Hibana no Hiroba

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Torx
view post Posted on 20/11/2009, 20:08




Era mattina, l'alba di un nuovo giorno.
Si, un nuovo giorno ma non uno come tanti, infatti quello era il giorno di inizio del torneo, il torneo che avrebbe potuto fargli compiere un salto in avanti nella sua strada verso la verità, il torneo chunin.
Dall'ansia e dalla tensione Zeshin aveva preparato tutto il necessario la sera precedente: la sua calzamaglia del clan loto, le sue armi e i vestiti, perfino i sandali erano accuratamente riposti sotto la sedia; un tale ordine in casa sua non si era mai visto.
Si alzò di buon'ora il giovane genin per fare colazione, non troppo leggera per non crollare ma nemmeno troppo pesante per addormentarsi dopo un'ora: si vestì di buona lena e uscì di casa, sospirando al pensiero di non sapere se e quando l'avrebbe rivista; uscì in strada che il movimento non era ancora molto, per cui fece un largo giro per arrivare al luogo del torneo, dal momento che aveva voglia di sgranchirsi un po' le gambe prima di arrivare al dunque.
Mille pensieri gli balenavano in testa...


(Cavolo sembrava non arrivare mai questo giorno... ed invece ormai è qua... Chissà come andrà; devo diventare chiunin a tutti i costi, sarebbe rovinoso dover aspettare ancora 6 mesi...
Ma un momento: e se poi al torneo mi ricapita come negli allenamenti? Che cosa farò? Sarò totalmente fuori controllo come allora? Non c'è modo di saperlo ma tanto... Non è che faccia molta differenza, ormai.)

Erano passati ormai diversi minuti dacchè Zeshin gironzolava nervosamente per la citta, che ormai si era riempita di persone, soprattutto molti estranei provenienti dagli altri villaggi.
La piazza, comunque, era ormai vicina e i passi del ninja si faceva no sempre più pesanti e titubanti; il timore e l'ansia impedivano di proseguire il cammino.


(Zeshin che diavolo fai? Te la fai sotto adesso? Muovi il culo!)

Cercando di trovare sicurezza nelle sue forti parole, il genin girà l'angolo e vide in lontananza la grande piazza di Konoha gremita di persone, una mole in cui lui, singolo individuo, sembrava scomparire.
Era ormai a pochi metri dalla folla e si fermò: cercò di snebbiasi la mente da tutti quei fantasmi e quelle assurdità che imperterrite continuavano a tormentarlo da ore, deglutì l'amaro boccone dell'insicurezza, si fece coraggio ed entrò; gironzolando nei dintorni del suo ingresso non scorse nessuno che potesse conoscere, che fossero compagni d'accademia o di missione.
Riuscì a scorgere in lontananza solo un suo assiduo cliente, Suzaku gli pareva fosse il suo nome, ma non ebbe la voglia di salutarlo, anche perché probabilmente non lo avrebbe nemmeno visto...
La piazza continuava a riempirsi ed il senso di claustrofobica compressione ad aumentare: cercò di non pensarci, concentrandosi a studiare visivamente i ninja che sarebbero potuti essere suoi avversari, seduto sopra un corrimano di pietra che costeggiava la scalinata di una modesta dimora.

 
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.Cloud7th
view post Posted on 21/11/2009, 04:29




*Jusuke era stato il primo ad arrivare come non poteva essere altrimenti visto l'ora a cui si era presentato al raduno. Mezzanotte spaccata del primo giorno. Preso dall'entusiasmo non si era reso conto che i ninja di Konoha potevano essere benissimo gli ultimi ad uscire di casa, infatti in pochi minuti sarebbero giunti al luogo dell'incontro che si trovava proprio nel loro villaggio.*

*La notte trascorreva veloce, e Jusuke dopo circa un ora si addormentò per essere svegliato verso le 11 del mattino dagli schiamazzi dei colleghi giunti sul posto. I Primi a giungere furono un Uchiha, facilmente distinguibile dal tipico simbolo del clan e un altro ragazzo biondo. Jusuke non conosceva nessuno dei due e quindi rimase in disparte.*

*Il terzo Genin a giungere sul posto era un Nara, Jusuke non lo conosceva di persona, ma all'interno del clan era abbastanza famoso.*

(...quel ragazzo dovrebbe chiamarsi Akira, si vocifera sia molto potente...meglio tenerlo d'occhio)

*Il nara attaccò subito discorso insieme agli altri due. Ancora una volta Jusuke preferì starsene per i fatti suoi*

*Passato mezzogiorno l'affluenza aumentò notevolmente, molte faccie note al ragazzo si facevano vive, alcuni compagni d'allenamento, altri con cui aveva condiviso missioni. Tutti però erano impegnati in discussioni più o meno interessati.*

*Ad un certo punto fece la sua comparla l'amico storico di Jusuke, il buon Pazuiki, compagno sia d'accademia che di missione, nonche acerrimo rivale. Il ragazzo sembrava un pò disorientato e si guardava intorno nella folla come stesse cercando compagnia.*

(...ora viene qua, lo sento, lo sento.....)

*Ed infatti il buon ninja si diresse proprio da Jusuke*

Pazuiki:"Weeee ombra annoiata!!! Eccoti qui, come va?…Sembra che tu sia qui da molto, hai adocchiato già qualcuno di forte??!?"

(...te pareva)

"Ciao Stuzzicandente, eggià, sono proprio un idiota, sono qua da mezzanotte, e l'unica cosa che ci ho guadagnanot è un bel raffreddorte..coff coff."

"...Comunque, se intendi più forte di te, credo tutti, del sottoscritto non saprei, non li conosco. I due Nara presenti, Akira e Satoshi sono veramente in gamba. Spera di non incrociare la loro strada. Comunque se devo dirtela tutta è kiri che mi fa paura, non conosco nessuno di quel villaggio, dicono abbiano Jutsu spaventose."

*Pazuiki si sedette insieme a JN a discutere sull'imminente evento, e il tempò passò più velocemente. Si concluse il primo giorno di ritrovo ma degli altri villaggi nemmeno l'ombra.*

"...Qua l'attesa si fa lunga, tronchetto, che ne dici di uno spuntino, ho portato parecchia roba buona..."

*Jusuke prese il suo capiente Zaino e iniziò a tirare fuori, quasi forse una borsa magica, cibarie di ogni tipo con le quali cominciò ad abbuffarsi, offrendone un po' anche all'amico...*

(...speriamo si inizi presto)

Edited by .Cloud7th - 21/11/2009, 04:58
 
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view post Posted on 21/11/2009, 10:26

lo cavalier del Gangbang!!

