Missione 6C - Detronizzare, Per MarcoTomb.

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MarcoTomb
view post Posted on 14/6/2010, 00:29     +1   -1




Mi va benissimo, calmati.

Kensaku rispose gelido. Quel tizio non gli andava a genio, e se si metteva anche a provocarlo non sapeva se poteva controllarsi a lungo. A quanto pareva, dei due solo a lui importava veramente qualcosa della missione... probabilmente era quello che lo tratteneva.

Non mi interessa chi sarà sul trono, non è affare nostro. Muoviamoci, abbiamo già perso abbastanza tempo.

Kensaku alzò lo sguardo per orientarsi, poi partì senza assicurarsi di essere seguito. Voleva finire quella storia, sempre più man mano che imparava a conoscere quel tizio.
 
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view post Posted on 14/6/2010, 10:08     +1   -1

69days in Estatic Fear
krah

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// Bel post, volevi un rivale e te l'ho dato :3
Comunque dì che arrivate a metà strada e che il territorio cambia diventando più roccioso.. E che Ryutaro si lamenta con te perchè non ha mangiato. Sembra una scemenza, ma più in avanti capirai perchè dice così.. Hai già avuto un indizio prima :3 //
 
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MarcoTomb
view post Posted on 14/6/2010, 16:38     +1   -1




//Grazie :D//

I due proseguirono ancora per qualche ora. La rigogliosa foresta che si estendeva per centinaia e centinaia di chilometri, ad est e a nord, presto iniziò a diradarsi lasciando spazio ad un paesaggio più spoglio. La foresta finiva su una specie di crinale, che scendeva a strapiombo rivelando una sorta di grosso canyon con agglomerati rocciosi alti anche decine di metri. Scendere il crinale li rallentò un attimo, ma non fu così impegnativo per ninja del loro livello.

Kensaku continuava ostinatamente a rimanere in silenzio. Ignorò i commenti sarcastici del compagno; sembrava di viaggiare con un bambino di cinque anni. E la cosa che lo irritava, era che lo stava evidentemente facendo apposta. "Quanto manca?", "Sei sicuro sia di qua? Io non credo" e ancora e ancora, sembrava volesse un pretesto per venire alle mani, e Kensaku era ben intenzionato a non dargliene. Si limitava a rispondere con tono calmo e distaccato, controllandosi.

Più di una volta si trattenne dal rispondere a tono, quando i commenti erano palesemente fuori luogo. Fame? Non poteva portarsi un qualcosa per il viaggio? Sapeva sarebbe stato un viaggio lungo, e non era certo la sua prima missione; c'era qualcosa dietro, e l'abilità innata di quel tipo doveva centrare qualcosa. Kensaku cercò di reprimere pensieri riguardo a quello; aveva cose più urgenti a cui pensare, e soprattutto sperava di cuore non fossero veri.


//Se le bambine le ha pure mangiate lo eviscero//
 
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view post Posted on 15/6/2010, 21:46     +1   -1

69days in Estatic Fear
krah

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// Infatti ha fame perchè non sei andato in cerca di selvaggina, sennò si sarebbe mangiato pure l'altro tizio di prima.. Kensaku avrebbe avuto di fronte a se un bel trucchetto di magia: la sparizione lol

Vabbè, in ogni caso in questo post dici che arrivate alle mura del villaggio, descrivilo come vuoi, basta che lasci davanti il cancello due samurai e qualcun'altra intorno al perimetro..

Ah, sii furbo, siete mercanti di seta senza seta.. Per info et consigli, MP. //
 
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MarcoTomb
view post Posted on 19/6/2010, 20:19     +1   -1




Il viaggio proseguì senza imprevisti; era sera, quindi attraversare il canyon aperto ed esposto al sole non era particolarmente stancante come nelle ore più calde, e presto i due giunsero nei pressi del villaggio del Fumo. Questo era costruito in maniera strategica; era circondato per tre quarti da impervie montagne, che convogliavano eventuali visitatori indesiderati nella vallata antistante al villaggio, dove erano esposti ed in piena vista. Kensaku guardò il compagno, che lo seguiva a breve distanza; se non altro, aveva previsto bene il fatto che avessero bisogno di una copertura credibile.

Restava il fatto che non assomigliavano per niente a dei mercanti. I due si fermarono a debita distanza, per elaborare un piano. Il problema grosso era entrare; avevano i permessi, quindi con un po' di fortuna sarebbe bastato solo un travestimento.


Henge no jutsu!

I due si trasformarono insieme. Ci vollero un po' di tentativi per arrivare ad un risultato soddisfacente, ma alla fine erano pronti. Kensaku aveva assunto le sembianze di un uomo più anziano, con una veste lunga e una gobba pronunciata per nascondere le braccia extra, e una larga cesta sulle spalle, con due cordini per tenerla come fosse uno zaino. In testa, aveva un cappello circolare a punta, fatto di vimini come la cesta. Ryutaku aveva un aspetto più giovane, con vestiti più da tutti i giorni e la stessa cesta, forse quasi più grande: sarebbe passato per il suo aiutante.

