| Yo strinse un pugno, terribilmente irritato. Oltretutto, in quel modo, non gli dava alcun modo per sfogare la sua irritazione. E tuttavia, le parole di quel tizio erano irritanti oltre ogni dire... solo perchè aveva parlato con quello squilibrato?
-Un modo per trovarti l'avrei scovato, non ti preoccupare. Era ridicolo il fatto tu pensassi di sfuggire ad un ninja... e sei stato fortunato fosse disponibile solo un genin.-
Un sorriso sornione si dipinse sul suo volto, mentre il pulsare costante del sigillo sembrò diminuire. In effetti, non si era neanche accorto pulsasse. D'improvviso, l'idea di massacrare ulteriormente quel prigioniero malandato non gli sembrava poi così brillante. Anzi, gli parve un pò idiota, e in fondo il suo lavoro l'aveva fatto: l'arrivo della cavalleria gli levò ogni altro dubbio al riguardo.
-Ah, è qui. E' tutto suo. Ho già appurato la totale estraneità della guardia carceraria Rio ai fatti, e l'inesistenza di qualsiasi altro movente eccetto la fuga. Potete farlo tornare in cella. Un'altra, cella, se possibile. Confido farete soprattutto a turno per provvedere alle sue necessità, data la sua notevole capacità coercitiva. Se posso, consiglio di non togliergli completamente i privilegi, anche considerato il fattoche è gran parte vostra responsabilità, questa fuga... spero non lo dimentichiate.-
Sorrise, in modo innocente: non dubitava che quell'ometto avrebbe tentato di rendere la vita ancora più dura, a kitsune. E tuttavia, il lavoro er il lavoro... e ora si era concluso. Al suo ritorno avrebbe indicato la volpe come un probabile candidato al reclutamento al villaggio: era garantita l'immunità, per quel genere di cose, e ci avrebbero messo non più di qualche giorno, per decidere, anche senza il kage: a parte la conoscenza delle arti marziali ninja, quel tizio aveva tutte le carte in regola per diventare uno stratega formidabile... e il chakra compensava un sacco di carenze: lui lo sapeva meglio di chiunque altro.
-Oto potrebbe avere interessi sulle informazioni in suo possesso. Le chiedo di non danneggiarlo eccessivamente. Anzi, se possibile, di non danneggiarlo affatto.-
Lo fissò, tranquillo. Sapeva delle torture, e voleva che il buon direttore sapesse che lui sapeva. E in ogni caso, per un essere tendente all'anticonformismo e alla lotta all'autorità come lui, un prigione era davvero l'ultimo posto dove avrebbe voluto stare: chi vi si trovava bene, come quella gente, non poteva essere del tutto apprezzabile.
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