Eremo delle Lumache, [Paese del Fiume]

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shiroutora
view post Posted on 29/6/2010, 13:08     +1   -1




[vta:58-2=56]

*Shigeru si richiuse la botola alle spalle ed iniziò a scendere i gradini in pietra che lo guidavano verso il centro dell'edificio: stava usando un dito, sul quale splendevano di tanto in tanto delle piccole saette, per illuminare il suo percorso. Shigeru sentiva ancora dentro di se la strana energia che lo aveva spinto a salire la gradinata esterna dell'edificio, ma adesso riusciva a controllarla e quasi a sfruttarla per tirarsi su il morale, per incoraggiarsi ad andare avanti, all'interno di quei cupi e tristi cunicoli.
Il giovane continuava a scendere un passo dopo l'altro, quando una voce lo chiamò. Quello si fermò ad ascoltare tranquillo: la voce era pacata e dolce, sembrava quasi un canto. Quando ebbe finito, Shigeru parlò.*


Shigeru:-Chi sei?-

*Non sapeva se quella avrebbe risposto o meno alla sua domanda, ma la sua voce lo faceva stare meglio, molto più di quanto non ci riuscisse la strana energia all'esterno dell'edificio. Purtroppo il canto non tornò a rallegrare i cunicoli misteriosi dell'edificio, lasciando nel cuore di Shigeru una profonda delusione.*

(Non ha risposto... Voglio risentire quella voce così bella... Dove sei finita? Perchè non parli più con me? Pensandoci, è meglio così: potrebbe trattarsi solo di un canto ingannatore, intonato con l'unico scopo di attirarmi in trappola... Mi chiedo cosa volessero dire quelle parole... "Non hai qualcuno di cui prenderti cura?" cosa avrà voluto dire?)

*Shigeru alzò il piede per scendere un altro gradino ed accorciare la distanza fra lui ed il cuore del tempio delle lumache, sicuro che se il rotolo dovesse trovarsi in un luogo, di certo quello sarebbe stato il più adatto, quando all'improvviso le pietre del gradino su cui poggiava il piede ancora fermo si piegarono, unendosi con quelle del gradino successivo. In pochi secondi le scale erano scompare, sostituite da un ripido scivolo in pietra. Il giovane Nara non riuscì a resistere alla gravità ed iniziò a scivolare a velocità sempre crescente: il pavimento, così come i muri, era liscio e levigato, non esponeva al ninja alcun appiglio per frenare la sua caduta. Shigeru afferrò un kunai dalla sua tasca e lo conficcò fra le pietre di quella che era stata fino a poco tempo prima una scalinata, usandolo a mo' di freno. L'idea del Nara sembrava avere funzionato, ma all'improvviso dal solco che il ragazzo aveva creato con la sua arma sgorgò una strana sostanza viscosa che fece scivolare il kunai dalle mani di Shigeru e, diminuendo l'attrito con la pietra, ne aumentò la velocità di caduta. *

(Potrei provare ad usare una tenshijutsu per darmi abbastanza forza da risalire il cunicolo, ma tutto dipende da quando profondo esso sia, mi serve una superficie d'appoggio.)

*Mentre Shigeru continuava ad escogitare piani nella sua mente, una voce, la stessa suadente voce che prima non si era degnato di risponderlo, lo interruppe.*

Cosa vuoi ottenere da queste nude caverne? Cosa pensi possano donarti?

*Shigeru smise di pensare ad un modo per uscire e si concentrò solo sulla voce.*

(Credo sia inutile opporsi, probabilmente, qualunque sia la creatura a cui appartiene questa voce, mi sta guidando verso la mia meta, non credo di avere nulla da temere. Devo solo rispondere alla domanda.)

Shigeru:- Ieri sono arrivati all'ospedale di Konoha quattro ninja: erano stati infettati tutti da un misterioso veleno. Ricercando fra i vecchi casi di avvelenamento, ne abbiamo ritrovato uno molto simile verificatosi circa un secolo fa, ad opera di una pericolosa organizzazione criminale. Queste informazioni sono giunte a noi grazie al diario di un capo medico di quei tempi, Girou Komichi, dovreste conoscerlo. Scriveva che per curare i suoi pazienti dal veleno si era avvalso dell'aiuto delle sue evocazioni: le lumache appunto. Sono quindi qui per chiedere il vostro aiuto, dovete aiutarmi a salvare quei 4 ninja della foglia prima che sia troppo tardi.-

Edited by shiroutora - 29/6/2010, 15:06
 
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view post Posted on 2/7/2010, 19:04     +1   -1
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SPOILER (click to view)
OT//finalmenteeeeee!!!! esami terminati e non dovrò più sentir parlare di scuola per un bel pezzo... da ora in poi sono tutto vostro ^^//OT


[vta=56-2=54]

*La figura che in lontananza ondeggiava tra i raggi del sole, si avvicinò verso Hisashi senza proferi parola. Nonostante il giovane chunin della foglia l'avesse invitato ad andare per primo, questi oltrepassò la botola e si diresse proprio nella sua direzione. Se per un istante temette di essere attaccato, si dovette subito ricredere quando riconobbe nei lineamenti del giovane qualcosa di familiare. Il coprifronte che in lontananza aveva soltanto scorto, ora era chiaro e il simbolo del villaggio della Foglia risultava più evidente che mai. Era uno degli aspiranti chunin che assieme a lui avevano preso parte al torneo svoltosi non molto tempo prima. Sfortunatamente non riuscì a ricordare il suo nome, ma il ninja di Konoha gli venne in soccorso colmando questa sua lacuna.*

-"Sbaglio ho ti ho già visto al torneo chunin? Quella volta ce la siamo vista tutti brutta... Comunque io sono Shigeru Nara, ti ringrazio per avermi concesso di passare per primo: delle vite dipendono dal fatto che io riesca ad ottenere questa evocazione in poco tempo o meno."-
*Shigeru Nara.
Mai si sarebbe ricordato quel nome, ma il suo clan di appartenenza gli era ben noto. Aveva sentito parlare delle capacità di quei ninja in grado di manipolare le proprie ombre. Gli shinobi appartenenti al clan dei Nara erano conosciuti persino nel villaggio di Suna per le loro straordinarie doti intellettuali.
Si rilassò finalmente riconoscendolo un alleato o se non altro, non reputandolo un nemico.*

"Oh già... ce la siamo vista brutta, ma ce l'abbiamo fatta... beh comunque la mia non è una questione urgente come ho compreso essere la tua... quindi fa pure e prenditi il tempo che ti serve..."
*Si sforzò di essere il più cordiale possibile. Non era arrivato in quel luogo per trovarsi dei nemici e d'altronde i villaggi a cui appartenevano i due ninja erano alleati e non avevano nessun motivo per farsi battaglia.
Lo osservò allontanarsi per dirigersi verso la botola nel terreno e poco prima di entrare, voltarsi e rivolgergli un "in bocca al lupo". Con un cenno della mano lo salutò e sorrise.

Quando la botola si richiuse alle spalle del giovane ninja di Konoha, Hisashi rimase solo coi suoi pensieri e i suoi dubbi e con addosso quella sensazione fantastica di eccitazione. Che gli stava succedendo?
Ora che Shigeru se ne fu andato, si chiese cosa l'avesse spinto a lasciarlo andare per primo. Tuttavia non se ne pentì poichè era coscente del fatto che la sua visita era di importanza secondaria a quella dello shinobi della Foglia.
Si trovò spaesato senza saper cosa fare così decise di sedersi su uno dei gradini della scalinata che aveva percorso e attendere il suo turno.*

(Quindi Shigeru vuole ottenere la capacità di evocare queste creature... queste lumache... non sono venuto qui esattamente per questo, ma se il vecchio ne era in grado anch'io voglio poterlo fare!)
*Ormai cominciava ad immaginarsi accanto a queste creature nella furia della battaglia e mentre era nel bel mezzo delle sue fantasticherie una voce, la stessa che poco prima aveva invitato uno dei due pretendenti a scegliere chi dovesse procedere per primo, gli parlò. Era diversa, sembrava più definita, sicuramente femminile. Parlò con voce calda e rassicurante.*
Come ti chiami, ragazzo? Cosa cerchi in questa terra desolata?
*La stessa scena si ripetè nuovamente. Hisashi, sconcertato dal modo in cui la sua intimità venne disturbata da una voce proveniente dal nulla, cercò di ricomporsi e assumere una postura e un atteggiamento decorosi. Era come se qualcuno lo osservasse e ci teneva a non dare una brutta impressione di se.
Si alzò in piedi e iniziò a guardarsi attorno, ma apparve subito evidente che non c'era nessuno apparte lui in quel luogo. Intimidito e sentendosi un po' stupido nel parlare a qualcuno che non vedeva, rispose.*

