Intorno al Cratere, §Requin§, Torx, shiroutora, Soldier93, .:Inner_empty_of_Sai:.

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shiroutora
view post Posted on 29/1/2010, 15:36




*Shigeru era riuscito a sostituirsi, arrivando così in fretta al limitare del bosco: era inutile tentare di combattere contro un nemico così forte, probabilmente era molto più forte di loro di proposito, perchè non puoi sapere quale sarà il livello del tuo avversario prima dell'inizio di una missione, devi essere pronto a tutto. Ma a quanto pare non tutti i suoi compagni la pensavano così: mentre il ninja di Kiri e il ragazzo con il ginocchio rotto erano fuggiti, come lui, gli altri due ninja, l'uchiha e lo strano ragazzo che parlava con una foglia, erano rimasti nel campo di battaglia. Zenko infatti lanciò, prima di fuggire via, una palla di fuoco contro la bestia, nella speranza di fare chi sa che cosa, ma se ciò può non sembrare abbastanza pazzesco, non fu nulla in confronto a ciò che fece l'altro ragazzo. Infatti, dopo avere parato l'attacco dell'uchiha, si inginocchiò davanti alla creatura, implorando la sua pietà. Quella però, desiderosa solamente di nutrirsi, gli staccò via un braccio e lo divorò voracemente.
Shigeru non vide nulla di tutto questo, intento come era a scappare via dal luogo di battaglia. La sua attenzione fu attratta solamente dall'urlo del Jonin che aveva accolto loro all'ingresso della foresta, il quale li intimò a scappare via e mettersi al sicuro, prima di lanciarsi, armato di Kunai, contro la creatura. *


(Che fare? Forse affrontando la creatura insieme al jonin potremmo riuscire a sconfiggerla, ma non abbiamo alcuna certezza. In oltre se il jonin è intervenuto, può voler dire che tutto ciò non era previsto nel torneo, o forse... vogliono farci credere che sia così... Comunque in entrambi i casi, attaccare sarebbe la mossa peggiore, con ben due ninja della nostra squadra feriti gravemente, di cui uno è anche medico, e quindi avrebbe potuto aiutare nelle cure... Per il momento è meglio ricongiungermi con gli altri, insieme sceglieremo il da farsi.)

*Quindi si voltò, cercando di concentrarsi sulla ricerca dei suoi compagni, che in quel momento erano entrati tutti all'interno della foresta. Prima di tutto decise di allontanarsi un po' dalla zona della battaglia, quindi si voltò a sinistra, tentando di passare, senza avvicinarsi troppo, attorno al cratere. Ora che la sua mente era finalmente concentrata sulla ricerca dei suoi compagni, Shigeru si accorse di non avere l'abilità necessaria per trovarli: non aveva un olfatto sopraffino, e nemmeno la sua abilità speciale, il controllo dell'ombra, poteva aiutarlo molto. Quando ormai, accortosi che non aveva speranze di ritrovarli, aveva deciso di riavvicinarsi al cratere, ecco dei passi avvicinarsi alle sue spalle. Sul momento il giovane continuò a correre come se niente fosse, poggiando però la mano su un kunai e stringendolo. Il solo contatto con il freddo metallo dell'arma lo rassicurava, avrebbe risposto all'attacco di chi lo pedinava con la stessa moneta. Ma quello non sembrava volere combattere e infatti si fermo vicino a lui, avvicinandosi piano. Fu allora che Shigeru lo riconobbe: era il suo compagno di Kiri, che in qualche modo lo aveva ritrovarlo. Quello gli espresse le sue considerazioni: consigliava di andare a trovare anche gli altri per poi correre al castello e concludere la loro missione. Shigeru appariva perplesso sul da farsi, da un lato era vero, loro avevano una missione, ma se Konoha fosse davvero in pericolo? Se non si trattasse solamente di una prova? Di certo però era d'accordo con il suo compagno su un punto: prima avrebbero dovuto trovare tutti i loro compagni di squadra e ristabilire l'ordine nel gruppo, evitando che qualcuno potesse fare di testa propria.*

Shigeru:-Prima troviamo gli altri, poi sceglieremo il da farsi.-

Shigeru finì a malapena la frase, che una grossa pigna gli cadde sopra la testa, seguita da un altra che cadde qualche metro accanto a lui. Immediatamente guardò in alto e vide il giovane ninja del clan Loto appeso per le braccia a uno dei rami che stava cercando di attirare la loro attenzione. Shigeru afferrò un kunai e saltò verso di lui. Assicuratosi che tutto fosse apposto lo afferrò sotto un braccio e lo aiutò a scendere fino a terra, ma lì c'era qualcuno che urgeva maggiormente delle sue cure: infatti nel frattempo Murasaki aveva raggiunto i suoi compagni, tenendosi il moncone con un braccio. Quello disse qualche parola e cadde immediatamente in ginocchio. Giunto a terra Shigeru corse verso di lui e subito lo fece distendere sulla fresca erba.*

(è una ferita troppo grave, non ho le abilità necessarie per curarla: l'unica cosa che posso fare e tentare di bloccare la fuoriuscita di sangue rallentandone il flusso. L'unica speranza è portarlo immediatamente fuori dalla foresta, altrimenti potrebbe essere solo un peso per tutti. L'unica cosa che posso fare per il momento è tenerlo in vita mentre cerchiamo una soluzione...)

*Il giovane medico si fece dare delle bende dal ninja del clan Loto e, dopo avere tentato di fasciare la ferita, pose le mani nel petto del ragazzo.*

-Che hai fatto? Potevi stare più attento! Non posso curarti, la ferita va oltre le mie abilità: tenterò di rallentare il flusso del sangue nel braccio per evitare che tu muoia dissanguato, ma questo ti farà guadagnare solo un po' di tempo nel migliore dei casi. Se vuoi un consiglio, cerca di uscire da questa foresta maledetta e corri all'ospedale.-

*Le mani si illuminarono improvvisamente di verde, e il chakra medico iniziò a scorrere dalle braccia del Nara fino al corpo del ninja*

SPOILER (click to view)
<tecnica> -Piccola Cura- (Chk: 20)(Cura +4 Vta ogni 20 chk utilizzato)(Max 5 volte) "Il ninja impasta il chakra sul palmo delle sue mani e le appoggia sul ventre di un alleato e/o avversario, curandolo in piccola parte"

[chk:20*2][vta:+4*3]
[vta:35+4*3=47]


*Mentre lo curava si rivolse ai suoi compagni, soprattutto verso il ninja di Kiri: sembrava l'unico con la freddezza necessaria, fra loro, a rispondere al suo quesito.*

