Fama, Nukenin e Ricercati, Personaggi Famosi e Famigerati

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¬BloodyRose.
view post Posted on 21/10/2015, 20:29 by: ¬BloodyRose.
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Personaggi


Famosi e Famigerati








~ Otomika Kaguya

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» Ruolo: Yondaime Kokage


Nato a Kiri e figlio di Hasegawa Kaguya, già durante l'infanzia emerge il lato del suo carattere più desideroso di attenzioni, tanto da spingerlo a ricercare spesso l'approvazione e la stima dei suoi coetanei e degli abitanti del suo villaggio.
Tuttavia, abbandonerà presto i suoi atteggiamenti arroganti, per potersi concentrare esclusivamente sulla sua carriera ninja e sull'apprendimento delle tecniche del suo clan: vivendo l'accademia come un'opportunità per evadere dai continui screzi con il padre, riuscirà a diplomarsi in breve tempo e ad accrescere le sue conoscenze sempre di più, svolgendo missioni su missioni e sottoponendosi ai crudeli allenamenti di Hasegawa, che spesso e volentieri non erano altro che delle vere e proprie torture.
Fu così che, partecipando al Torneo Chunin, Otomika si distinguerà per le sue brillanti capacità, tanto da arrivare in finale, facendo ben sperare il Mizukage in una sua vittoria per ridare, in questo modo, lustro al villaggio della Nebbia.
Tuttavia, il giovane Kaguya non si presenterà mai all'evento tanto atteso sia dal padre che dal Kage.
Alla vigilia della finale Otomika tradì il suo stesso villaggio e si diresse verso Oto dopo aver ferito mortalmente Hasegawa, non sopportandone più i modi di fare spietati e deliranti, inseguendo così la vana speranza di poter rivedere la madre ignota e avvistata, secondo le voci, per l'ultima volta proprio nei pressi del Suono circa diciotto anni prima.
Il resto della storia è noto ai più: il giovane Kaguya prese con la forza e con il sangue il controllo sul villaggio del Suono, dando così sfogo a quell'ambizione di potere che non aveva pari e che già da piccolo aveva manifestato più e più volte, innalzando la fama e lo splendore di Oto a livelli mai visti prima e arrivando ad essere venerato quasi come un Dio dal suo stesso popolo.
"Lo Spettro d'Argento", così si faceva chiamare il Quarto Kokage, il quale aveva radunato sotto il suo controllo un'enorme schiera di sottoposti dalle abilità conosciute in tutte le terre ninja, creando così il primo Quartetto del Suono e, soprattutto, il complesso meccanismo del Segno Maledetto, particolarità che da lì in avanti avrebbero influenzato per sempre la storia del villaggio.
Intrecciando la sua storia con quella del Mizukage Ki Momochi e di sua figlia, Illya, il potere di Otomika arriverà fino al villaggio della Nebbia, ma sarà proprio la stessa Illya Momochi, che lui stesso accolse come un padre ad Oto e alla quale permise poi di prendere il comando a Kiri, ad uccidere quello che ancora oggi viene ricordato come uno dei Kage più importanti di tutta la storia del Suono.



