La Bocca

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view post Posted on 21/2/2009, 14:47

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

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*Shizue uscì dalla porta subito dopo il Kazekage, si diede rapidamente un'occhiata in giro. Si trovava in una piccola stanza priva di una parete incavata nel muro di un edificio molto più grande. Un'enorme arena pullulante di spettatori sugli spalti e decorata con grosse lame e spuntoni nel personale stile di Ki Momochi. Nella piccola stanza vi erano cinque porte oltre a quella da dove era uscito Shizue, probabilmente una per team. Ma il ragazzo non si soffermò più di tanto sul luogo, davanti a lui la grande scimmia di poco prima, Enma stava separando, senza troppe difficoltà quelle che Shizue riconobbe subito come Kira e Yumi. Kira sembrava furiosa, aveva lo sharingan attivato e stava urlando verso Yumi, che d'altra non sembrava stesse ferma a subire le parole della Uchiha.*

(Oddio, stanno litigando! Probabilmente il litigio è scoppiato a causa della mia presunta morte, Keiichi mi ha detto che Kira era distrutta, e, probabilmente, nemmeno Yumi l'ha presa troppo bene...Devo fermarle prima che si facciano inutilmente del male!)

*Shizue notò che non c'era nessun altro nella stanza, quindi si abbassò leggermente il cappuccio per rendersi riconoscibile alle due. In fondo tutto questo significava che tenevano a lui, e Shizue non riuscì a fermare un leggero sorriso che gli si dipinse in volto. Infine disse:*

Shizue: "Kira, Yumi!!! Ferme, non sono morto, sono qui, e sto bene!"
 
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view post Posted on 21/2/2009, 15:50
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Fu al raggiungimento del punto critico che la porta numero quattro si spalancò di colpo e una scia marrone passò a fianco a Kira per poi rivelarsi per ciò che era. Una scimmia, una grossa scimmia che si frapponeva tra lei e Yumi.
Le rimproverò entrambe, suggerendo loro di conservare le energie per la terza e ultima prova, anche se l’unica ad aver esagerato era l’Uchiha che si era lasciata prendere dalla rabbia e dalla gelosia. Un’ira e una collera che ancora non erano sbollite e che la genin avrebbe sputato addosso al grosso primate, se solo una voce a lei tanto familiare non l’avesse fatta desistere.


Shizue:Kira, Yumi!!! Ferme, non sono morto, sono qui, e sto bene!

Kira non vide nemmeno il Kazekage richiamare la scimmia, che aveva fermato il suo slancio di collera, e sparire in una nube di sabbia. Non fece nemmeno caso all’espressione stupita della kunoichi della sabbia. Non fece caso più a niente.
Svanì tutto. Svanì la sua compagna,svanì la stanza, l’arena, la rabbia. Anche lo sharingan si disattivò, riportando gli occhi della giovane al loro naturale colore.

E rimasero in due in quel luogo. Solo due. Solo Kira e Shizue.
Il ragazzo aveva il cappuccio leggermente calato, in modo da farsi riconoscere e un leggero sorriso sul viso. Kira, nonostante sapesse che Shizue era vivo venne invasa dallo stupore, mentre una sensazione calda di sollievo andava via via diffondendosi per tutto il suo corpo.
La verità era che benché il Kazekage le avesse rivelato la verità, lei non aveva mai realizzato il tutto. D'altronde, dopo quanto accaduto, una cosa è sentirselo dire, un’altra cosa era vederlo coi propri occhi.


Shizue...Kami, è lui.E' davvero lui..!

Lentamente, con lo sguardo perso quasi fosse in trance, Kira si avvicinò a Shizue, una mano leggermente protesa in avanti come a voler testare con mano se quanto vedeva era effettivamente vero. Posò la mano sulla guancia del giovane, accarezzando la pelle calda dello zigomo con il pollice.
Allora riconoscendo quella scarica e quel calore che sempre percepiva a contatto con il compagno, un sorriso si dipinse sul suo viso mentre quelle lacrime che poco prima aveva trattenuto iniziarono a sgorgare libere. Senza chiedere permesso alcuno, e fregandosene totalmente del luogo in cui erano, Kira si strinse al petto di Shizue spostando la mano che aveva posato sul viso del ragazzo sul petto di lui, portandola come la sua gemella, a stringere forte il tessuto del mantello.