- Che ne facciamo di lui?-
//Questi i calcoli nel caso in cui riesca almeno a rallentare il sangue... fai sapere Ki...//

Edited by shiroutora - 29/1/2010, 18:42
 
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Soldier93
view post Posted on 29/1/2010, 18:14




Pochi secondi erano passati da quando il giovane Zenko aveva lanciato la sua palla di fuoco contro la bestia oscura e in quel breve lasso di tempo aveva messo tutta la forza che aveva nelle gamba per fuggire il più lontano possibile da quell'inferno in terra. Il cratere era lontano una cinquantina di metri da lui ma ancora la sua mente era là a pensare cosa avrebbe potuto fare oltre a fuggire. L'Uchiha era abbastanza disonorato di essere fuggito dal pericolo come un lepre dal suo cacciatore, ma in cuor suo sapeva che non avrebbe ottenuto altro che la morte continuando a rimanere a combattere quella bestia immonda. Una cosa la morte da cui non si può tornare indietro, nemmeno con la più potente tecnica medica esistente. Il ninja della foglia, il quale aveva ucciso senza troppo ritegno nella sua prima missione, cominciò a riflettere sul vero valore della vita avendo salvato la sua pellaccia. Sicuro di essere abbastanza lontano dal cratere e dal pericolo si fermò vicino a un albero, e apoggiando una mano per reggersi in piedi, cominciò a riprendere fiato.

Diamine che corsa... certo quando si è in pericolo di morte i muscoli e il cervello rendono in modo impressionante... il cosidetto istinto di sopravvivenza. Certo sopravvivenza... chissà se gli altri sono riusciti ad allontanarsi abbastanza da quella bestia con la risata da cazzone... vorrei anche sapere se quel lotoso ha trovato un rifugio sicuro... sperando che la mia palla di fuoco sia stata abbastanza potente da distrarlo... e mo chi cazzo grida... lo scempio non è finito... purtroppo

Era vero che l'Uchiha si era allontanato, ma non abbastanza da non sentire le grida di dolore proveniente dal cratere. Zenko tornò su i suoi passi incuriosito e ma nello stesso tempo impaurito nell'avvicinarsi nuovamente a quell'inferno. Mancanti pochi metri al cratere, il ninja si arrampicò su un albero poco distante, uno dei pochi rimasti in piedi dopo la violenta esplosione. Con cautela raggiunse la cima e con un kunai si aprì uno spiraglio di visuale tra le fronde dell'albero. Il mostro stava mangiando ancora masticando e assoporando con gusto la carne e le ossa del giovane Genin compaesano di Zenko, l'ultimo del gruppo a destarsi dal torpore dall'impatto dell'esplosione. Il ninja ignorava per quale strana ragione fosse rimasto lì da solo, senza compagni e si fosse fatto mangiare un braccio come nulla, ora stava il fatto che c'erano due feriti gravi nei paragi, compreso quello di Kiri già menomato in precedenza. Sembrava finita per quel povero Genin, quando un Kunai colpì la bestia distraendola dalla sua preda. Sporco di sangue e di terra un Jonin della foglia, lo stesso che aveva accolto i Genin all'entrata della foresta, lanciando il Kunai e cominciando un cruento scontro con la bestia oscura offrì un chance di fuga al neo-menomato che la colse al volo, fuggendo nella foresta. Zenko decise di seguirlo per vedere cosa aveva in mente, anche se lo scontro tra la bestia e il Jonin lo interessava non poco, ma lo esponeva a grandi rischi. Quindi scese dall'albero e raggiunse correndo il suo compaesano sanguinante. Nel frattempo il ferito una volta raggiunti gli altri Genin nei paragi si inginocchiò stremato mentre il Nara-medico Shigeru aveva trovato sull'albero l'altro ferito, il lotoso, e si affrettava e fermare l'emorragia del mneomato. Zenko alla fine si ritrovò insieme con tutti gli altri sfortunati compagni di squadra finiti troppo vicino al cratere dell'esplosione.

Bè sembra sia destino che noi continuiamo questa prova insieme. Però adesso purtroppo abbiamo ben due feriti gravi nel gruppo, non sarà facile proseguire in questo "inferno" verde. Non possiamo sprecare l'opportunità di fuga che ci ha lasciato il Jonin. Dobbiamo muoverci in fretta, non sappiamo quanto tempo il Jonin potrà tenere occupato quel mostro.

Allora facendo un pò il bilancio abbiamo due feriti gravi, uno che non sarà in grado usare la gamba per un bel pò e uno che non sarà mai più in grado di usare il suo braccio sinistro... contando l'altro menomato di Kiri siamo messi prorpio bene. Ma il problema adesso è cosa ne facciamo di questi due?! Se li portiamo con noi ci rallenterebbero e basta... ma se il Jonin dovesse perdere contro quella bestia diverebbero nuovamente due potenziali vittime di quel mostro. Cazzo, perchè tutti questi problemi...

Zenko aveva quasi voglia di lasciare al loro destino quei poveri Genin, entrambi suoi compaesani per giunta. Ma non voleva esprimere questa idea . Preferiva tenerla per sè fin quando tutti gli altri compagni, compresi i feriti avrebbero espresso la loro opinione.

//Scusate il mio ritardo ^^'//
 
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view post Posted on 30/1/2010, 12:07

The Pine

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Gdr Off/ Beh, nulla da dire, state nella foresta, sentite lo scontro e le urla della bestia che v'ha attaccato in precedenza... La ferita di Inner è stata lievemente rattoppata, ma non è guarita, quindi un -4 vta a turno. Torx, ottima pensata, mi sei piaciuto... Meno due punti frattura, non hai tenuto conto della gravità ;P /Gdr On
 
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view post Posted on 30/1/2010, 17:58




CITAZIONE
[Vta: 47 – 4 (ferita) = 43]

Il ninja che sputò la palla di fuoco contro quel mostro, mi seguii fino ad arrivare dagli altri. Ora c’eravamo di nuovo tutti. Il medico andò a recuperare il ninja del clan Loto appeso sull’albero. Poi venne da me, mi fece stendere e prendendo delle bende fasciò la mia ferita e mi diede delle cure, la ferita era troppo grave per poterla curare totalmente, ma riuscì a fermare parecchio l’emorragia. Il dolore si attenuò, e io fissavo un punto vuoto. La mia espressione tornò assente. Solo ora iniziavo a rendermi conto di ciò che era successo e della stupidità che avevo avuto. Ero ancora tremendamente in confusione. Fatto sta che ora bisognava prendere una decisione. Bisognava andare avanti. Mi sembrava un incubo, che sarebbe finito da un momento all’altro, ma purtroppo si trattava della realtà, e come tale andava vissuta. Continuando a stare sdraiato e a fissare il vuoto, dissi.