"Il mio nome è Hisashi... "
*Quella strana fonte di energia e quella voce così confortante tolsero le briglie alla propria riservatezza e si sentì libero di raccontare tutto su di se a quella voce.*
"Hisashi Sakyuu... questo è il nome che l'uomo che mi ha cresciuto mi ha dato. Sakyuu significa "duna del deserto" perchè è proprio in mezzo al deserto che mi ha trovato... deve sapere soffro di amnesia e non riesco a ricordare nulla di ciò che è stata la mia vita da prima che mi trovassero, quattro anni fa. Il vecchio che mi ha dato ospitalità è stato un mio mentore e mi ha introdotto alle arti ninja, mi ha introdotto nel suo clan e mi ha salvato dal perdermi in un mondo spietato. Gli devo la vita..."
*Si fermò.
Le parole gli uscirono dalla bocca come un fiume. Era la prima volta da quando il Vecchio era morto che si confidava con qualcuno e si stava finalmente liberando di tutte le tensioni represse. Era buffo pensare che lo stesse facendo con qualcuno che nemmeno sapeva se si fosse immaginato oppure no.*

"Purtroppo mi ha lasciato prima che potessi ringraziarlo a sufficienza per tutto ciò che ha fatto per me... era davvero molto vecchio. Tutt'ora mi sento costantemente in debito con lui e so che non riuscirò mai a ripagarlo."
*Si incupì e abbassò il tono della voce.
Qualcosa fra i cespugli poco più avanti si era mosso. Forse era li che si trovava il suo interlocutore. Incollò il suo sguardo in quella direzione e questa volta parlò rivolto proprio al cespuglio.*

"Un paio di giorni fa ho trovato finalmente un modo per riavvicinarmi a quest'uomo scoprendo che quand'era giovane e in vita ha avuto a che fare con questi esseri superiori... delle Lumache giganti, così lui le chiamava e sono venutoa conoscenza di questo luogo..."
*Finalmente era giunto al nocciolo della questione. Si avvicinò lentamente verso il cespuglio che si era mosso, ma la vista iniziò a trabballargli. Forse era dovuto al modo in cui si era sfogato. Respirò profondamente e concluse il suo discorso.*
"Non so bene perchè sono qui.. sicuramente le mie motivazioni sono meno fondate di quelle del giovane Shigeru, ma semplicemente sapevo che se non fossi mai venuto qui, me ne sarei pentito per tutta la vita... voglio anch'io, come il mio mentore, poter combattere al fianco di questi esseri!"

*Si sentì improvvisamente meglio. Si rese conto di sapere esattamente ciò che voleva e l'aveva messo in chiaro anche a chi lo stava ascoltando. Tuttavia, la vista non smise di essere offuscata da questo disturbo indefinito. Si sentiva perfettamente, ma non riusciva a mettere a fuoco ciò che stava guardando.*
(Che diavolo succede?!)
 
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xX Andrea Xx
view post Posted on 6/7/2010, 17:06     +1   -1




GDROFF chiedo scusa per il ritardo, ma avendo disabilitato le notifiche via email non m'ero reso conto che gabry avesse postato ^^ GDRON

Per gabry

Dal cespuglio uscì dunque allo scoperto una lumaca di medie dimensioni, ricoperta da uno spesso strato di gelatina ripugnante e intenta ad analizzare il giovane Hisashi. Inaspettatamente, da dietro le verdi foglie dell'incolta olea, spuntò pure un bambino apparentemente docile e indifeso, ricoperto anch'egli da quello strano viscidume in prossimità di profonde ferite oramai cicatrizzatesi. Precedette l'animale e prese la parola, dicendo con voce docile e preoccupata:

Cosa vogliono i ninja della Sabbia e della Foglia dal mio papà? Voi non siete qui per diventare amici delle lumache, voi volete solo fare del male al mio papà perché ha aiutato quei cattivi criminali.. Non è vero?

Incalzò, ripetendo più e più volte la stessa domanda ed assumendo un'espressione non più preoccupata, bensì irritata ed aggressiva.

Per shiro

La voce non rispose per parecchi minuti a Shigeru, lasciandolo solo in quella caduta libera verso l'ignoto.

Allora mi dispiace dirtelo ma non otterrai nulla continuando così..

Quelle parole rimbombarono all'inverosimile nella testa del Nara, quasi fossero una forzatura mentale. In aggiunta, di man in mano che procedeva in quell'interminabile discesa, la pressione dell'aria aumentava notevolmente, la temperatura calava drasticamente ad ogni metro e piccoli flashback prendevano posto nella testa del ragazzo.

Chi ti dice che quei ninja non siano già morti? Chi ti dice che non sia morto qualcun'altro di più caro a te nel frattempo?

CITAZIONE

image


GDROFF questo è il bambino, ha più o meno sei/sette anni.. Shiro, tu descrivi qualche flash sulla tua piccola sorellina, genitori ed amici, anche insignificanti per la storia/vita del tuo pg.. fate vobis.. GDRON
 
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view post Posted on 8/7/2010, 20:24     +1   -1
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[vta=54-2=52]

*Non riusciva a mettere a fuoco le immagini. Era come se qualche impulso esterno interferisse con la sua normale visione del mondo. Era una sensazione orribile. Come se qualcuno stesse giocando col suo cervello. Trattenne la sensazione di nausea cercando di mantenere lo sguardo concentrato sulla siepe che, proprio in quel momento si mosse di nuovo.
Da dietro le verdi foglie sbucò una figura indefinita. Era poco più bassa di Hisashi, ma aveva una forma decisamente poco umana. Era ricoperta interamente di una strana sostanza. Pareva liquida, ma non lo era. Una gelatina molliccia. Nonostante non riuscisse ad individuare lo sguardo di quell'essere, semmai ne avesse avuto uno, sentiva i suoi occhi incollati alla propria pelle: lo stava osservando. Era molto più che uno sguardo distratto, quella cosa lo stava studiando. Ci volle qualche altro istante perchè riuscisse a distinguere due corte e tozze antenne in cima a quella che doveva essere la testa di quell'animale.
Era una lumaca.
La più grossa che Hisashi avesse mai visto e, a dire il vero, la prima che il giovane vide di persona. Nei libri della biblioteca aveva visto rappresentazioni di esseri simili, ma nessuna superava le dimensioni di un pollice. Fece un passo avanti, attratto da quella figura così insolita e così facendo, notò la presenza di un ragazzino, del quale non riuscì ad indovinare l'età, coperto della stessa sostanza di cui era cosparsa la grossa lumaca.
Non parlò. Era troppo sorpreso. Mai si sarebbe aspettato di trovare un'altra persona in quel luogo, men che meno un ragazzino così giovane.
Sembrava essere ferito e anche in modo grave o per lo meno lo era stato. La sostanza melmosa gli ricopriva solo alcune parti del corpo e lasciava intravedere delle grosse cicatrici sulla pelle del ragazzo.
Gli occhi di Hisashi erano incollati a quelli del bambino, che rispose al suo sguardo con prontezza. Era apperentemente indifeso e il giovane chunin non riuscì ad immaginare il motivo per il quale si trovasse in quel luogo.*

(Forse è qui per lo stesso motivo per il quale sono qui io...)
*Finalmente la voce docile del ragazzino, interruppe il silenzio imbarazzante che si era venuto a creare.*
"Cosa vogliono i ninja della Sabbia e della Foglia dal mio papà? Voi non siete qui per diventare amici delle lumache, voi volete solo fare del male al mio papà perché ha aiutato quei cattivi criminali.. Non è vero?"
*Non potè trattenere un'espressione stupita nel sentir parlare con tanta fermezza e determinazione un bambino apparentemente così pacato. Non c'era dubbio che suo tono vi fossero delle note di accusa, purtroppo Hisashi non aveva la minima idea di che cosa stesse parlando.
Tentò di prendere tempo e passò in rassegna prima il bambino poi la lumaca tentando di cogliere qualche movimento o espressione che gli lasciassero intendere il modo in cui agire. Poi finalmente provò a giustificarsi cercando di inventare sul momento un breve discorso.*