Kira: Non lo fare più... disse Non lo fare mai più..!

E piangeva...o forse rideva...o entrambe le cose magari. Non lo sapeva neppure Kira, sapeva solo che in quel momento si sentiva felice come mai le era capitato di essere.

Edited by Lucifergirl88 - 21/2/2009, 16:20
 
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view post Posted on 21/2/2009, 17:01
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???: “Come puoi tu dire certe cose e restare impassibile..?

*Solo un rabbioso sibilo uscì dalle labbra della più giovane. Il lieve tremore del suo corpo non sfuggì alla kunoichi della sabbia. La sua interlocutrice s’alzò in uno scatto. L’improvviso spostamento d’aria le fece ricadere il nero cappuccio alle spalle, mostrando il chiaro viso contornato da lisci capelli neri lunghi, su per giù, sino alle spalle. Notò immediatamente l’ira negli occhi cremisi della giovane, ora caratterizzati dalle due tomoe tipiche dello sharingan. Rimase impassibile a quella sceneggiata, fin quando la più giovane non cominciò a gridarle contro.*

???: “Che ne vuoi sapere tu di me e di ciò che provo?! Non mi conosci! Non sai nemmeno il mio nome! E che ne sai di Shizue?! Come diavolo puoi dire che comprendi la mia sofferenza se non sai nemmeno perché provo tanto dolore?! Tu non sai niente!!Niente!

*Sentì chiaramente il forte risentimento attanagliarle il cuore. Fin troppe volte la giovane le aveva mancato del dovuto rispetto, e questa fu la goccia che fece traboccare l’intero vaso.*

(Tu..)

*Un forte bruciore la colse alla spalla destra ma, accecata dal risentimento e dall’odio, non ci fece caso.*

Sabaku No Yumi: “Non osare mai più rivolgerti a me con tanta superbia, ragazzina!

*Una strana forza la invase, una forza sconosciuta. La diafana pelle si macchiò di scuri segni ed una forte pulsione d’uccidere la più piccola stava lentamente sovrapponendosi alla sua razionalità. Stava per perdere totalmente il controllo di sé ma, fortunatamente, una grossa scimmia si frappose fra loro, rimproverandole entrambe. Il forte impulso di togliere di mezzo quell’enorme primate e saziarsi della disfatta della giovane fu sedato da una voce a lei familiare.*

???: “Kira, Yumi!!! Ferme, non sono morto, sono qui, e sto bene!

*Sgranò gli occhi per lo stupore. Non poteva essere vero..*

(I-io.. conosco questa voce..)

*Il grosso primate svanì nel nulla, lasciando le due immobili. La più giovane sembrava esser entrata in una sorta di trance, quasi come se intorno a lei non esistesse più nulla. Solo quando ella scattò in direzione della provenienza di quella voce capì. Era davvero lui. Era vivo. Mirò la scena con sguardo assente, come se quelle macchie sparse per il viso avessero coperto persino i suoi occhi, rendendola cieca. Nel momento in cui il loro abbraccio si sciolse, la kunoichi della sabbia avanzò con passo deciso ed elegante verso il compagno di squadra. Raggiunta la distanza di qualche centimetro, lo scrutò con sguardo indecifrabile per una manciata di secondi e, colta dalla rabbia, gli tirò un sonoro ceffone.*

Sabaku No Yumi: “Non provare a ripetere una simile sceneggiata. Non ho intenzione di compiangerti una seconda volta.