~ Yo Saito

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» Ruolo: Shodaime Taisho

Originario del villaggio della Sabbia e membro di una delle famiglie di burattinai più prestigiose di tutta Suna, i Saito, Yo dimostrò sin da piccolo di possedere un interesse smisurato per i complessi meccanismi che animavano le marionette del suo clan, interesse che andava di pari passo con il disprezzo delle regole e della rigidità familiare in cui viene cresciuto.
Il suo lato profondamente ribelle venne notato anche all'accademia e risaltò ancora di più, se possibile, nelle sue prime missioni: il suo era un intelletto messo completamente al servizio del caos, una mente brillante che amava stare sopra le righe e, quando possibile, uscire fuori dagli schemi.
Per quanto le marionette potessero esercitare una forza attrattiva per lui irresistibile, persino la sede del suo clan cominciava a stare stretta al suo animo irrequieto; anzi, era l'intero villaggio della Sabbia ad essere visto dal giovane Yo come una gabbia deserta dalla quale uscire il prima possibile.
L'occasione gli si presentò sotto forma di una donna, una Jonin che gli diede l'opportunità di fuggire da Suna e raggiungere il villaggio del Suono, divenendo così un nukenin. In realtà tutto ciò avvenne contro la sua volontà, ma Oto si dimostrava molto più interessata della Sabbia al suo talento e gli forniva le giuste comodità, tra le quali quella di poter disporre di un proprio laboratorio per la sua ricerca: negli anni trascorsi in tale villaggio, Yo Saito rimase sulle sue con discrezione, limitandosi ad accrescere le sue già vaste conoscenze senza intromettersi nelle vicende politiche che portarono Oto ad allearsi con Kiri e ad essere poi irrimediabilmente tradito, con la conseguente dipartita del Kokage Otomika Kaguya.
Tornato a Suna per il Torneo Chunin, anche in questa occasione il giovane ebbe modo di accrescere le sue abilità di burattinaio e meccanico, venendo eletto a Chunin senza troppe difficoltà grazie, soprattutto, alla sua lodevole scaltrezza.
Tuttavia, il suo unico obiettivo rimaneva quello di diventare il più bravo ed esperto burattinaio di tutto il mondo e, per poter finanziare le sue ricerche sulla meccanica, aveva bisogno di quei soldi che solamente le missioni potevano garantirgli: non fu facile, ma grazie alle nuove esperienze maturate sul campo e all'improvvisa apparizione di Watashi, Yo capì che per poter realizzare tutte le sue aspirazioni era necessario acquisire un maggiore potere, perché altrimenti sarebbe morto ancora prima di poter anche solo pensare di diventare il burattinaio più abile di tutti i tempi.
Negli anni a seguire, dunque, cominciò a prendere sempre più coscienza del ruolo di spicco che Oto sembrava avergli riservato: venne incaricato di reclutare nuovi shinobi per il villaggio e, cogliendo al volo l'occasione, decise di infiltrarsi grazie all'aiuto di Karasu, il suo burattino-spia definitivo, in Furikami e dunque in Akatsuki, per poter tenere sotto controllo le due organizzazioni e, allo stesso tempo, avere a disposizione una base ampia per le sue ricerche.
Ovviamente, il tutto avvenne con il benestare del Kokage Hideyoshi Kaguya, il quale era al corrente dei piani di Yo, anche se la guerra contro le forze di Watashi fece passare in secondo piano la volontà di reclutare nuovi shinobi.
Durante una missione di caccia ad Okami Rei, lo stratega di Kirizumi, Saito proverà sulla sua stessa pelle la furia omicida delle forze di Watashi, tanto da rimetterci un occhio, un braccio e diversi organi interni spappolati: riuscì a salvarsi e a tornare vittorioso al suo villaggio, ottenendo di fatto anche la promozione a Jonin, ma pagandola così a caro prezzo.
In ogni caso, il periodo di guerra contro il Divoratore riserverà parecchie sorprese al burattinaio, che avrà modo di raggiungere molti dei suoi obiettivi con gran facilità: durante la grande battaglia di Kumo, infatti, Yo approfitterà della sua posizione di generale per monitorare e quindi provare a reclutare alcuni degli shinobi più promettenti individuati sul campo di battaglia, avvalendosi anche dei corvi meccanici da lui stesso ideati e già mandati a spiare i soggetti ritenuti più interessanti in tutte le terre ninja.



~ Dante Kaguya

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» Ruolo: Leader Akatsuki


Membro del temibile clan dei Kaguya e dunque originario di Kiri, Dante detto "Il Folle" passa alla storia come uno dei criminali più pericolosi che abbiano mai messo piede nelle grandi terre ninja.
Si distingue inizialmente al Primo Torneo Chunin di Konoha, affrontando shinobi del calibro di Sabaku no Keiichi e Kroxigor Azashi, che in futuro diverranno delle vere e proprie leggende, proprio come lui: parteciperà a questa competizione come genin del villaggio della Foglia.
In seguito, tradita Konoha, verrà etichettato come nukenin e negli anni a seguire accrescerà la sua fama, diventando eremita delle Salamandre e conosciuto in tutti i villaggi per i suoi atteggiamenti - per usare un eufemismo - decisamente sopra le righe.
Fu leader dell'organizzazione criminale Akatsuki, succedendo a Tex Inuzuka e Sho, quando ancora non era altro che un giovane chunin inesperto e parecchio immaturo, ritrovandosi nelle mani la gestione di Alba proprio a causa dei due ex-Kage, i quali consegnarono a lui il compito di portare avanti i distorti ideali del loro gruppo.
Per diverso tempo Dante rimase solo nel covo della sua organizzazione, unico membro a non abbandonarla nonostante le condizioni pessime in cui questa versava.
Questo finché Ki Momochi, Mizukage della Nebbia, non volle interessarsi ai segreti che nascondeva Alba: la sua sconsiderata sete di potere lo portò a desiderare di possedere quell'organizzazione, di farla sua. Il Kaguya fu costretto ad accettare, perché fortemente bisognoso di uno shinobi che potesse proteggere l'Akatsuki e, dunque, abbandonò non senza qualche rimpianto il suo ruolo di capo senza sottoposti; questa situazione, tuttavia, durò poco, poiché lo Yondaime Mizukage morì poco tempo dopo, lasciando Dante di nuovo solo.