Ragazzi, non vi preoccupate per me, io so badare a me stesso, non sarò un peso per voi.

Mi rialzai, ancora non riuscivo ad abituarmi senza un braccio. Per questo ci voleva ancora un po’. Il dolore iniziava ad affievolirsi, ma comunque continuava a pizzicare. Portali la mano che mi restava alla spalla. Mi faceva senso non toccare più il mio braccio sinistro. Ma non mi lasciai turbare da quei pensieri, tuttavia andava trovata una soluzione. Così ripresi a parlare.

Dobbiamo andare avanti e allontanarci dal cratere. Dobbiamo cercare di avvicinarci al centro della foresta. Direi di continuare a stare in gruppo, e se ci sono aggressioni o problemi di altro genere, dovremmo affrontarli tutti insieme. Senza lasciare nessuno indietro. Ripeto per me non preoccupatevi. Io aggiungo di non lasciare qui neanche Zeshin. Ci metteremo di più, ma saremo tutti insieme. Voi che ne pensate ragazzi?

Improvvisamente entrai in uno stato quasi di trans, e li dove mi trovavo, mi accovacciai. Tirai dalla tasca la mia adorata amica foglia. Così presi a sussurrare.

Ehi, ciao amica mia!! Come stai? Guarda che mi hanno fatto!! Mi hanno staccato un braccio. Ma non preoccuparti per me, pian piano passerà. Ti prego solo tu puoi tirarmi un po’ su, danza per me.

La foglia cominciò a girare intorno alle mie dita, mi sentivo un po’ meglio. Ma all’improvviso si sentirono delle urla, erano urla sovrumane, provenivano dal cratere. Molto probabilmente, era quella creatura che gridava. Il Jonin, forse, gli stava dando una bella lezione, o viceversa. Continuai comunque a rimanere nel mio mondo, ma aspettavo ugualmente una risposta dai miei compagni.
 
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§Requin§
view post Posted on 31/1/2010, 00:07




Gdr Off/ Stm: 79-2 (fiuto) = 77 Gdr On/

*lo sguardo del ninja di Kiri rimase fisso e immobile sugli occhi del foglioso che aveva davanti. Sapeva benissimo anche lui che avevano ancora una missione da portare a termine, anche gli altri loro compagni, dispersi chissà dove, lo sapevano e sicuramente si erano adoperati per raggiungere la meta. Erano successe molte cose dall'esplosione anche se il tempo trascorso era effettivamente molto poco paragonato a tutte le novità; tempo che ancora adesso scorreva inesorabile mettendo spazio tra le parole del giovane shinobi di Kiri e l'eminente risposta del suo compagno. Per i cinque ninja le cose non si erano messe molto bene, quella bestia aveva dato una mano a complicare la questione, infatti di completamente sani erano rimasti solo due, l'Uchiha e il Nara, mentre gli altri avevano subito un qualche tipo di danno, chi prima del torneo, chi durante lo stesso. Solo una cosa era certa, si sarebbero dovuti impegnare al massimo se non volevano finire come il braccio del “pazzo”, cioè masticato e mangiato dalla bestia. Erano passati diversi secondi e alla fine il foglioso disse la propria. Per lo meno erano d'accordo sul ritrovare tutti i compagni e ricongiungersi, sul resto... beh, ancora non si poteva dire dato che il Nara aveva preferito non esprimersi al momento. Tensai fece un cenno di assenso con il capo, se fosse stato per lui potevano anche incominciare la loro ricerca, solo che qualcosa attirò l'attenzione dei due ninja li presenti. Delle pigne colpirono lo shinobi di Kiri e quello della foglia, che subito si girarono verso un'enorme albero che si trovava alla loro destra. I loro sguardi si alzarono all'unisono puntando dritti verso colui che gli aveva lanciato contro quegli affari, che tra parentesi facevano anche male. Scoprirono che si trattava del lotoso, colui che aveva la gamba fratturata, che era riuscito in qualche modo a spostarsi dal cratere e mettersi in salvo... in un certo qual senso era sorpreso che fosse sopravvissuto *

(il foglioso ha la pellaccia dura... solo che la mia considerazione non cambia affatto. Non sappiamo molto su ciò che sta succedendo al cratere, il pericolo che la bestia si rifaccia viva è molto alto, il jonin sembrava già parecchio malconcio... anche se dopo tutto stiamo parlando di un ninja che ha una preparazione molto elevata. Devo riflettere sul ciò che dobbiamo fare, non possiamo rischiare più di quanto non abbiamo già rischiato)

*eh si, questa volta il ninja della nebbia doveva pensare bene alla mossa che avrebbe dovuto fare, e quella situazione certamente non era di quelle che lui preferiva. Stare sotto pressione non gli era mai piaciuto, lui prediligeva le situazioni calme, dove una soluzione razionale e precisa poteva esser formulata senza troppi problemi... e in quel momento la soluzione gli sfuggiva. Il medico, senza pensarci troppo su, saltò sul tronco dell'albero che si trovava alla loro destra per recuperare il suo compaesano, in evidente difficoltà data la posizione che aveva assunto. Uno in meno da cercare dopo tutto. Prima che i due potessero scendere dal loro ramo un'altra persona si fece viva nella zona. L'odore che emanava permise il suo facile riconoscimento, o almeno Tensai lo riconobbe al volo. Ogni passo che faceva allungava la lunga scia di sangue che lo precedeva, lasciando un chiaro segno del suo passaggio. Si trattava del “pazzo”, colui che aveva preferito supplicare l'ombra di salvare la sua vita piuttosto che mettersi in salvo come avevano deciso di fare i suoi compagni... cosa aveva guadagnato da quella mossa? Assolutamente nulla, anzi, ci aveva rimesso, e non poco. Takei sapeva bene cosa voleva dire vivere con un braccio solo, di cosa comportava una simile cosa... lui era stato anche fortunato, se non fosse stato di quel clan non avrebbe mai più potuto usate l'arte ninja in cui eccelleva e ciò voleva dire non poter più continuare quella carriera che lui tanto sperava di poter proseguire senza troppi intoppi... anche se il suo primo ostacolo lo aveva incrociato sin dalle prime battute di quella nuova vita. Il ninja della foglia perdeva molto sangue, l'emorragia non dava segno di volersi fermare...

