Enigmi e scelte, Prima Prova - Gruppo n°2

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view post Posted on 9/10/2010, 21:54
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*Il gruppo finalmente prese ad avanzare nel buio e con l'ausilio di qualche trucchetto furono in grado di raggiungere le pareti di quella stanza. Per prima fu la ragazza che aiutandosi con delle piccole scariche elettriche riuscì a creare scintille contro il muro in cui si era imbattuta ma che furono in grado di mostrarle solo strani solchi sulla parete. Toccando con le mani potè constatare che erano tracciati nella sabbia, di li a poco tutto le sarebbe stato più chiaro.. Come se non bastasse seguendo la parete arrivò nell'angolo dove trovò un curioso foro da cui al tatto riuscì a percepire una leggera fuoriuscita d'aria inodore. Intanto lo Hyuga aveva guidato gli altri due shinobi verso quella che al tatto sembrava una lastra liscia e fredda e quando il Nara fece nuovamente luce con la sua katana riuscirono a capire chiaramente che si trattava chiaramente di una porta blindata di metallo. Era forse quella l'unica via d'uscita?*


"O voi che siete giunti
nell'abisso tichettante
del vostro sangue sarete unti
se il vostro agir non è costante
In questo cunicolo di morte
sede dell'agir marionettista
si libererà solo il viandante
che vive e opra come un artista..
"

* Il sibilo che stavano sentendo iniziò a diventare sempre più chiaro fino a quando si tramutò in una voce sinistra, forse maschile: parole sagge pronunciate con una certa enfasi quelle, rimbombarono nella stanza e i giovani ninja avrebbero fatto bene a non darle per scontate in quanto non potevano essere sicuri che le avrebbe ripetute ancora.*

.."Il vostro nindo e il vostro credo
ruggiscono in voi con ton selvaggio
la vostra mente e il vostro corpo
vi fan agire con coraggio!
Di mestiere siete shinobi
avventati o riflessivi
affrontate ora gli snodi
senza esser permissivi

Con la grinta o con l'astuzia
il passaggiò si aprirà
superate con arguzia
la prova che ivi fronte accadrà
Se retti e forti voi sarete
il cammin breve sarà
se storti e corrotti diverrete
la vostra vita finirà"

*Arrivato a quel verso ci fu una lunga pausa durante il quale l'unico suo scopo fu probabilmente quello di spaventare i poveri malcapitati. Minuti di silenzio, cuori che battevano frenetici in attesa che succedesse qualcosa e poi.. una sirena squillante risuonò nell'aere che come una sveglia segnava il tempo trascorso. Questa fu seguita quasi immediatamente da uno sfarfallio di luce proveniente dall'alto che prese ad invadere le sei pareti fino a fissarsi e rendere chiara la situazione agli esaminandi. Poco sopra la grossa porta vi era un orologio le cui lancette erano disposte in modo ambiguo: sulla base non vi erano segni né numeri, solo una lancetta più corta di colore rosso e molto più spessa dell'altra che sembrava fissa verso il basso e la seconda piccola e lunga si muoveva lentamente dall'alto verso la prima.*

image

"Colui che osa di sapere porterà scompiglio
Colui che osa di non sapere illuminerà l'appiglio

L'immobilità è una vostra scelta
pericolosa staticità
Se la via è chiara e retta
troverete l'armonia
per percorrer ogni via
con elegante elasticità.

Nel frattempo, ogni momento
dentro voi il male avanza
Riuscirete solo a stento
ad uscir da questa stanza
Nel sentiero freddo e tetro
la luce vi illuminerà
se lasciate il male dietro
la vostra vita avanzerà
"

*Un "Click" fece capire che la porta era appena stata chiusa lasciandoli senza via d'uscita. Nello stesso istante lo Hyuga grazie alla sua vista riuscì a percepire un aumento di flusso nelle concentrazioni di chakra in corrispondenza dei Kanji nonchè un guizzo di quell'energia in corrispondenza della serratura della porta.*


GDROFF//Tempo trascorso:10 minuti
- Ogni giro di post che fate sono 5 minuti.
- Kiessa sottrai 2 punti ulteriori in stm in quanto grazie alla tua ricerca accurata hai trovato qualcosa in più degli altri.
- Guardandovi in giro vedete che sulle pareti( in corrispondenza delle concentrazioni di chakra) ci sono dei Kanji scolpiti nelle pareti di sabbia. Il cerchio nel disegno indica semplicemente il centro della stanza ed è delineato da sabbia leggermente più scura. Per ulteriori info mi trovate su msn, di certo non di mattina XD. Bon avete tutti il vostro bel da fare, buon post guys :3//GDRON
 
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andrex10
view post Posted on 17/10/2010, 11:17




Status Veleno 6 grado
Vta : 28-6= 22
Stm: 78,5-6= 72,5
Mantenimento Byakugan:
Stm: 72,5-0,5= 72

*Akahito, seguito dai suoi compagni, arrivò davanti ad una parete, che toccandola, sembrava liscia e fredda; una cosa molto insolita dato che la stanza era formata tutta di sabbia, ma forse Akahito si era sbagliato. I suoi dubbi furono subito risolti dal Nara, che in poco tempo incanalò di nuovo il chakra nella sua katana, provocando di nuovo altra luce; davanti a loro si erigeva una grande porta blindata di metallo.

(E adesso?? Questa porta da dove salta fuori?? Possibile sia l'unica via d'uscita da questa "prigione"?? Non importa nulla, per ora, o è o non è l'unica via d'uscita, dobbiamo provare a superare questa porta, anche se al suo esterno ci attendesse chissà chi, ma qui dentro non possiamo più restare!!)