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*Masaru poco tempo dopo aver terminato la sua missione a Konoha con 2 genin di konoha Kenzo Sodayoshi del clan Aburame e Jakemba Kaguya del clan Kaguya si era recato dal nuovo Kazekage per fare rapporto e per comunicarli l'intenzione di partecipare al torneo Chunin, dopo una breve chiacchierata e aver ricevuto un piccolo dono dal Kage, si era recato a fare acquisti soprattutto equipaggiamenti e armi, questa volta il ragazzo voleva diventare chunin, l'altra volta non aveva avuto successo, ma aveva affrontato il torneo appena diventato genin e non si era preparato a sufficienza.*

*I giorni che precedettero l'inizio del torneo si era allenato senza sosta per essere al massimo della forma, il torneo si sarebbe sostenuto a Konoha, quindi si mise in viaggio qualche giorno prima in compagna del kage di una jonin davvero stupenda e di altri candidati genin, l'idea di arrivare in anticipo era dovuta all'intenzione di abituarsi al villaggio di Konoha, l'aveva già visitato qualche settimana prima durante la missione di cattura di un ladro ma, questa volta voleva studiare tutto il territorio per non essere preso di sorpresa dalle prove in cui avrebbe partecipato.*

*Finalmente il giorno tanto atteso arrivò il ragazzo di suna tornò a chiedersi chi sarebbero stati i suoi avversari, se avrebbero partecipato anche i 2 genin che avevano partecipato con lui nella missione o qualche altro ninja del suo villaggio oltre a quelli che avevano fatto il viaggio con lui*

*Mentre camminava tra i vicoli di konoha si sorprese di notare come anche la popolazione del villaggio attendesse questo evento, tutto il villaggio era addobbato case, negozi e locali con vari striscioni, che ho portavano scritte di benvenuto ai ninja, o vi erano scritte frasi che auguravano buona fortuna ai partecipanti o ancora cercavano di attirare i ninja nei loro locali con frasi a volte anche molto stravaganti per invogliarli a fare acquisti da loro o per offrirli alloggio.*

*Il genin dell'argilla, era in anticipo rispetto all'ora dell'incontro e quindi passeggiò ancora un poco nei vicoli del villaggio per rilassarsi un pò e far passare la tensione che lo avvolgeva*


(Questa sono molto più preparato del precedente torneo, ho comprato dell'ottimo equipaggiamento, mi sono allenato tantissimo, non finirà come lo scorso torneo)

*Nel precedente "mini" torneo chunin, Masaru aveva superato a stento la prova teorica e nello scontro che aveva affrontato contro un genin di konoha del clan delle ombre non era stato in grado di mettere a segno un attacco, la superiorità del suo avversario era stata palese fin dall'inizio dello scontro ma il genin di suna con grande forza di volontà e testardaggine era riuscito a resistere a tutti gli attacchi del nemico, salvo doversi poi arrendere quando l'ennesimo attacco era stato parato senza troppi problemi, quell'umiliazione gli bruciava ancora e questa volta aveva tutte le intenzioni di rifarsi.*

*Il torneo stava per iniziare ed era ora per lui di presentarsi al luogo di incontro, dopo aver chiesto informazioni aveva scoperto che il punto di raduno era vicino all'accademia ninja e ai campi di allenamento, su una piazza allestita su una base rocciosa e al centro c'era un'enorme fontana ornamentale, gli avevano che detto che non avrebbe potuto sbagliare e quando arrivò nella piazza capì il perchè, era una piazza che si estendeva per almeno un chilometro, era maestosa ed impossibile da non notare; il sole era sorto da pochi minuti ed il ragazzo non vedeva l'ora di mettersi finalmente alla prova nelle varie sfide che avrebbe dovuto affrontare da li a poco*
 
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~Giova~
view post Posted on 21/11/2009, 10:39




Un movimento proveniente dalla sua destra ridestò Suzaku dal suo riposo...aprì gli occhi e girò lentamente la testa per vedere cosa fosse stato..

chi si è mosso?? oh...

Lentamente, come se avesse avuto un illuminazione, Murasaki si alzò da dove era seduto lasciando solamente dell'erba schiacciata sotto di se e si diresse verso Akira che stava già parlando con Kakuzu

chissà coas avranno da dirsi..è inutile andare a fare gruppetto via per di là..magari Akira vuole solamente restare solo con i propri fantasmi...bah..non capite niente, lascitelo solo per un pò..sarà lui a venire in cerca di voi non appena si sarà ripreso...

Suzaku sucessivamente si alzò in piedi per stiracchiarsi un pò..era li già da alcune ore ed i ninja continuavano ad arrivare..

a quest'ora i ninja degli altri villaggi dovrebbero essere per strada..sono ospiti di un paese straniero e si stanno già facendo attendere..non mi sembra un bell'inizio...eheh...dunque..vediamo se è arrivato qualcuno che conosco...

Suzaku si spostò di qualche metro per avere una visuale maggiore e notò qua e la qualche ninja solitario, che se ne stava per i fatti suoi..poi vide Murasaki allontanarsi da Akira e dirigersi verso la fontana

ha in mente do buttarsi dentro? sarebbe una bella cosa, così gli si rinfrescano per bene le idee..ne avrebbe bisogno...

Murasaki si avvicinò al borso ma non per buttarsi, bensì per rinfrescarsi il viso...

bah..fa lo stesso...dunque..continuiamo la ricerca..

Vide Pazuiki avvicinarsi ad un Genin appoggiato all'albero che però non conosceva

quel ninja era qui prima di me....almeno mi sembra di ricordare...ha una coperta con se...che abbia dormito qui tutta la notte?? pazzo direi....

Poi spostò lo sguardo verso un altro albero..e vide un Genin a lui conosciuto..si avvicinò per vedere meglio e lo riconobbe...Kisho Aburame..

Hey ma quello è Kisho!! da quanto tempo non lo vedevo...cos'ha? sembra timido...che gli è successo?? adesso vado li a fare quattro chiacchere..non ci siamo più visti dal tempo della prima missione..ahah...cavolo che avventura quella volta...

Suzaku si incamminò verso l'albero in cui era appoggiato Kisho...

Suzaku:Hay Kisho, come stai? da quanto tempo! ti ricordi di me? abbiamo affrontato la nostra prima missione assieme...eravano inoltrati nella foresta della foglia e....

i ricordi di quella missione raffiorarono a mente..sangue, grida, massacri, lupi...e non riuscì a terminare la frase

Suzaku:si insomma...hai capito credo...posso sedermi vicino a te? sai, speravo tanto di trovarti a questo torneo...

mi ero scordato di tutto il dolore visto e provato durante quella missione...maledetti lupi...hanno assassinato quasi un'intera carovana...maledizione...c'era anche un terzo ninja a guidare la spedizione..se non ricordo male si chiamava shigeru ed era un Nara..dovrebbe esserci anche lui da qualche parte...dopo guarderò meglio...

Aspettando una risposta da parte del compagno si sedette accanto a lui..l'erba aveva un sapore fresco e bagnato..segno che durante la notte era stata annaffiata per renderla splendida per quel grande giorno...

All'improvviso qualcosa attirò l'attenzione di Suzaku..poco distante da lui passo un ninja con uno strano coprifronte...non presentava il simbolo della foglia, bensì un altro....il simbolo di Suna...Suzaku non lo perse un attimo e lo seguì con lo sguardo


bene bene..e così quello è un Genin di Suna..questo significa che lentamente stanno arrivando...ahah..non vedo l'ora di iniziare..si accorgeranno presto che Konoha non è affato un paese di smidollati...