...e così con le poche forze ancora rimaste, il giovane, si alzò da terra, più ferito nel morale che nello spirito. Non doveva, non poteva, dare segni di debolezza anche dopo ciò che era accaduto, doveva resistere, per lui e per il suo onore, doveva dimostrare alla sua Kage che non importava di quale entità fosse la ferita, lui era pronto a rialzarsi. Così, mantenendo a stento l'equilibrio, si congedò dalla sala per andare d'urgenza all'ospedale del villaggio. Appoggiato al muro per darsi sostegno, procedeva lungo il corridoio che poco prima aveva imboccato per arrivare nelle stanze del capo villaggio, al suo passaggio lasciava una lunga scia di sangue che andava ad imbrattare la parete grigia come la nebbia di quel lungo. Era riuscito ad arrivare fin fuori la residenza, solo che l'assenza di un valido sostegno rese le cose più complicate di quanto già non lo erano. Giunto ormai a metà cammino, Tensai, si sentì le gambe cede e così fu costretto ad inginocchiarsi sul freddo terreno...

agonizzante e privo quasi di forze, eppure combatteva ancora contro quell'avverso destino... ciò gli faceva rivenire in mente i ricordi di quel giorno d'inferno. Il medico ora come ora aveva molto lavoro da fare. Subito il neo menomato fu fatto distendere sul fresco manto erboso. Il Nara chiese delle bende al giovane ninja del clan Loto e con quelle applicò un discreto bendaggio, subito dopo posò le mani sul petto del “pazzo” e un alone verde ricoprì la zona interessata dal trattamento. L'emorragia si era arrestata quasi del tutto, ma del sangue ancora fuori usciva da quella ferita... il medico aveva fatto tutto ciò che poteva dato il suo livello attuale di preparazione. Intanto anche l'ultima persona che mancava all'appello si fece viva. L'Uchiha, seguendo sicuramente il suo compaesano, era giunto fino a loro... si erano ricompattati proprio come era nei piani del ninja di Kiri e del medico *


(questo ci ha fatto guadagnare un bel po' di tempo)

*intanto il Nara rivolse la sua attenzione ai presenti, domandando, forse in modo particolare a Tensai, cosa avrebbero fatto ora con quel nuovo ferito.... *

-tks... questa non ci voleva. Vorrei tanto sapere cosa ti è passato per la testa in quel momento... foglioso. Comunque non vi è molto da dire, non possiamo perdere tempo ed abbiamo un secondo peso nel team. Il suo destino se lo deciderà da solo, l'amputazione del braccio non gli impedisce di camminare, anche se il sangue perso credo sia molto. Come avrete certamente capito, non mi faccio scrupoli a lasciare in dietro la gente quando se ne ha l'occasione... in questo caso però nulla ti impedisce di seguirci... la scelta è nelle tue mani... raggiungere i limiti della foresta e chiedere aiuto, oppure venire con noi. Ti avverto però di una cosa... se decidi di seguirci non ti daremo una mano in casi urgenti, o almeno io mi comporterò in questa maniera-

(senza contare che l'odore del sangue potrebbe attirare l'attenzione di altre bestie di cui non conosciamo l'esistenza... )

-Ma vedo con piacere che hai già fatto la tua scelta...nel frattempo ho pensato a come agire. Ora che il pericolo è a distanza....-

*il ninja di kiri non fece in tempo a finire la frase che nell'aria si diffusero strani rumori. Armi che si scontravano, orribili urla... lo scontro tra il jonin e la bestia si poteva udire persino da dove si trovavano loro in quel momento *

-...più o meno, non c'è il bisogno di abbandonare lo zoppo, che si è rivelato essere molto ingegnoso nel momento del bisogno, dunque tu *lo sguardo di Tensai si posò sull'Uchiha * lo porterai in spalla. Lo so, penserai “perché proprio io?”, la risposta è semplice: il medico è l'unico che in caso di pericolo ci può effettivamente aiutare, non possiamo farlo stancare... il “pazzo”? Beh, direi proprio di no... io? Beh *portò la mano di fronte al viso* non penso di aver più le giuste forze per portarlo. Finché non ritroveremo il nostro capo gruppo, penso sarete d'accordo che sia io a prendere in mano le sorti del team, fare di testa propria, come prima, ci porterà solo alla stessa e semplice conclusione -

*lo sguardo freddo e gelido del genin si posò delicatamente negli occhi di ogni persona presente, come per raccogliere il loro consenso. Dopo di che afferrò il rotolo che portava dietro la schiena. Con un rapido gesto sciolse il nastro che lo teneva rilegato, sopra vi erano molti sigilli, tanti da riempirne ogni minimo spazio. Lo shinobi compose un semplice jutsu e vi ci poso la mano sopra. Si venne a creare una piccola nuvoletta di fumo, che una volta dissolta lasciò il posto a un set di sei spiedi. Con disinvoltura, Tensai afferrò le armi, si avvicinò all'erba intrisa di sangue e ci passò sopra gli spiedi, facendo attenzione a non sporcarsi la mano. Finita l'operazione lanciò i sei Kunai in direzioni diverse.*

(bene, così facendo l'odore di sangue del foglioso si è disperso in più punti... in caso che a queste bestie piaccia il sangue, beh, ci metteranno un po' prima di trovare il proprietario. In questo modo ha anche più possibilità di sopravvivere in caso decidesse di tornare indietro... speriamo bene )

-ora andiamo...-

*senza più dir parola, Tensai, prese a camminare verso nord, dove ad attenderli ci sarebbe stata una rocca forte da espugnare... luogo in cui sicuramente tutti i loro compagni si stavano dirigendo *

(bene.... anche se alla svelta penso di aver tirato su qualcosa di decente... contando gli ultimi avvenimenti, e in caso che la bestia torni...)

*un ultima intensa occhiata fu lanciata verso il ragazzo del clan Loto, messo all'oscuro dal vero motivo per cui Takei aveva deciso di portarlo con se... *

[Stm: 77-2 (fiuto)= 75]

Gdr off// all'ultimo ho usato il fiuto per vedere se si riesce a percepire qualche altro odore nelle vicinanze Gdr on//
 
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Torx
view post Posted on 31/1/2010, 20:44




[P.ti frattura 95-2 = 93]

Il suo piano dopotutto aveva funzionato, infatti la strategia di attirare l'attenzione senza farsi notare troppo era riusacita a garantire al genin l'attenzione dei compagni, che accorsero per aiutarlo; il medico del gruppo si inerpicò sull'albero per tirarlo giù e posarlo delicatamente sul manto erboso sottostante la sua attuale posizione.
Sperava in una possibile cura con calma con ormai il pericolo lontano ma una situazione più grave si mostrò ai loro occhi, infatti l'imprudente ninja che si era inginocchiato a supplicare la belva, con il braccio grondante di sangue, apparve lentamente dalla vegetazione, ciondolante e visibilmente provato dalla copiosa fuoriuscita del liquido vermiglio; subito il medico si precipitò a soccorrerlo e, valutata l'entità della ferita e la quantità di sangue perso, si rivolse a Zeshin per chiedere qualche benda nell'intento di fermare l'emoragia.
Il genin del clan loto provvide subito a disfare parte delle sue fasciature per porgerle velocemente al suo compagno, che le applicò strettamente alla spalla del malfermo tumefatto e, grazie alle sue tecniche mediche ed alla sua quantità di chackra, si apprestò a limitare le perdite ematiche del giovane sprovveduto.