"Bene ragazzi, come potete vedere davanti a noi vi è una grande porta blindada, molto probabilmente potrebbe essere l'unica nostra via d'uscita ma non ho idea di dove possa essere la chiave o l'interruttore che la faccia aprire, quindi abbiamo di fronte un grande problema, che potrebbe essere anche un grande dilemma: cosa ci aspetterà oltre questa porta? E come facciamo ad aprirla?

Queste erano le domande che tormentavano l'animo di Akahito, aspettando conforto in una qualche spiegazione da parte dei loro compagni, che guardando bene, ne mancava uno all'appello, Ekishou.

"Ehi raga a proposito, ma dove diamine si è cacciato Ekishou??

Tutt'ad un tratto però, si sentì sibilare ancora qualcosa, insomma quella voce che si sentiva prima ritornò e ora però si iniziava a capire ciò che diceva quella voce; sembrava una voce maschile.
Iniziò a dire parole in rima, forse tra tutte quelle parole vi era la chiave per venirne a capo.

"Sentite anche voi?? Che vorranno dire tutte queste parole??

Ad un certo punto silenzio, solo silenzio, quella voce smise di parlare per un lungo periodo, forse voleva intimorire i ragazzi.

(Ma, che diavolo sta succedendo? Sto diventando forse pazzo io?)

Akahito era quasi in preda al panico, quando una grande sirena squillante risuonò per tutta la stanza, come una sveglia, segnando il tempo trascorso. Il tutto finì con l'abbaglio di luce proveniente dall'alto, illuminando tutta la stanza.

"Ah, finalmente ecco la luce, una cosa positiva da quando siamo capitati in questo maledetto posto.

Sopra la grande porta, Akahito notò un grande orologio, particolarmente ambiguo però; normalmente gli orologi hanno i numeri e 2 lancette che segnano rispettivamente, le ore e i minuti, mentre un'altra che segna i secondi trascorsi. quest'orologio invece era privo di numeri mentre vi era,solo una lancetta più corta di colore rosso e molto più spessa dell'altra che sembrava fissa verso il basso e la seconda piccola e lunga si muoveva lentamente dall'alto verso la prima.*

"Guardate quest'orologio, non vi sembra strano?? possibile sia una specie di conto alla rovescia?? Perchè un orologio non è di sicuro.

Successivamente però, quella voce riiniziò a proferire parola, infine il tutto fu colmato da un "click" che fece capire ad Akahito che la porta fu chiusa lasciando i ninja al punto di partenza, senza una via d'uscita.

(Cazzo, questa non ci voleva, maledetti, non posso farci questo, ci stanno portando lentamente alla morte.)

*Ma, nello stesso tempo in cui si sentì il click, Akahito notò un aumento di flusso elle concentrazioni di chakra in corrispondenza dei Kanji nonchè portarono alla chiusura imminente della porta.

"Ragazzi ho qualcosa da dirvi, intanto, spero vi siate accorti che la porta è stata chiusa, ma come però?? Grazie hai miei occhi ho notato che prima che la porta si chiudesse ci fu un aumento di flusso in corrispondenza dei Kanji che portarono alla chiusura istantanea della porta.
Ora io dico, tutto questo come può avvenire se non grazie alla presenza di qualcuno in grado di emanare questo chakra?? Sicuramente qualcono al di fuori di questa stanza sta comandando il tutto, il problema però è scoprire come evitare che utilizzi ancora il suo chakra.
 
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|GenesiS AvataR|
view post Posted on 17/10/2010, 18:57




A quanto pare chiamandolo con il nome della sua casata ho irritato parecchio il ragazzo, nonostante non fosse nelle mie intenzioni; non che mi interessi più di tanto, ma in qualche modo il tono brusco, seccato, mi dà fastidio.

< Oh, scusa, Satoshi >



Gli rispondo con altrettanta simpatia, mentre ora tocco con le dita della sinistra la superficie lisca e fredda della parete davanti a me. Mi chiedo se anche le maniere gentili vengano tenute in conto dai valutatori della prova... Eppure, questa parete deve essere diversa dalle altre. Questa non è sabbia, almeno non lo sembra. Di colpo le fiamme della Katana di Satoshi tornano in nostro aiuto, illuminando le tenebre attorno a noi con la loro magica danza. E in effetti quel che prima le mie dita hanno toccato è metallo, il metallo di una immensa porta blindata; la sua grandezza è inversamente proporzionale alle nostre speranze di uscire di qui, dato che sembra l'unica nostra via di fuga da questa stanza. Ora anche Satoshi sembra piuttosto preoccupato per quanto riguarda gli effetti del veleno che abbiamo respirato, e che probabilmente respiriamo ancora...

< Io direi di no, Satoshi. Ho anche io con me qualche rimedio per queste intossicazioni, ma utilizzarli ora equivarrebbe a sprecarli. Non lo sappiamo, ma è molto probabile che il veleno stia circolando ancora in questa stanza; almeno fino a quando ci troveremo qui dentro, ci cureremo soltanto se strettamente necessario >