Suzaku:hey Kisho..a quanto pare..stanno arrivando...guarda quello...

e fece un cenno indicatorio con la testa
 
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view post Posted on 21/11/2009, 11:53
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*Doveva trattenersi e non fare niente di insensato. Chissà quanti altri Uchiha avrebbe incontrato durante la manifestazione. Sapeva anche che tra di loro si poteva trovare della brava gente, che soltanto poche mele marce non potevano rovinare il nome di un Clan. Però Akira non riusciva ancora a condividere delle emozioni con i portatori di quegli occhi, lo Sharingan. O almeno al momento non riusciva a farlo. Quando vide Kazuku avvicinarsi verso di lui sbuffò, sconfitto. Quel ragazzo era decisamente ossessivo.*

(Ma perchè non vuole capire??? Sto soltanto cercando di salvaguardare la situazione... Ancora non riesco a distinguere chi fra i membri di quel Clan possano essere dei fedeli compagni e chi degli sporchi traditori....)

-Kazuku ascolta... Forse tu non hai capito quello che sto facendo... sto cercando di evitarvi, poichè ho molte difficoltà a restare calmo quando sono in presenza di uno di voi... Per ora la cosa migliore da fare è questa... Ancora non vi conosco... Né a te, né a Suzaku... Non so chi fra voi due potrebbe rivelarsi un buon amico... o chi un traditore... so solo che siete degli Uchiha... e fino a quando non vi conoscerò meglio vi tratterò come tali... dovrete dimostrarmi di non essere come...-

*Stava per dire il nome di Kyosuke. Si fermò di colpo, poichè se l'avesse detto chissà con quante altre domande lo avrebbero tormentato. Finì la frase con calma, guardando un punto indefinito della folla.*

-..come quell'assassino...-

*Poi Murasaki lo prese in disparte, portandolo qualche metro più in là. Lo Shinobi fu veramente sollevato da quel gesto dato il fatto che aveva preso le distanza da Kazuku. Poi gli parlò, spronandolo a dare il massimo durante il torneo. Akira gli sorrise e lo accompagnò alla fontana, per farlo rinfrescare un po'.*

-Certo che mi impegnerò al massimo!!! E anche tu mi raccomando... Non dimenticare che...-

*Improvvisamente l'attenzione del quattordicenne fu attratta da una lastra di metallo. Nel centro di quest'ultima padroneggiava il simbolo del Villaggio di Suna.*

-Fratello guarda!!!-

*Prese il braccio del suo amico, per richiamarne l'attenzione. Contemporaneamente seguì con lo sguardo la chioma bionda del ragazzo che indossava fiero il coprifronte del suo Villaggio, Suna.*

-Sono arrivati gli Shinobi di Suna!!!-

(Non vedo l'ora di confrontarmi con loro... Questa manifestazione non ha il solo scopo di assegnare le promozioni al rango Chunin, ma far conoscere ai giovani Shinobi le differenze di potenziale fra le tecniche di ognuno... Probabilmente ci saranno anche degli altri Nara...)

*Rimase ad osservare la scena, con lo sguardo puntato sul Genin straniero. Chissà dove erano i suoi compaesani in quel momento.*
 
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.Jin
view post Posted on 21/11/2009, 12:15




Ero li da ormai tanto tempo; almeno il tempo necessario per constatare che molta gente era arrivata nella piazza grande di Konoha, tutti genin ansiosi di affrontare il toreo.
Stavo ancora giocherellando con l’acqua della fontana quando stranissimi discorsi arrivarono veloci alle mie orecchie, discorsi che non poco turbarono la mia tranquillità ed il mio stato d’animo..
Pareva che un Nara odiasse tutti gli Uchiha e continuava ad insistere che fosse stato meglio stargli alla larga per non aggravare la situazione, o per non avere problemi; la calma che fino a quel momento mi aveva pervaso all’improvviso sparì in un istante, facendomi automaticamente alzare. Dunque dirigendomi verso il Nara, che in quel momento si era allontanato leggermente con l’unica persona di mia conoscenza in quel luogo, Murasaki, iniziai a parlare, ovviamente senza mancare di rispetto, poiché era na delle cose che più odiavo:


Shido : Salve ragazzi, ciao Murasaki, come va?

Poi rivolgendomi in prima persona al Nara..

Shido : Hey ciao, ascolta, non ho origliato, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare i tuoi discordi fatti poc’anzi con i nostri coetanei Uchiha, e lascia che ti dica una cosa, non la prendere come un’offesa, ma il tuo discorso in questo frangente è alquanto insensato.. Indipendentemente da cosa ti è potuto succedere, sei all’esame di selezione dei Chunin! Noi tutti ninja di Konoha dovremmo unire le nostre forze per cercare di passare! Non escludo l’opzione che una papabile prova consista dell’essere divisi in gruppi, e se ti troverai in squadra con qualche Uchiha cosa fai? Gli uccidi? Lavori da solo rischiando di fallire?? Riconsidera ciò che hai detto e porta i tuoi problemi dentro te, cercando di risolverli in altre situazione…E’ un consiglio spassionato che ti do, se vuoi evitare rogne..

Poi proseguii indietreggiando lentamente, come per tornare al suo posto..

Shido : Non volevo disturbare la tua giornata, ci si vede più tardi..

Mi girai e continuai a camminare lentamente pensando a molte cose..

Bhè, se la voce che Oto e Suna vogliono attaccarci, allora si che dovremo fare lavoro di squadra, e quello li ci rimetterà le penne se continua con questo suo atteggiamento..
 
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.:Virgo:.
view post Posted on 21/11/2009, 12:18




* La notte passava lenta e calma lì fuori, mentre Seiji, nel suo comodo letto, riposava in vista del torneo chunin. L’indomani avrebbe dovuto trovarsi in piazza insieme a tutti gli altri partecipanti, dove avrebbero ricevuto ulteriore informazioni dai kage che presenziavano all’avvenimento. La maggior parte sicuramente era tesa e preoccupata, ma il marionettista non soffriva di questi problemi, infatti era beatamente cullato da Morfeo. La calma apparentemente emanata dalla sua figura era il suo forte. Rimaneva sempre tranquillo all’esterno, anche se dentro la sua mente si scatenava un putiferio. Era il suo modo di fare, il suo carattere, il suo vero io. Solitamente non faceva alcun tipo di sogno, eppure, quella notte si ritrovò a sognare la sua nonna morta pochi giorni addietro. *

* Era dentro il bagno del piano superiore e vedeva la nonna affacciarsi dal balcone, sorridente. Questa si voltò un attimo verso il ragazzino dai capelli rossi e subito si rattristò… Era piccolo e innocente come i suoi genitori, ninja morti al servizio del villaggio. Lei nascondeva un grande segreto, Seiji lo aveva capito, ma non aveva il coraggio di chiederle cosa era che non sapeva. Poi l’immagine cambiò. Si trovava sempre nello stesso luogo, però ora era cresciuto, ora era un genin del villaggio della foglia. Aveva le sue catena lamellata in mano, mentre, come nell’immagine precedente, la nonna era affacciata sul balcone. Questa però, quando si girò, si trovò una lama puntata al collo dal nipote che aveva gli occhi insanguinati. L’anziana signora rimase impietrita da quello sguardo, mentre Seiji si apprestava a spiegare il perché di quel gesto. *