*Parole di una crudezza agghiacciante. Ascoltandole superficialmente potevano sembrare prive di ogni benevolo sentimento ma il ragazzo aveva imparato a conoscere il freddo carattere della sua compagna di squadra. Sicuramente, quelle parole erano state dettate dalla paura di averlo creduto morto.*
 
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view post Posted on 21/2/2009, 18:53

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

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*Enma venne congedato da Keiichi, e svanì in una nube di fumo. Le due ragazze si voltarono verso Shizue, entrambe avevano uno sguardo vuoto, come se stessero guardando un fantasma, ed effettivamente, come dar loro torto? Shizue notò che Yumi aveva diversi segni neri sul volto, probabilmente aveva attivato il seal maledetto, evidentemente era arrivato appena in tempo, la cosa stava diventando seria. La prima a fare qualcosa fu Kira, iniziò a camminare verso Shizue con il braccio teso verso di lui, come se stesse davvero tentando di tastare quello spettro, quella visione, per verificare la sua reale esistenza. La mano di Kira raggiunse infine il viso di Shizue e gli accarezzo la guancia con il pollice. Shizue provò un brivido di piacere sentendo la morbida pelle di Kira a contatto con la sua. La ragazza si rianimò a quel contatto e un sorriso si dipinse sul suo volto mentre le lacrime iniziarono a sgorgare in gran quantità. Shizue era al settimo cielo, ma non piangeva, aveva già versato abbastanza lacrime, ora era solo felice. La ragazza si strinse a lui in un tenero abbraccio e Shizue la strinse ancora più forte, appoggiandole con una mano la testa sul suo petto. Quel contatto era semplicemente fantastico, Kira si sfogava piangendo e con voce spezzata disse al ragazzo di non farlo mai più. Shizue non disse nulla, ma era ovvio che se avesse dovuto lo avrebbe sicuramente rifatto. Quei pochi istanti sembrarono durare ore, Shizue alzò lo sguardo e anche Yumi stava camminando verso Shizue. Il ragazzo diede un bacio sul capo a Kira, quindi sciolse l'abbraccio, portandola dolcemente al suo fianco. Yumi arrivò in fronte al compagno, e con sguardo di ghiaccio, come suo solito, tirò un sonoro ceffone a Shizue disse di non riprovare mai più a fare qualcosa del genere. L'Uchiha in fondo se lo aspettava, e non la prese male.*

(In fondo devo averle fatto passare dei momenti davvero brutti...Questo schiaffo penso sia il modo di Yumi di dirmi che è felice che io sia vivo...Questo dopotutto è il suo carattere...)

*Shizue si girò nuovamente verso Yumi e nonostante la guancia arrossata sorrise e disse:*

Shizue: "Anch'io sono felice di rivederti Yumi!"
 
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view post Posted on 22/2/2009, 15:58
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Shizue l’abbracciò di rimando, accompagnando con una mano la testa di lei sul suo petto, in quel tipo d’abbraccio che a Kira piaceva tanto, perché poteva sentire i battiti forse un tantino veloci in quel momento, ma comunque regolari, del cuore del ragazzo.
Cullata da quelle dolci pulsazioni, dal calore e dalla sensazione di protezione e sicurezza che quelle braccia le donavano, la genin andò via via calmandosi. Finché le lacrime non smisero di scendere. Pur tuttavia, anche dopo aver sfogato tutta quella tensione, tutta quella preoccupazione e, perché no? Anche la vergogna per aver reagito così con Yumi, che in fondo non voleva fare altro se non darle una mano e conoscere la verità sulla sorte del ragazzo, non sciolse l'abbraccio.
Pochi attimi di pace che parvero ore, in cui Kira si beò dell’odore del compagno che per troppo tempo aveva pensato di non poter più percepire.

Poi Shizue le poggiò un delicato bacio sul capo per poi spostarla dolcemente al suo fianco.
Kira inizialmente non capì perché l’avesse scansata, ma quando si voltò verso la stanza comprese. Yumi si stava avvicinando e sembrava piuttosto alterata.
Infatti arrivata di fronte a Shizue gli tirò uno schiaffo degno di questo nome, che fece voltare di lato il volto al giovane.
Ora sulla guancia solitamente pallida dell’Uchiha spiccava la sagoma rossa e bruciante di una mano.