"Calma calma... "
*Disse indietreggiando lentamente e ribadendo il concetto agitando le mani.*
"Non so di cosa tu stia parlando ragazzino... non conosco tuo padre, tantomeno le sue imprese. Certo il fatto che abbia aitutato dei cattivi criminali, come tu dici, non è una buona cosa, ma non sono qui per questo..."
*Avanzò lentamente, tentando di colmare le distanze tra se e il ragazzino, sempre tenendo d'occhio la grossa lumaca. Questa non si era ancora mossa, ma non sapeva come comportarsi se avesse deciso di attaccarlo. Dopo tutto non poteva dire da che parte stesse quell'animale.
Per di più la vista non accennava a smettere di traballargli, il che rendeva l'impresa ancor più impegantiva.
Un passo dietro l'altro si avvicinava sempre di più tenendo le mani sempre in vista. Cercava di rassicurare il ragazzino dimostrando le sue buone intenzioni.
Intanto continuava a parlare nel tentativo di monopolizzare l'attenzione del ragazzino senza farlo preoccupare.*

"Come avrai sentito, mi chiamo Hisashi... vuoi dirmi il tuo nome? E poi che ci fa un bambino tutto solo in questo posto? Tuo padre è qui vicino? Magari puoi presentarmelo.. ti assicuro che non voglio fargli del male... sono qui per le lumache.. nient'altro."
*Ormai era molto vicino, poteva sentire l'odore della melma che saliva dalle cicatrici del bambino e poteva quasi sfiorare la grossa lumaca informe.*
"Fidati di me..."
*Mantenne le mani sollevate e si inginocchiò perchè il suo volto fosse alla stessa altezza di quello del bambino e potè così fissarlo negli occhi, riversando tutta la sua compassione nello sguardo del piccolo.*
 
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shiroutora
view post Posted on 9/7/2010, 14:54     +1   -1




*La caduta non accennava ad arrestarsi e mentre la velocità di Shigeru aumentava, la voce sembrava essersi dimenticata del ragazzo. Il Nara rimase un attimo in silenzio, sperando di ricevere una risposta, quindi tornò a pensare ad una soluzione per rallentare la caduta: tutto stava diventando davvero molto pericoloso: quando avrebbe raggiunto la fine del tunnel si sarebbe potuto fare davvero male. Ma, inaspettata, la voce tornò a parlargli all'interno della sua testa, rimbombando con forza.*

-Allora mi dispiace dirtelo ma non otterrai nulla continuando così..-

*Shigeru si portò le mani alle orecchie istintivamente, senza accorgersi che era tutto inutile, non poteva evitare di sentire quella voce, ne abbassarne l'intensità. Essa però, pronunciata questa frase con toni quasi profetici, lasciò nuovamente Shigeru nella sua solitudine.
Il giovane stava ancora cadendo, accompagnato dalla lunga scia di liquido viscoso che era sgorgata dalle crepe da lui create. Ma il vero problema si presento quando si mostrarono le prime conseguenze della profondità raggiunta: ogni metro percorso l'aria diventava sempre più irrespirabile e con sempre meno ossigeno; in oltre la pressione di quella sovrastante iniziava ad infastidire le orecchie del giovane Nara. Quello chiuse gli occhi e si portò le mani alla testa, cercando di contenere in qualche modo il dolore che stava diventando sempre più intenso con l'aumentare della distanza dal livello del mare. Ma all'improvviso Shigeru, nel buio del cunicolo, vide farsi strada una luce: una luce prima flebile, poi sempre più intensa, attraversare le palpebre e stimolare le sue pupille.
Il Nara aprì gli occhi.


Shigeru riconobbe subito la stanza in cui si trovava: le pareti color verde scuro, in sintonia con i tatami, più chiari di qualche tonalità, trasmettevano la stessa sensazione di pace e tranquillità che quella casa, la sua casa, offriva ogni giorno al Nara. Il ragazzo era seduto su una sedia in legno accanto al muro, ma non riuscì a distinguere i particolari della stanza, vedeva solo il verde dell'ambiente ed una figura sfocata davanti a lui.*


(Perchè piango?)

???:-Perchè piangi Shigeru?-

*La figura davanti a lui gli porse la stessa domanda: Shigeru non conosceva la risposta, poi all'improvviso senti un forte dolore al dorso della mano destra, quindi si asciugò gli occhi con la mano sana e la guardò. Tre grossi graffi stavano lentamente perdendo sangue, imbrattando il pavimento con grosse gocce rosso vivo.*

Shigeru:-Mi sono fatto male.-

*Disse Shigeru a quella che riconobbe immediatamente essere sua madre, con una voce acuta come quella di un bambino.*

(Dove sono? Stavo facendo qualcosa di importante, non ricordo)

Mamma:-Vediamo, fammi vedere cosa è successo. Che brutta ferita! Aspettami qui, prendo il kit medico e curiamo questa brutta ferita.-

*La donna prese la mano del bambino, ne aprì il palmo e la baciò, quindi si alzò e andò a prendere la cassetta del pronto soccorso. Quando quella si alzò, la stanza iniziò a vorticare, i colori si confusero e mescolarono fra di loro, per poi rallentare e ricreare un altro luogo.



Shigeru non si era mosso, ma tutto era cambiato: adesso sedeva su di un tronco mozzato, all'interno di una foresta, con la fronte grondante di sudore e le gambe doloranti.*


???:-Forza fannullone, la legna non si taglia da sola!!!-

*Suo padre gli passo accanto correndo e con la sua accetta iniziò a tagliare un grosso albero in tanti piccoli ceppi da usare poi per accendere il fuoco. Shigeru si passò un braccio sulla fronte e afferrò l'accetta accanto a lui, quindi scelse un albero più piccolo ed iniziò a tagliare, cercando di imitare suo padre, anche se molto rozzamente. All'improvviso però l'albero cedette: Shigeru aveva tagliato nel modo sbagliato e quello stava per finirgli addosso. Il Nara portò istintivamente le braccia davanti al volto, preparandosi all'impatto, impatto che invece non avvenne. Aprì gli occhi, chiedendosi cosa fosse successo: la sua ombra si era allungata e, staccatasi dal terreno, era andata a frenare l'albero, evitandone la caduta.*

(Come ho fatto? Ho usato il controllo dell'ombra pur non essendo mai stato a studiare alla residenza dei Nara!)

*Ma all'improvviso la voce di suo padre lo riportò alla realtà.*

Padre:-Stai bene? Che fai lì impalato? Spostati!-

*Shigeru si girò e vide che l'ombra che aveva fermato l'albero non era la sua, ma quella di suo padre. Avrebbe voluto ringraziarlo, ma all'improvviso tutto scomparve.

Il Nara si ritrovò nel corridoio di un ospedale, una sala d'aspetto per l'esattezza: suo padre era ancora lì, ma stavolta era molto più teso, poggiato alla finestra con una sigaretta alla bocca, nonostante l'evidente divieto di fumare. Stavolta Shigeru ricordava benissimo dove si trovasse: era la vigilia dell'esame chunin, proprio la notte in cui nacque sua sorella. All'improvviso la porta si aprì.*


Ostetrica:-Lei è Yoshiki, giusto??' Ecco a lei la sua bellissima bambina!-

*Il padre prese amorevolmente la bambina e la abbracciò, baciandola in fronte e coccolandola per qualche minuto, quindi la porse anche al figlio.*

Yoshiki:-prendila anche tu un po'-

*Il giovane posò i suoi Nekote e la guardò negli occhi: aveva gli stessi occhi dell'ultima volta che l'aveva vista, leggermente schiacciati ai lati ed appuntiti ai poli. Era tutto causato dal loro DNA, quello che molte generazioni prima era stato iniettato ad un suo antenato, e che continuava a trasmettersi, latente grazie all'intervento dell'hokage dell'epoca, di generazione in generazione. Ma Shigeru aveva sentito questo DNA dentro di se, aveva avvertito una forte sete di sangue durante il combattimento per la promozione a genin. Shigeru ne era certo: anche se quella stana sensazione non si era più fatta sentire, ne avrebbe avuto a che fare nuovamente. Si stava preparando da tempo per quel giorno, doveva essere sempre più forte, sempre più pronto per resistere a qualcosa che fa già parte di lui. Ma sarebbe stato mai davvero prono? Non poteva saperlo, ma avrebbe dovuto esserlo, per se stesso, per sua sorella e per la sua famiglia.
Shigeru porse il dito alla bambina, quella lo afferrò saldamente, quasi le desse sicurezza, e fece calare lentamente le palpebre sugli occhi.


