| Gdr Off/ Stm: 79-2 (fiuto) = 77 Gdr On/
*lo sguardo del ninja di Kiri rimase fisso e immobile sugli occhi del foglioso che aveva davanti. Sapeva benissimo anche lui che avevano ancora una missione da portare a termine, anche gli altri loro compagni, dispersi chissà dove, lo sapevano e sicuramente si erano adoperati per raggiungere la meta. Erano successe molte cose dall'esplosione anche se il tempo trascorso era effettivamente molto poco paragonato a tutte le novità; tempo che ancora adesso scorreva inesorabile mettendo spazio tra le parole del giovane shinobi di Kiri e l'eminente risposta del suo compagno. Per i cinque ninja le cose non si erano messe molto bene, quella bestia aveva dato una mano a complicare la questione, infatti di completamente sani erano rimasti solo due, l'Uchiha e il Nara, mentre gli altri avevano subito un qualche tipo di danno, chi prima del torneo, chi durante lo stesso. Solo una cosa era certa, si sarebbero dovuti impegnare al massimo se non volevano finire come il braccio del “pazzo”, cioè masticato e mangiato dalla bestia. Erano passati diversi secondi e alla fine il foglioso disse la propria. Per lo meno erano d'accordo sul ritrovare tutti i compagni e ricongiungersi, sul resto... beh, ancora non si poteva dire dato che il Nara aveva preferito non esprimersi al momento. Tensai fece un cenno di assenso con il capo, se fosse stato per lui potevano anche incominciare la loro ricerca, solo che qualcosa attirò l'attenzione dei due ninja li presenti. Delle pigne colpirono lo shinobi di Kiri e quello della foglia, che subito si girarono verso un'enorme albero che si trovava alla loro destra. I loro sguardi si alzarono all'unisono puntando dritti verso colui che gli aveva lanciato contro quegli affari, che tra parentesi facevano anche male. Scoprirono che si trattava del lotoso, colui che aveva la gamba fratturata, che era riuscito in qualche modo a spostarsi dal cratere e mettersi in salvo... in un certo qual senso era sorpreso che fosse sopravvissuto *
(il foglioso ha la pellaccia dura... solo che la mia considerazione non cambia affatto. Non sappiamo molto su ciò che sta succedendo al cratere, il pericolo che la bestia si rifaccia viva è molto alto, il jonin sembrava già parecchio malconcio... anche se dopo tutto stiamo parlando di un ninja che ha una preparazione molto elevata. Devo riflettere sul ciò che dobbiamo fare, non possiamo rischiare più di quanto non abbiamo già rischiato)
*eh si, questa volta il ninja della nebbia doveva pensare bene alla mossa che avrebbe dovuto fare, e quella situazione certamente non era di quelle che lui preferiva. Stare sotto pressione non gli era mai piaciuto, lui prediligeva le situazioni calme, dove una soluzione razionale e precisa poteva esser formulata senza troppi problemi... e in quel momento la soluzione gli sfuggiva. Il medico, senza pensarci troppo su, saltò sul tronco dell'albero che si trovava alla loro destra per recuperare il suo compaesano, in evidente difficoltà data la posizione che aveva assunto. Uno in meno da cercare dopo tutto. Prima che i due potessero scendere dal loro ramo un'altra persona si fece viva nella zona. L'odore che emanava permise il suo facile riconoscimento, o almeno Tensai lo riconobbe al volo. Ogni passo che faceva allungava la lunga scia di sangue che lo precedeva, lasciando un chiaro segno del suo passaggio. Si trattava del “pazzo”, colui che aveva preferito supplicare l'ombra di salvare la sua vita piuttosto che mettersi in salvo come avevano deciso di fare i suoi compagni... cosa aveva guadagnato da quella mossa? Assolutamente nulla, anzi, ci aveva rimesso, e non poco. Takei sapeva bene cosa voleva dire vivere con un braccio solo, di cosa comportava una simile cosa... lui era stato anche fortunato, se non fosse stato di quel clan non avrebbe mai più potuto usate l'arte ninja in cui eccelleva e ciò voleva dire non poter più continuare quella carriera che lui tanto sperava di poter proseguire senza troppi intoppi... anche se il suo primo ostacolo lo aveva incrociato sin dalle prime battute di quella nuova vita. Il ninja della foglia perdeva molto sangue, l'emorragia non dava segno di volersi fermare...
...e così con le poche forze ancora rimaste, il giovane, si alzò da terra, più ferito nel morale che nello spirito. Non doveva, non poteva, dare segni di debolezza anche dopo ciò che era accaduto, doveva resistere, per lui e per il suo onore, doveva dimostrare alla sua Kage che non importava di quale entità fosse la ferita, lui era pronto a rialzarsi. Così, mantenendo a stento l'equilibrio, si congedò dalla sala per andare d'urgenza all'ospedale del villaggio. Appoggiato al muro per darsi sostegno, procedeva lungo il corridoio che poco prima aveva imboccato per arrivare nelle stanze del capo villaggio, al suo passaggio lasciava una lunga scia di sangue che andava ad imbrattare la parete grigia come la nebbia di quel lungo. Era riuscito ad arrivare fin fuori la residenza, solo che l'assenza di un valido sostegno rese le cose più complicate di quanto già non lo erano. Giunto ormai a metà cammino, Tensai, si sentì le gambe cede e così fu costretto ad inginocchiarsi sul freddo terreno...
