| Il lamento del bambino, trovato sperduto nel mare, con un tremendo raffreddore, rannicchiato sul suo gracile corpo, sembrava essere diminuito, ed ora, Pinokio sembrava veramente intenzionato a parlare con Kuro, della sua delicatissima situazione.(Oh, andiamo, cosa mi interessa. Devo portarti a casa, dannato di un impiastro.)La perdita dei suoi genitori, aveva fatto si che lui, divenisse molto amico della Fata, ma lo rendesse al tempo stesso, un impiccio per tutti i bambini della sua età, che dal quel momento forse lo vedevano come un raccomandato, un protetto dalla regina del posto, al quale nulla poteva esser detto o fatto. Viveva, secondo lui, in un'ampolla di cristallo, lontano da tutto e da tutti..Ed è proprio per questo, che il ragazzo, voleva cambiare vita, cambiare area, trovare un modo per essere accettato da tutti per quel che realmente lui era, e non per quello che appariva, a Yūen-chi.- Io... volevo s-soltanto cambiare vita. Da quando i miei g-genitori sono... morti... ... la Fata si è presa cura di me. Ma io n-on merito tutto questo... i bambini mi guardano con rispetto, m-ma io so che non mi avvicinano perchè hanno paura di fare qualcosa di... s-sbagliato. Coff coff! Non ho nessun amico, o-oltre lei... -(Continua col suo discorso, ma è meglio che parli, almeno terrà il corpo caldo, forse..)La sua lieve malattia, si vedeva ormai sempre più, portando al ragazzo una fortissima tosse, che spesso copriva le sue parole. Delle lacrime solcavano le gote del ragazzo, per sforzo, paura e sofferenza. Ma nonostante questo, aveva deciso di fidarsi del milite della Nebbia, cercando di stringere lui la mano, per passare sull'imbarcazione di Kuro, per poter tornare a casa, finalmente. Proprio mentre le dita dei due giovani, si stavano toccando qualcosa, un rumore, impedì loro il contatto, rovinando il momento, che sembrava quello decisivo per la riuscita della missione.
Swishhh
Un'onda alta più del doppio dell'imbarcazione di Kuro, investì i pieno il "Principe" ed il bambino, facendoli cadere, rovinosamente in mare. Neanche un attimo per pensare, per capire cosa stesse accadendo. Le doti ninja del ragazzo, non erano lontanamente sufficienti per poter ribaltare una situazione di tale entità, di tale grandezza. I due poveri ragazzi cercarono le mani, l'un dell'altro, senza risultato alcuno..L'ultimo ricordo fu solo una ingente quantità d'acqua che abbracciava lentamente, i due, portandoli nel fondo del mare. Dopo qualche ora, quasi per miracolo, lo shinobi di Kiri, aprì gli occhi, accarezzando la bianca sabbia su cui era adagiato. La tempesta che si era scatenata, aveva fatto balzare Kuro e Pinokio su una piccola spiaggia. (Dannazione, Pinokio. Dov'è?)alzando lo sguardo, velocemente, Kuro osservò il posto, e notò che il piccolo giaceva accanto a lui, svenuto ancora. Non si era ripreso, e non era proprio il caso di continuare in quelle condizioni. Sebbene bisognava sbrigarsi a finire la missione, occorreva che il ragazzo fosse vivo, e non morisse strada facendo. (Devo cercare qualcosa, un posto dove riscaldare il ragazzo, diavolo.)Afferrato il ragazzo, e posatolo sulle sue spalle, Kuro cominciò a vagare lungo quella spiaggia, addentrandosi verso la flora che si andava a creare non appena, la sabbia finiva. E fu li, proprio in quel punto esatto, che una locanda, fatta interamente in legno, si fece vedere. Era colorata, colori troppo sgargianti per i suoi gusti, ma tutto quello che bastava, per poter tornare a terminare la sua missione. Senza esitare oltre, il ragazzo entrò, non badando all'interno del posto parlò all'oste, che sembrava molto simile a Mangiafoco. Una balena, con barba e capelli neri, arruffati dinanzi il viso.- Sono Kuro, Ninja di Kiri. La mia nave è naufragata, e mi sono risvegliato su questa spiaggia. Non cerco un posto per la notte, ma solo una sistemazione momentanea per cambiare questo bambino. Sono qui per conto della Fata. - Freddo ed impassibile come sempre, il ragazzo parlò all'oste. Attese una risposta, ora.- La Fata dici? Ok, sali le scale, la prima stanza. Troverai tutto quello che ti serve. La porta è aperta. -La ruaca voce dell'omone risuonò nella hole dell'osteria, e senza perder tempo, Kuro salì le scale e posò il ragazzo sul letto, attendo il suo risveglio, che non tardò affatto. Il piccolo Pinokio aveva appena aperto gli occhi, e subito Kuro parlò lui indicando uno scaffale, con sopra dei vestiti.- Ben svegliato. Ci sono dei vestiti asciutti lì, sii celere, abbiamo fretta. - Senza perdere altro tempo, il ragazzo si cambiò d'abito, mentre Kuro era immerso nei suoi pensieri. Era ora di partire, e lasciata la locanda, con un cenno della mano, partirono, alla volta del paese di Pinokio. Che fosse realmente finita questa volta?Edited by .Jin - 27/4/2011, 21:36
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