| *Finalmente il jonin si alzò, per parlare ai genin di quella che sarebbe stata la loro prova. Shinji non aspettava altro, l'attesa lo stava snervando, partecipare a una prova ipoteticamente mortale senza sapere di cosa si trattava era tutt'altro che piacevole. Fortunatamente, l'attesa era finita, il jonin fu piuttosto veloce nello spiegare, e in pochi secondi la curiosità di Shinji era pienamente soddisfatta.*
Jonin: - Okay, ragazzi... La situazione è questa. Voi siete il gruppo uno, no? Bene. Ora vi farò entrare tutti nella foresta della morte... Una volta dentro sarete abbandonati a se stessi e solo il vostro capo che... Aspettate... Sì, è Shido Mizuni, o Mizumi... Non mi ricordo bene... Sì, insomma... Solo lui avrà il compito di gestirvi e regolarvi. Ad un paio di giorni da qui, verso nord, v'è un piccolo forte in legno difeso da un gruppo di Chunin. Quello è il vostro obbiettivo. I Chunin stanno interrogando due agenti che dovrete salvare prima che cantino. Beh... Che dire... Buona fortuna. -
*Grazie alla sua memoria, Shinji ricordava perfettamente come era fatto fisicamente il ninja che aveva risposto al nome di Shido Mizumi nella consegna dei risultati dell'esame precedente, non ebbe problemi a riconoscerlo in mezzo agli altri genin.*
(Shido Mizumi? Uhm, è quel ragazzo lì, ma mi sono sconosciute abilità e facoltà intellettive. Speriamo sia un buon capo. Perlomeno è di Konoha, ciò dovrebbe essere positivo, almeno per noi ninja della foglia. Strano però che non abbiano scelto quella ragazza...sembra stramba, ma ha ottenuto l'eccellenza alla prova, sicuramente non sarebbe male come capo....Uhm, ciò è strano.)
| Noi ne sappiamo quanto te. Piuttosto, che ne dici della prova?|
(Uhm...non so se essere preoccupato o disgustato. Questa prova simula una missione, ma non capisco se l'interrogatorio, i chunnin, il forte siano finti o reali. Se fosse tutto finto, mi sembrerebbe di partecipare a un teatrino, e se fosse vero, mi sembrerebbe una missione fin troppo seria per un semplice esame.)
| Hai ragione, speriamo sia una via di mezzo allora.|
*Shinji aspettò che il jonin aprisse la porta, poi entrò lentamente, voltandosi continuamente dietro di sè, come se non volesse affatto entrare. Ma ormai era già dentro, e anche gli altri lo avevano raggiunto, il jonin aveva già chiuso la porta, era tardi per i ripensamenti. E in fondo, nonistante Shinji continuasse a udire una vocina che gli intimava di abbandonare, una ancora più forte lo spingeva a proseguire. Non poteva arrendersi così, doveva almeno provare, quell'esame finora era andato bene, non voleva affrontare il disonore della sconfitta e la seccatura di un secondo tentativo. Ormai i genin erano, come li definiva il jonin, "lasciati a sè stessi", e dovevano cavarsela da soli, confidando nelle capacità del loro capo. Proprio il ninja designato a fare da leader alla squadra prese la parola, iniziando un piccolo discorso per ottenere la fiducia degli altri genin*
Shido : Ok, amici, io sono Shido Mizumi, del clan della Foresta. Come avete ben capito, sono stato nominato vostro capo, non so esattamente la motivazione. ma è così; quindi, allo stato attuale delle cose, vi chiedo solo una cosa: cooperazione. Più siamo uniti e più possibilità abbiamo di superare la prova, e di superarla da vivi..Spero per voi vada bene..
*Un simile discorso non aveva nè migliorato nè peggiorato l'immagine che Shinji aveva di quel genin. Shido aveva usato frasi che qualunque capo avrebbe usato per incitare la propria squadra, non bastava quello a dare a un capo la stima e la collaborazione dei sottoposti, eppure Shinji voleva, anzi è più corretto dire che doveva, dargli una possibilità. Avrebbe rispettato le sue decisioni, finchè queste si fossero rivelate razionali e sensate. Qualora seguire le direttive di Shido si rivelasse svantaggioso, Shinji non avrebbe esitato a decidere le sue azioni da solo.*
(Un vero ninja sa quando bisogna ascoltare i superiori, e quando invece bisogna decidere da soli. Probabilmente la prova serve anche a giudicare questo.)
*Shinji si avvicinò a Shido, per esprimergli le sue opinioni, e augurargli buona fortuna. La sua voce era bassa, quasi sibilante, non voleva che gli altri sentissero perfettamente, anche se in realtà quello che stava per dire non nera un segreto, probabilmente tutti gli altri pensavano la stessa cosa.*
-Sappi, Shido, che per il momento, io e i miei insetti abbiamo fiducia in te, e ti accettiamo come capo. E dal momento che è assai raro che io riponga fiducia in qualcuno, spero di non riporla nella persona sbagliata, spero ti rivelerai un buon capo,sicuramente sei stato scelto per un motivo, quindi ti auguro buona fortuna. Io e i miei insetti collaboreremo per il bene comune della squadra, finchè questo si rivelerà utile, puoi contare su di noi.-
*Espressi i suoi pensieri, Shinji si allontanò da Shido, dirigendosi verso uno dei tanti alberi. Girò lo sguardo a destra e sinistra. Da una parte, c'era l'uscita dalla foresta, la luce, la sicurezza. Ma tutto questo era sbarrato da una rete impossibile da oltrepassare. Dall'altra parte, si faceva largo l'oscurità che troneggiava nella foresta, una serie di brividi attraversò il corpo di Shinji mentre osservava quello scenario terrificante. Era davvero un pessimo posto dove trascorrere una giornata, peggio ancora una prova d'esame. Fissando l'unica direzione che i ninja potevano prendere, Shinji sospirò.*
(Ma guarda in che situazione mi son cacciato. Beh, cerchiamo almeno di sopravvivere...)
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