“ Cos’è che mi nascondi da tutto questo tempo, vecchia!? Dimmi o ti uccido immediatamente. Sai che ho sempre avuto poca pazienza, quindi non peggiorare la situazione. Parla e rimarrai in vita, taci e giungerai all’inferno. Ti do cinque secondi di tempo! ”

* La donna implorava il nipote di lasciarla libera, che non poteva raccontargli quel segreto che tanto gelosamente custodiva e che tanto misteriosamente la faceva star male. Seiji tremava e la lama, per via dei tremiti, si avvicinava pericolosamente alla vena del collo. Urlava di volere una risposta però, siccome non l’ottenne, fece scivolare la punta della sua arma nella carne del collo. Uno spruzzo di sangue inondò gli abiti del ragazzo e della vecchia signora, la quale cadde dal balcone, tuffandosi involontariamente in quella immensa piscina che si trovava all’esterno. Il marionettista con sguardo diabolico si avvicinò al balcone per vedere il corpo della nonna steso sull’acqua, in segno di morte. *


* Seiji si svegliò per via della sveglia sul comodino. Sudava freddo, poche volte era successo una cosa del genere. Con calma e ancora un po’ assonnato spense la sveglia. Si era dimenticato del torneo per colpa di quel sogno. Si alzò dal letto ed uscì dalla sua stanza, dirigendosi in cucina. *

( Perché ho fatto questo sogno? So benissimo che ad ucciderla sono stati tre ninja che mi sono sfuggiti e che per di più alcuni jonin stanno indagando su questo omicidio… Non vedo perché ho sognato di essere stato io ad ucciderla… Questo sogno mi ha ricordato quando da bambino percepivo che nel suo sguardo c’era qualcosa che non andava, di solito assumeva quella smorfia quando le parlavo dei miei genitori, però non vedo come possa essere collegato con questo sogno. )

* Prese una mela dal cestino della frutta e se la portò alla bocca. Non riusciva ad assaporarla come si deve, era troppo preso da quel sogno. Si avvicinò al calendario per vedere che giorno era. Sua nonna lo aveva riquadrato con un pennarello rosso, indicava che doveva essere un giorno importante. *

( Un giorno importante eh? Eppure non mi viene in mente perché questo giorno dovrebbe essere tanto importante. Ma poi non m’interessa così tanto se era importante per lei, tanto è morta quindi… )

* C’era qualcosa che non andava in lui. Se n’era accorto, ma doveva capire. Si sedette al tavolo e si mise le mani sulla fronte. Era visibilmente frustato, mai si era sentito così in vita sua. Come mai non si sentiva solo come quando gli erano morti i genitori? Perché non le mancava per nulla la persona che per tutta la vita gli era stata accanto? Perché se ne fregava di tutto quello che interessava lei? *

( Volevo ucciderla… È l’unica ipotesi che dia una risposta a tutto. Ho sognato di essere stato io a ucciderla perché il mio io interiore voleva farla fuori per qualche strano motivo. Inoltre non sento per nulla la sua mancanza, anzi, nel vederla lì in piscina, piena di sangue, non provavo davvero rabbia. Voglio la vendetta sì, ma non voglio vendicare la sua morte, voglio solo fargliela pagare a quei tre perché l’hanno uccisa loro al posto mio… Sono certo sia così, anche se non capisco il perché… )

* La sua riflessione fu interrotta da un chiacchiericcio continuo che proveniva dalla strada. Seiji, leggermente stupito, si affacciò dalla finestra. Era ancora l’alba, eppure, parecchia gente si muoveva entusiasta lì in strada con degli striscioni che però il ragazzo non riusciva a leggere. *

( Come mai tutta questa gente si sta dirigendo verso Hibana no Hiroba? O almeno credo che si dirigano là poiché per questa strada si va lì, altri posti importanti non mi pare ci siano… E poi io di solito non metto la sveglia così presto e non credo di essermi sbagliato ieri sera. C’è qualcosa che non ricordo e forse ha proprio a che fare con quel segno rosso sul calendario. E se fosse un giorno importante per me e, quindi, mia nonna aveva contrassegnato anche quello di rosso? Forse farei meglio a chiedere a qualcuno qui fuori… Speriamo che mi sappiano dare una risposta decente o li trucido… )

* Si diresse nell’ingresso e aprì la porta, uscendo all’aria fresca. Il sole gli provocò per un attimo un leggero accecamento, ma quando si abituò alla luce, riuscì a vedere bene cosa stava succedendo. Sembrava una processione, con la differenza che al posto di pregare, le persone discutevano fra loro. Prima di chiedere a qualcuno il motivo di tutto ciò, riuscì a scorgere la scritta di due striscioni che dicevano “Benvenuti” e “Buona fortuna”. Buona fortuna… Quelle parole gli ricordarono tutto… Come aveva fatto a dimenticarsi del torneo chunin e pensare che proprio il giorno prima aveva combattuto con un genin di Kiri e aveva parlato proprio di questa competizione… *

( Ecco perché mi sono alzato all’alba! Dovevo prepararmi per bene per il torneo e non volevo che mi attendessero troppo a lungo! Ma perché proprio stanotte dovevo avere quel sogno, ora dovrò fare le cose un po’ di fretta… Speriamo che almeno questa faccenda del torneo mi faccia dimenticare completamente quello che ho sognato. Pensieri del genere potrebbero solo influenzarmi. Già dovrò concentrarmi a mantenere calma la mia furia, non vorrei che qualcuno morisse per mano mia. )

* Prese il torsolo della mela appoggiato sul tavolo e lo buttò nel cestino della spazzatura, per poi dirigersi in bagno. Si tolse la vestaglia da notte e si fece una gran bella doccia in modo da rilassare i muscoli che sicuramente gli sarebbero serviti al torneo. Uscito dalla doccia, prese un asciugamano e se lo girò intorno alla vita, cercando di bloccarlo in qualche modo. Si lavò anche i denti e poi uscì dal bagno, dirigendosi verso la sua stanza. Anche se aveva detto che avrebbe fatto tutto di fretta, non riusciva a non essere calmo e tranquillo in ciò che faceva. Entrò nella stanza e si chiuse la porta alle spalle. Si tolse l’asciugamano e lo usò in modo da asciugarsi per bene. Poi lo posò sul letto, iniziando a indossare i suoi abiti e l’equipaggiamento, che era vario. Dopo aver messo il suo copri fronte poco sotto la spalla destra, uscì dalla camera, pronto a dirigersi a Hibana no Hiroba. *

( Ed è giunto anche questo giorno a quanto pare. Certo che ne è passato di tempo dall’esame genin. Sono cambiato moltissimo da quel giorno. Ora amo il sangue e ho delle voglie poco normali… Ma non ci devo pensare. Devo continuare a rimanere serio e calmo. Non ho mai mostrato ciò che provavo agli altri e mai lo farò. Inoltre sono curioso di vedere i genin degli altri villaggi. Sono pochi i clan esterni a questo villaggio di mia conoscenza. Comunque voglio solo diventare più forte, anche se non diventare chunin sarebbe troppo vergognoso per continuare a vivere. Vedremo come andrà. È inutile preoccuparsi prima del tempo, se ne ho le capacità, diventerò chunin, se no sarà quel che sarà… )