~ Ryu Yotsuki / Hyou

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» Ruolo: Leader Akatsuki


Nato a Kumo, in uno dei suoi clan più antichi e potenti, non si distinse particolarmente né per acume e intelligenza né per talento, ma piuttosto per un carattere sbruffone e poco incline al rispetto delle regole.
Seguire gli ordini e le missioni a suo modo era per lui l’obbiettivo imperante, ma col tempo e la maturità il suo carattere mutò diventando più cinico e chiuso, soprattutto dopo che ebbe a che fare ed ebbe toccato con mano l’odio e la brutalità che vi era nel mondo degli shinobi.
Da questi fatti iniziò a maturare in lui, sempre più, un desiderio di ribellione verso i Kage e le istituzioni dei villaggi, cercando di trovare un modo per scardinarne il potere e l'autorità. Un ideale che, anni dopo, sfocerà nell'adesione a Furikami e nell'entrata in Akatsuki.
Fu allievo di Shinjitsu Murakami, che tradì il villaggio di Kumo, episodio che lo segnò profondamente. Tale era la voglia di ritrovarlo e fargliela pagare per il male fatto e per il tradimento del villaggio, che crebbe in lui sempre più forte la propensione di entrare a far parte della squadra Anbu.
Nel corso della sua breve appartenenza a Kumo scoprì l’eremo delle salamandre e ponderò il desiderio di esserne eremita. Ma non vi riuscì subito...fu tuttavia giudicato degno di poter firmare per questi esseri.
Solo durante la guerra contro Watashi poté dimostrare tutto il suo valore ed essere giudicato degno da Reshef, difendendo l’eremo dall'attacco di Watashi e sconfiggendo Moloch, la salamandra rinnegata: da questi fatti, fu ritenuto meritevole di custodire il sacro sutra.
All’inizio della comparsa del Divoratore, quando si mostrò al mondo come un dispensatore di desideri, fu uno dei Tredici prescelti che vennero scelti dal Kami stesso per la sua rinascita. Le storie raccontano che tra tutti il suo fu l’unico desiderio ad essere espresso contro Watashi stesso. Un desiderio di morte.
E quando il Divoratore si mostrò per l’essere malvagio che era, si salvò solamente grazie al sacrificio di altri due Jonin. Da essi il Divoratore attinse abbastanza energie per poter finalmente sferrare il suo attacco a tutto il mondo.
Per lui combattere contro Watashi, da questo momento in avanti, divenne non solo vendicare la morte dei due shinobi ma anche e soprattutto uno scopo personale. Fu proprio grazie a questa volontà e a questo spirito che conquistò il grado di Chunin. Promosso durante una missione contro il Divoratore, ottenne l’agognato rango ma, soprattutto, poté finalmente entrare a far parte della squadra Anbu, che per lui significava una sola cosa: avere la possibilità di ritrovare il suo vecchio sensei.

Fu in questo periodo che venne avvicinato da Jagura, allievo di Kai di Kirinaki, che lo convinse a lasciare il villaggio e a seguire il dettame di Libertà che da tanto tempo anelava.
Così abbandonò la sua amata Kumo ed entrò a far parte, primo membro in assoluto, della schiera di Furikami: un'associazione segreta che aveva come scopo quello di liberare gli shinobi dall'oppressione intera dei villaggi e dei Kage.

Divenendo traditore e scomparendo nell'oscurità delle cappe delle Nuvole Rosse cambiò nome e identità facendosi conoscere Hyou, “La Pantera”, nome in codice che lo rendeva appartenente a Furikami stessa e che lui usò scaltramente per far perdere le sue tracce e avere la libertà che tanto agognava: finalmente le sue mani erano libere per poter rintracciare il suo antico mentore e maestro.
Questo portò le alte cariche di Kumo stessa, prima Shiroko Yotsuki e poi Giichi Ishiyaki, a crederlo morto. E tutt'ora lo credono, rendendo Hyou assolutamente un fantasma senza passato né storia, ma solo con un presente.
Un presente che lo vide durante l’attacco del Divoratore al suo villaggio natale in prima linea, generale di una parte delle armate della Coalizione Mondiale di tutti gli shinobi e dell’intero eremo delle salamandre, sfidando ben due Araldi del Dio.

Da quel momento, dopo la grande vittoria, se ne persero di nuovo le tracce. Anni dopo, coadiuvato da Reshef, attaccò Konoha mostrando per la prima volta la potenza dell’Akatsuki come nuovo leader di tale organizzazione, facendosi bandiera e portavoce di una ribellione che covava ormai da tempo nel seno di ogni villaggio.



~ Fuyuki Hyuga

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» Ruolo: Ex membro Akatsuki


Nato a Konoha e membro della Casata Principale di uno dei clan più potenti ed influenti di tutto il villaggio, il piccolo Fuyuki cresce tra le amorevoli attenzioni di sua madre Mayuki e suo padre Ryu, che purtroppo perde all'età di nove anni, lasciandolo solo con la madre e la sorella minore, Ayame.
Tre anni più tardi si diploma presso l'accademia con il massimo dei voti, spinto dalla volontà di aiutare la sua famiglia a superare la perdita del padre, vera e propria figura di riferimento per tutti loro.
Nonostante gli ottimi risultati conseguiti, il giovane Hyuga si prende il suo tempo per presentarsi alla sede del suo clan e quindi per svolgere la sua prima missione: vuole confermare le sue abilità con uno scontro e l'occasione gli si presenta grazie all'incontro con la kunoichi Hay Lin, sulla quale riesce ad avere la meglio, seppur con fatica.
Dopodiché, Fuyuki continuerà a testare le sue capacità con continui allenamenti alla sede del clan Hyuga e con le sue prime missioni, presentandosi al Torneo Chunin di Suna come uno dei genin più promettenti del suo villaggio.
Mantenendo fede alle premesse, il giovane Hyuga supera non senza qualche difficoltà le prove del torneo, raggiungendo alla fine la tanto agognata promozione.