Verso la fine, le mie stesse parole si affievoliscono fino a quando non esplodono di nuovo in un violento colpo di tosse. Mi piego sulla schiena, premendo forte sul petto con la sinistra. Ogni volta è sempre più doloroso; nella mia mente ormai soltanto punti di domanda, irrisolti. Mi sento nervoso più che mai, in questo stato di insicurezza, e per il momento l'obiettivo che mi sono preposto pare così lontano, dannatamente lontano. Ripresomi dalla tosse, mi volto in direzione di alcuni sbuffi elettrici che si liberano improvvisamente nell'aria, diversi metri più in là: in quei brevi attimi di luce appare il viso, anzi, la maschera demoniaca della ragazza, che danza nel buio seguendo la parete di sabbia. Tutto vano, inutile? Per il momento l'unica pista da seguire mi sembra quella di esaminare a fondo questa porta, il freddo metallo, probabilmente il nostro scopo è quello di aprirla.
Mi avvicino di nuovo a quella, appoggiando l'avambraccio sinistro ed esercitando una leggera pressione sul pesante battente; frattanto il ragazzo dagli occhi bianchi prende a parlare, riprendendo in modo quasi irritante gli stessi miei pensieri e domande, quelli che assillano tutti noi. C'è qualcosa di particolarmente fastidioso nel suo modo di fare che non risolve niente, ma pone soltanto ulteriori questioni; forse questa è soltanto una mia impressione, eppure una delle poche cose di cui sono sicuro è che desidero disfarmi al più presto di questa squadra. Non sento infatti nè di potermi fidare completamente di uno di loro tre, nè di poter essere io stesso affidabile.
E poi, quello che mi sono abituato a pensare come uno stupido brusio si fa sempre più chiaro, rivelando ora parole sempre più cadenzate che squarciano l'oscurità da un punto imprecisato in alto. Parole enfatizzate, interrotte da pause che rivelano quelli che sembrano i versi di una poesia, di un indovinello. Le prime rime non sono particolarmente rivelatrici, quella voce apparentemente maschile, dal timbro saggio, esprime soltanto in maniera alquanto poetica i nostri sospetti sui pericoli che stiamo affrontando in questa prigione. Mano a mano che prosegue nella recita, invece, rivela o sottintende forse la chiave per superare questa prova. Spende diverse parole sul nostro modo di essere Shinobi, su come dovremo risolvere l'enigma, cose che non fanno altro che confondermi ancora di più. "Il passaggio si aprirà", forse è questo il più chiaro fra tutti i versi: sottolinea che il nostro obiettivo è quello di aprire la porta di metallo e proseguire oltre, così avremo superato la prova. Almeno penso. All'improvviso la voce si ferma, lasciando risuonare nell'aere oscuro termini non proprio rassicuranti. Ora dei lunghi attimi di silenzio, interrotti soltanto da altre noiose domande di occhi bianchi.


< Perchè non provi... a risponderti da solo... >



Lo so, lo so che lentamente sto perdendo il controllo; sto diventando odioso, proprio come il suono squillante che adesso mi perfora i timpani, ma in qualche modo esternare quanto sono seccato da questa situazione è liberatorio. Come la luce abbagliante che improvvisamente mi libera da quel senso di oppressione dovuto al buio... è interessante osservare come casualmente le parole del mio stato d'animo si realizzino anche in quello che succede qui intorno. Sopra alla porta, un orologio ticchettante, a cui mancano i numeri che dovrebbero indicare le ore; due lancette, la prima più piccola e larga fissa sul basso e una lunga e sottile in alto, che si avvicina sempre più alla prima. Sul metallo della porta il riflesso della luce bianca; nel mezzo di ogni parete della stanza esagonale dei solchi sulla sabbia, un simbolo, un Kanji. Riesco a riconoscerli, ognuno di loro rappresenta uno degli elementi fondamentali fra Acqua, Vento, Terra, Fuoco e Fulmine. Ekishou è ferma nei pressi dell'angolo sulla destra, pare stia osservando qualcosa. Dunque, ora quel rispettabile marionettista oppure quell'ignota mente che ha architettato tutto questo si aspetterebbe da noi che risolviamo il suo enigma. Però la voce riprende dettare le sue rime, i suoi versi; forse è in questi che si cela la vera soluzione all'indovinello. "Colui che osa di sapere porterà scompiglio | Colui che osa di non sapere illuminerà l'appiglio"... Un clangore dietro l'imponente porta ci dice che è stata chiusa da invisibili forze, il ragazzo di Konoha rivela invece che è stata sigillata dal Chakra proveniente da quei misteriosi globi, che altro non sono che l'energia la quale fluttua attorno ai Kanji.
La mano destra non è più reattiva da diverso tempo, ma soltanto ora ne prendo piena coscienza; cerco di fare in modo che gli altri non se ne accorgano, lanciando qualche pensiero a mio fratello che dorme dentro di me. Grazie alla resistenza opposta da lui alle tossine che circolano in me, probabilmente riuscirò a resistere al veleno più degli altri. Mi chiedo se davvero questo conti qualcosa.
Le parole ambigue di quella voce dopotutto hanno reso le cose più difficili, gettandoci in un mulinello di ragionamenti che infine risultano essere senza senso. Per riuscire nella prova dovrei "osare di non sapere", quindi non pensare a tutto questo come a un enigma, un dilemma. Eppure ritorno sempre allo stesso punto di partenza, se mi interrogo su dove cercare la chiave che porti alla soluzione. In preda allo sconforto, appoggio la spalla destra alla porta e insieme con la mano sinistra incomincio a spingere, come per assicurarmi che davvero sia chiusa. La via "più chiara e retta", la cosa più eclatante qui è proprio la porta. Mi sento stupido e banale. Forse quella ragazza ha pensato a qualcosa di più ingegnoso ed efficacie; mi deluderebbe sapere che anche lei ha le idee confuse, perchè da quando siamo scesi in questi cunicoli è stata l'unica di cui ho percepito una certa autorevolezza.