* Uscì di casa. Nemmeno pensò a come fosse stato se sua nonna fosse rimasta in vita, oramai tutto era fuori dai suoi pensieri, solo una cosa era chiara e nitida nella sua mente: la voglia di potere! Oramai la folla era giunta nel luogo, infatti la strada era completamente deserta. Le pietre incastonate nei suoi gioielli e quella che aveva al centro della fronte brillavano alla luce di quel sole, il quale augurava anche lui buona fortuna ai partecipanti con un caldo abbraccio da parte dei suoi raggi. La brezza leggera accarezzava i capelli un po’ lunghi del ragazzino, che non li tagliava da un bel po’ di tempo. Nessun ansia e preoccupazione per il marionettista, forse era uno dei pochi che era calmo e sereno. Aspetto serio e nessun sorriso però sul volto del genin, cosa che di certo non avrebbe sorpreso chi lo conosceva. Aveva iniziato a camminare, oramai la folla al centro della piazza era ben visibile. Si vedevano anche l’immensa fontana a tre piani, uno spettacolo davvero incredibile. Seiji, dopo altri cinque minuti di cammino, giunse infine al punto d’incontro. Osservò per prima cosa la fontana in cui l’acqua zampillava e offriva uno splendido spettacolo ai presenti con il riflesso procurato dai raggi del sole. Poi passò lo sguardo sulla folla che non vedeva l’ora di assistere all’inizio del torneo e allo svolgimento delle varie prove. *

( Vero… Le prove, me n’ero dimenticato. Chissà in cosa consisteranno, sono sicuro che metteranno in risalto le nostre capacità. Però il fatto che il punto d’incontro sia molto vicino all’accademia fa pensare a un probabile esame teorico. Davvero odioso, secondo me… )

* Poi passò il suo sguardo sui ninja lì presenti. Tra essi riconobbe Akira, Pazuiki, Josuke, Murasaki, Shido e c’era anche lui… Satoshi Nara! Stava per avvicinarsi a lui, quando decise che era meglio stare per i fatti suoi. Inoltre non aveva molta voglia di parlare e ciò non sarebbe servito a nulla, così si mise sotto l’ombra di un albero e si distese, guardando quella folla tanto entusiasta. *

( Non avrei mai immaginato tutto questo entusiasmo, soprattutto perché stanno venendo i ninja di Kiri, che non sono proprio amati dal villaggio. Eppure io non vedo l’ora proprio che arrivino loro… Sono affascinato dalla loro storia se devo essere sincero. Chissà i ninja di Suna dove stanno, qui ne vedo solo uno con il copri fronte del villaggio della sabbia. M’interesserebbe vedere Naraku, ho sentito dire da quel poliziotto che è diventato un muta forma da circo e vorrei proprio capire cosa intendesse… )

* Ma a quanto pare non era giunto ancora nessun altro di straniero. Nell’aria si sentiva l’impazienza di molti di cominciare questa competizione. Si percepiva anche il nervoso che alcuni provavano verso i ninja stranieri che, anche se ospiti a Konoha per il torneo, stavano tardando in modo irrispettoso verso il villaggio. Però l’entusiasmo calmava i bollenti spiriti di tutti… Quella competizione era davvero importante per tutti loro, sia genin sia cittadini. Chi voleva portare gloria al proprio villaggio, chi sperava di guadagnare attirando gente nei propri negozi e chi voleva diventare più forte. C’era anche chi voleva il potere e Seiji non sapeva se lui apparteneva a questa categoria o meno. Era piuttosto frustato in quel momento e non capiva il suo reale obiettivo. Però non ci pensava, aveva deciso di concentrarsi sulla competizione per tutta la durata del torneo. Dopo avrebbe potuto riflettere con molta calma ma ora c’era solo l’esame chunin a cui pensare. *
 
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view post Posted on 21/11/2009, 13:02
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*Non era ancora finita. Un altro Genin si avvicinò ad Akira, che sembrava piuttosto incuriosito. Non sapeva chi fosse e magari avrebbe avuto il piacere di conoscerlo. Quando arrivò a pochi metri da lui gli sorrise, per tentare un primo approccio positivo con quel ragazzo. Ma quest'ultimo iniziò a parlargli della sua opinione sulle parole che aveva detto a Kazuku, quasi per rimproverarlo. Il Nara fece per iniziare a camminare, rispondendo con la massima sincerità a quel tipo.*

-Beh... hai sentito i miei discorsi, ma hai sentito male... Ho detto che potrei andare anche essere amico di un Uchiha...-

*Questa frase fu molto faticosa da pronunciare. Fece uno sforzo e continuò. Doveva chiarire una volta per tutte quella brutta situazione.*

-... ma se non prima comprendo che sono persone affidabili... come farei con una qualsiasi persona con la quale voglia stringere un rapporto di amicizia... non ho mai detto di voler uccidere nessuno... mi sembra che la parola che hai usato sia stata inopportuna... o forse un concetto che hai gonfiato troppo...-

(Non ho intenzione di uccidere nessuno... Per chi mi hanno preso?)

*Il ragazzo iniziò ad allontanarsi, ma lo Shinobi lo seguì, continuando il suo discorso. Doveva cercare di mettere in pace i cuori di tutti.*

-E auguro a tutti gli Shinobi di Konoha di fare un buon esame. Che tra noi nasca un'ottima intesa che possa affinare la nostra collaborazione...-

*Lo superò e gli si mise di fronte, impedendogli in quel modo di continuare a camminare. Poi gli sorrise.*

-Io sono Akira...-

*Con un gesto fuggente si sistemò il copri fronte, che venne abbagliato dai caldi raggi del Sole.*

-Akira Nara...-

*Voleva avere la fiducia di quel ragazzo. Non gli piaceva affatto essere frainteo per qualcosa che aveva detto. Soprattutto non gradiva il fatto che qualcuno fosse così in contrasto sulle sue idee.*

(Purtroppo è così... Non posso dirmi di essere delle brave persone senza dimostrarmelo... Io non credo se non vedo...)
 
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view post Posted on 21/11/2009, 13:04




Mi stavo rinfrescando quando Akira mi fece notare una cosa. Degli Shinobi di Suna fecero il loro ingresso in piazza. Li osservai, si vedeva benissimo che non erano di Konoha, il loro coprifronde diceva tutto.

Ah…

Mi limitai a dire con la mia voce cantilenante. Quasi come se non me ne fregasse più di tanto, in effetti era così, non mi importava del fatto che erano arrivati ninja di Suna. L’unica cosa positiva era che forse da un momento all’altro potevamo cominciare il Torneo vero e proprio. Poi si avvicinò Shido.


Che vuole questo?

Risposi al suo saluto.

Ciao.


Dissi in tono quasi seccato. Iniziò ad attaccare Akira, con cose che non centravano neanche un granché con il discorso. Così mi misi tra lui e Akira e mi rivolsi a Shido.


Shido, se non sai la situazione sei pregato di farti gli affari tuoi. Nessuno ti ha chiamato, perciò.. Aria!!!

In effetti, tipico di Shido, si è intromesso in una discussione che non lo riguardava, ha detto ciò che pensava e nessuno gliel’aveva chiesto, inoltre diceva cose che erano fuori dal discorso. In più non conosceva Akira, e non sapeva a cosa andava incontro. Perciò cercai di calmare le acque. Quando Shido se ne andò, mi voltai verso Akira.