Tuttavia, Fuyuki non è ancora pienamente soddisfatto delle sue abilità e, una volta tornato a Konoha, continua ad allenarsi strenuamente presso la sede del clan, poiché convinto di poter migliorare ancora. Proprio durante uno dei suoi allenamenti, viene notato da Kisho Aburame, ANBU della Foglia che, dopo aver testato con uno scontro la sua effettiva potenza, decide di condurlo al cospetto del sommo Mujinahen, il vecchio tasso a capo dell'eremo dei Mustelidi che, in pochi secondi, comprende l'animo del ragazzo e gli concede di diventare un firmatario del sutra.
Poco tempo dopo, Mayuki Hyuga muore lasciando lui e la sorella da soli: la dipartita della madre ha un effetto devastante su Fuyuki, che per l'ennesima volta nella sua vita è costretto ad osservare impotente un suo affetto morire sotto i suoi stessi occhi, senza poter fare nulla per salvare la donna.
In seguito a tale evento, il giovane chunin decide di intraprendere la carriera ANBU, seguendo le orme di suo padre: dopo aver presentato la domanda, giunge quindi il momento di mettere finalmente alla prova quanto di buono ha imparato lo Hyuga in tutti quegli anni.
Divenuto quindi un membro della squadra speciale di Konoha a tutti gli effetti, Fuyuki continua a servire il suo villaggio: la prima missione in veste di ANBU vede il ragazzo cacciare e sventare la minaccia di un nukenin di rango A, Sanzu, il quale, senza il suo intervento, sarebbe altrimenti entrato in possesso di preziose informazioni riguardanti la Foglia tramite l'aiuto di una talpa.
In seguito ai suoi primi successi con la sua nuova squadra, però, giunge per Fuyuki il momento di prendere coscienza della vera natura del suo mondo.
L'eremo dei Mustelidi, a cui lo Hyuga si era legato diversi anni prima, deve infatti affrontare una delle più grandi crisi di tutta la sua storia: Kisho Aburame, eremita e shinobi della Foglia, nonché amico di Fuyuki, si rende responsabile del tradimento del suo stesso eremo.
Lo Hyuga viene nominato nuovo eremita per evitare di lasciare i Mustelidi senza una guida, ma la sua ascesa viene battezzata dalla più ardua delle decisioni: Kisho è stato catturato e, in base alle leggi che governano l'eremo, sta proprio a Fuyuki decidere la punizione per il suo ignobile comportamento.
Nonostante l'affetto che lo lega all'amico, che fu tra i primi a credere nelle sue potenzialità e ad introdurlo al sommo Mujinahen, la sentenza finale non può che essere una ed una soltanto: condanna a morte.
E' l'evento decisivo nella vita di Fuyuki, la svolta che lo porta a cambiare, assieme al lasso di tempo che il giovane passa in coma dopo aver combattuto in difesa della sua prima allieva - Yukiko Yamanaka - e del suo eremo contro degli shinobi di Kumo, interessati proprio alla ragazza, la quale al risveglio del suo maestro e alleato deciderà di firmare il contratto con i mustelidi.

Le abilità dello Hyuga migliorano sempre di più con il passare dei giorni, tanto da diventare uno dei ninja più importanti e rispettati dell'intera Konoha: il suo obiettivo principale, sia come ANBU che come shinobi della Foglia, è quello di dare la caccia a Kai, uno dei nukenin più pericolosi in tutto il mondo ninja e vera e propria nemesi personale di Fuyuki.
Giunto a Kumo per assistere al quinto torneo di selezione dei chunin, si scontra con alcuni scagnozzi dell'organizzazione criminale nota come Kirinaki, i quali attaccano il suo amico Shinan: è solo l'inizio del conflitto che coinvolgerà lo Hyuga in prima persona per i prossimi anni della sua vita.
Dopo aver prontamente scortato all'eremo dei mustelidi Seiri - amica di Shinan e dunque anch'ella nel mirino di Kirinaki - e Ko, un giovane promettente shinobi che diverrà suo allievo, Fuyuki sarà coinvolto in una missione di rango B nel Paese del Ferro assieme ad altri due ANBU, alle pendici del Tanensei Shimo: durante tale compito, lo Hyuga sarà costretto a partecipare all'Hidoi Game, un gioco di caccia al seguito del quale, oltre a rinnovare la sua volontà di cambiare il mondo per renderlo un posto migliore, riporterà una grave ferita alla mano sinistra.