Andiamo... e lascia parlare me.

//Scusascusa il ritardo ed il post merdosissimo ma sono da starbucks perchè nel mio appartamento non va internet :S//
 
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view post Posted on 19/6/2010, 21:56     +1   -1

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krah

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Appena li videro i Samurai sfoderarono le loro spade, che vennero travolte da un'aura azzurrina.. tipo il chakra, ma non era quello. Ryutaro guardò il compagno sorridente, era quello il potere dei samurai.

- Chi siete?
 
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MarcoTomb
view post Posted on 21/6/2010, 14:22     +1   -1




Quello è il ki... interessante...

Kensaku scrocchiò le giunture delle dita da sotto il vestito, ancora abbastanza distante perchè potessero sentirlo. Avversari diversi dal solito erano stimolanti, ma ogni cosa a suo tempo. Mantenne il passo lento e ciondolante che gli sembrava più in linea con il suo aspetto anziano, pregando che il compagno non rovinasse tutto.

Siamo mercanti di seta in viaggio per Suna, pensavamo di fare tappa qua per la notte... Akiyo, le scartoffie.

//Akiyo è un nome a caso finto per Ryutaro, una precauzione in più//
 
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view post Posted on 21/6/2010, 14:50     +1   -1

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- Eccole, signore..

Disse in tono servile, porgendo i documenti al samurai che controllò circospetto..

- Potete rimanere qui per soli due giorni, ergo dopodomani all'alba ve ne dovrete andare e inoltre non sarà più valido questo documento per il viaggio di ritorno. Comunque potete trovare un alloggio alla Tana del Serpe, al centro del villaggio.. Ehi Shami, apri un po'.

Si sentì un forte rumore cigolante, mentre le porte si aprirono ai due..

//Fai quello che vuoi, puoi andare nella locanda e chiedere una stanza per studiare il piano, oppure subito dirigerti alla casa del nemico e distruggere tutto (naturalmente se fai così devi darmi un buon motivo per il quale riconosci la sua residenza. Ah naturalmente è ultra iper sorvegliata all'esterno//
 
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MarcoTomb
view post Posted on 21/6/2010, 17:49     +1   -1




Siamo solo di passaggio, dovremmo ripartire già domani pomeriggio... tempo di cercare qualche rarità in mattinata.

Esibì il suo fasullo sorriso sdentato, e ciondolò attraverso il grosso portone seguito a ruota da Ryutaro. Tutto semplicissimo, ma il difficile veniva ora. Aspettò di distanziare il portone e che questo si chiudesse dietro di loro prima di iniziare a parlare con il compagno, senza fermarsi ma dirigendosi verso il centro.

Siamo dentro, ora ci resta solo da trovare il tizio e sistemarlo senza fare troppo baccano. Il nostro bersaglio è il monarca illegittimo, quindi immagino che viva nel palazzo più grande e sorvegliato del villaggio. L'ideale sarebbe aspettare notte fonda, ed intanto sfruttare il tempo che abbiamo alla locanda per ricavare quante più informazioni possibile.

Hai altre idee?


//Se non ne ha o se blatera cose a caso sul fatto che ha fame, io continuo semplicemente fino alla locanda ed entro. :D//
 
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view post Posted on 21/6/2010, 18:19     +1   -1

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Ansimò stanco.. L'Henge no jutsu aveva delle forti ripercussioni su di lui... Evidentemente aveva a che fare con quella strana innata che aveva.

- S-sì.. P-prendi una camera però.. Ecco i soldi..

Sibilò dandogli una manciata di Ryo nella mano.

 
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MarcoTomb
view post Posted on 21/6/2010, 19:54     +1   -1




O..ok. Seguimi.

Kensaku si sorprese della reazione del compagno. L'henge no jutsu era una tecnica basilare, ed il dispendio di energia era relativamente basso... per un chunin, era ordinaria amministrazione. Possibile che la mancanza di cibo lo affliggesse così tanto?

I due raggiunsero la locanda, che al piano terra aveva al lato dell'ingresso un'accogliente sala per mangiare; Kensaku intravide diverse persone del posto sedute ai tavoli con cibo e boccali. Perfetto.

Si presentò con i nomi finti di entrambi, poi i due salirono fino alla loro stanza ed entrarono; non era esattamente una suite di lusso, ma era accettabile... oltretutto, probabilmente nemmeno avrebbero dormito quella notte. Ryutaro si gettò su uno dei due letti, ansimando.


Si può sapere che ti prende??
 
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view post Posted on 21/6/2010, 20:50     +1   -1

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krah

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Si rialzò dal letto, annullando intanto la tecnica della trasformazione.. Disgustoso, la sua pelle era diventata biancastra ed in alcuni punti era persino lacerata orribilmente, come se avesse subito delle forti torture.