Lascialo perdere ok?? Non ne vale la pena, che ti fai il sangue acido per lui.
 
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-Yamato-
view post Posted on 21/11/2009, 13:53




va bene... Capisco... Ti lascio solo allora... Ma voglio solo che tu non abbia pregiudizi per quello che sono. Colui che uccise mio nonno era di Suna, eppure non odio tutti i ninja di Suna... Comunque non so cosa ti sia successo in passato o come funzioni il tuo cervello, quindi onde evitare ulteriori fraintendimenti è meglio che vada...

* Kazuku alzò lo sguardo verso la fontana, dove c'era ancora il suo amico Shinji. Dal torneo erano sempre stati rivali. In quel frangente Kazuku era uscito sconfitto, ma ora era migliorato molto... La battaglia sarebbe stata molto più avvincente: entrambi erano diventati molto più forti di prima e la sfida sarebbe stata molto più equilibrata. Ammirò i giochi di luce fantastici che gli zampilli della fontana facevano con il sole: gli infondevano un senso di tranquillità e di pace interiore. Perchè si faceva tutti quei problemi?*


( ma chi se ne frega? Oggi è il giorno dell'esame chunin... Kiri, Konoha e Suna si riuniscono in questo giorno di pace e di svago e io mi sto preoccupando per questioni simili... Che ognuno pensi a sè! Ora il mio unico scopo è divertirmi e godermi questo momento... Dovrei essere qui a parlare del chunin invece sto andando a scavare le vicende private altrui...Ma che diavolo sto facendo?)

* Sorridendo Kazuku alzò alto il braccio sopra la testa e iniziò ad agitarlo*

arrivo Shinji!

* Lentamente e guardandosi intorno, Kazuku iniziò a muoversi verso il suo avversario, che al momento era ancora un suo amico... Già, per il momento... Durante il pratico (sempre che ci fosse arrivato) non c'erano più amici. Tutti erano suoi nemici,anzi, rivali. C'è una grande differenza, perchè due persone, sebbene siano rivali, possono avere un legame di amicizia. Sarebbe stato strano combattere contro amici-rivali... Perchè in quel momento non si sarebbe combattuto per il divertimento ma per il titolo. Il titolo che tutti i genin ambivano: il titolo di chunin.
Finalmente arrivò dinanzi a Shinji*


Eccomi qui... Scusa se ti ho fatto aspettare ma ho avuto da fare... Allora, anche tu nervoso per il chunin?
 
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.Jin
view post Posted on 21/11/2009, 14:11




Avevo appena finito di esprimere le mie opinioni riguardo al discorso insensato del Nara, quando, mentre camminavo per tornare al mio posto, la mia attenzione fu richiamata, in un primo momento dal mio vecchio "amico" di missione Murasaki, e successivamente da Akira, che molto garbatamente, a differenza del senza-clan si era presentato, dicendo che probabilmente avevo frainteso le sue parole..
Dunque mi fermai a riflettere per un attimo prima di voltarmi e tornare a colloquiare con lui, il tutto mentre Murasaki continuava ad attaccarmi verbalmente in maniera indesiderata ed insensata come era il suo solito fare: dimostrare di essere superiore agli altri.

Mentre mi dirigevo verso il Nara, passavi davanti al senza-clan, e senza esprememi molto lo liquidai con un semplicissimo:


Shido : Si ok..

Poi arrivai dal Nara ed iniziai a parlare per cercare di chiarire le cose, completamente fraintese da Muasaki.

Shido : Scusa se prima non mi sono presentato ufficialmente io sono Shido Mizumi del clan della foresta, ma credo che hai gia sentito il mio nome da qualche altra parte..Come io ho gia sentito il tuo nom in giro..
Bhè, io non ho detto che tu hai intenzione di uccidere gli Uchiha, ma dal modo in cui ti rivolgi a loro, e dalle parole che hai usato, si deduce giustamente che hai qualcosa contro di loro, e che quindi preferisci evitarli in qualche modo; ed è proprio per questo che ti ho messo davanti una possibile realtà, ovvero quella di dover collaborare con loro..


Ero molto tranquillo e le mie parole erano pronunciate con fare rilassante e speranzoso di evitare un colloquio più eccesso con loro..era proprio quello che volevo evitare; non mi piaceva mettermi in mostra, e proprio per quello parlavo a voce mantenuta, senza urlare troppo, in modo da farmi sentire solo da chi fosse davvero nelle mie vicinanze; poi continuai a parlare:

Shido : Poi riguardo al fatto della fiducia, è ovvio che devi avere piena fiducia di qualcuno per stringere un rapporto, anche minimo; ma è un discorso che probabilmente vige in ognuno di noi, ma lo si tiene dentro..Ora scusami ma torno al mio posto, non volevo essere invadente o sgarbato, ci tenevo solo a chiarire la situazione sotto il mio punto di vista..

Poi con un sorriso ed un cenno con la mano, mi allontanai tornando a sedermi sul bordo della fontana;
osservai la mia mano, la cui pelle era ancora del tutto arruffata perchè messa nell'acqua per troppo tempo, e iniziai a pensare..


Chissà quanto ancora dovremo aspettare prima di iniziare..voglio proprio vedere i ninja di Suna e di Kiri...

I miei pensieri però furono interrotti da una piccola folata di vento, che attraversò i miei capelli, facendoli scompigliare un po. La giornata stava scorrendo veloce, ed era molto buffo osservare i genin che come me avrebero affrontato il torneo, ma altrettanto bello era osservare la gente che curiosa, dai balconi delle loro case, fissava l'interno della piazza, cercando di scorgere qualche conoscente, o di intravedere qualche conoscente.
 
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Jiraya-sannin
view post Posted on 21/11/2009, 14:46




Quello non era altro che un dei tanti giorni sereni di Konoha. Il sole era sorto come al solito, ed ora si stava alzando sempre più in cielo. Lui era forse l' unico che lo osservava come passatempo, lì seduto sotto quell' albero. Forse era lì per non mantenersi calmo fino all' inizio dell' esame, pensava. Osservava annoiato le foglie che ondulavano spinte da quel debole venticello, che continuava a soffiare costatemente da qualche ora. Come poteva notare certe cose, quando proprio a qualche metro da lui, orde di ninja parlottavano fra di loro costantemente. Ne erano arrivati altri, la piazza si stava riempiendo sempre più. Molti di loro erano solo curiosi, venuti a dare un' occhiata agli aspiranti, erano facilmente riconoscibili: erano gli unici che sembrassero veramente sereni,ogni tanto li vedevi indicare qualcuno, molto probabilemtne un genin che avevano riconosciuto. Tutti però chiacchieravano, chi di affari chi per piacere, chi per preoccupazione.Era proprio quando era immerso in quei pensieri, che un genin lo chiamò:

???:Hay Kisho, come stai? da quanto tempo! ti ricordi di me? abbiamo affrontato la nostra prima missione assieme...eravano inoltrati nella foresta della foglia e...

Lo riconobbe subito, sorrise e si spostò, facnedo spazio vicino al tronco.Stava parlottando anche lui, tanto valeva unirsi al gruppo.