Tornato a Konoha, farà la conoscenza di Chiaki Hyuga, che diventerà in seguito sua allieva all'eremo dei mustelidi e sua amante, tanto da dargli una figlia: la dolce presenza della fanciulla al suo fianco, tuttavia, non basta a spegnere la cocente delusione per la fuga di Seiri dall'eremo, comunicatagli da uno dei suoi fratelli mustelidi.
Partito assieme a Chiaki alla ricerca della bionda kunoichi di Kiri, i due Hyuga riescono grazie alla loro singolare abilità a rintracciarla senza troppi problemi, trovandola però in condizioni pietose: ricoperta di sangue e senza memoria.
I due si imbarcano dunque in una missione che ha come scopo rintracciare e catturare l'uomo che ha ridotto la donna in quello stato, il leader di Kirinaki, ricercato a Konoha e assassino di Shinan: Kai, la nemesi di Fuyuki.
Lo scontro si risolve con un nulla di fatto, con i due Hyuga che comunque possono ritenersi fortunati ad essere ancora vivi dopo aver affrontato un nemico tanto potente; quindi, Chiaki viene ritenuta degna dall'eremita e dai suoi nuovi compagni mustelidi di poter firmare per loro.
Informato l'Hokage del grande pericolo che rischia di coinvolgere anche il villaggio della Foglia, il legame tra Fuyuki e Chiaki si fa sempre più profondo, superando il normale rapporto instaurato in precedenza tra maestro ed allieva.

Tempo dopo, nei pressi di un piccolo borgo situato nel Paese del Fuoco, Fuyuki fa la conoscenza di un bizzarro giocoliere destinato a cambiare per sempre la sua vita: K di Furikami, noto anche come Jagura, il Joker.
Sarà lui in futuro ad introdurre Fuyuki nella sua organizzazione, Furikami, e quindi nell'Akatsuki.
In ogni caso, l'avvento di Watashi sconvolge l'intero mondo degli shinobi e anche lo Hyuga, ormai divenuto uno dei ninja più importanti e potenti dell'intero villaggio della Foglia, è costretto a partecipare alla guerra contro il Divoratore, venendo ancora coinvolto in una battaglia dove l'ombra di Kirinaki e di quanto accaduto durante il precedente scontro con Kai tormentano il giovane: questa volta, a farne le spese è Seiri, sorella dell'amico di cui Fuyuki non porta più ricordi, ormai completamente soggiogata dal potere di Watashi.
Lo Hyuga vince la sua battaglia, salvando il Paese delle Terme, e viene promosso ufficialmente a Jonin, ma pagando un prezzo ben più alto di quanto potesse mai immaginare: la vita della bionda, che aveva promesso di proteggere a qualunque costo.
Di ritorno dalla sua missione più difficile, Fuyuki decide di fermarsi all'eremo, unico luogo dove è sicuro di poter ricevere i giusti consigli che tanto brama in un momento per lui così difficile: il sacrificio di Seiri lo spinge a pensare che lui, semplice ANBU della Foglia, non può nulla non solo contro la minaccia di Watashi, ma ancor di più contro la sete di potere dell'uomo che da anni ormai è diventato il suo nemico più grande; ovvero, Kai di Kirinaki.
Tuttavia, all'eremo Fuyuki deve affrontare nuovamente una minaccia ben più grande di lui: i mustelidi vengono attaccati dalla progenie di Watashi, accompagnata da Kokuma, la donnola che diversi anni prima aveva tradito i suoi stessi fratelli assieme al precedente eremita e maestro dello Hyuga, Kisho Aburame.
Tuttavia, grazie ad un intenso addestramento volto a far apprendere al giovane Jonin la modalità eremitica, Fuyuki riesce alla fine ad avere la meglio sulla donnola traditrice, grazie anche all'inaspettato ed insperato aiuto di Jagura; il Joker è intenzionato a reclutare lo Hyuga e a portarlo tra le fila della sua organizzazione, Furikami, che agisce assieme ad Akatsuki.

Terminato il terribile scontro, Fuyuki è costretto ad ascoltare quella che, più che una richiesta, è una vera e propria imposizione: entrare a far parte dell'organizzazione criminale più pericolosa al mondo, tradendo così non solo i suoi ideali, ma anche il suo stesso villaggio e le persone a lui care.
E' una scelta difficile, resa ancora più ardua dalla pressione esercitata dal giocoliere, che in caso di rifiuto non esiterebbe a far fuori Fuyuki.
Così, lo Hyuga prende la decisione più importante di tutta la sua vita: accetta la proposta del Joker, conscio dei rischi a cui va incontro e di ciò che si sta lasciando alle spalle.
In realtà, il Byakugan del giovane vede ben oltre le oscure trame di Jagura: Fuyuki scorge, nella proposta dell'uomo, la possibilità di scardinare per sempre l'organizzazione criminale più pericolosa di tutto il mondo degli shinobi, poiché ciò che Akatsuki gli offriva era la libertà più totale di combattere Kirinaki e il suo leader senza essere legato alle scelte del suo villaggio e, allo stesso tempo, senza mettere in pericolo quest'ultimo.
Disposto così ad infangare il suo nome e il suo onore per una causa ben più grande, Fuyuki diventa N - Namida - di Furikami, traditore della Foglia e pericoloso nukenin.