agonizzante e privo quasi di forze, eppure combatteva ancora contro quell'avverso destino... ciò gli faceva rivenire in mente i ricordi di quel giorno d'inferno. Il medico ora come ora aveva molto lavoro da fare. Subito il neo menomato fu fatto distendere sul fresco manto erboso. Il Nara chiese delle bende al giovane ninja del clan Loto e con quelle applicò un discreto bendaggio, subito dopo posò le mani sul petto del “pazzo” e un alone verde ricoprì la zona interessata dal trattamento. L'emorragia si era arrestata quasi del tutto, ma del sangue ancora fuori usciva da quella ferita... il medico aveva fatto tutto ciò che poteva dato il suo livello attuale di preparazione. Intanto anche l'ultima persona che mancava all'appello si fece viva. L'Uchiha, seguendo sicuramente il suo compaesano, era giunto fino a loro... si erano ricompattati proprio come era nei piani del ninja di Kiri e del medico *
(questo ci ha fatto guadagnare un bel po' di tempo)
*intanto il Nara rivolse la sua attenzione ai presenti, domandando, forse in modo particolare a Tensai, cosa avrebbero fatto ora con quel nuovo ferito.... *
-tks... questa non ci voleva. Vorrei tanto sapere cosa ti è passato per la testa in quel momento... foglioso. Comunque non vi è molto da dire, non possiamo perdere tempo ed abbiamo un secondo peso nel team. Il suo destino se lo deciderà da solo, l'amputazione del braccio non gli impedisce di camminare, anche se il sangue perso credo sia molto. Come avrete certamente capito, non mi faccio scrupoli a lasciare in dietro la gente quando se ne ha l'occasione... in questo caso però nulla ti impedisce di seguirci... la scelta è nelle tue mani... raggiungere i limiti della foresta e chiedere aiuto, oppure venire con noi. Ti avverto però di una cosa... se decidi di seguirci non ti daremo una mano in casi urgenti, o almeno io mi comporterò in questa maniera-
(senza contare che l'odore del sangue potrebbe attirare l'attenzione di altre bestie di cui non conosciamo l'esistenza... )
-Ma vedo con piacere che hai già fatto la tua scelta...nel frattempo ho pensato a come agire. Ora che il pericolo è a distanza....-
*il ninja di kiri non fece in tempo a finire la frase che nell'aria si diffusero strani rumori. Armi che si scontravano, orribili urla... lo scontro tra il jonin e la bestia si poteva udire persino da dove si trovavano loro in quel momento *
-...più o meno, non c'è il bisogno di abbandonare lo zoppo, che si è rivelato essere molto ingegnoso nel momento del bisogno, dunque tu *lo sguardo di Tensai si posò sull'Uchiha * lo porterai in spalla. Lo so, penserai “perché proprio io?”, la risposta è semplice: il medico è l'unico che in caso di pericolo ci può effettivamente aiutare, non possiamo farlo stancare... il “pazzo”? Beh, direi proprio di no... io? Beh *portò la mano di fronte al viso* non penso di aver più le giuste forze per portarlo. Finché non ritroveremo il nostro capo gruppo, penso sarete d'accordo che sia io a prendere in mano le sorti del team, fare di testa propria, come prima, ci porterà solo alla stessa e semplice conclusione -
*lo sguardo freddo e gelido del genin si posò delicatamente negli occhi di ogni persona presente, come per raccogliere il loro consenso. Dopo di che afferrò il rotolo che portava dietro la schiena. Con un rapido gesto sciolse il nastro che lo teneva rilegato, sopra vi erano molti sigilli, tanti da riempirne ogni minimo spazio. Lo shinobi compose un semplice jutsu e vi ci poso la mano sopra. Si venne a creare una piccola nuvoletta di fumo, che una volta dissolta lasciò il posto a un set di sei spiedi. Con disinvoltura, Tensai afferrò le armi, si avvicinò all'erba intrisa di sangue e ci passò sopra gli spiedi, facendo attenzione a non sporcarsi la mano. Finita l'operazione lanciò i sei Kunai in direzioni diverse.*
(bene, così facendo l'odore di sangue del foglioso si è disperso in più punti... in caso che a queste bestie piaccia il sangue, beh, ci metteranno un po' prima di trovare il proprietario. In questo modo ha anche più possibilità di sopravvivere in caso decidesse di tornare indietro... speriamo bene )
-ora andiamo...-
*senza più dir parola, Tensai, prese a camminare verso nord, dove ad attenderli ci sarebbe stata una rocca forte da espugnare... luogo in cui sicuramente tutti i loro compagni si stavano dirigendo *
(bene.... anche se alla svelta penso di aver tirato su qualcosa di decente... contando gli ultimi avvenimenti, e in caso che la bestia torni...)
*un ultima intensa occhiata fu lanciata verso il ragazzo del clan Loto, messo all'oscuro dal vero motivo per cui Takei aveva deciso di portarlo con se... *
[Stm: 77-2 (fiuto)= 75]
Gdr off// all'ultimo ho usato il fiuto per vedere se si riesce a percepire qualche altro odore nelle vicinanze Gdr on//
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