Quando li chiuse, tutto divenne buio e Shigeru senti nuovamente la pressione alle orecchie e l'aria pesante ostacolare la sua regolare respirazione. All'improvviso la voce di prima tornò a parlare dentro la sua testa, riecheggiando come in una stanza vuota.*


-Chi ti dice che quei ninja non siano già morti? Chi ti dice che non sia morto qualcun'altro di più caro a te nel frattempo?-

*Shigeru non riusciva a capire il significato di quelle parole.*

(Perchè qualcuno a me caro sarebbe dovuto morire nel frattempo? Centra qualcosa con le visioni?)

Shigeru:-Che vuoi dire? Cosa intendi? Non vedo perchè qualcuna fra le persone a me più care debba essere morta. Per i pazienti, sono sicuro che essi siano ancora vivi. O meglio, non posso averne la certezza, ma un vero medico deve essere l'ultimo a perdere la fede, l'ultimo ad affermare che non c'è più nulla da fare, che sono state tentate tutte le strade o che non resta più tempo per tentare nuove cure o nuovi metodi. Quindi non posso smettere di sperare che loro siano vivi, come sono certo che, costi quel che costi, riuscirò a salvarli.-

*Shigeru afferrò saldamente altri due Kunai e li conficcò alle pareti, questa volta utilizzando quanto più chakra poteva: doveva rallentare la caduta, o per lui sarebbe finita male.*

SPOILER (click to view)
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[vta:56-2=54]
 
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xX Andrea Xx
view post Posted on 2/9/2010, 20:26     +1   -1




Per Shiro

Il ragazzo decise di rallentare la propria caduta con due kunai: li estrasse dall'apposita tasca e li impugnò saldamente in entrambe le mani che già erano pronte a lenire la dura roccia che circondava il giovane chunin.

Fossi in te ci penserei su due vol..

La fredda ed ammaliante voce non fece in tempo a finire la frase che il Nara passò all'azione: nel momento stesso in cui le lame dei kunai sfiorarono la parete rocciosa, questa cambiò nettamente la propria consistenza, diventando morbida, liscia e calda al tatto, una sensazione per niente nuova che Shigeru aveva già provato innumerevoli volte nel corso della sua stessa vita. Pian piano dalla roccia presero a mettersi in rilievo due sagome che ben presto assunsero una forma sempre più definita, una forma sempre più dannatamente simile a quella del corpo d'un essere umano.

Peccato.. stavo giusto per avvisarti...

E la voce che fin lì l'aveva accompagnato si perse in una pacata risata divertita, mentre lui continuava a scivolare inerme per quel pozzo senza fine, ancora con ambo le armi conficcate nel petto delle due sagome umane dall'aspetto paurosamente familiare.

Per Gabry

Le parole dello shinobi di Suna non rassicurarono per niente il piccoletto che subito corse ai ripari allontanandolo con una spinta di non troppo elevata potenza.

Le lumache sono di papà, sono solo le sue! E tu vuoi fargli del male, quindi vattene!! Diglielo anche tu!! ... disse rivolgendosi alla lumaca che, vistosamente interdetta dalle parole del bambino, se ne rimase in rigoroso silenzio, scoccando una fugace occhiata contrariata al ninja della Sabbia.

Anche tu ti ci metti, stupida lumaca! Papà te la farà pagare!! E tu cosa vuoi? Non te ne sei ancora andato?

In preda ad un inspiegabile spasmo afferrò la katana bilama che portava legata alla cinta e vi fece confluire una quantità di chakra straordinaria per un bambino della sua età. Poi, avvantaggiato dalla breve distanza presente fra lui e il bersaglio, si scagliò su Hisashi sferzando l'aria con una maestria insolita.

<tenshijutsu a lungo raggio> -Vento- -Raffica di vento- (Chk 20) (Int +30) “ Delle raffiche di vento vengono scagliate contro il nemico.”

[Int: 140+30+15 = 185]

GDROFF shiro.. le due figure che vengono in rilievo le riconosci come tua madre e tua sorella.. cioè.. la madre e la sorella del tuo pg, onde evitare fraintendimenti GDRON
 
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view post Posted on 6/9/2010, 18:13     +1   -1
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[Vta=54-2=52]

*Non bastarono la compassione e le buone parole di Hisashi a penetrare la scettica e dubitante scorza del ragazzino, che si ritrasse stizzito e per nulla convinto dalle parole del giovane chunin. Lo shinobi venne spinto via con decisione dal piccolo e dalla posizione inginocchiata in cui si trovava, per poco non ruzzolava a terra. Lo sguardo di compassione si spense e assunse sfumature di rassegnazione. Sbuffando sommessamente si risollevò mentre osservava il ragazzino rifugiarsi al sicuro dietro la molliccia mole della lumaca dalle misure spropositate.*
"Le lumache sono di papà, sono solo le sue! E tu vuoi fargli del male, quindi vattene!! Diglielo anche tu!!"
*Era un tono decisamente più spaventato che minaccioso. Ordinò all'invertebrato di far valere la propria opinione affinchè il ninja di suna alzasse i tacchi e lo lasciasse stare, ma l'essere non sembrava aver nulla da dire. Hisashi non riusciva ancora a capire da che parte stesse l'animale. Probabilmente aveva capito che Hisashi non era una minaccia per loro.
(Gli animali dovrebbero sentirle queste cose... o no?)
*Tuttavia il silenzio lo lasciò alquanto dispiaciuto. Voleva davvero poter sentire uno di quegli esseri parlare, ma subito dopo si rese conto di quanto fosse illogico anche solo pensare che una di quelle creature fosse in grado di comunicare. Non conosceva molto di quel tipo di animale, ma era convinto che non avessero una struttura fisica che permettesse loro di comunicare e tanto meno di farsi comprendere da qualcun altro.
Anche il bambino rimase molto contrariato dal silenzio indifferente della lumaca, ma tornò nuovamente a rivolgersi ad Hisashi intimidandogli senza mezzi termini di lasciare quel luogo. A quanto pare il ragazzino aveva letto negli occhi del chunin la ferma determinazione a non volersene andare e agì di conseguenza e istintivamente. L'occhio ormai allenato di Hisashi intuì subito i movimenti del ragazzo che gli parvero goffi e prevedibili. Il giovane aveva stretto la mano intorno alla katana che teneva legata intorno alla vita e sembrava avere tutte le intenzioni di volerla usare per colpire Hisashi.
Il chunin eseguì i movimenti da li in avanti come se li avesse ripetuti in precedenza centinaia di volte. Gli risultò praticamente meccanico il movimento di portare il braccio sinistro dietro la schiena e l'afferrare con la mano la katana legata intorno alla vita. Intanto portava il braccio destro avanti, teso e con il palmo della mano rivolto al suo improvvisato avversario.
Non sapeva che tecnica avesse in mente di utilizzare, nè sapeva se era realmente in grado di effettuarne una. Più probabilmente era da aspettarsi un attacco diretto con la katana sguainata, ma l'arma non sembrava adatta ad un attacco del genere.
In pochi istanti, il ragazzino accumulò una grande quantità di chakra. Hisashi poteva quasi sentire le lame dell'arma del giovane sfrigolare per l'energia incanalatavi ed ebbe un moto di stupore.*

"Che diav...?"
*Subito dopo con un colpo secco il ragazzo sferrò un fendente con la propria katana e dalla punta delle due lame scaturì una violenta folata d'aria. Era uno spettacolo terribile. Un bambino apparentemente indifeso e ferito, era capace di sprigionare un'energia così devastante.
Non era il tempo di fermarsi ad ammirare la maestria di quello che, oramai, era diventato il suo avversario.
Con un moviemnto fluido e preciso, Hisashi spostò il braccio destro alla sua destra e contemporaneamente ruotò il busto in senso orario per garantire al colpo che stava per essere sferrato con la mano sinistra, quella che stringeva la katana, una maggiore potenza.*


CITAZIONE
<attivazione> -Abilità nel Controllare Chakra- [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 9/10] "Chi possiede questa abilità ha un perfetto controllo del chakra , riuscendo a diminuirne la quantità necessaria per eseguire qualsiasi Tecnica/Attivazione che usi chakra.
Liv 6 : La diminuzione è di 10

Katana Bilame: Spada avente due lame gemelle una speculare all’altra lasciando uno spazio tra le due che aiuta ad incanalarvi le tenshijutsu. Arma tagliente a due mani che fornisce anche un bonus alle tenshijutsu, sia in attacco che in difesa (bonus efficacia valido SOLO per le tenshijutsu). (Peso: 7.5 Kg)
Migliorata:
Liv 3: +30 Frz/Eff/Def/Res

<tenshijutsu> -Fulmine- -Folata Elettrica- (Chk 25) (Res/dif +35) “Si evocano piccoli fulmini a ripetizione, che muovendosi ad alta velocità davanti al ninja creano una difesa dagli attacchi.”