La guerra, nel frattempo, continua a tormentare il mondo degli shinobi e persino Akatsuki non può permettersi di ignorare la minaccia di Watashi: assieme ai compagni delle Nuvole Rosse, Fuyuki partecipa allo scontro finale contro la divinità, tra le alte montagne che racchiudono Kumo. Nominato generale a capo di un intero battaglione, lo Hyuga contribuisce in maniera significativa alla vittoria dell'intero genere umano ai danni del Divoratore.
Non solo: è in quest'occasione che Fuyuki incontra nuovamente Akane Uchiha, Kage di Konoha, dichiarando apertamente guerra al villaggio della Foglia e rivelando così l'intenzione di bruciare e annientare ogni suo singolo abitante. Una mossa azzardata, ma allo stesso tempo ben calcolata: il vero scopo di tale dichiarazione, infatti, è quello di apparire agli occhi del mondo intero come un traditore e costringere l'Hokage a mettere sulle sue tracce gli ANBU e sulla sua testa una taglia, per proteggere il villaggio stesso.
Attualmente, Akane Uchiha e il suo braccio destro Hachi Yamanaka, sono gli unici informati delle vere intenzioni di Fuyuki, la cui lealtà va ancora a Konoha.

In seguito allo scontro con le forze di Watashi, durante il quale perde anche la sorella, unica familiare rimasta in vita fino ad allora, Fuyuki si dedica anima e corpo allo svolgimento di vari incarichi per conto della sua organizzazione, portando persino Chiaki ad abbandonare il suo villaggio e ad abbracciare gli ideali di Furikami.
Poche ore prima della nascita della piccola Amane, simbolo dell'unione e dell'amore tra i due Hyuga, Fuyuki si scontra con K, poiché il Joker ritiene che le ultime gesta del traditore di Konoha vadano contro gli ideali della loro stessa organizzazione: dichiarando apertamente guerra alla Foglia, infatti, Fuyuki è uscito troppo allo scoperto, compromettendo quella sicurezza e quella libertà tanto osannata da Furikami e dal giocoliere, che solamente le ombre dell'anonimato possono garantire.
Inoltre il legame con la giovane Chiaki, reso ancora più evidente dal bambino che ella porta in grembo, non è ben visto dal Joker, poiché mina l'indipendenza dello Hyuga e il suo desiderio di libertà, così come quello con le donnole. Il tempestivo intervento di Tensai Takei, altro membro di Akatsuki, evita il proseguo dello scontro, che vedeva fino a quel momento Fuyuki in netto vantaggio sull'avversario: ogni discussione sul futuro dell'organizzazione viene dunque rimandata, poiché il travaglio di Chiaki ha inizio e la piccola Amane è pronta per venire al mondo.

Poco tempo prima della nascita del frutto dell'amore che prova per Chiaki, lo Hyuga si imbatte in un portale spazio-temporale che lo catapulterà in una dimensione passata, all'interno della quale conoscerà Hazuki, la madre della sua amata. In un susseguirsi di misteriosi eventi, sentimenti forti ma non ricambiati e di allenamenti estenuanti, i due riescono a sventare la minaccia celata dietro il finto volto del Nidaime Hokage: si tratta di Sanzu, lo stesso nukenin che Fuyuki aveva assicurato alla giustizia durante il suo primo incarico da ANBU. Reso pericoloso dalle nuove abilità sviluppate - ma soprattutto da quanto da lui appreso riguardo l'ancora viva lealtà dello Hyuga nei confronti di Konoha - il traditore si rivela un vero osso duro e, pur sconfitto grazie al senjutsu, riuscirà a mettersi in fuga, forte delle preziose informazioni ottenute.

Lo spettro del nukenin tuttavia torna a bussare alla sua porta poco dopo. La notizia di un suo possibile coinvolgimento con l'Akatsuki - e le conseguenze che la rivelazione di informazioni preziose avrebbe portato sull'eremo e Konoha - viene riferita a lui e all'amata da un Aiko completamente cambiato, un ragazzo valoroso giunto dal futuro tramite un portale simile a quello che aveva dato il via all'ultima avventura di Fuyuki. Per questo motivo i tre partono alla volta di Tanuma, lì dove si nasconde il covo di quel verme. Costretto a separarsi dalla fanciulla e dal figlio, il soldato delle nuvole rosse si imbatte in un tranello astutamente tramato da Takayoshi, il padre della ragazza. Pur volendo regolare i conti con l'uomo, intenzionato ad ucciderlo, il giovane viene presto piegato dalla malattia.
Si risveglia, scoprendo di essere braccato dagli scagnozzi del nemico, un paio di giorni dopo. L'assenza di notizie riguardo la sorte di Chiaki lo spinge ad agire d'impulso durante lo scontro funesto con i due ninja al servizio del traditore. Conclusa la lotta, Sanzu appare sulla scena di battaglia, approfittando delle ferite riportare dai suoi avversari per rivelare loro una menzogna, servendola tuttavia come una triste verità. Venuti a sapere della morte della fanciulla, i due shinobi della Foglia si avventano con le loro ultime energie contro il nemico, ponendo fine alla sua misera vita. Con l'amara consolazione di aver vendicato Taki e la sua amata e di poter presto ricongiungersi a loro, lo Hyuga si lascia divorare una volta per tutte dalla propria maledizione.