Ciao, Suzaku, siediti pure...

Fece interrompendolo, fu ben felice di aver incontrato uno dei suoi primi compagni. Era sempre bello ricordare come si era alle prime armi, ne era passato di tempo da allora, non l' aveva più rivisto. Insieme a loro c' era un Nara, non vedeva anche lui da un bel poco.

Hai notizie di Shigeru?

Chiese senza voltarsi, la sua attenzione era stata attratta da dei nuovi arrivate, dal loro coprifronte non sembravano di konoha, no venivano da un posto molto più caldo, a giudicare dagli abiti che indossavano. A quanto pare gli aspiranti di Suna erano arrivati, ciò significava che l'inizio del torneo si stava avvicinando sempre più. Gli osservava incuriosito, chissà quali sorprese avrebbero riservato.

Te sei preoccupato per il torneo?

La domanda più ovvia di tutte, o forse la più scontata. Come poteva senirsi un genin, al suo primo sme chunin? Voleva chiedere qualcosa di più, ma non voleva infastidire troppo il suo amico con troppe domande. La calma era la cosa più importante, ma forse evitare di "stressare" facendo quelle stupide domande, era il modo migliore per ottenere il risultato opposto. Scosse la testa ancora una volta stava divagando troppo.Si voltò verso l' uchiha, per tentare di correggere la sua domanda "sbagliata".

Beh non sarà certo una passeggiata, ma speriamo di arrivare fino alla fine...

Troppo pessimista? Ma che diamine, come vuole rispondemi, mi risponda... meglio non farsi tanti problemi. Calma Kisho, calma...
 
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view post Posted on 21/11/2009, 15:21
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*Immobile e silenzioso come una statua, l'Aburame si sentiva al centro del frenetico movimento dei genin, che si spostavano da un punto all'altro, cambiando interlocutore e discorso, cercando di ottenere costantemente attenzioni e amicizia. Nonostante quasi nessuno pareva essersi accorto della sua presenza, Shinji invece aveva osservato tutti gli altri, e anche senza parteciparvi direttamente, il ninja poteva capire a grandi linee i dialoghi degli altri genin. Aspettative sull'esame, pregiudizi sui clan, battute tra amici, principalmente erano questi gli argomenti che andavano a costituire la spirale di suoni che Shinji udiva attorno a sè. Estraneo a simili dialoghi, Shinji si allontanò dalla fontana, avvicinandosi di più agli alberi che delimitavano la piazza. Il suo sguardo si spostava improvvisamente ora da una persona, ora da un'altra, poi tornava da quello che prima non aveva visto abbastanza bene. Tutto questo per farsi un idea dei gruppi che si stavano formando, dei ninja che invece rimanevano in solitudine, e di quelli che stavano arrivando. Tra quelli che arrivavano, Shinji notò nientemeno che Kisho Aburame, il suo allievo prediletto, nonchè passato compagno di missione. Ansioso di conoscere i suoi pensieri e le sue preoccupazioni sull'esame, Shinji si diresse verso l'albero a cui si era appoggiato, ma venne intercettato da un altro suo allievo: Ikemoto.*

Ikemoto:Salve Sensei Shinji, come va? anche lei qui per gli esami?


*Quasi infastidito da una simile domanda, a cui la risposta era più che ovvia, Shinji si limitò a dare una risposta generale, come se volesse congedarsi il prima possibile.*


-Buongiorno Ikemoto, ne è passato di tempo da quando ho dovuto bocciarti all'esame. Spero che tu sia migliorato, altrimenti non ti saresti iscritto a questo esame. Ti auguro di riuscire a passare, a meno che non capiti come mio avversario.-


*Stava per ricominciare la sua marcia verso Kisho, quando sopraggiunse un altro suo ex allievo: Kazuku Uchiha. Oltre a essere stato allievo, Kazuku era stato suo avversario in un paio di occasioni, una delle quali risaliva a pochi giorni prima.*


(Uhm...ho avuto troppi allievi, forse dovrei smettere di fare l'insegnante.)

Kazuku: Ehilà Shinji! Come va? Mi devi ancora una sfida decente!


*Shinji stava per rispondere, quando all'improvviso Kazuku si allontanò senza un apparente motivo. Infastidito da un simile atteggiamento, l'Aburame continuò a camminare verso la fine della piazza, ignorando Ikemoto, che avrebbe potuto seguirlo o riunirsi con un altro gruppo di genin. La cosa non sarebbe interessata più di tanto a Shinji, che non sentiva in quel momento alcun bisogno di contatti umani, eccetto quello di benvenuto per il suo allievo, che sentiva quasi come un obbligo.
Raggiunto nuovamente da Kazuku, stavolta Shinji non fermò la sua camminata, e rispose alla domanda del suo allievo senza nemmeno guardarlo.*


Kazuku:Eccomi qui... Scusa se ti ho fatto aspettare ma ho avuto da fare... Allora, anche tu nervoso per il chunin?


-Lo siamo tutti, anche se cerchiamo nei nostri limiti di non farlo notare. L'idea di perdere la faccia, o peggio la vita, di fronte a tanta gente, ci spaventa. E' la natura umana. Ora, avrei una cosa da fare anch'io, sentiti libero di seguirmi, se ancora devi dirmi qualcosa.-


*Senza nemmeno voltarsi per vedere cosa avevano deciso i suoi interlocutori, Shinji allungò il passo per raggiungere finalmente Kisho, che stava appoggiato a un albero, in compagnia di un altro genin che lo aveva raggiunto prima dell'Aburame. Shinji non lo conosceva, nè sentiva il bisogno di farlo, ma per educazione si presentò appena dopo avr salutato Kisho.*


-Il mondo è piccolo vero? Mi aspettavo di incontrarti qui Kisho. Pronto per l'esame?-


*Poi voltatosi verso l'altro ninja:*


-Se non sbaglio noi non ci conosciamo. Mi chiamo Shinji, posso conoscere il tuo nome?-


*Attendendo una risposta da entrambi, Shinji si appoggiò a un albero, mentre scrutava in lontananza i movimenti degli altri genin.*
 
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Kitamiji
view post Posted on 21/11/2009, 15:39




Kita stava immobile nella piazza.. guardava ogni minimo particolare di quel posto che era stato perfettamente preparato per accogliere tutti i ninja, l' dentro erano presenti solamente i ninja, mentre da fuori l'euforia delle persone aumentava...
La folla scalpitava e i ninja aspettavano in silenzio.. Kita iniziò a guardarsi attorno, non conosceva tantissimi ninja del villaggio, solamente coloro che avevano partecipato alle missioni con lui.. Infatti riuscì ad intravadere Zenko, e poco più in là Jusuke, un uchiha e una nara..