Davvero un bel cinque dita... pensò Kira in un primo momento, solo poi si rese conto che effettivamente quel ceffone era anche causa sua. Infatti se lei avesse detto a Yumi che Shizue era ancora vivo avrebbe potuto evitare al ragazzo quella sberla...
Dal suo punto di vista quella faccenda aveva preso un risvolto tragicomico. E così benché avesse tentato di trattenersi, una sonora risata uscì dalle sue labbra. Non era una risata maligna o triste, ma proprio una risata genuinamente divertita.


Kira: Scusate, disse poi quando riuscì a calmare le risa scusatemi entrambi. Scusami Shizue quello schiaffo è colpa mia e ora capirai perché. Rivelò carezzando la guancia lesa del compagno per poi rivolgersi alla kunoichi della sabbia. E ora veniamo a noi. In primo luogo,Yumi-san mi dispiace davvero...per le parole che ti ho urlato in faccia poco fa. Ti giuro che non era mia intenzione..,però non sono riuscita a trattenerle. Perdonami. Nel suo sguardo si scorgeva una leggera vena di dispiacere accompagnata da un certo imbarazzo per il risvolto che aveva preso poi la situazione.

Kira: Ma più di tutto perdonami per averti riferito solo una mezza verità. Perché vedi io sapevo che Shizue era vivo. E’ stato il Kazekage a dirmelo. Tuttavia me lo ha comunicato con una tale accortezza nel non far scorgere il suo labiale dalle telecamere che ho dedotto di dover tenere la bocca chiusa anche con te.

Sembrò concludere così il discorso, mentre il suo sguardo vagò per qualche attimo per l’arena soffermandosi poi sul corridoio dove poco prima era apparso Otomika. E allora ricordò. Ricordò lo sguardo della kunoichi della sabbia, intenso e particolarmente concentrato sul Kokage.

Kira: Ma d'altronde, tutti hanno i loro segreti, no? Disse poi, lanciando un’occhiata particolarmente eloquente a Yumi. Un'occhiata che solo lei avrebbe potuto cogliere.

Edited by Lucifergirl88 - 26/2/2009, 11:58
 
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view post Posted on 23/2/2009, 15:25
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*Il ragazzo incassò silenziosamente il colpo. La sua guancia destra divenne ben presto colorata d’un rosso intenso ma, nonostante tutto, il suo sorriso non accennò a cambiamenti. Si voltò verso di lei, sorridendole solarmente.*

Shizue: “Anch'io sono felice di rivederti Yumi!

*Le carminee labbra della kunoichi si schiusero in un sorriso sincero a quelle parole.*

Sabaku No Yumi: “Bugiardo..

*Quella parola fu quasi un sussurro, benchè udibile. Le macchie nere che prima le avevan tinto la pelle del viso sembravo adesso ritirarsi. Un forte bruciore, non più ignorabile, la colse alla spalla destra. Istintivamente portò la sinistra al punto incriminato, come se vorresse sedare il forte dolore. Nel suo viso si dipinse un’aria sofferente che tentò di nascondere come meglio poteva. Fu la risata genuinamente divertita della giovane a riportarla alla realtà.*

Kira: “Scusate, scusatemi entrambi. Scusami Shizue quello schiaffo è colpa mia e ora capirai perché.

*La giovane andò ad accarezzare la parte lesa dell’amato, con dolcezza, per poi rivolgersi alla più grande.*

Kira: “E ora veniamo a noi. In primo luogo,Yumi-san mi dispiace davvero...per le parole che ti ho urlato in faccia poco fa. Ti giuro che non era mia intenzione..,però non sono riuscita a trattenerle. Perdonami. Ma più di tutto perdonami per averti riferito solo una mezza verità. Perché vedi io sapevo che Shizue era vivo. E’ stato il Kazekage a dirmelo. Tuttavia me lo ha comunicato con una tale accortezza nel non far scorgere il suo labiale dalle telecamere che ho dedotto di dover tenere la bocca chiusa anche con te.

*Il suo sguardo, velato da un lieve ma sincero rammarico per quanto accaduto le darono conferma della veridicità di quelle parole.*

(Le sue parole sono sincere, così come il suo dispiacere. Non ho motivo di portarle rancore..)