La storia tuttavia non può di certo concludersi in questo modo. Grazie alle cure di Chiaki, Fuyuki riesce a riprendersi dopo quasi un anno trascorso in stato di coma. Al suo risveglio viene a conoscenza della follia commessa da Hyou, che proprio durante quel periodo ha attaccato la Foglia, arrivando quasi a distruggerla. Tuttavia l'eremita non può permettersi il lusso di pensare solo a recuperare le forze per affrontarlo; l'inaspettato arrivo di K all'eremo scatena il caos: Kenshin e molti altri mustelidi perdono la vita nello scontro, durante il quale l'intero ruolo viene completamente sfigurato - la stessa torre bianca cade sotto i colpi micidiali del giocoliere. Solo grazie all'intervento di Mujinahen i due Hyuga riescono a sconfiggere il nemico ormai odiato, che cadrà infine sotto la lama di Namida.
Giunge quindi il momento per i due amanti di affrontare la Pantera in un confronto diretto. Ottenute informazioni a sufficienza per dare il via alle ricerche, entrambi partono al fianco del Sandaime alla volta del Paese del Gelo, lì dove le tracce non più fresche del nukenin era ovvio li conducessero. La spedizione tuttavia si conclude con un colpo di scena inaspettato; dopo aver scoperto la presenza di un team di shinobi nei pressi dell'eremo delle salamandre, Hyou fa sì che sia proprio quel luogo il palcoscenico dello scontro definitivo. Il momento del confronto infine arriva, ma sotto gli occhi attoniti dei nemici il leader di Akatsuki decide di sacrificarsi nel disperato tentativo di portarli con sé nella tomba. Ciò per fortuna non avviene e quindi, messo fuori gioco il nemico numero uno della Foglia, Fuyuki è pronto a tornare a casa insieme alla sua amata. Il mondo intero presto conoscerà la verità sul suo conto.
Così, in seguito ad una decisione del consiglio del villaggio, la lealtà dei due Hyuga viene messa a nudo davanti a tutti e ad entrambi vengono reintegrati come shinobi. Le azioni dell'eremita tuttavia, ritenute avventate, gli costano il ruolo di ANBU e la non piena fiducia dei consiglieri. Sia lui che Chiaki vengono marchiati con un sigillo atto a sedare eventuali comportamenti anomali; una precauzione legittima, ma che il jonin non riesce facilmente a digerire, dato che essa è stata applicata da Akane, kunoichi della quale si fidava ciecamente, e decisa ad un tavolo dietro al quale siede Sabaku no Keiichi, nukenin che invece è stato vestito d'un titolo onorifico dallo stesso consiglio che reputa pericoloso il comportamento di shinobi che, seppur con delle pecche, hanno rischiato la vita per anni per il bene della Foglia. Malgrado ciò, l'ormai ex membro delle nuvole rosse accetta di buon grado l'incarico di distruggere ciò che rimane di Kirinaki. Se non per chi lo governa, si dimostra pronto ancora una volta a rischiare la pelle in prima linea e alla luce del sole per garantire un futuro sereno agli abitanti del villaggio.

In seguito ad una scarsa adesione degli shinobi alla sua causa, lo Hyuga viene inviato per svolgere una missione di basso livello ai confini del Paese del Fiume; quello che però sembra un compito blando e noioso si trasforma presto in un vero inferno. Dopo un aspro scontro con un team di impostori capitanato da una certa Yamada Yuriko, Fuyuki si ritrova a contatto con una delle Bestie Codate, Kurama, detta anche Kyūbi, la Volpe a Nove Code. Riuscito a sopravvivere per miracolo al contatto con il demone, il jonin fa ritorno alla Foglia a capo di un consistente gruppo di superstiti, seguito ovviamente dai suoi sottoposti. Senju Ryunosuke, Aburame Shura, Akimichi Naho, i genin diventano parte del nuovo team Fuyuki, nonostante quest'ultimo inizialmente li reputasse soltanto una palla al piede. Non passa molto, prima che Mujinahen informi l'eremita e la sua amata del pericolo imminente rappresentato dai Bijuu. Proprio come qualche anno addietro, dopo l'avvento di Watashi, l'umanità è costretta ad affrontare una guerra che si preannuncia tutt'altro che semplice.