(Poveraccio, chissà cosa credeva di fare... Ora si ritrova con un braccio in meno).

D'un tratto, mentre il gruppo poteva, per la prima volta in tutta questa tumultuosa vicenda, tirare un attimo di respiro, il ninja di Kiri intavolò un discorso su come sarebbe stato utile muoversi in quella circostanza.

CITAZIONE
... Ho pensato a come agire. Ora che il pericolo è a distanza....
...più o meno, non c'è il bisogno di abbandonare lo zoppo, che si è rivelato essere molto ingegnoso nel momento del bisogno, dunque tu lo porterai in spalla. Lo so, penserai “perché proprio io?”, la risposta è semplice: il medico è l'unico che in caso di pericolo ci può effettivamente aiutare, non possiamo farlo stancare... il “pazzo”? Beh, direi proprio di no... io? Beh non penso di aver più le giuste forze per portarlo. Finché non ritroveremo il nostro capo gruppo, penso sarete d'accordo che sia io a prendere in mano le sorti del team, fare di testa propria, come prima, ci porterà solo alla stessa e semplice conclusione -

Zeshin si stupì: lui, proprio lui che poco prima non aveva esitato a proporre di abbandonare il ninja del loto al suo destino, ora proponeva di salvarlo e, addirittura, di farlo portare in spalla da uno dei suoi compagni per muoversi più velocemente e non aggravare le sue condizioni; non potè fare a meno di rimanere allibito ascoltando le sue parole.

(Scusa? Ma ho sentito bene? Mi chiedo quali siano le sue intenzioni, il precedente atteggiamento e questo sono in completa contraddizione... Se ha dimostrato un'incoerenza così grande probabilmente ha in mente qualcosa; tuttavia sono d'accordo con lui sul fatto che ancora potrei tornare utile, quindi non vedo il motivo di fare domande o contrastarlo).

E sia, per stavolta sono d'accordo con te anche se può sembrare di parte: penso di poter essere ancora di aiuto al gruppo e la proposta di essere scarrozzato, per ora, è ben accetta, poichè gli sforzi di poco fa hanno contribuito ad aggravare non poco questa maledetta gamba e se potessi riposare un po' sono sicuro che starei meglio.
E poi, andremo senz'altro più veloci così che non aiutandomi a camminare, viste le mie difficoltà motorie al momento.
Ti ringrazio in ogni caso per l'interessamento, anche se da quel poco che ho capito di te, non l'hai certamente fatto perchè tu abbia compassione del mio stato; in ogni caso, come ho già detto, appoggio la tua proposta.


(E poi vedremo lo svolgersi degli eventi...)

Il ninja di Kiri, mentre Zeshin parlava, estrasse dal rotolo che aveva dietro alla schiena, un set di spiedi, che provvedette a passare nel sangue che era gocciolato sul suolo, per poi gettarli uno alla volta in direzioni diverse; probabilmente lo aveva fatto nel caso che la bestia, o le bestie nel caso ce ne fossero altre, erano probabilmente attratte dagli odori, infatti prima di addentare il braccio del malcapitato lo annusò a lungo piuttosto che squadrarlo con lo sguardo: quale odore più attraente del sangue?
L'idea era comunque molto valida, perchè permetteva di disorientare almeno un po' i pericoli che li circondavano.


(Non credevo fosse così in gamba...)

Complimenti, sei in gamba, ti devo fare i miei complimeti per l'astuzia.

Non potevano perdersi in complimenti, in lontananza ancora le urla ed i rumori della cruenta battaglia al cratere si susseguivano frequentemente, a ricordargli che il pericolo non poteva dirsi del tutto superato.
In ogni caso non era da perdere di vista la loro missione, infatti la loro direzione era verso il forte in cui dovevano essere custoditi i due genin, che rimanevano l'obbiettivo prioritario; nessuno sapeva cosa si sarebbero trovati davanti una volta arrivati là, ma dovevano in ogni caso procedere.
Si stavano preparando per partire quando il genin di Kiri lanciò una profonda occhiata a Zeshin, quasi interrogatoria, che turbò per un attimo la parziale tranquillità del giovaen del clan loto.


(Che intenzioni avrà? Perchè mi ha guardato in quel modo? Mi sembra così strano il suo comportamento...)

Gli interrogativi si susseguivano nella testa del giovane genin, mentre tutto il gruppo si stava ricompattando per sollevare Zeshin e il suo compaesano menomato.
 
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shiroutora
view post Posted on 2/2/2010, 18:17




*A quanto pare Shigeru era riuscito a rallentare la fuoriuscita di sangue dalla ferita e, nonostante essa non fosse ancora guarita, era riuscito a raggiungere l'obbiettivo fissatosi. Nel frattempo Tensai, con vero fare da leader, aveva iniziato a dare ordini ai vari componenti del gruppo: sembrava essere deciso ad andare avanti alla ricerca del fortino e degli altri loro compagni. Shigeru non poté fare a meno di voltarsi, guardandosi alle spalle e fissando la fitta foresta. Il suo pensiero andava al jonin che stava combattendo con la bestia immonda, diffondendo i suoi versi per tutta la foresta.*

(E se il jonin fosse in pericolo? Se tutto ciò non facesse davvero parte della prova? Forse dovremmo tornare indietro a dargli manforte... Konoha potrebbe essere in pericolo...)

*Shigeru si voltò, pronto a esprimere la sua opinione, ma vedere il volto sicuro del ninja di Kiri lo fece desistere.*

(Sembra essere molto sicuro di se: ha proprio gli atteggiamenti di un leader... A differenza di me, che credo essermi fatto trascinare troppo dalle emozioni... Konoha attaccata, ma cosa vado a pensare?!?! Proprio quando quattro dei più grandi ninja di tutto il mondo sono riuniti... E se anche fosse vero, la foresta sarebbe di certo grondante di jonin!)