Sabaku No Yumi: “Non preoccuparti, Kira..

*La vide soffermarsi ad osservare un punto preciso alle sue spalle, non riuscendo a capir bene cosa stesse guardando. Poi, il suo sguardo assai eloquente la folgorò cogliendola di sorpresa.*

(C-cosa diavolo..?!)

Kira: “Ma d'altronde, tutti hanno i loro segreti, no?

*Si sentì colpita in un punto scoperto, irto di dolorose spine che già sole le penetravano le membra. Quella domanda non fece altro che calcare la già dolorosa presa di esse.*

(Kuso, si è accorta di qualcosa! Calma Yumi.. devi mantenere la calma. Tu odi quell’uomo, non hai nulla da nascondere..)

*Cercando di mantenere la tipica impassibilità e la freddezza necessarie al superamento di una tale situazione, la bella kunoichi rispose alla più giovane.*

Sabaku No Yumi: “Non so a cosa tu ti stia riferendo..
 
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view post Posted on 23/2/2009, 16:18
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Fortunatamente Yumi fu comprensiva con lei, e avendo ben chiara la situazione accettò le scuse di Kira. Certo non è che lo avesse fatto proprio ufficialmente però dalle sue parole traspariva ciò che non era stato detto specificatamente.
Probabilmente a farla agire in tal modo era il suo carattere di cui Kira aveva iniziato a comprendere le varie sfaccettature.

Tuttavia anche le persone apparentemente fredde e calcolatrici compiono dei passi falsi. E la domanda generale posta da Kira poco dopo mirava proprio a questo.
Aveva ben notato l’interesse della kunoichi della sabbia per Otomika, lo sguardo con il quale l’aveva seguito finchè aveva potuto lungo il corridoio era valso più di mille parole. Però era qualcosa di tanto assurdo che Kira aveva preferito averne conferma.

Era bastato uno sguardo al viso di Yumi al momento del suo quesito, che apparentemente sembrava una semplice frase di circostanza, per notare un qualcosa agitarsi nelle profondità di quelle iridi cioccolato.
Per il resto nulla si sarebbe notato dalla sua espressione. Impassibile e gelida come sempre. E lo stesso valeva per il tono con il quale rispose.


Sabaku No Yumi: Non so a cosa tu ti stia riferendo...

Alle sue parole un leggero sorriso incurvò le labbra di Kira, mentre si ricopriva il capo con il cappuccio. Aveva centrato in pieno il punto a quanto pareva. Infatti quella domanda non era rivolta direttamente a Yumi, però il semplice fatto che lei si fosse sentita in dovere di negare una qualsiasi cosa che Kira pensasse od insinuasse, era la dimostrazione lampante che aveva un segreto.

E non è una sciocca...ha perfettamente visto che ho guardato verso il corridoio poco fa. Scommetto che ha compreso perfettamente a cosa mi riferivo.

Allora Kira con voce leggermente interdetta, e con un leggero cruccio che le incurvava le fine sopracciglia scure, e inclinando un poco la testa di lato si rivolse nuovamente a Yumi.

Kira: Oh, ma io non mi riferivo a te in particolare Yumi-san... disse per poi sorvolare l’argomento con un’occhiata ben più eloquente della precedente Ah! Ti prego evitami la formalità del suffisso…non ho mai sopportato questo genere di cose!
 
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view post Posted on 23/2/2009, 21:02

Io ce l'ho di ferro... la sabbia...

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*Yumi diede, con tono scherzoso, del bugiardo a Shizue, quindi sorrise sinceramente, una cosa che sicuramente non era capitato spesso di vedere a Shizue. Il ragazzo le sorrise di rimando, e il sigillo maledetto che era attivo e ben visibile su Yumi iniziò a ritirarsi. La ragazza si strinse con la mano la tunica nel punto in cui probabilmente le era stato applicato il seal e sul suo viso si dipense una smorfia di dolore. Probabilmente non eccelleva ancora nel controllare il sigillo e l'improvvisa diminuzione di chakra le stava causando dolore, comunque nulla di cui preoccuparsi.*

(E' molto cambiata da quando l'ho conosciuta. Quando le parlai per la prima volta era molto distaccata e fredda, ora sembra essersi sciolta molto di più, almeno con me. La cosa mi fa piacere, significa che nonostante la facciata che mostra anche lei non è priva di sentimenti. Spero proprio che la nostra amicizia continui...)