Questo posto è familiare. Mi sento confuso.


|Avvelenamento 6°|
Vta: 37-6: 31 | Vta: 37-6: 31
Stm: 121-6: 115 | Stm: 25-6: 19

|Trance|
Stm: 115+8: 121 | Stm: 19+8: 25

|Forza esercitata sulla porta|
Frz: 152+79[Chk]: 231
Stm: 121-4: 117

 
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view post Posted on 21/10/2010, 21:27

69days in Estatic Fear
krah

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Nel mentre tastava le pareti in preda a quel familiare nervosismo in cerca di eventuali indizi inciampò in uno di essi, o meglio, a due: il primo era un kanji rappresentante un elemento, il secondo era una sorta di orifizio nel muro sabbioso dal quale poteva tranquillamente sentire un leggiadro soffio morbido ed inodore. Una strana sensazione la pervase perché in quel momento capì che era da li che era uscito il veleno che ora la torturava, facendo ratto del suo benessere.. O almeno era quello che credeva.
Però qualcosa non andava, uno strano sussurro si levo nell'aere rimbombando prima pianissimo, poi sempre più forte in quella stanza senza via d'uscita. Il solo e mero impegno non bastò per capire le frasi della voce senziente, che placida sembrava farsi quasi beffe di loro apparendo e scomparendo, facendole credere che non avesse udito nulla, portandola per mano in una convinzione di pazzia.
Poi a nuovo cenno il Nara richiamò a se le fiamme alimentate dalla sua stessa energia spirituale, riuscendo ad illuminare una porta scarna e disadorna, probabilmente blindata e di metallo. Quivi nascosta dagli sguardi degli altri Kaminari s'apprestava a guardare la scena con occhio cinico, facendo cioanto in tanto in avanti come corpo morto cade, nel mentre l'infame veleno la logorava dall'interno torturandola, punzecchiando i suoi polmoni, come se fossero pieni di vespe dandolare la testa da una parte e poi dall'altra, buttandola di tlle ali zuppe del suo stesso sangue sgorgante dalle punture appena fatte. Ma senza badare troppo a questo proseguì senza timore finché la voce di prima si ripresentò, ma stavolta più forte e vispa di prima, accennando loro parole intricate e per un certo senso profetiche, mirate a dargli alcuni piccoli accorgimenti.

Quindi 'nch'ella disse:
«Maestro, esti tormenti
crescerann' ei dopo la nostra uscita,
o fier minori, o saran sì cocenti?
»

Dopodiché asserì per confortarli: «Non vi noccia
la vostra paura; ché, poder ch'elli abbia,
non ci torrà lo scender questa vita.»


Poi illuminata dallo scintillar che abbracciò le pareti rivelando i simboli elementali attorno a loro volse per un attimo lo sguardo all'orologio posto sopra la porta, dopodichè andò nel simbolo del Vento e fece confluire il suo chakra di fulmine, dopodichè andò su quello della Terra ed infine al suo: quello del Fulmine.
E poi si rivolse al mar di tutto 'l senno;
disse:
«Questo che dice? e che risponde
quell' altro foco? E chi son quei che 'l fenno?»



Vta: 33 - 6 = 27
Stm: 97 - 6 = 91

GdrOff - Okay non avevo voglia di postare, quindi mi son messa a cazzeggiare con le citazioni di Dante XDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
Se qualcosa non si capisce chiedetemi che farò la parafrasi, lol - GdrOn
 
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view post Posted on 24/10/2010, 21:19
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♫ Peace ♫

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OT//ho aspettato abbastanza mi pare..vado avanti facendo passare altro tempo. Kiessa ti avevo detto di scalare altri 2 punti di stamina, cerchiamo di seguire le indicazioni e tu andrex..il modo di scrivere per favore..
Sai, se e quando torna potrà fare anche 2 post se vuole, ovviamente non consecutivi//OT

*Inesorabile il tempo scorreva veloce lasciando ai presenti solo dubbi e ansie nonché molteplici domande a cui non avevano risposta. Sembravano disorientati, privi di idee sul come proseguire né tantomeno su cosa dire o fare; ad un tratto però la ragazza mascherata ad si mosse e senza avvisare nessuno dei compagni iniziò a fare di testa sua immettendo chakra in punti a caso. Quando le sue mani toccarono il kanji del fulmine, lo Hyuga potè notare un serpentone di chakra partire alla base del carattere e proseguire verso il pavimento fino ad arrivare al centro della stanza. Qui il chakra azzurrino prese a vorticare formando un flusso circolare e continuo anche se poco intenso. In quel momento il ragazzo notò alcune "tubature" nascoste dalla sabbia che contenvano questo chakra: vi era un canale per ogni kanji e tutti convergevano con il centro della stanza per poi proseguire in uno più grande rivolto verso la grande porta. Quando però la kunoichi immise chakra anche sul kanji della terra il flusso si azzerò del tutto per poi ripartire quando ripetè quell'azione con il kanji del fulmine.
Intanto altri cinque minuti erano passati e una seconda sirena annuciò loro lo spostamento della lancetta sul piccolo orologio in alto. Il suono assordante smise allo scadere dei 60 secondi e solo allora il silenzio tornò padrone della scena: metà del tempo a loro disposizione era scaduto.*


OT//Tempo trascorso:15 minuti
kiessa oltre ai 2 di stm che non hai scalato in precedenza scalane altri 3
PS:non posso modificarvi la mappa in quanto non ho la possibilità di usufruire del mio programma al momento. Spero che la descrizione sia sufficiente a rendere l'idea, nel caso chiedete pure via mp o msn.//OT

 
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view post Posted on 25/10/2010, 19:16

Il tempo non ritorna se non nel freddo dolore della memoria.