[Chk=25-10=15][Res=166+17,5(bonus/2)+30=213,5][Danno=185-213,5=0 parato][Stm=137-0,75=136,25]

*A loro volta, numerose scintille si formarono intorno alle lame dell'arma di Hisashi e queste si scontrarono contro l'imminente tempesta creata dal ragazzino, spazzandola via.

Si era alzato un gran polverone e l'aria era carica di energia statica. Con un ultimo tentativo, Hisashi tentò di far ragionare il ragazzino impertinente.*

"Non mi è piaciuto quello che hai fatto... tuttavia, come avrai notato ho evitato attentamente di ferirti... e credimi, avrei potuto farlo!"
*Non voleva spaventarlo, anche se probabilmente era esattamente l'effetto che aveva sortito con quelle parole, ma voleva soltanto mettere in chiaro che il gesto non era stato affatto apprezzato. Per rimediare, tentò di assumere di nuovo un atteggiamento quanto meno più docile.*
"Ascoltami... devi fidarti... non sono qui per te, nè per tuo padre e non voglio fare del male a nessuno... lascia solo che parli con le lumache.. non voglio portartele via... credimi"
*Era sempre stato un tipo diplomatico e di certo non si sarebbe messo a combattere contro un ragazzino. Le sue mani si erano già macchiate di un sangue puro e non voleva ripetere la stessa tragica esperienza.*
 
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xX Andrea Xx
view post Posted on 8/9/2010, 19:34     +1   -1




Sgranò gli occhi intimorito quando vide il proprio attacco essere respinto e, dunque, vanificato con tanta semplicità dallo shinobi di Suna: indietreggiò lentamente d'un paio di passi, ritornando nelle vicinanze della lumaca, ancora intenta a rimanersene in disparte. L'austero silenzio venutosi a creare in seguito al piccolo scontro venne bruscamente rotto dalle parole di Hisashi che nuovamente tentò di far ragionare il bambino e convincerlo che mai si sarebbe azzardato di nuocere a lui o a suo padre. Il ragazzino quasi sembrò rassegnarsi al compassionevole discorso, ma venne psicologicamente scosso dal ricordo delle feroci parole del padre contro il mondo dei Ninja dal quale loro stessi si erano isolati.. e urlò di rimando:

Non mi raccontare bugie! Nessun ninja è buono, nessuno! Volete tutti fregare il mio papà solo perché era amico di una persona cattiva! Lui non è mai stata una brutta persona.. non gli farai del male.. non voglio che succeda qualcosa di male a papà!

Un breve e sommesso lamento della lumaca precedette l'infuriare del sistema circolatorio di chakra del bambino che sbiancò in volto a causa dello sforzo al quale si sarebbe presto sottoposto: come fosse un'azione automatica, indipendente dalla sua stessa volontà, un leggero alone di chakra prese a disperdersi per l'intero atrio, facendo barcollare la debole evocazione.

<genjutsu> -Tecnica della sonnolenza della nebbia- (Lvl 1) (Chk 30) (Eff +25) “Chi subisce questa tecnica viene colpito da una leggera sonnolenza che gli causa status sonno”
[Eff: 140+25+45+29=239]

Nel frattempo il bambino mantenne gli occhi fissi su Hisashi, impaurito e allo stesso tempo adirato dalla sua imperterrita insistenza.

GDROFF forse l'ho descritta un po' troppo epica sta scena.. l'impazzire del suo sistema circolatorio non lo avverti ovviamente, vedi solamente questa faccia da culo che rimane fermo a guardarti, quando un alone di chakra prende ad espandersi a partire dal suo stesso corpo.. Poi chiaramente dopo capisci che non è una genjutsu..

PS: per ora il pg di shiro rimane lì, devo decidere cosa fare perché nel progetto originale della questa era fondamentale xD GDRON
 
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view post Posted on 9/9/2010, 18:56     +1   -1
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[vta=52-2=50]

*Vide la paura, la paura di aver scatenato qualcosa di troppo grande balenare con un guizzo fulmineo nello sguardo del piccolo ninja improvvisato. Aveva parlato osservando i movimenti indecisi del ragazzino e ne aveva carpito l'indecisione. Che fosse riuscito a toccare i pulsanti giusti?
Forse incutendogli paura e inzuccherandogli subito dopo la pillola, sarebbe riuscito a far scattare qualcosa nella testolina testarda di quel giovane. Quando l'ultima parola che implorava fiducia lasciò le labbra di Hisashi, questi iniziò a far guizzare lo sguardo dal ragazzino alla lumaca e viceversa. Il mollusco continuava ad osservare in religioso silenzio, senza schierarsi in difesa del suo accompagnatore, nè prendendo le parti di Hisashi. Passò qualche istante in cui le espressioni del piccolo sembravano far trapelare il fatto che si fosse fatto convincere dalle parole dell'abile oratore. Finchè all'improvviso, come se fosse scosso da un'energia interiore, i suoi lineamenti facciali riassunsero la solita espressione diffidente e collerica.*

"Non mi raccontare bugie! Nessun ninja è buono, nessuno! Volete tutti fregare il mio papà solo perché era amico di una persona cattiva! Lui non è mai stata una brutta persona.. non gli farai del male.. non voglio che succeda qualcosa di male a papà! "
*Questa volta anche Hisashi perse il controllo. Sentì i peli dietro il collo rizzarglisi e il cuore iniziare a battere furiosamente, come se si stesse dimenando per fuggire dalla cassa toracica.
Quello stupido marmocchio testardo!*

(Vorrei proprio conoscerlo il papà a questo punto!)
*Pensò.
Avrebbe voluto vederlo in faccia e allora avrebbe capito se iperprotettività del figlio era motivata o meno. Egoisticamente pensando, infatti, Hisashi si riteneva un grande esperto nel capire il cuore delle persone solo guardandole in viso.
Questo breve attimo che impiegò per immaginare le sembianze del padre del ragazzo, servirono a farlo calmare un istante. Tuttavia, le successive e sconsiderate azioni del suo tremante interlocutore, scatenarono una gran dose di adrenalina nel sistema circolatorio dello shinobi.

Il marmocchio impallidì, come se fosse posseduto dalla stessa forza che stava sprigionando come un vulcano in eruzione. Dove trovava tutta quell'energia quel bambino?!
Per di più era ferito. Niente aveva senso!
Un grande alone celeste avvolse il piccolo ninja e iniziò ad espandersi. Hisashi indietreggiò spaventato. Spalancò le palpebre incredulo e tentò di proteggersi frapponendo fra se e l'avversario la propria katana con un gesto involontario.*

(E' impossibile! Come può...? Come può sprigionare tanto chakra da renderlo visibile ad occhio nudo? E'... impossibile!)
*Fece ruotare le pupille a destra e a sinistra cercando una via di fuga e poi le ripuntò sugli occhi del ragazzino. Anche i suoi occhi erano pieni di paura. Quel luogo così isolato dal mondo e apparentemente libero da ogni tipo di pensiero malvagio, era carico di timori. Se c'era una cosa che sapeva era che non avrebbe dovuto tentare di evitare ciò che lo spaventava, ma affrontarlo e sconfiggerlo. Era l'unico modo per liberarsene.*
("L'uomo teme ciò che non conosce... se desideri non temere, devi affrontare ciò che ti spaventa. In questo modo... in questo unico modo, potrai conoscere e quindi, non temere...")
*Era uno dei più grandi insegnamenti che il vecchio gli aveva impartito e in quel momento, come tutte le altre volte che aveva vacillato davanti alla paura, quelle parole risuonarono nella sua mente.
Riacquistò il controllo su se stesso e i propri movimenti e ringraziò ancora una volta il suo mentore scomparso.
Ciò che vide ora era soltanto un ragazzino spaventato che temeva per l'incolumità del proprio genitore e che tentava di imprigionarlo in un'illusione di banale esecuzione. Era ridicolo aver paura di un bambino inesperto.
Chiuse gli occhi e concentrò tutto il proprio chakra e quando li riaprì, lo lasciò fuoriuscire da tutti i pori per proteggere la sua mente da quella tecnica elementare. *


CITAZIONE
<genjutsu> -Tecnica della liberazione- (Liv 2) (chk 40) (Eff +45)"Il ninja usa questa tecnica per difendersi da una Genjutsu appena effettuata dall'avversario. Questo eff si aggiunge al calcolo della difesa [Res + Chk + Eff liberazione]; se il ninja non si para dalla Genjutsu per questo turno [nel quale cerca di pararsi] rimarrà sotto effetto di quest'ultima [Usabile anche su un alleato].