due ottimi clan, gente fortissima, ci sarà da divertirsi... ci sono tantissimi ninja qui attorno.. ma.. i ninja di kiri dove sono? sono curioso nel sapere che tipo di persone sono, molti dicono che i ninja di quelle parti sono incredibilmente potenti, inoltre ci sono anche i 7 spadaccini, chissà se riuscirò a vedere qualcuno di loro.. sarebbe bellissimo..
Gli occhi di kita scintillavano, L'agitazione per quel momento era veramente altissima, pernsò di andare a parlare con Jusuke, ma poi lo vide con un altro ninja e decise di cambiare strada, non era uno che amava molto le folle, e oltretutto era preoccupatissimo, come tutti d'altronde, c'era chi lo nascondeva, chi lo dava a vedere, ma tutti alla stessa maniera erano preocupati per ciò che sarebbe potuto succedere, oltre ad essere una grande prova di forza e capacità intellettive, era anche una maniera per unire i ninja di ogni villaggio, e tra i villaggi...
perchè tutta questa tensione, perchè sembra che il tempo non passi più... cosa succede, mi tremano le mani, il mio cuore batte a una velocità incredibile.. non so come ma è come se il mio corpo stesse per cedere.... è un ansia troppo forte..
"Devo stare calmo..."
Si lasciò sfuggire quelle parole, erano come un grido liberatorio.. doveva scaricare la tensione ma non immaginava come, e più il tempo passava più il ninja si irritava.. sentiva i nervi a fior di pelle..
Tutte le sue sensazioni erano quadruplicate, sentiva tantissime voci, vedeva gli altri ninja parlare fra di loro e da solo sene stava in un angolo della piazza a contemplare tutto ciò che lo circondava..

Fallirò ID??
Non lo permetterei mai.. se fallisci tu, fallisco io... a costo di trascinare il tuo corpo...tu non fallirai... ma.. si combatte in questa pagliacciata?
non si sa.. e questo è anche un problema..
Ma... come fai a salire di livello come ninja senza combattere? dai.. su.. questa merda mi ha stancato.. andiamocene a casa, non ho voglia di stare assieme a questi stronzi se non c'è da combattere..
finiscila ID.. vediamo cosa succede.. hai visto? c'è Jusuke... anche Zenko.. non ho visto però hisato.. forse non si è iscritto non si sarà sentito pronto..
Il tempo passava e anche Kita iniziò a rilassarsi leggermente, a differenza degli altri parlava con la sua seconda metà.. non era come parlare con qualcun altro però era sempre meglio che stare zitto, e ad occhi chiusi immaginava battaglie epiche.. scontri.. tutto di nuovo, scene semrpe nuove.. voleva che tutto fosse fantastico e speciale, e sapeva che lo sarebbe stato...
 
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Ilsenpai
view post Posted on 21/11/2009, 16:05




*Al suo solito saluto amichevole, Jusuke salutò nel suo solito modo che faceva imbestialire Pazuiki.*

Jusuke: "Ciao Stuzzicandente, eggià, sono proprio un idiota, sono qua da mezzanotte, e l'unica cosa che ci ho guadagnato è un bel raffreddorte..(coff coff.) "

“Stuzzicadenti? Hahahaha tu non sei normale, che ci sei venuto a fare qui a mezza notte? Credevi che avrebbero iniziato di notte?"

Jusuke: "...Comunque, se intendi più forte di te, credo tutti, del sottoscritto non saprei, non li conosco. I due Nara presenti, Akira e Satoshi sono veramente in gamba. Spera di non incrociare la loro strada. Comunque se devo dirtela tutta è kiri che mi fa paura, non conosco nessuno di quel villaggio, dicono abbiano Jutsu spaventose."

*Pazuiki gli sedette affianco e si mise comodo.*

“(Hahahaha) la solita simpatia he?…simpatico come dei makibishi sotto i piedi. (Hmmm) Akira e Satoshi Nara… ho sentito solo parlare di Akira mentre con Satoshi ho fatto un allenamento qualche giorno fa, è davvero forte, niente a che vedere con te ombra e riguardo alle tecniche di kiri, si anche io ho sentito ciò e penso che siano davvero forti, già...”

*Un pò distante da dove si trovavano i due amici/rivali sentì qualcuno pronunciare il suo nome. *

Kazuku: “Ciao anche a te Pazuiki... Noi due abbiamo ancora una sfida in sospeso, ricordalo!”

“Se fossi in te spererei che non arrivasse mai quel giorno! (hahahahaha)”

*Dopo di che l’Uchiha si allontanò maggiormente dirigendosi vicino alla fontana. Al Nara, mentre aspettavano, venne fame e tirò fuori alcuni spuntini ed offrì qualcosa anche a lui soprannominandolo “tronchetto”. *

“Sai, Jusuke, credo di doverti dare due consigli fondamentali per la vita… uno mangia più sano e leggere, la frutta è la cosa migliore al mondo…due migliora il tuo modo di dare soprannomi (hahahaha), anche se tronchetto è meglio di stuzzicadenti, credo…”

*Pazuiki si stiracchio e cominciò a guardare le nuvole mentre l’ombra annoiata faceva il suo spuntino.*

*Altre persone continuavano ad arrivare, ninja su ninja, genin su genin ma ancora tutti di Konoha. Anche se non amava origliare non poté non sentire ciò che diceva un gruppetto. Sembrava che Akira Nara era un grandissimo odiatore degli Uchiha e visto che li c’erano appunto due uchiha, tra cui il suo amico Kazuku, vollero chiarire il concetto ma alla fine il gruppo si divise soltanto e Pazuiki non riuscì a capire bene il succedersi di tutta la vicenda. Neanche a lui piacevano molto gli Uchiha, non la persona in sé, ma i loro occhi ed il loro clan sanguinario. Occhi che stregavano sia gli avversari con potenti genjutsu sia gli usatori stessi accecandoli con la fama di potere il più delle volte. Tra quelli che stavano discutendo uno si risaltò ai suoi occhi, un ragazzo che sembrava chiamarsi Shido, non sapeva di preciso il perchè ma era incuriosito da lui.*

*Tra i genin che stavano ancora arrivando finalmente arrivò uno che non portava lo stemma di konoha, non una sorte di foglia ma una sorte di clessidra, lo stemma di Suna il villaggio della sabbia del paese del vento. *


“We ombra guarda lì. È un genin di Suna, chissà che tecniche usa… Almeno questo ci dice qualcosa, i concorrenti degli altri villaggi molto presto faranno la loro comparsa, il resto di Suna con il loro nuovo Kazekage; i genin di Kiri con la Mizukage, dicono che sia giovane e bella, chissà com’è (hahahaha) anche se non vorrei mai niente a che farci, dicono anche che sia un diavolo; infine arriveranno quelli di oto con il Kokage, lo spettro d’argento.”

*Si azzittì per qualche minuto per rispetto dello spuntino del suo amico ma poi riaprì bocca, come al solito non riusciva a stare con zitto. *

“ Quando cavolo arriveranno tutti? E quando daranno inizio alle prove?! Voglio conoscere nuove strabilianti tecniche degli altri pazienti e rendere alto l’onore di Konoha…”

*Arrivò anche un altro genin, vecchia conoscenza sia sua che di Jusuke, il marionettista genin di konoha, Seiji Setzuna...

(Seiji, da quel giorno in ospedale mi sono fatto una promessa e la manterrò! Sei stato il primo a mandarmi in quel posto per un brutto avvelenamento e mi sono giurato di cambiare e migliorare. In questo esame vedrò se ho potuto mantenere la promessa anche in una minima parte...)



Edited by Ilsenpai - 21/11/2009, 19:36
 
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