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Satoshi
[Vta 55][Stm 122]
Status Alterati
Veleno 6° grado
[Vta 55-6=49][Stm 122-6=116]



La luce della tenshijutsu del Nara questa volta riuscì a illuminare una parete. Sulla parete vi era incastonata una porta blindata. La via d’uscita. Satoshi sorrise. Forse ce l’avevano fatta. La gola iniziò a prudere di nuovo e il genin tossì ancora una volta. Doveva fare qualcosa. Non poteva rischiare ancora.
Il genin di Suna senza perdersi in molte chiacchere, come se volesse risparmiare le proprie energie rispose in modo secco al genin. Satoshi, però, non si fece prendere in contropiede e sorridendo rispose al genin.


Satoshi: “Anche io presumo che il veleno possa circolare ancora in questa stanza, ma senza una cura, anche se temporanea. Potremo rischiare veramente molto. Al momento potrei limitarmi con i jutsu medici, non avrei abbastanza antidoti per tutti.”

Sorrise, anche se in realtà era dispiaciuto. Vi era la possibilità che avrebbe dovuto scegliere su chi curare per primo e chi lasciare per secondo. Non sarebbe riuscito a salvare tutti contemporaneamente.
Cercò di pensare ad altro, ma un altro colpo di tosse spezzò il suo fiato. Abbassò il capo e poggiò il pugno sulla bocca. Non c’erano altre vie di mezzo. Dovevano uscire di li. All’improvviso il sibilo che tutti avevano udito qualche minuto prima iniziò a essere più di semplice sussurro.
Le parole erano comprensibili. Stava parlando in rima. Satoshi in un primo momento si bloccò. Come mai solo in quel momento si iniziavano ad udire quelle parole? Chi era che parlava?
Le parole scorrevano una dietro l’altra nell’aria fino a raggiungere le orecchie del genin. Fece un sospiro. La gola di faceva di nuovo secca. Prudeva. Il Nara cercò di trattenersi. Non poteva tossire in quel momento e perdere alcune parole della voce. Ogni secondo che passava ad ascoltare quelle parole faceva capire al genin che quelle parole erano la chiave per uscire.


.."Il vostro nindo e il vostro credo
ruggiscono in voi con ton selvaggio
la vostra mente e il vostro corpo
vi fan agire con coraggio!
Di mestiere siete shinobi
avventati o riflessivi
affrontate ora gli snodi
senza esser permissivi

Con la grinta o con l'astuzia
il passaggiò si aprirà
superate con arguzia
la prova che ivi fronte accadrà
Se retti e forti voi sarete
il cammin breve sarà
se storti e corrotti diverrete
la vostra vita finirà"



(che vorranno dire queste parole.. che sia una profezia sulle nostre vite? Che questa voce ci stia dando informazioni che dovremmo saper ben sfruttare quando arriveremo al bivio tra la vita e la morte? Cosa sta succedendo? È tutto così strano..)

Il volto del genin diventò serio. Il suo sorriso venne cancellato in un solo istante e venne sostituito da un cupo sguardo che cercava di vedere oltre la tenebra. Poi un sorriso scavò di nuovo il suo volto. Questa volta i suoi occhi guardavano i suoi compagni.
Sussurrò alcune parole durante la pausa che prese la voce.


Satoshi: “La morte è solo l’inizio..”

Satoshi iniziò a pensare a una possibile soluzione non potevano restare ancora li.
Girò il capo e si guardò intorno. Poi all’improvviso la voce continuò a parlare. Il cuore iniziò a battergli rapidamente. Le parole che udiva lo stavano lentamente mettendo in ansia. In qualche modo doveva riuscire ad aiutare i suoi compagni. Cercò di calmarsi in ogni modo mentre ascoltava le parole della voce.
Lentamente una luce proveniente dall’alto illuminò di colpo la stanza rivelandone il perimetro. Su cinque pareti su sei vi erano incisi dei kanji. Come mai all’improvviso tutto era stato illuminato?
Senza rendersene conto la voce continuò a parlare.


"Colui che osa di sapere porterà scompiglio
Colui che osa di non sapere illuminerà l'appiglio

L'immobilità è una vostra scelta
pericolosa staticità
Se la via è chiara e retta
troverete l'armonia
per percorrer ogni via
con elegante elasticità.

Nel frattempo, ogni momento
dentro voi il male avanza
Riuscirete solo a stento
ad uscir da questa stanza
Nel sentiero freddo e tetro
la luce vi illuminerà
se lasciate il male dietro
la vostra vita avanzerà"



Tutto era strano. Dopo quelle parole un click risuonò nell’aria. La porta si era chiusa.
Senza perdere tempo lo Hyuga iniziò a parlare riguardo la porta. Aveva visto cose che gli altri non erano riusciti a vedere con i propri occhi. Tutto si faceva sempre più critico. Satoshi tossì. Poi il suo sguardo si ripiegò ancora in un sorriso strano. Ancora una volta, il genin sussurrò alcune parole.


Satoshi: “La mente può ferire. Il corpo angosciare.
Stai forse giocando con noi?”


Si guardò intorno. Tossì ancora una volta. Adesso tutti dovevano fare qualcosa. Dovevano uscire di li..

// Scusatemi. Questo è il post del giro prima. L'altro lo farò dopo con voi. Ancora scusa.//
 
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|GenesiS AvataR|
view post Posted on 28/10/2010, 20:44




Niente. Ecco quello che sento in questo esatto istante. Un vortice turbolento di pensieri, di ricordi, di ragionamenti, qualcosa che ora percepisco come totalmente insensato. Mi sono accorto di aver dimenticato fino ad ora di pormi una domanda davvero tanto semplice. Perchè io sono qui? Cosa mi ha portato a continuare fino a qui? Niente. Assolutamente. Niente. Un'altra azione impulsiva, sciocca, la mia ennesima, la mia ultima. Chiudo virtualmente le orecchie, alzo il capo verso l'alto.