Shigeru si alzò in piedi mentre tutti gli altri avevano già iniziato a muoversi, scrollandosi di dosso un po' di terriccio, quindi, accelerando leggermente, si portò vicino al ninja di Kiri.

Shigeru: -Non ho problemi ad averti come capo gruppo... Anzi, credo tu sia il più adatto... Avrai la mia più ceca fedeltà...-

*Anche se in cuor suo avrebbe voluto tornare dal jonin, decise di fare finta di nulla e andare avanti: le sue emozioni non avrebbero compromesso la riuscita della missione.*
 
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Soldier93
view post Posted on 4/2/2010, 18:04




Alla fine il gruppetto dei 5 sfortunati Genin, che avevano avuto un incontro ravvicinato con il mostro oscuro, si era riunito purtroppo con un menomato-ferito grave in più che si andava ad aggiungere al menomato di Kiri e al lotoso con una gamba gravemente fratturata. Per fortuna il medico Nara, riuscì a bloccare in buona parte l'emorraggia anche se il sangue continuava ad uscire data la gravità della ferita subita dal compaesano di Zenko. Proprio quel tizio, dopo aver ricevuto le cure e aver detto di essere in grado di camminare da solo, cominciò a perdersi nei suoi pensieri roteando con l'unica mano che gli era rimasta una strana foglia che spesso chiamava amica. L'Uchiha non riusciva a spiegarsi come era possibile una cosa del genere in una situazione tanto seria e pericolosa.

Bah... forse sarà lo shock di aver perso un braccio... forse dovrei farmi solo i cazzi miei a lasciarlo perdere nei suoi pensieri... dopottutto se in questo modo riesci a calmarsi meglio cosi.

Mentre il menomato era intento a giocare con la sua "amica" foglia, il medico stava interpellando il nebbioso. Il ninja di Kiri decise di tenere con sè anche l'elemento diventato un altro peso per il gruppo, visto che poteva reggersi in piedi da solo e camminare. In seguito decise di auto-proclamarsi il capo del grupetto rinscontrando la fedeltà del Nara e del lotoso. In seguito decise di tenere con sè il lotoso, dimostratosi al quanto abile nello sfuggire dal pericolo della bestia oscura. Però il compito ingrato di portarlo sulle spalle a spasso per la foresta toccò a Zenko, che già irritato dalla spavalderia e arroganza del nebbioso, rispose per le rime a quel tizio. Tutto questo quando dal cratere, lontano diverse centinaia di metri ormai, si sentivano le urla della bestia non sapendo però se fossero di dolore o di chissà cos'altro.

Ebbene abbiamo il nostro nuovo capo... potrò sembrare la voce fuori dal coro o quello che volete, ma non seguirò i suoi ordini a me no chè non sembraranno coerenti con le mie idee su una certa situazione... tanto meno sarò il suo fedele schiavetto. Non pretendo di fare il capo, assolutamente... ma preferisco non dipendere da qualcuno di cui non mi fido e tanto meno neanche conosco. Come non bastasse tocca a me portare in spalla quello con la gamba fratturata, visto che ci sono due senza un braccio nel nostro gruppo e concordo che il medico deve rimanere libero da certe occupazioni. Comunque sono in qualche modo "costretto" a portarlo con noi in spalla altrimenti sarebbero capaci di farmi delle storie al villaggio per non aver aiutato un mio compagno foglioso. Poi si rivolse al lotoso in terra Tu invece non aspettarti il viaggio più comodo della tua vita e premetto che non mi farò scrupoli a lasciarti al tuo destino se la situazione lo richiedesse, anche se siamo dello stesso villaggio. Con questo ho finito... andiamocene da qui... le urla di quell'essere in mondo non per forza vogliono dire che il Jonin stia vincendo... anche se lo spero vivamente per il nostro bene e di quello del villaggio.

Dopo Zenko assistì alla performance in "lancio delle armi" del nebbioso che aveva l'intento di disperdere l'odore del sangue del menomato ancora sanguinante. In questo modo nel caso peggiore che la bestia fosse sopravvisuta al Jonin avrebbe impiegato un pò di tempo a cercare la sua preda attraverso l'odore del suo sangue. Finito lo spettacolo Zenko si inginocchiò vicino al suo compagno ferito e porse le spalle.

Dai muoviti a salire visto che abbiamo poco tempo e prima che cambi idea... magari.
 
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view post Posted on 5/2/2010, 14:41

The Pine

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*La foresta risultava tranquilla dopo che il caos dello scontro lontano s'era placato, ma non per questo i Genin non potevano ritenersi al sicuro. Non potevano immaginare chi avesse vinto quello scontro... Quindi dovevano muoversi. Il limitare dell'area non era lontano, ammenocché nella loro fuga non si fossero involontariamente adentrati nella foresta. La selva non li aiutava di certo ad orientarsi... Così confusa e disordinata, uguale e differente in ogni punto.*

Gdr Off/ Nulla da dire °-° /Gdr On
 
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§Requin§
view post Posted on 6/2/2010, 16:18




*Aria fredda e umida si insinuò tra le narici del ninja di Kiri. In quel caso il suo fiuto non era servito a nulla, l'odore del sangue gli riempiva i polmoni, stesso odore che lui stesso aveva contribuito ad espandere nella zona. Oltre a quella spregevole sensazione riusciva a percepire la presenza dei suoi compagni, e più in lontananza, proprio dietro di loro, l'odore del jonin e della bestia che ancora si stavano dando battaglia... la zona sembrava completamente sgombra da qualsiasi trappola o ostacolo. Tensai si girò un attimo per vedere come erano messi i suoi compagni. L'uchiha, che pochi minuti prima aveva apertamente confidato che non avrebbe seguito le indicazioni del nebbioso se fossero andare contro la sua natura, aveva deciso di prendere in spalla il suo compaesano trasportandolo in modo tale non aggravare le sue condizioni; il medico non sembrava avere nulla di particolare e così anche il “pazzo” che aveva incominciato a giocare nuovamente con quella strana foglia che si era portato dietro fin dall'inizio della prova. Al ninja della nebbia scappò un piccolo sorriso alla vista di quella bizzarra situazione. Era strano quanto ora le cose erano più complicate di prima... man mano che si andava avanti provava a capire dove potevano esser finiti, ma ogni zona, ogni punto era completamente uguale a quello precedente, sembrava quasi stessero girando intorno alla stessa zona. Un ninja senza clan, uno degli Specchi Demoniaci, un Nara, uno del clan Loto e un Uchiha, nessuno che potesse usare jutsu in grado di individuare la loro meta, come invece potevano esser persone appartenenti al clan Aburame e al controllo del legno, il destino non li aveva di certo aiutati e quindi si dovevano affidare ai più classici metodi per capire in che parte dovevano andare. *