[chk=40][Eff=166+87+45=298][genjutsu parato][stm=136,25-2=134,25]

*L'illusione del ragazzino venne spazzata via dal chakra di Hisashi. Ora erano di nuovo faccia a faccia. Il ragazzino sempre più terrorizzato e il ninja di Suna sempre più in collera. La pazienza e il tempo che aveva da dedicare a quel marmocchio erano terminati.*
"A quanto pare... ragionare con te non mi porterà da nessuna parte. Non avercela con me, ma non ho altra scelta... a questo punto, ne va della MIA di incolumità!"
*Con un rapido scatto si portò faccia a faccia con il ragazzino e dopo aver composto una rapida serie di sigilli, appoggiò una mano sulla fronte del suo avversario.*
CITAZIONE
<genjutsu> -Tecnica della sonnolenza della sabbia- (Lvl 2) (Chk 50) (Eff +45) “Il bersaglio viene colpito da una sonnolenza più intensa che gli causa status sonno”

[chk=50][Eff=214+77+45=336][stm=134,25-2,5=131,75]

*Nonostante fosse adirato, mantenne un tono di voce calmo e pacato. Non voleva allarmare ulteriormente il piccolo. Ciò che voleva era che se ne stesse buono per un po'. In ogni caso sapeva che non avrebbe fatto del male ad un simile individuo.
Rimase ad osservarlo mentre attendeva che la propria tecnica facesse effetto.*
 
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xX Andrea Xx
view post Posted on 12/9/2010, 22:34     +1   -1




Il bambino guardò sconcertato le abilità del ninja di Suna che con estrema facilità riuscì a rendere vana la genjutsu sotto la quale sarebbe dovuto crollare; in effetti, per quanto fossero prodigiose le sue abilità a quella tenera età, l'avversario rimaneva un chunin ben addestrato di uno dei cinque Grandi Villaggi Ninja. Ostentò ancora dell'arroganza, quando venne colto alla sprovvista dall'illusione di Hisashi che lo indusse a perdere lentamente i sensi: prima che potesse crollare inerme a terra un osso delle dimensioni di un ulna gli ferì il costato, facendolo tornare cosciente. Impattò dunque sul terreno e avvertì in toto il dolore dell'urto.. si mise poi a sedere, tenendosi stretto il fianco e guardandosi intorno spaesato.

Che... Che.. che cosa è successo? Papà.. dove sei? Papà, perché l'hai fatto?

Lumaca: Aito.. non fare di queste pazzie! Tuo figlio porta già i segni delle tue punizioni.. smettila..

L'uomo apparve qualche decina di metri dietro ad Hisashi e prese ad avvicinarvisi con passo lento e cadenzato, fissando severo il proprio figlio.
 
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view post Posted on 14/9/2010, 19:48     +1   -1
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[vta=50-2=48]

*Il ragazzino, per quanto fosse dotato di energie straordinarie, non potè nulla contro l'esperienza e l'abilità di Hisashi, il quale lo osservava da pochi centimetri tentare di resistere alla propria illusione. Sentiva la mente del ragazzo arrendersi lentamente alla propria volontà e i suoi riflessi e le sue funzioni vitali affievolirsi, quasi fino a perdere i sensi.*
(Mi dispiace piccolo... ma devo fare due chiacchere con la tua grossa amica... e non ho altro modo)
*Ripeteva nella propria mente quelle parole, più per giustificare a se stesso le proprie azioni che per tentare di tranquillizzare il giovane, che comunque in alcun modo avrebbe potuto udire quelle frasi.
Intanto, ogni tanto continuava ad osservare la grossa lumaca che stava ad osservare, mantenendo l'austero silenzio al quale ormai Hisashi si era abituato. Forse fino a quel momento non aveva agito perchè il chunin non aveva realmente attentato all'incolumità del piccolo ninja che l'accompagnava, ma chi poteva dire se stesse solo aspettando il momento in cui Hisashi avesse abbassato la guardia per attaccarlo? La lumaca non aveva un'espressione del viso e non era possibile capire in alcun modo cosa le passasse per la mente. Ciò inquietava il ninja di Suna e lo spingeva a non dare mai le spalle all'animale e a continuare a lanciarle occhiate preoccupate.

Ormai il piccolo avversario di Hisashi si era fatto sopraffarrre dalla tecnica più sofisticata del chunin e stava per assopirsi. Improvvisamente però, qualcosa proveniente da una direzione sconosciuta colpì il ragazzino il quale emise un gemito sommesso e si accasciò a terra.
Hisashi, colto completamente alla sprovvista, si voltò, guardò a destra e a sinistra alla ricerca della fonte dell'oggetto misterioso. Infine posò nuovamente lo sguardo verso il piccolo.
Era seduto a terra e si stringeva il fianco, dove era stato colpito, apparentemente spaesato quanto Hisashi. Si era ripreso dallo stato di sonnolenza in cui l'aveva indotto il ninja a causa del dolore che gli era stato inflitto. Accanto a lui c'era l'oggetto che l'aveva ferito e dopo una rapida analisi, sembrò essere un osso. Si, non c'era dubbio, era un osso umano!*

(Maledizione, che succede?!)
"Che... Che.. che cosa è successo? Papà.. dove sei? Papà, perché l'hai fatto?"
*Un battito del cuore più forte degli altri, carico di adrenalina scosse l'intero corpo di Hisashi. Il padre del bambino era li. Non era l'unica cosa a scuoterlo. Il fatto che avesse colpito il suo stesso figlio era senza dubbio segno del fatto che era un ninja estremamente esperto e senza scrupoli. Non aveva esitato a ferire la carne della propria carne pur di non farlo cadere sotto l'illusione di uno sconosciuto. Hisashi non si mosse, ma continuò a cercare con lo sguardo il padre del ragazzino. All'improvviso, la grossa lumaca parlò.*
"Aito.. non fare di queste pazzie! Tuo figlio porta già i segni delle tue punizioni.. smettila.."
*Se in una circostanza normale sarebbe trasalito nel sentir parlare un animale, in quel momento non gli fece nessun effetto. Si voltò nella direzione in cui guardava il gigantesco mollusco e vide, a circa una decina di metri di distanza alle sue spalle, una sagoma di un uomo adulto avvicinarsi sempre di più con uno sguardo severo. Gli occhi dell'uomo chiamato Aito però non erano rivolti al ninja della Sabbia, ma alla sua stessa prole.*
(Punizioni ha detto la lumaca? Che non abbia attaccato il marmocchio solo per liberarlo dalla mia genjutsu? E' questo l'uomo che il ragazzino desiderava così tanto proteggere?)
*Era una situazione delicata. Si trovava in mezzo ad una complicata situazione familiare. Un figlio iperprotettivo nei confronti di un padre che non sembra far altro che infierire su di lui come si poteva evincere dalle numerose ferite sul corpo del giovane. L'amore è una cosa terribile e folle. Hisashi l'aveva sperimentato sulla sua pelle e ora lo vedeva compiersi di nuovo.
Che fare ora?
Il padre continuava ad avvicinarsi sempre più e Hisashi era esattamente tra lui e il proprio figlio. Quest'uomo per di più aveva aiutato dei criminali, secondo quanto detto dal piccolo e per quanto proprio il ragazzino affermasse il contrario, Hisashi era convinto che quell'uomo non fosse esattamente uno stinco di santo. Tentare di imbambolarlo con le parole non avrebbe funzionato, così come non aveva funzionato con il figlio. Forse doveva cercare di tirarsene fuori. Si, sembrava la scelta migliore.
Quando l'uomo fu abbastanza vicino da poterlo sentire, disse*

"Salve... le chiedo scusa per l'inconveniente.. non era mia intenzione attaccare suo figlio... c'è stato un malinteso. Lui ha pensato fossi un nemico e mi ha attaccato così ho tentato di renderlo inoffensivo... non volevo farlgi del male.. le chiedo ancora scusa..."
*Si sentì un codardo, ma non aveva nessuna intenzione di scatenare ulteriormente l'ira di quell'uomo. tuttavia, sapeva che non sarebbero bastate delle spiegazioni e delle scuse per far calmare quell'animo. Così, mentre si inchinava per chiedere perdono, portò la mano sinistra dietro la schiena con un movimento quasi impercettibile e la tenne a pochi centimetri dall'impugnatura della propria katana.
"Fidarsi è bene, non fidarsi e 100 volte meglio!"*
 
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xX Andrea Xx
view post Posted on 20/9/2010, 19:53     +1   -1




Stette con lo sguardo fisso sul proprio figlio fino a che non si trovò esattamente di fianco allo shinobi di Suna: si fermò, girò il capo di lato e, scrutandolo dall'alto in basso, disse:

Non mi seccare con le tue stupide moine. Ho un figlio da punire al momento, di te me ne occuperò più tardi.. fammi la cortesia di aspettare qui senza darmi danno.