< Mi arrendo >

Due semplici parole. Semplici come quella domanda a cui non so rispondere. Senza aspettare oltre. Mi abbandono al veleno che scorre nel mio corpo, a quello che scorre nel mio animo, mi lascio crollare a terra come il debole che sono, rassegnato all'ombra di quella viuzza del Villaggio, dove trascorrerò i prossimi giorni.



On| Prima o poi l'avrei fatto. Mi spiace per il pg, è stato il mio migliore fino ad ora, ma non riuscivo più a portarlo avanti. Niente di lui mi soddisfa più, quindi ci scrivo una bella croce sopra e mi metto il cuore in pace. Mi spiacerebbe se questa mia azione passasse come una cazzata, ma sento il bisogno di aria nuova e io caratterialmente sono un tipo che segue le sensazioni del momento, anche se poi spesso me ne pento -ma questo non importa-. Questa prova non riuscivo più a sostenerla, sia per il pg, sia per la prova in sè (trovo orrende le quest a enigmi e comunque per come l'ha impostata Angy, niente di personale, ogni post di ogni giro è stato una sofferenza svogliata più che il divertimento che avrebbe dovuto essere), sia per i ritardi e tutto il resto. Sarà anche il periodo depresso della mia vita. Bah. Non mi dilungo oltre. E' stato un piacere |Off
 
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andrex10
view post Posted on 2/11/2010, 17:52




*akahito era li, che si dimenava per cercare una soluzione a quello strano enigma postogli davanti a se e ai suoi compagni. Improvvisamente uno dei suo compagni di squadra mise del chakra nel kanji del fulmine e Akahito notò un serpentone di chakra partire alla base del carattere e proseguire verso il pavimento fino ad arrivare al centro della stanza; qui il chakra azzurrino prese a vorticare formando un flusso circolare e continuo anche se poco intenso. In quel Preciso istante Akahito notò alcune "tubature" nascoste dalla sabbia che contenvano questo chakra: vi era un canale per ogni kanji e tutti convergevano con il centro della stanza per poi proseguire in uno più grande rivolto verso la grande porta. Però la cosa strana è che quando la ragazza immette il chakra in un altro kanji ciò non accadeva piu, si annullava del tutto!

"Raga nuove informazioni fresche fresche per voi, grazie alla nostra compagna ho potuto notare molte cose: quando ha immesso il chakra nel Kanji del fulmine ho notato un serpentone di chakra partire dalla base del carattere e proseguire verso il pavimento fino a fermarsi al centro di esso, qui il chakra prese a vorticare formando un flusso circolare e continuo anche se poco intenso. Successivamente ho notato che sotto la sabbia vi sono nascoste delle "tubature" che contengono questo chakra, ce n'è uno per ogni kanji e portano tutti al centro della stanza per poi proseguire in uno piu grande che porta davanti alla grande porta. Però la stranezza è che quando la nostra compagna immette il chakra in un altro Kanji tutto si annulla, magari tutto è concatenato con l'elemento che possediamo. Questo è tutto, a voi le considerazioni.

*detto ciò Akahito aspettava una risposta dai propri compagni.

//Sorry Angy pensavo avesse caricato bene il post, mi dispiace!!

Bon, ragazzi questo era il mio ultimo post, mi dispiace tanto dover abbandonare questo torneo, ma la voglia di role è svanita e gli impegni mi sommergono quindi sono "costretto" ad abbandonarlo, mi scuso con Crazy anche perchè credo hai ragione su ciò che mi hai detto, ma questa volta non lo posso portare a termine l'impegno mi disp ^^ Buon proseguimento//

Edited by andrex10 - 2/11/2010, 19:02
 
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view post Posted on 2/11/2010, 20:50

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krah

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Ascoltò le parole di quei ragazzi, il primo non disse niente di nuovo, il secondo invece il Sanjo si tirò indietro. Da sotto la maschera un ringhio sgattaiolò fuori dalle labbra, non riusciva ad accettare una cosa del genere, ma in fin dei conti lo capiva, era una situazione assurda e a tratti snervante. Rimase quindi a fissarlo con gli occhietti colmi di rammarico, purtroppo la vita era così.
Il terzo invece, lo Hyuga, disse che celati ai loro occhi ma non ai suoi c'erano delle tubature collegate ai kanji, da qui era passato il suo chakra; inizialmente quando aveva immesso la propria energia nel simbolo del Fulmine si era propagato una sorta di flusso vorticoso, quando aveva lo aveva fatto con il simbolo della Terra invece il tutto si era resettato. In base a quest'informazioni quindi rifece lo stesso procedimento omettendo quell'ultima parte che azzerava il tutto, ringraziando i Kami del fatto di quanto fosse conveniente fare di testa propria, ignorando bellamente i propri compagni.


- Ripeti.

Fece poi con voce roca mentre sentiva il sapore del sangue nella bocca, tentando di rimandarlo giù con disgusto, sentendo con sofferenza il proprio stomaco che si stringeva non appena il caldo liquido si faceva strada nel suo interno.

Vta: 27 - 6 -> 21
Stm: 91 - 2 - 3 - 6 -> 80
 
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view post Posted on 3/11/2010, 22:51

Il tempo non ritorna se non nel freddo dolore della memoria.