(allora... se mi ricordo bene il jonin aveva detto che il forte, in cui si trovano i due ostaggi che dobbiamo salvare, si trova a nord dal punto di partenza. Calcolando che prima del fattaccio non abbiamo percorso molta strada e che stavamo puntando nella giusta direzione.. non penso che ci siamo allontanati più di tanto dal nostro obbiettivo. Il modo più semplice per capire dove si trovi il nord però è consultare gli alberi, in caso ci siano tracce di muschio vuol dire che stiamo andando bene)

*intanto i rumori dello scontro tra il ninja di Konoha e la bestia erano cessati, lo scontro era giunto al termine, ma il gruppetto non poteva sapere chi dei due avesse vinto e quindi non gli rimaneva altro che continuare la loro corsa verso il forte. Il nebbioso si staccò un attimo dal gruppo per avvicinarsi così a uno di quegli enormi tronchi che decoravano la zona. Si accovacciò e incominciò ad esaminarli. Dopo poco poté felicemente notare che vi era del muschio su un lato sinistro dell'albero. Senza perder troppo tempo si riunì agli altri per poi informarli del cambio di direzione *

-ok, il nord si trova da quella parte, quindi per adesso faremo questo cambio di direzione. Penso che non ci sia nulla da ridire no? Dobbiamo aumentare il passo, come penso avrete notato, la battaglia tra il jonin della foglia e quella sottospecie di bestia è finita... non possiamo sapere con certezza chi abbia vinto, speriamo bene in qualunque caso-

* e così riprese a correre in quella fredda e oscura foresta. Il suo pensiero in quel momento andò ad Aiko, la kaguya con la quale aveva avuto l'onore di svolgere l'esame genin. Chissà lei come se la stava lei cavando in quel momento.

Gdr Off/ Scusate il post, oggi l'ispirazione sta sotto la suola delle scarpe .-. Gdr On/
 
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Torx
view post Posted on 7/2/2010, 23:00




Finita quella breve discussioen Zeshin si fece forza e, aiutato da alcuni dei suoi compagni, si levò in piedi per avvicinarsi all'uchiha, che avrebbe avuto il compito di trasportarlo: dai discorsi che aveva fatto prima non sembrava aver accettato di buon grado il suo compito, o forse non tollerava solamente l'arroganza e la supponenza, a suo dire, del ninja di Kiri che aveva preso il comando del gruppetto; in ogni caso le scelte non erano molte, infatti per evitare il peggioramento della sua gamba, il genin del loto doveva necessariamente essere trasportato con le metodiche suggerite dal menomato della nebbia.
Si avvicinò lentamente al suo compaesano e disse:


Non so se ti vada o meno quello che stai per fare, se per te io sia un peso o se sopporti a fatica gli ordini da uno che non ritieni tuo superiore, in ogni caso ti ringrazio per il tuo aiuto, eviterò di aggravare la gamba e potrò ancora combattere per la nostra missione probabilmente: cercherò di ripagare il mio debito verso tutti voi per l'aiuto che mi state dando.
Era solo per farti intendere che il tuo sforzo non sarà inutile...


Zeshin si aggrappò alle spalle dell'uchiha e, con un poco di sforzo, portò il suo corpo interamente sulla groppa del genin, che afferrò delicatamente le sue gambe per sorreggerlo al meglio; la posizione non è che fosse poi tanto comoda ma in quel momento non si potevano certamente avere delle pretese.

(Speriamo che il viaggio non sia lungo o avrò oltre che la gamba anche la schiena a pezzi...)

Già, il viaggio: ora che il gruppetto si era organizzato sul da farsi occorreva capire come procedere nella loro missione: il forte era ancora il loro obiettivo principale, ma nel trambusto della battaglia probabilmente nessuno si era accorto di che direzione loro avessero preso e avessero memorizzato in quale fosse il forte.
L'unica informazione che avevano era che dovevano dirigersi a nord, ma senza una bussola o una cartina l'impresa non era da poco: Zeshin cominciò a pensarci un po' su ed ad un tratto gli venne un'idea.


Potremmo...

Bastò un solo sguardo per capire che le sue parole non erano necessarie: infatti il ninja di Kiri stava già attuando quello che Zeshin aveva in mente, e così si strozzò la frase in gola, certo d'altronde che nessuno lo aveva sentito e gli avrebbe fatto alcun tipo di domanda.
Il genin mutilato trovò sul lato di un tronco qualche colonia di muschio, e da questo fatto potè battezzare la direzione da intraprendere: il giovane spronò tutti ad aumentare il passo, dato l'incerto esito della battaglia tra la bestia ed il jonin, e a dirigersi verso l'unico punto della foresta in cui aveva senso andare, cioè l'obiettivo della loro missione.
 
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Soldier93
view post Posted on 9/2/2010, 19:29




Zenko non aveva accettato di buon grado come gli altri gli ordini del nebbioso, in quanto non lo riteneva superiore a lui, ma decise di lasciarli il titolo che si era dato da solo, con l'apoggio del Nara, del lotoso e dell'altro menomato. In fondo l'Uchiha non aveva tutta questa gran voglia di comandare, era una bella scocciatura occuparsi di altri 4 Genin, dei quali 1 era ferito grave e 2 erano stati menomati, chi prima la prova chi durante. Nel frattempo il gran fracasso dello scontro tra la bestia e il Jonin era cessato, non sapendo però chi dei 2 avesse vinto. Ogniuno dei Genin sperava che il Jonin avesse sbaragliato quella creatura da incubo che aveva combinato già gravi danni. Nel frattempo aiutato dagli altri il lotoso si avvicinò a Zenko per essere trasportato in spalla.

CITAZIONE
Non so se ti vada o meno quello che stai per fare, se per te io sia un peso o se sopporti a fatica gli ordini da uno che non ritieni tuo superiore, in ogni caso ti ringrazio per il tuo aiuto, eviterò di aggravare la gamba e potrò ancora combattere per la nostra missione probabilmente: cercherò di ripagare il mio debito verso tutti voi per l'aiuto che mi state dando.
Era solo per farti intendere che il tuo sforzo non sarà inutile...

Di certo il tuo peso fisico lo sentirò e sicuramente non riuscirò a muovermi come voglio io... bah meglio che la prenda come una specie di allenamento con i pesi... sarà per provare a me stesso quanto forza ho. Spero vivamente per te che riuscirai a combinare qualcosa di utile alla fine... altrimenti la frustazione la riverserò su di te e su quel nebbioso che tutti voi apoggiate. Adesso monta e zitto... prima cambi idea come di ho detto prima.