*Kira scoppiò a ridere, una risata divertita e naturale, quindi chiese onestamente scusa, prima a Shizue per lo schiaffo che aveva subito, e poi a Yumi per come si era comportata poco prima e disse che il Kazekage le aveva rivelato che Shizue in realtà era vivo, ma che le aveva anche fatto intendere di non farne parola.*

(Grazie Keiichi, penso di dovere a te il fatto che Kira non abbia fatto qualche mossa stupida o avventata...)

*Kira concluse il suo discorso lanciando quella che era chiaramente una frecciatina a Yumi. Shizue non sapeva assolutamente a cosa si riferisse la ragazza, e decise di non farci troppo caso, in fondo non doveva essere così importante. Inoltre Shizue non era mai stato una persona che amasse farsi gli affari altrui. Yumi rispose a Kira fingendo chiaramente di non sapere a cosa si riferisse, quindi la ragazza Uchiha cambiò discorso, ponendo fine al siparietto. Shizue andò a cercare con una mano quella di Kira e la strinse, come se non volesse rischiare di perderla nuovamente, quindi sorrise, un sorriso che esprimeva semplicemente la sua felicità in quel momento, e si riabbassò il cappuccio.*
 
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Auron35
view post Posted on 25/2/2009, 23:00




*Auron varcò la soglia: benchè si trovasse già prima nel bianco più assoluto, il nuovo contatto con il sole gli ferì gli occhi. Se li schermò con la mano, proiettando una leggera ombra, appena sufficiente a non farlo accecare. Dopo poco distolse la mano e sbattè un paio di volte le palpebre: davanti a lui si ergeva un altro stadio, simile a quello nel quale erano entrati all'inizio: costituito da lame, struttura inqiuetante, effetto opprimente...il classico stile di Ki Momochi. Si trovava più precisamente in una stanza alla quale mancava una parete: il buco lasciato dava spazio ad un'arena: il terreno nero diviso in campi da delle timide strisce di gesso. Auron sorrise sentendo il tiepido fervore della folla, impaziente di attendere l'inizio degli scontri. Un ghigno malato si dipinse sotto la sua sciarpa, mentre si guardava attorno con occhi maniacali. Altri due compagni di Oto erano nella stanza: le due kunoichi del suono le quali stavano discutendo tra di loro. Lui compreso, ne mancavano ancora tre del suo villaggio. Tre ninja su sei sopravvissutì, quindi la metà, si disse tra sè Auron, era comunque una bella media. Sogghignò, forse compiacendosi un pelino di questa sua affermazione così maligna...però, dopotutto, era veritiera. Auron si sedette, mettendosi comodo per la prima volta dall'inizio del torneo: non era comunque il momento di rilassarsi troppo, non si sapeva mai considerato il posto dove si trovava. Chiuse gli occhi, pensoso. Un vociare lo distolse dal suo "riposo": il discorso delle due kunoichi del suono si era trasformato in un animato litigio. Auron si piegò in avanti, quasi divertito dalla scena: mentre le due litigavano, Auron si limitava a guardare la scena, gustandosela. Vedeva il dolore scorrere sottoforma di lacrime da ambedue: che le lacrime fossero state versate in passato o in quel momento non cambiava il fatto che erano ancora ababstanza fresche: qualcosa aveva trubato le due ragazze...e ciò faceva divertire Auron. Poggiò il mento alla mano, sorreggendosi. Cominciò a ridacchiare: prima un risolino sommesso, poi un ghigno udibile: una risata roca e strozzata. Il discorso pareva animarsi e man mano che esso cresceva d'intensità, così faceva la risata di Auron; essa però non diventò mai fragorosa, anzi, rimase sempre sul tono sommesso. La discussione si infervorò a tal punto che le due kunoichi stavano per annegare la discussione nel sangue, quano però una grande scimmia bianca, sbucata da chissà dove, agì tempestosa e le bloccò, calmandole in parte: da quanto ne sapeva Auron, quella scimmia era Enma, un'evocazione. E se c'era un'evocazione doveva esserci un evocatore: si voltò di scatto, interrompendo la risata. Da una porta uscì un uomo con capelli rosso sangue e che vestiva una tunica sfarzosa: Auron lo identificò, grazie ai fregi e ai simboli sulla veste, come il Kazekage. Dietro di lui un ragazzo, un altro genin di Oto.*

