdr off I tuoi calcoli mi sembrano un po' sballati perché prima hai raddoppiato la stamina di un'attacco, poi hai quadruplicato quella di cinque... comunque non editare ma spiegami in mp//


L'ultimo attacco di Akira si rivelò un po' più preciso, anche se bruciò comunque due tronchi, ma più potente: il medico fu costretto a intervenire immediatamente con una tecnica d'acqua per evitare che la stanza andasse a fuoco.

Eiji - Razza di incapace! Urlò Stavi per fare andare a fuoco il mio preziosissimo studio! Ma cos'hai al posto del cervello, uno di questi tronchi? Poi, rendendosi conto di essere stato un po' troppo duro col ragazzo, disse con voce più morbida Dai, siediti facciamo una pausa. Gli lanciò una bottiglietta Tranquillo, è un ricostituente inventato da me, ti farà recuperare le forze e quando l'Uchiha l'ebbe bevuto tutto, aggiunse Non dovrebbe avere alcun, effetto collaterale, penso. Ah, non badare a quello che ho detto prima, riguardo i ciocchi nel cervello: gente molto meno brava di te è diventata medico ma gli inizi sono duri per tutti.

Si appoggiò quindi alla finestra, osservandolo bene, cercando di analizzarlo per capire quale metodo di allenamento fosse più adatto per lui. Dopo qualche minuto di totale silenzio, fu di nuovo il medico a romperlo dicendo:

Eiji - Raccontami quello che è successo nel bosco, durante il tuo allenamento, prima che tu arrivassi qui.

Prima con voce un po' roca e incerta, poi sempre con maggior sicurezza, Akira gli raccontò del suo amico Kokusho, dello sharingan, dell'attacco del lupo e della loro difesa disperata fino ad arrivare al momento in cui, quasi per pura fortuna, erano riusciti ad arrivare alle porte del villaggio.
Quando ebbe finito Eiji non parlò, ma si capiva dal suo sguardo che aveva in mente qualcosa: si avvicinò al tavolo, prese l'ultimo dei ciocchi rimasti, e lo portò all'altezza del petto. Quindi disse:

Eiji - Ora dovrai ripetere l'esercizio, solo che al posto degli altri due tronchi ci sarò io. Se la mia intuizione è giusta, ce la farai. Se ho sbagliato...beh, penso che andrò a fare compagnia al tuo amico al traumatologico. Quindi sorrise. Comincia quando vuoi, io sono pronto.

//gdr off recuperi 20 stamina in aggiunta a quella che recupereresti in una normale azione morta, ma continui ad usarne il triplo in ogni azione che compi//
 
Top
Jimmy91
view post Posted on 22/1/2014, 00:56     +1   -1




Narrato
Parlato

Pensato
Parlato Eiji
CITAZIONE
Flashback e Tecniche




Bruciò 2 tronchi anche questa volta. Ma perse il controllo della fiamma che diventò enorme e stava per dare fuoco all'intera stanza.

Cavolo...

Eiji spense le fiamme e lo strigliò per bene:

Razza di incapace! Stavi per fare andare a fuoco il mio preziosissimo studio! Ma cos'hai al posto del cervello, uno di questi tronchi?

Akira non disse nulla, ma dalla sua espressione si intuiva benissimo il suo stato d'animo:

Perché se la prende così tanto questa specie di psicopatico? io sono qui ad imparare.

Corrugò la fronte e strinse gli occhi con fare furioso.
A quanto pare il bipolarismo di Eiji non era venuto meno neanche in quell'occasione e infatti dopo qualche secondo era ritornato l'uomo cordiale di sempre e lo aveva invitato a sedersi, porgendogli un tonico rigenerante che l'Uchiha ebbe qualche timore a bere, non era sicuro, pensava che data la personalità quello poteva benissimo essere sangue umano o veleno...
Dopo le rassicurazioni del medico però si fece coraggio e diede qualche sorso.
Il sapore era terrificante ma immediatamente sentì la stanchezza scomparire e tutto il suo corpo riacquisto vigore e leggerezza.

CITAZIONE
Stm: 33+20+4=57

Il medico se ne stava appoggiato alla finestra in attesa che il genin finisse di bere il tonico.
Quando l'ultima goccia della brodaglia che gli aveva propinato toccò la bocca di Akira il dottor Fuchizaki ruppe il suo silenzio e ordinò ad Akira di parlare della disavventura con il lupo.

Raccontami quello che è successo nel bosco, durante il tuo allenamento, prima che tu arrivassi qui.

Per Akira fu un colpo. Non voleva parlare dell'accaduto, era stato un evento orribile ma che paradossalmente gli aveva chiarito le idee su cosa fare della sua vita. Esitò qualche istante, poi capì che se Eiji voleva sapere della vicenda aveva le sue buone ragioni e iniziò a narrare la storia di quel giorno infausto.