Così dicendo riportò la propria attenzione sul bambino che ancora leggermente dolorante cercò di alzarsi da terra in fretta e furia, quasi fosse per lui una vergogna farsi trovare dal padre in quella posizione. Si trovarono ben presto faccia a faccia con la lumaca piuttosto contrariata dai metodi severi di Aito, ai quali oramai il figlio sembrava essersi abituato con cieca fedeltà e sincero affetto.

Lumaca: Aito, non ci provare o sarà peggio per te.

Volse lo sguardo in direzione del viscido animale, con espressione visibilmente schifata dal suo aspetto; sputò a terra, mettendo a tacere il mollusco e tornando a fissare il piccolo ninja, a sua volta concentrato su ogni singolo movimento effettuato dal padre. Fu un lampo: dal suo avambraccio fuoriuscì un osso dalla forma arrotondata e ne seguì un pugno piuttosto violento in pieno volto al figlio che cadde nuovamente a terra sanguinante dal labbro inferiore.

Quante volte ti ho detto che nessuno deve avvicinarsi al "mio" tempio? NESSUNO! Lo capisci?!? Non voglio che qualcuno salga quelle scalinate, non voglio che la gente mi trovi.. te l'ho spiegato fin troppe volte!! E' ora che tu impari la lezione una volta per tutte, maledizione!

Alzò nuovamente il braccio, pronto a colpire il bambino con la stessa violenza di prima; tuttavia, nella fase di caricamento del colpo, l'osso poco prima estratto prese a slungarsi e ad assumere la forma di una vera e propria lama d'osso. Nel frattempo una lumaca, dalle dimensioni alquanto ridotte rispetto a quella già presente nell'atrio, cadde da una delle rampicanti che abitavano quel luogo proprio sulla spalla destra di Hisashi e sussurrò:

Non fare nulla.. ne va della nostra incolumità.. e della tua, ragazzo.. quello è un demonio..

GDROFF Do as you want

PS: gabry, ti chiedo una cortesia per evitare questi ritardi xD Ultimamente posto piuttosto di fretta dove devo e i topic degli eremi mi sono sempre sfuggiti sia alla vista sia alla memoria.. quindi magari se appena posti mi mandi un mp con anche scritto "Andrea gay" mi accorgo che hai postato e rispondo alla prima occasione utile ^^ Sorry comunque per l'ennesimo ritardo, stavolta ho ben poche scuse!! GDRON
 
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view post Posted on 9/10/2010, 17:41     +1   -1
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[vta=48-2=46]

*Il padre burbero era a non più di tre passi da Hisashi e riversava in lui il proprio disprezzo attraverso quei suoi piccoli e spietati occhi da guerriero. Era uno sguardo che Hisashi non riusciva ad assumere e forse non avrebbe mai assunto. Lo sguardo di chi è pronto a buttarsi nella mischia e fare a pezzi i propri nemici a mani nude. No, Hisashi sapeva che quell'uomo era diverso da lui semplicemente guardandolo negli occhi, ma a differenza di molte altre persone che Hisashi aveva incontrato, non ne riuscì a capire la mentalità.
Dopo aver bruscamente e con parole secche rimesso il ninja di Suna al proprio posto, rivolse la propria attenzione verso il proprio figlio. La grossa lumaca che proteggeva il ragazzino parlò di nuovo in difesa del giovane. Voleva impedire ad Aito di infierire ulteriormente sul ragazzino, il quale sembrava avere l'unica preoccupazione di alzarsi il più in fretta possibile. Hisashi dal canto suo rimase fermo.
Aveva ancora la propria katana stretta in pugno dietro la schiena ma non la utilizzò. La situazione era troppo assurda per capire da che parte stare. Non conosceva le ragioni per le quali il padre stesse punendo così il suo stesso figlio, eppure era sicure che ce ne fossero, ma d'altronde il proprio senso di giustizia urlava dentro di lui incitandolo ad intervenire.*

(Non ho il diritto di intromettermi... ma non posso stare a guardare...)
*Durante lo scontro interiore di Hisashi, Aito si scagliava contro il proprio figlio.
Sferrò un pugno estremamente violento contro il ragazzo e questi non fece assolutamente nulla per impedire al proprio genitore di ferirlo. L'uomo riusciva ad incutere un profondo timore reverenziale nel proprio figlio tanto da cancellare i suoi istinti di sopravvivenza.
Hisashi strinse i pugni con forza. La scena lo disturbava e non sapeva che fare.

All'improvviso qualcosa lo toccò sulla spalla facendolo sussultare. Emise un sommesso singulto e si voltò per vedere chi ci fosse alle proprie spalle, temendo in un compagno del padre del ragazzino. Invece di un nemico, trovò un'altra lumaca, decisamente più piccola della sua simile, ma ugualmente troppo grande per essere una semplice lumaca. Se ne stava appollaiata sulla sua spalla. Hisashi poteva sentire il suo corpo viscido bagnargli i vestiti. Era una sensazione poco piacevole, ma non era certo il momento per lamentarsi. Prima che il chunin della sabbia potesse domandarsi da dove fosse arrivato quell'essere, questo parlò, sussurrando al suo orecchio.*

"Non fare nulla.. ne va della nostra incolumità.. e della tua, ragazzo.. quello è un demonio.."
*Nonostante la lumaca gli stesse parlando, Hisashi era troppo impegnato a guardare cosa stava accadendo di fronte a lui per darle retta. L'uomo sbraitava e si dimenava imprecando contro il proprio figlio e finalmente Hisashi riuscì a comprendere il motivo di quel rancore contro la carne della propria carne che covava quell'uomo.
Per quanto fu possibile capire ad Hisashi, il compito del ragazzino era quello di impedire a chiunque di avvicinarsi al tempio ed era per questo motivo che ora lo stava punendo.
La situazione, adesso, era chiara.*

(Speriamo non sappia che Shigeru è ancora la dentro...)
*L'uomo sollevò nuovamente la sua mano, pronto a colpire il proprio figlio con quello che sembrava un colpo mortale. Con un osso estratto dal proprio corpo, aveva creato una vera e propria spada e ora l'avrebbe utilizzata contro il proprio figlio.
Sapeva cosa fare.
Si rivolse alla lumaca sulla sua spalla.*

"Mi dispiace..."

CITAZIONE
<attivazione> -Abilità nel Controllare Chakra- [Massimo 10 volte ad incontro][Liv 6 : 9/10] "Chi possiede questa abilità ha un perfetto controllo del chakra , riuscendo a diminuirne la quantità necessaria per eseguire qualsiasi Tecnica/Attivazione che usi chakra.
Liv 6 : La diminuzione è di 10

-Tecnica a lungo raggio- “Catene imbriglianti”[Chk: 90][Int: +190] “Il ninja usa a sorpresa la sua sabbia difensiva per attaccare il nemico, la trasforma in catene con le quali avvolge il nemico immobilizzandolo. Utilizzando però la propria sabbia difensiva il ninja indebolisce le sue difese.” [Questa tecnica non infligge danno ma se colpisce causerà status paralisi per la prossima azione difensiva e d'attacco dell'avversario][Fino al turno successivo in cui l'avversario si libererà le tecniche clan di difesa subiranno un -20 di malus]


[Chk=90-10=80][Int=214+190+28,4(spec)+30(katana)+5(talento)=467,4][Stm=131,75-4=127,5]

*All'improvviso, come un fiume in piena la sabbai di Hisashi fuoriuscì dai suoi abiti scagliandosi contro il padre del ragazzino per immobilizzarlo e fermare il suo attacco.
Non si accertò nemmeno del fatto che la sua "preda" fosse o meno realmente immobilizzata, ma si fece avanti ugualmente.*

"E' inutile che se la prende con suo figlio!"
*Ora iniziava la parte difficile. Ciò che aveva in mente di fare il ninja di suna era semplice, ma allo stesso tempo estremamente rischioso.*
"Suo figlio ha fatto quel che poteva per impedirmi di avvicinarmi al tempio... tuttavia resta comunque un ragazzino e non mi ci è voluto molto per levarmelo dai piedi! La colpa è soltanto sua che non è riuscito ad allenarlo come si deve... se deve prendersela con qualcuno è solo con lei stesso e la sua incapacità di insegnamento!"
*Il treno era partito e ora era impossibile capire quale sarebbe stata la sua destinazione, ma Hisashi c'era sopra e sarebbe arrivato fino alla fine, vivo o morto.*

OT//Questa volta ti chiedo io scusa per il ritardo ''^^//OT
 
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xX Andrea Xx
view post Posted on 18/10/2010, 21:27     +1   -1




GDROFF io ho interpretato la tua tecnica come un tentativo di bloccarlo senza fare danni.. se ho sbagliato avvisami ^^ GDRON

Accortosi d'essere stato imbrigliato in una resistente rete di catene di pura sabbia mista a ferro, strattonò con tutte quante le sue forze e, noncurante delle ferite che quella tecnica gli avrebbe potuto lasciare se contrapposta ad una reazione simile, tirò fino a che non si sgretolarono inermi ritornando semplice polvere sparsa a terra. Furente, scoccò una profonda occhiata di disapprovazione al chunin della sabbia, continuando comunque a dargli le spalle.