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Satoshi
[Vta 49][Stm 116]
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Veleno 6° grado
[Vta 49-6=43][Stm 116-6=110]



Il tempo che rimaneva era poco. I ragazzi erano sempre più tesi e continuavano a tossire. Ormai dovevano muoversi il più velocemente possibile.
Il genin di Suna, però, non resse ancora per molto la tensione e con un gesto insensato si tolse la vita. Si arrese e cadde a terra. Satoshi velocemente si lanciò verso il suo corpo. Ormai era troppo tardi anche per inniettargli l'antidoto. Satoshi strinse le sue vesti all'altezza del petto. Strinse anche i denti. Perchè l'aveva fatto? Non poteva finire così. Lui non voleva morire. Non dovevano morire nemmeno i suoi compagni, ma uno era già in terra disteso. Privo di vita. Fece un respiro profondo. Tossì. Poi si alzò e guardò gli altri due suoi compagni rimanenti.
Lo Hyuga parlò di cosa era accaduto ai kanji quando la ragazza vi aveva immesso del chakra. Spiegò loro la reazione che aveva fatto il chakra. La ragazza ancora una volta riprovò a immettere del chakra.
Satoshi invece era rimasto al centro della stanza. Non poteva credere che la soluzione fosse stata a loro sconosciuta. I kanji erano disposti in modo disordinato per le pareti. Non era l'ordine in cui li aveva imparati all'accademia. C'era qualcosa di strano. I kanji reagivano al chakra.
Ci fu un momento di pausa. Il ragazzo era immerso nei suoi pensieri. La morte del suo compagno ancora gli si materializzava nella mente. Scosse la testa. Si guardò intorno. Adesso era tutto silenzioso. Senza perdere tempo si diresse verso il kanji del fuoco. Aprì il palmo della mano destra e ci poggiò la mano sopra. Vi immise il suo chakra. Quello era l'inizio della partita. Era la chiave di tutto. Dopo qualche secondo staccò la mano e se la osservò. Tossì ancora. Ormai non aveva altro tempo. Senza pensarci andò verso la parete ove vi era il sigillo con il kanji dell'elemento vento e fece la stessa cosa. Poggiò il suo palmo sul sigillo e vi immise del chakra. Non poteva fermarsi adesso. Sapeva che doveva continuare. La chiave era solo stata messa nella serratura. Adesso doveva girarla. Si girò e si avvicinò alla parete con il kanji dell'elemento fulmine. Fece spostare la ragazza e pose la mano sul sigillo. Ancora una volta immise il suo chakra. Poi senza dire niente agli altri due si diresse verso la parete dove c'era il kanji dell'elemento terra. Tossì. Poi fece sempre la stessa e monotona cosa che aveva fatto con le altre tre pareti. Aveva poggiato la mano e aveva immesso del chakra. Ormai era fatta. Satoshi sperava che mettendo il chakra nel kanji dell'elemento acqua la porta si sarebbe aperta. Così senza pensarci troppo si diresse verso l'ultima parete con il kanji dell'acqua. Lo osservò per qualche secondo prima di poggiarci la mano e immetterci il suo chakra. Poi quando ebbe finito staccò la mano e si girò. Ancora un altro colpo di tosse che aveva seccato la sua gola. Nonostante ciò, Satoshi guardò i suoi compagni e sorrise.


Satoshi: "Io c'ho provato.."

Disse il ragazzo con il volto sorridente e sereno.

// Ricapitolando l'ordine in cui metto il mio chakra nei sigilli con i kanji è:
Fuoco -> Vento -> Fulmine -> Terra -> Acqua //
 
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view post Posted on 6/11/2010, 01:38
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♫ Peace ♫

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*Quando era ormai trascorsa gran parte del tempo a loro disposizione, uno degli esaminandi si arrese poco prima della conclusione della prima prova. Ammise la sconfitta ad alta voce, molto probabilmente si era lasciato sopraffare dalle emozioni e non riuscendo a reggere la tensione l'unica via d'uscita visibile per lui era stata la resa. I presenti lo videro chiaramente accasciarsi al suolo senza sapere che appena aveva pronunciato quelle parole, un ago quasi invisibile gli si era conficcato nel collo. Le sostanze soporifere ebbero effetto immediato sul giovane di Suna che in un istante si lasciò andare impressionando i compagni. Nonostante la perdita lo Hyuga, ancora convinto di potercela fare, spiegò ai restanti compagni quello che aveva visto e con le nuove informazioni il compagno di Konoha mise in pratica la sua idea. Furono fondamentali i suggerimenti dello Hyuga per scoprire le concentrazioni di chakra che nascondevano i 5 kanji ed altrettanto le idee e le azioni del Nara servirono alla buona riuscita della prova. Il chakra che il ragazzo immise in sequenza infatti andò a formare un vortice sempre più potente al centro di quella stanza, ad ogni attivazione di un kanji infatti veniva potenziato sempre più dall'attivazione dell'elemento avvantaggiato. La successione corretta e quindi la grande attività di energia aprì la tubatura rivolta verso alla porta. Poco importava l'elemento dei singoli esaminandi e poco importava attivare quello più debole in chiave sempre personale. La prova seguiva l'armonia degli elementi che purtroppo non si era rispecchiata in quella del gruppo ormai decimato. La soluzione era sempre stata davanti ai loro occhi e per così dire vicina alle loro orecchie. La voce sinistra aveva suggerito loro in modo velato che la soluzione giusta era quella più scontata.
Quando il Nara sbloccò la porta un click metallico fu seguito dal ripetersi di alcuni versi anche se questa volta il tono della voce sembrò essere più rassicurante, quasi pareva soddisfatta delle azioni compiute dai giovani ninja ancora in gara. *

"Colui che osa di sapere porterà scompiglio
Colui che osa di non sapere illuminerà l'appiglio

L'immobilità è una vostra scelta
pericolosa staticità.

Se la via è chiara e retta
troverete l'armonia
per percorrer ogni via
con elegante elasticità."