- ..Eheheh.. Questi sono solo i.. P-piccoli difettucci del potere che mi hanno.. S-Ssssomministrato..

Fece sempre ansimando, tirando intanto fuori dalla tasca una boccettina azzurra che aprì bevendosi poi tutto il liquido corroboante, che rinvigorì Ryutaro o perlomeno in apparenza..

- Avevo dimenticato quanto.. Bruciassssse.

Sibilò nel vero senso della parola, stringendosi il petto con gli avambracci.

- Allora.. Credevo di entrare nella dimora del Monarca con il travessstimento di p-prima, poi di neutralizzare un paio di guardie assssumendo i loro lineamenti in modo tale da avvicinarci alla..nostra preda..

Aggiunse quasi cordiale, evidentemente in quello stato non aveva molta forza.. Sembrava quasi che la fuoriuscita del chakra dai suoi tsubo gli procurasse dolore.
 
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MarcoTomb
view post Posted on 22/6/2010, 18:44     +1   -1




Kensaku lo guardò con disgusto. Quell'uomo era probabilmente una delle cavie umane sopravvissute di Oto, reietti della società, che portavano sulla pelle i segni indelebili di indicibili esperimenti; se pensava che lui era uno dei più riusciti, Kensaku non osava immaginare gli altri.

Il suo sguardo divenne freddo, impassibile.


Non voglio rischiare di compromettere la missione. Tu non sei in condizione nè di combattere nè di infiltrarti da qualche parte, quindi andrò solo.

Resta qua, riprenditi e fa in modo di non dare nell'occhio. Io sarò di ritorno prima che sorga il sole, ripartiremo allora.


Sospirò. Gli sembrava di fare la parte della madre dicendogli di restare chiuso lì dentro. Detto questo, unì le mani a formare un seal, e il suo aspetto tornò quello del vecchio mercante.
 
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view post Posted on 22/6/2010, 20:59     +1   -1

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Avrebbe voluto protestare ma non ne era nelle condizioni.

//Vai pure nella residenza del signore del villaggio, scrivi che le guardie ti fanno entrare e che una di queste ti guida dentro l'appartamento, facendoti passare per un corridoio desolato. Fai quel che vuoi//
 
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MarcoTomb
view post Posted on 22/6/2010, 22:13     +1   -1




//Showtime!//

La faccia rassegnata di Ryutaro bastò come spiegazione. Kensaku lasciò la stanza, chiudendosi la porta alle spalle, e scese le scale fino all'ingresso della locanda. Fuori dalla finestra stava imbrunendo.

Salutò il gestore con il suo sorriso sdentato, facendo un po' di chiacchiere sul tempo e sul villaggio. Lo scopo principale era non dare nell'occhio come "vecchietto scontroso" ma di sembrare un cliente qualsiasi, ed intanto raccogliere le informazioni che gli servivano.

Il piano ebbe successo; dopo un prolisso racconto sul fatto che il villaggio fosse cambiato dall'ultima volta che era stato qui a mercanteggiare, l'uomo spiegò come il villaggio aveva cambiato guida e i recenti avvenimenti. Kensaku ascoltò interessato, poi fece spallucce e salutò l'uomo. Sapeva dove dirigersi.

Mentre si incamminava verso la parte alta del villaggio, quella più interna rispetto alla catena di monti che lo circondava, pensò ad una scusa per entrare. Quando arrivò davanti alle porte, aveva una storia non particolarmente originale ma - così credeva - convincente. Se il villaggio del fumo rubava clienti ad Oto, si sarebbe finto cliente lui stesso.

Non fu difficile convincere le guardie a farlo entrare. Un ulteriore henge no jutsu lo aveva reso un po' più trasandato, pur mantenendo le sembianze di prima, e si finse derubato da dei ladruncoli nei territori circostanti. Quelli lo guardarono un po' con sospetto, ma lo lasciarono entrare... in fondo era solo un povero vecchio.

Non poteva chiedere di meglio; una di loro iniziò a scortarlo per un lungo corridoio interno, lontano da occhi indiscreti. Fu questione di un attimo; Kensaku attese il momento giusto, poi con un movimento improvviso afferrò la guardia alla testa con le braccia superiori, ostruendo la bocca ed impedendogli di emettere suoni, mentre con le altre braccia lo bloccò in una presa. Con un colpo secco, gli spezzò il collo; non erano i suoi metodi soliti, ma non voleva spargimenti di sangue.

Lo sistemò in uno stanzino ed usò l'henge no jutsu un'altra volta. Sapeva anche il nome della guardia - Tobito - perchè le guardie all'ingresso avevano discusso su chi dovesse accompagnarlo, così sarebbe stato tutto ancora più semplice.

Ritornò rapido al corridoio, e lo percorse fino alla fine; doveva cercare la sala dove risiedeva il signorotto.
 
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34 replies since 7/6/2010, 22:35   255 views
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