Quella mattina mi ero diretto alla sede del clan. Ero appena stato promosso a Genin e volevo a tutti i costi apprendere i segreti del mio clan, il clan Uchiha. Ho atteso tutta la mattina l'arrivo di un DANNATO sensei, ma nessuno si è presentato. Solo Kokusho, a mezzogiorno è arrivato fuori la sede del clan per dirmi che quel giorno non avrei avuto un maestro: tutto il clan era in riunione. Fece una pausa e riprese fiato.
Mi chiese una sfida quel giorno stesso, come "ai bei tempi" disse. Prima facemmo a gara fino alle porte della città e poi ci dirigemmo alla solita radura dove usavamo combattere da bambini a pochi metri dalle mura del villaggio.
Come al solito vinse lui la gara di corsa e probabilmente avrebbe vinto anche il combattimento se...
Se solo quella belva non ci avesse attaccato.
Proseguì Akira con la voce smorzata. È uscita fuori di colpo dalla boscaglia intorno alla radura e ha morso Kokusho sulla spalla che mi ha intimato di correre via, ma io non potevo. Il dolore per la ferita fu talmente forte da far svenire il mio amico e io non potevo lasciarlo li a morire.
Il lupo mi attaccò, mi ferì due volte anche se non in duramente come a Kokusho e ammetto di essermi salvato solo grazie agli occhi che mi sono venuti in soccorso.
Abbassò lo sguardo a terra e concluse il suo racconto Provai a scappare con Kokusho in spalla ma il lupo ci inseguì, per fortuna o per volere di non so quale Kami riuscìì a colpirlo con una palla di fuoco e ad ucciderlo. Il resto è storia.

Terminato il racconto Akira cercò di riprendersi un po' dal senso di nausea che provava ogni volta che nella sua mente riaffiorava il ricordo di Kokusho completamente insanguinato e pallido come un cadavere.
Giusto il tempo di ricacciare via quell'immagine che Eiji si fa venire un'altra delle sue brillanti idee:

Ora dovrai ripetere l'esercizio, solo che al posto degli altri due tronchi ci sarò io. Se la mia intuizione è giusta, ce la farai. Se ho sbagliato...beh, penso che andrò a fare compagnia al tuo amico al traumatologico. Comincia quando vuoi, io sono pronto.

Disse il medico portando l'ultimo tronchetto all'altezza del petto e facendo segno ad Akira di riprovare.

Il genin era allibito, quell'uomo era folle, non ci era riuscito pochi minuti fa, perché mai avrebbe dovuto riuscirci proprio ora?
Eiji restava fermo in posizione il che indicava che era serio e che voleva veramente che il giovane ci provasse a colpire solo il tronco.

CITAZIONE
<attivazione> -Abilità nel Controllare Chakra- [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 0/10] "Chi possiede questa abilità ha un perfetto controllo del chakra , riuscendo a diminuirne la quantità necessaria per eseguire qualsiasi Tecnica/Attivazione che usi chakra (non è possibile utilizzare quest'abilità per attivare tecniche il cui costo superi l'effettiva quantità di chakra disponibile al giocatore, non è possibile utilizzarla nemmeno per potenziare attacchi chakrati. La sua utilità si ferma al risparmio).
Liv 6 : La diminuzione è di 10

Riprese quindi a concentrarsi, la tecnica precedente gli sembrava quella giusta, aveva solo perso il controllo del fuoco, solo... Ma quella volta non poteva permetterselo, in caso contrario avrebbe mandato il suo insegnante in rianimazione.
Chiuse gli occhi e inspirò una piccola quantità di aria, non voleva rischiare di scatenare un incendio. La mescolò al suo chakra e visualizzò il suo bersaglio.
Questa volta, prima di rilasciare il soffio infuocato stette bene attento a provare a dargli una direzione uniforme e rettilinea verso il tronchetto.

CITAZIONE
<ninjutsu elementale a lungo raggio> -Katon: Terra Bruciata- [Chk: 55/80][Int: +70/115] "Indirizzando la fiamma contro il terreno e dandole una forma più allargata, il ninja brucia il terreno intorno all'avversario. Nonostante la scarsa potenza della tecnica di per sè, il fuoco continuerà ad ardere, infliggendo 1/2 punto ferita da ustione ogni turno per tre turni, a meno che l'avversario non eluda due attacchi."

Stm: 57-4=53
 
Top
Ashitaka
view post Posted on 22/1/2014, 09:43     +1   -1





Akira riuscì a colpire il tronco, che però bruciò in una coltre di fumo nero, che gli impedì di vedere alcunché. Quando questa si diradò il giovane vide il suo maestro, illeso, che sorrideva.

Eiji - Avevo visto giusto, tu sei una di quelle poche persone che veramente riescono a dare il meglio di se sotto pressione: avendoti anche fatto raccontare l'incidente avvenuto al tuo amico, avevi il terrore di farmi male e questo ti ha permesso di raggiungere la concentrazione necessaria per modulare la tecnica. Ora proverai l'esercizio di prima, vedrai che ti riuscirà più semplice.

Proprio come il medico gli aveva predetto, anche se dopo un po' di esitazione, l'Uchiha riuscì più volte a bruciare solo uno dei tre tronchi, lasciando intatti gli altri.

Eiji - Bene, ora che abbiamo affinato la tua capacità di controllo del chakra, passiamo all'esercizio successivo, ma per quello dovremo tornare alla vasca di prima. Osservando poi lo sguardo terrorizzato del suo allievo, aggiunse Passando per la porta, stavolta.

Percorsero lentamente il percorso fino al cortile mentre Eiji gli spiegava.

Eiji - Come ti ho spiegato prima, una tecnica curativa si compone di tre passaggi: ora ci alleneremo sul primo, quello dell'indagine. Mise le mani nella vasca e rilasciò il chakra medico Dovrai fare quello che ho fatto io, ovvero dirmi il numero e il colore dei pesci presenti qui, praticamente è come rilevare il numero e il tipo di cellule malate in un corpo. Non penso ti servano ulteriori delucidazioni quindi comincia pure. Disse lasciando spazio al giovane.
 
Top
27 replies since 19/1/2014, 09:46   317 views
  Share