Prima che il lotoso salisse in groppa all'Uchiha, quest'ultimo levò dalla schiena la pesante e ingombrante Katana a doppia lama legandola alla sua cintuna in vita. Tutto ciò per non concentrare meno peso sulla schiena e per rendere in un certo qual modo il tragitto al ferito.

Certo non può prendere di essere trasportato dalla carrozza del signore feudale e se si lamenta credo che lo butterò in terra senza troppi complimenti fregandomene da dove viene e di quella gamba spappolata che si ritrova... un momento e adesso quella testa di cazzo del nebbioso che sta facendo...

In quei momenti di silenzio il nebbioso menomato cominciò a a guardarsi intorno, in cerca di qualche punto di riferimento. Nonostante la tragedia a cui aveva assistito poco fà, nessuno dei ninja lì presenti si era scordato del loro obbietivo, procedere verso Nord in cerca del forte nel quale due Genin erano sotto interrogatorio da parte di due Chunin. Il nebbioso stava cercando un qualche segnale naturale che indicasse il Nord e dopo aver girato un pò riuscì a trovare del muschio sulla corteccia di un albero poco distante dal gruppetto di ninja. Molti sanno che il muschio cresce solamente sul lato nord di rocce o alberi, ma pochi riescono a ricordarsene nel momento del bisogno. Anche il lotoso aveva pensato la stessa cosa, ma era stato preceduto e preferì tacere.

Bè abbiamo trovato la direzione in cui dobbiamo andare... adesso muoviamoci... la festa nel cratere non si sa per chi è finita bene... potremmo ritrovarci nuovamente davanti quell'essere immondo... e poi portare questo tizio non è per niente facile.

Come prima intuizione non c'è male "capo".
 
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shiroutora
view post Posted on 10/2/2010, 19:20




*A quanto pare tutti, più o meno a malincuore, avevano accettato di essere comandati dal ninja di Kiri e avevano eseguito i suoi ordini. Shigeru in quel momento non avrebbe dovuto fare niente e, nonostante questo lo facesse sentire un po' inutile per il gruppo, aveva deciso di seguire gli ordini del ninja di Kiri e sarebbe andato fino in fondo. Quello, dal canto suo, era a capo del gruppo da poco tempo e già si era dato da fare, trovando un modo per spargere il sangue del ninja ferito in tutta la foresta, così da confonderne le traccie.
Ormai il gruppo era pronto a partire, ma fatto qualche passo si resero tutti conto di non sapere dove si trovasse il castello, loro destinazione e luogo in cui avrebbero completato la missione. Nella mente di tutti balenò la stessa idea, ma solo uno fu il primo a metterla in pratica, proprio il Kiriano.*


(Naturale, il muschio cresce nel lato più umido di una corteccia, il nord... Spero solo riesca a trovare davvero ciò che cerca perchè...)

*Ma a quanto pare il ragazzo era riuscito a trovare il muschio ed era sicuro sul dove si trovasse il nord. Quindi, poichè i rumori della battaglia erano all'improvviso cessati, chiese al gruppo di accelerare il passo o si sarebbero trovati nuovamente nei guai, quindi partirono tutti con la velocità massima consentita dalla presenza di feriti.*

//Non avevo nulla da aggiungere...//
 
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.:Inner_empty_of_Sai:.
view post Posted on 11/2/2010, 13:16




Fissavo la mia foglia girare, mentre tutti si davano da fare per trovare una soluzione, io non ero bravo nei rompicapo come quelli, perciò lasciavo fare agli altri. Il ninja di Kiri, quello senza braccio come me, colui che più di chiunque altro poteva capire il mio dolore in quel momento, prese le veci del capo, io non avevo nulla in contrario anche perché, non si aveva molta scelta in quel momento, in situazioni come queste bisogna accontentarsi. Ma come al solito c’era sempre chi si doveva lamentare. Nonostante gli sbuffi, il ninja di Kiri aveva dimostrato di essere molto abile e valoroso. Primo perché riuscì a disperdere il mio sangue, per non attirare belve feroci, secondo perché era riuscito a individuare il nord, semplicemente notando uno strato di muschio su un albero. E’ risaputo che il muschio cresce sulla corteccia di un albero, nella zona più umida, dunque proprio il nord, ma qualcosa non mi convinceva, quella foresta non era affatto normale, il magnetismo poteva essere sballato, e poi la luce filtrava pochissimo, ciò può comportare, la crescita di muschio anche in altre parti dell’albero. Comunque decisi di non dire nulla, il Kiriano sembrava essere molto sicuro di se e allora lo feci fare. Ora però dovevamo metterci in marcia, i rumori dello scontro erano appena finiti, non sapevamo il vincitore, quindi nella peggiore delle ipotesi, avremmo potuto imbatterci nuovamente in quella specie di bestia-spirito. Anche se il mio cuore desiderava più che mai la vittoria da parte del Jonin di Konoha. Il gruppo si incamminò, l’Uchiha prese sulle spalle il ninja con il ginocchio rotto e incominciammo a camminare verso l’ipotetico nord, dove avremmo dovuto trovare il Forte. Questo Forte, che ormai sembrava una meta irraggiungibile. Quello non pareva più un torneo, ma una tortura, come si fa a liberare dei Genin in una foresta, abitata da belve come quelle. Brutti ipocriti e sconsiderati capi della foglia, mettere in pericolo ragazzi che faranno il futuro dei ninja. Speravo per loro, che c’era una motivazione più che valida per tutto quello che stava succedendo.

CITAZIONE
[Vta: 43 – 4 (ferita) = 39]

La ferita sanguinava ancora, anche se lievemente, e il dolore ancora si faceva sentire. Non sentivo più il mio braccio, ciò mi fece ritornare al presente, tornai lucido dallo stato di trans e posai la foglia in tasca. Dovevo concentrarmi, non so quanto avrei resistito ancora.
 
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view post Posted on 12/2/2010, 18:36

The Pine

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*E così i Ninja proseguirono a "nord". Ma dove era il nord in quel labirinto? Il muschio che, grazie alle ombre delle imponenti chiome, cresceva ovunque sulle cortecce non poteva di certo dar aiuto ai poveri feriti che vagavano nel vuoto di una direzione che solo la memoria pateva loro indicare... Il loro cammino proseguì e intanto il sole lento volgeva il suo sguardo al retro dei monti lontani.*

 
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