Ho detto che non devi interrompere. Rimani da parte fino a che non ho concluso con mio figlio. Puoi anche provare a scappare se preferisci, forse sarebbe la scelta migliore da fare nel tuo caso ma temo la tua faccia di bronzo te lo impedirebbe.

Ritornò ad alzare le proprie mani sul figlio, questa volta senza esitare in alcun modo e precedendo ogni possibile reazione sia della lumaca affianco sia del ragazzo della Sabbia: sfregiò il viso del figlio con un profondo taglio, leccandosi poi il sangue che ne rigò le affilate ossa estratte poco prima con così tanta ferocia. Il bambino sembrò non temere nemmeno le punizioni corporali infertegli dal padre, tant'era l'abitudine che ormai v'aveva fatto col passare del tempo; si limitò ad una smorfia di dolore quasi impercettibile, lanciando tramite lo sguardo un'eloquente richiesta d'aiuto alla lumaca, impotente di fronte alla furia del mukenin.

La prossima ti rimarrà impressa nella memoria tanto quanto sulla pelle, proprio ciò che successe a tua madre... forse finalmente imparerai la lezione, Anikeru.

E tornò a caricare il colpo, pronto più che mai ad infliggere l'ennesima punizione al ragazzino; tentare di bloccarlo si sarebbe probabilmente rivelato inutile tanto quanto in precedenza.

GDROFF ho modificato il post marcando il punto in cui Akineru ha iniziato a cambiare atteggiamento nei confronti del padre GDRON

Edited by xX Andrea Xx - 10/12/2010, 10:53
 
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view post Posted on 23/10/2010, 16:13     +1   -1
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[vta=46-2=44]

*L'uomo rimase effettivamente intrappolato nella morsa d'acciaio di Hisashi e dovette sorbirsi il suo discorso intimidatorio, che tuttavia non riuscì nell'intento di intimidirlo.
Con una straordinaria forza bruta, l'uomo si contorse fino a mandare in pezzi le potenti catene del chunin della Sabbia. Quale determinazione, quale primordiale istinto omicida era rinchiuso in quell'uomo? Dove trovava l'energia per opporsi alle fredde armi di Hisashi, con l'unico scopo di infierire ancora su suo figlio?
Hisashi era rimasto immobile scioccato da quella scena. Perse il controllo della sua sabbia e la lasciò cadere al suolo come fosse semplice polvere. Mai nessuno era riuscito ad opporsi con tanta semplicità a quella tecnica e tutto ciò l'aveva lsciato senza parole.
Aito gli lanciò un'occhiata carica d'odio. Lo shinobi di Suna si sentì trafiggere da quello sguardo come da migliaia di lame di ghiaccio. Un brivido gli percorse la schiena raggiungendo ogni sua terminazione nervosa, come a lanciare un disperato segnale d'allarme. Quell'uomo era pazzo.
Letteralmente pazzo. Di quelli da rinchiudere.
Da un uomo del genere non sapevi cosa aspettarti e quindi non potevi ragionare con loro. Come preannunciato e sostenuto, le parole non sarebbero servite a niente con quell'uomo. L'unico modo per fermarlo sarebbe stato eliminarlo, tuttavia Hisashi ebbe dei dubbi riguardo al fatto che sarebbe bastato togliere la vita a quell'animale per fermarlo.
Forse la lumaca aveva ragione, Hisashi avrebbe fatto meglio a rimanersene in disparte, ma ormai era tardi per pentirsi. Aito, con un gesto fluido del braccio, sferrò un violento fendento diretto al viso del figlio.
Nessuno si mosse per impedirlo.

Hisashi fu colto totalmente di sorpresa, ancora impietrito dallo sguardo del padre del ragazzino e nemmeno la grossa lumaca si mosse di un centimetro. Dovevano essere tutti quanti talmente avvezzi al comportamento dell'uomo, da farla sembrare una cosa normale.
Il ragazzino rimase impassibile, seppur era chiaro dalla sua espressione che stesse soffrendo. Non era soltano il dolore fisico a farlo sussultare, era cristallino.
Mentre il piccolo tentava di trattenere le lacrime, suo padre lecco il sangue rimasto sulla lama della sua arma e l'espressione che si dipinse sul suo volto, fece ribollire Hisashi.*

(Brutto figlio....)
*Qualcosa scattò. Qualcosa si ruppe. Qualcosa che non era mai successo.
Hisashi spalancò le palpebre e osservò l'uomo che con viscida ingordigia, trangugiava ogni singolo goccia di plasma rimasta sul suo attrezzo di tortura.
Non era più una punizione, non era più giustificabile! Quell'uomo si stava soltanto divertendo a torturare suo figlio.*

"Non posso più accettarlo..."
*Disse. Usò un tono così basso e controllato che soltanto la lumaca appoggiata sulla sua spalla avrebbe potuto sentirlo. Successivamente si rivolse direttamente al mollusco.*
"Non so per quale motivo voi non muovete un muscolo, se muscoli ne avete, per fermare quest'atrocità... ma io non me ne starò qui a guardare! Se siete in grado di provare qualcosa, aiutatemi a porvi fine... altrimenti restate a guardare!!"
*Sfoderò la sua katana e in quello stesso istante, Aito sollevò nuovamente la sua arma.*

CITAZIONE
<attivazione> -Abilità nel Controllare Chakra- [Massimo 10 volte ad incontro (4/10)][Liv 6 : 9/10] "Chi possiede questa abilità ha un perfetto controllo del chakra , riuscendo a diminuirne la quantità necessaria per eseguire qualsiasi Tecnica/Attivazione che usi chakra.
Liv 6 : La diminuzione è di 10 [x2]

<passiva> Padronanza del Magnetismo - (4/10) “Grazie alla sua abilità nel controllo del magnetismo le tecniche che utilizzano la sabbia ferrifera ottengono un bonus di
Liv 6 : +5

-Attivazione-"Concentrazione della Sabbia Ferrifera"[Chk: 50xNumero Forme]"Il ninja utilizza il suo controllo della forza magnetica per donare una forma utile al combattimento alla sua sabbia di ferro. Da jonin in poi il ninja riuscirà a controllare così tanta sabbia ferrifera da poter modellare più di una forma alla volta”[Con questa tecnica si potrà modellare una forma a turno da chunin, due da jonin e tre da sannin]
-Kunai (Taglio) (Bonus: +50) “Semplicemente un kunai”

[chk=50-10=40][stm=127,5-2=125,5]

-Tecnica a lungo raggio- “Stile della Sabbia Ferrifera: combo singola”[Chk: 90][Int: +140+Bonus forma] “Il ninja utilizza il proprio chakra come magnete per scagliare a grande velocità la forma controllata contro il nemico.” [Questa tecnica richiede il controllo da parte del ninja di almeno una forma][La tecnica non è incanalabile]


[chk=90-10=80][Int=216+140+50+30(katana)+5(talento)+28,6=469,6][stm=125,5-4=121,5]

*Lanciò la sua forma creata con la suabbia di ferro. Prima d'ora non era mai stato così rapido nella composizione di una forma, ma i duri allenamenti e l'adrenalina che circolava nelle vene di Hisashi, diedero i loro frutti. Il dardo accuminato si dirigeva come un proiettile dritto alla nuca di Aito. L'avrebbe sicuramente raggiunto prima che lui riuscisse a colpire suo figlio e con un po' di fortuna, l'avrebbe neutralizzato.*
"Crepa!"
 
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