*Fu allora che le luci si spensero nuovamente e qualcuno all'insaputa dei genin si infiltrò nella stanza. La loro presenza non fu avvertita se non da alcune folate di vento; il tutto durò pochi secondi dopodiché le luci si accesero nuovamente, non avevano lasciato tracce ed infatti tutto era come prima tranne che per un piccolo dettaglio. Mancava qualcuno. Il compagno parassita era stato portato fuori da quella stanza e le uniche spiegazioni plausibili in quel caso era l'arrivo fulmineo di qualche anbu che aveva eseguito sul giovane una tecnica di teletrasporto istantaneo.*


GDROFF//Tempo trascorso: 20 minuti
-Prima prova completata -
Per ovvi motivi non possiamo continuare con le fasi successive..e arrivati a questo punto non saprei nemmeno come considerare il pg di andrex visto che ha detto di non riuscire a postare ma non ha nemmeno fatto arrendere il suo pg..
Voi due intanto potete andare avanti e aspettare gli altri gruppi per l'inizio della seconda prova. Fate qui un ultimo post e se decidete di avanzare oltre la porta, ad attendervi troverete solo lungo un corridoio poco illuminato.
- Non sarà più necessario//GDRON

Edited by ~Crazy. - 6/11/2010, 02:18
 
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view post Posted on 13/11/2010, 18:12

Il tempo non ritorna se non nel freddo dolore della memoria.

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Satoshi
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[Vta 43-6=37][Stm 110-6=104]




Un colpo di tosse secco. Il sorriso del genin verso la ragazza venne fermato da un colpo di tosse. Ormai non poteva fare più niente. Mentre il genin seguiva quella sua folle azione. Ultima chance di sopravvivenza il chakra che egli aveva immesso nei kanji applicati alle pareti iniziò a condensarsi in un unico punto aprendo la porta con un click.
Tutto sembrava superato. Satoshi rimase incredulo di ciò che aveva fatto. Era riuscito a risolvere l’enigma. Tutto era andato come aveva sperato. Poi, la stessa voce metallica che prima aveva parlato ai ninja continuò il suo discorso in rima.


"Colui che osa di sapere porterà scompiglio
Colui che osa di non sapere illuminerà l'appiglio

L'immobilità è una vostra scelta
pericolosa staticità.

Se la via è chiara e retta
troverete l'armonia
per percorrer ogni via
con elegante elasticità."


Satoshi a quelle parole sorrise. Aveva fatto ciò che era necessario fare affinché il gruppo, non più completo, potesse continuare la prova. Finite le parole della voce misteriosa le luci si spensero nuovamente. I genin si ritrovarono di nuovo nell’oscurità. Satoshi prese in mano, ancora una volta la sua katana, pronto ad illuminare la stanza, ma non ve ne fu bisogno. Una decina di secondi dopo le luce si riaccesero.
Il genin strinse gli occhi come infastidito dalla luce. Il genin di Suna era sparito. Forse qualcuno lo era venuto a prendere. Adesso i genin dovevano soltanto andare oltre. Oltre quella porta che fino a quel momento era l’unica barriera. Satoshi rimise nella fodera la sua katana e si girò ancora verso gli altri componenti del gruppo rimasti. Sorrise.


Satoshi: “E’ meglio muoverci.. non mi piace questo posto.. ”

Disse il ragazzo con un lungo sospiro che fece cambiare la sua espressione in una molto pensierosa. Senza aspettare gli altri si avvicinò alla porta e l’aprì.
Oltre quella porta c’era il loro futuro. Non poteva tardare ancora. Doveva uscire. Così senza perdere tempo varcò la soglia di quella porta e si gettò in un corridoio poco illuminato. Iniziò a percorrerlo cercando di arrivare alla fine. Sperava che i suoi compagni lo seguissero. Ormai quella stanza non era più la loro prigione. Tossì ancora. Doveva curarsi e sicuramente lo avrebbe fatto non appena fosse uscito da quel corridoio. Dopo aver ritrovato i suoi amici. Pronto a rischiare nuovamente la sua vita..


 
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view post Posted on 14/11/2010, 15:16

69days in Estatic Fear
krah

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Debosciata com'era per via del veleno che si faceva largo dentro di lei stava perdendo quasi la concezione di tutto quello attorno a lei. Un colpo di tosse, poi un altro ancora ed un altro. Quel male ormai troppo propagato la stava piegando lentamente ed inesorabilmente, ma non si arrese come avevano fatto gli altri, non che gliene importasse di questo torneo, però non era da lei. Il sorriso del tipo che aveva di fronte venne spezzato dal dolore che si portava appresso come lei, però con le forze rimaste iniziò a immettere il chakra in un certo ordine; prima il fuoco, poi il vento, il fulmine, la terra e l'aria.. Ed infine silenzio, il quale venne interrotto dalla stessa voce profonda e meccanica di prima, ma stavolta più placida, che come soddisfatta ripeté con più enfasi i versi che li avrebbero dovuti condurre alla soluzione dell'enigma. Kaminari storse le labbra all'ingù, trovava irritanti certi indovinelli, ma in fin dei conti si trovava nei cunicoli dei marionettisti, i ninja che più si distinguevano per la loro genialità.

Ad un tratto però la luce si riaccese e... Era sparito nel nulla. Serrò la mascella e aguzzò la vista in un punto indefinito della stanza, come per concentrare la sua frustrazione, poi con un cenno di capo in risposta alle parole del Nara si indirizzò verso quella porta, oltrepassandola, giungendo in un corridoio poco illuminato che con calma rinnovata percorse.



Vta: 21 - 6 -> 15
Stm: 80 - 6 ->74.
 
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27 replies since 23/9/2010, 21:53   670 views
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