Tuttavia, Fuyuki non è destinato a prendere parte ad essa. Spinto da una possibile traccia di Kirinaki, il giovane viene trascinato nell'atavica lotta per la conquista delle Piramidi dell'Oro e dell'Argento, a metà fra gli schieramenti di Na Mori e Yason Mori. Qui il ninja scopre l'esistenza del Reuma, un misterioso fuuinjutsu creato dalla Nebbia Piangente, il quale ha messo in ginocchio Yason Mori e sollevato la fama dei suoi Quattro Guerrieri, gli unici a non aver ceduto all'infezione. Durante la lotta, lo stesso Hyuga rimane contagiato e, pur di liberarsi da quella maledizione e proteggere non solo Konoha, ma anche la sua famiglia, si vede costretto a macchiarsi di atroci crimini. Senza alcuna pietà, tesse una tela perfetta per ingannare il generale del paese Orha Duren e, uno ad uno, uccide i più forti combattenti della nazione, lasciando che la stessa bruci tra le fiamme e soccomba per mano degli infetti piegati dal Reuma. Al termine di una spietata ed amara battaglia, decide di spezzare quel cancro eliminandone l'origine, uccidendo la Regina Inai - colei che avrebbe dovuto salvare e riportare a Na Mori. Rischia pertanto di perdere la vita e, condotto da Kakumei nel covo di Mira, sopravvive per mesi interi proprio grazie alle cure dei suoi sottoposti.
Al ritorno della donna, Fuyuki si ritrova davanti ad una scelta: rimuovere il sigillo imposto dal Sandaime per continuare a cercare Kirinaki o morire lì, lontano dai suoi affetti. Optando per la prima opzione, tuttavia, il jonin prova sulla propria pelle la crudeltà del suo Hokage. Il chakra impresso spezza letteralmente il suo spirito, lasciandolo allo stremo delle forze. Smarrito, devastato dalle sue stesse emozioni, il ninja è costretto ad abbandonare Mira con la promessa di proseguire nella caccia alla Nebbia Piangente, per far ritorno all'eremo. Qui realizza di non poter tornare a Konoha, non prima di aver eliminato la minaccia più grande per lui, per la sua famiglia e per il suo stesso villaggio: il consiglio, incluso il leader stesso dell'esercito. A malincuore, supportato da pochi elementi scelti della comunità dei mustelidi, Fuyuki decide di far perdere le sue tracce, fingendosi morto e lasciando a Chiaki il compito di difendere l'eremo. Dichiarando guerra alle alte cariche della Foglia, quindi, lo Hyuga si prepara a veder sfumare tutto ciò che ha a cuore, pur di avere una chance di proteggerlo.

Per portare quantomeno a termine la missione che gli era stata affidata, il giovane parte alla volta del Paese del Cielo al fianco di Mira e Naum, là dove, stando alle informazioni estorte a Kawarimi, si nascondo Kai e i suoi lasciti, Kirinaki e Shinkuu. Invischiati in una guerra civile per il controllo della nazione, i tre si mescalo fra le parti avverse, Credo e Resistenza, alla ricerca del loro obiettivo. La loro permanenza a Sora no Kuni dura poco più di una settimana, durante la quale Fuyuki si vede spesso costretto a combattere, prima per ingraziarsi i rivoluzionari, poi per salvare la propria vita e quella di Naum, in una battaglia contro il più potente alfiere di Buraindo, il Guardiano, che per poco non lo conduce alla morte, ma che comunque lo lascia in condizioni pietose. Pur sapendo di essere ridotto allo stremo - ed ignorando il monito di Mira, che lo invita a non prendere parte alla rappresaglia finale - lo Hyuga si mette in marcia per Kugyou, al fianco di Ryuzaki e dei suoi rivoluzionari. Peccando di presunzione e poca lucidità, tuttavia, il giovane finisce per perdere i favori del leader della Resistenza e, costretto a confrontarsi con i suoi sicari, ingaggia un ultimo scontro al cui termine, sconfitto, ottiene la vita salva per miracolo, ma si ritrova con un'orrenda mutilazione alla gamba destra, che perde. Smarrito e in preda al panico, viene trovato al di sotto delle isole fluttuanti da Mira, la quale medica la sua ferita e lo mette al corrente della morte di Kai, proprio per mano sua.
Con amarezza, Fuyuki si ritrova quantomeno a sentirsi sollevato per la fine dell'incubo che aveva segnato la sua vita. La kunoichi lo mette con le spalle al muro, risparmiandolo e rafforzando la loro alleanza, in cambio di una promessa: lasciare morire Fuyuki Hyuga.
Comprendendo il significato tra le righe, Namida accetta, consapevole di essersi ridotto in quello stato solo a causa della sua imprudenza ed arroganza, oltre che al disperato tentativo di mascherare la propria brutalità e i propri crimini con menzogne che lo hanno condotto a perdere di vista il suo vero obiettivo. Facendo memoria delle parole del Guardiano, che lo ha ragguagliato circa la sua vera natura, Fuyuki fa ritorno all'eremo per recuperare le forze e raggiungere Kakumei al covo di Mira, così da metterlo al corrente dell'accaduto. Al tempo stesso, si impegna a tornare il guerriero calcolatore di un tempo, convinto che altrimenti non potrà avere alcuna possibilità di raggiungere il suo scopo - ahimè, specialmente dopo essere stato privato di un arto.




Edited by .Astaroth - 13/3/2021, 16:17
 
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