( E siamo a 4...)

*Non appena una delle due ragazze vide il ragazzo appena entrato, sembrò come se fosse stata colpita da un oggetto molto pesante: il suo sguardo si perse nel vuoto, sembrò come se si fosse persa nel vuoto. Auron non capiva: la ragazza corse incontro al genin e lo abbracciò, facendo poi una serie di sdolcinatezze che parvero disgustose ad Auron. Distolse lo sguardo inorridito: il motivo di quella disputa evidentemente erano le solite cose da ragazze e da deboli: sentimenti...cosa che aveva ripudiato ormai da tempo. Quella scena gli provocava un disgusto ancor più accentuato visto che gli ricordava ciò che ormai aveva perso, gli ricordava la sua enorme debolezza che ormai veva perso: e questo, benchè gli ricordasse che ora era forte, continuava a farlo infuriare e a farlo disgustare. Il suo disprezzo verso quella scena fu talmente forte che i suoi pensieri si tramutarono quasisenza volerlo in parola.*

"Tsk, patetico...veramente patetico...dei ninja che hanno l'onore di appartenere a Oto che si abbandonano a simili cose...mi disgusta..."

Edited by Auron35 - 25/2/2009, 23:34
 
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|=Shinichi=|
view post Posted on 26/2/2009, 12:58




*I ninja del team Y varcarono la soglia della porta che li separava dalla terza ed ultima prova. La luce del sole era particolarmente intensa anche se alcune lame gigantesche facevano abbastanza ombra da ripararli. In un primo momento il genin del loto non riuscì a vedere lo spettacolo davanti a se, quindi dopo aver avanzato di qualche passo, distinse una struttura circolare, circondata da mura piuttosto basse e cosparse di spuntoni. Tutto, soprattutto le tribune che evidentemente dovevano ospitare gli spettatori, richiamavo all'idea di una specie di arena.
Tutti i presenti, si trovavano su una rientranza nel muro, con sei entrate che corrispondevano alle sei porte da cui sarebbero usciti anche gli altri aspiranti chuunin. Tutti guardavano stupiti quella trappola gigante, gli unici che non lasciavano trasparire stupore, erano tre ninja incappucciati, vestiti esattamente come il ninja che faceva parte del team Y e che li aveva accompagnati durante la seconda prova.
Quei tre shinobi si trovavano già in quel luogo prima del loro arrivo e Shinichi pensava che dovevano essere piuttosto preparati, dato che non avevano perso molto tempo per superare la prova*


(Noi non abbiamo impiegato molto tempo a superare la seconda prova, eppure questi ninja incappucciati sono arrivati prima di noi...devono essre davvero forti. Mi piacerebbere vederli all'azione. Non capisco, però, per quale motivo hanno il volto celato, forse nascondono qualche segreto. Beh, non mi importa molto, adesso dobbiamo pensare a cosa potrebbe accadere, a cosa dovremo affrontare. L'aspetto di questa struttura è quello tipico di un colosseo...si, ne sono sicuro. Scommetto che la terza prova prevede dei combattimenti. Lo sapremo con certezza solo quando tutti i superstiti varcheranno la soglia delle rispettive porte)

*Shinichi guardò a terra ed ebbe la conferma che si trattava proprio di un campo di combattimento. La terra scurissima era segnata da strisce bianche che indicavano le postazioni dei combattenti che avrebbero dovuto affrontarsi. Un sorisetto soddisfatto, apparve sul viso di Shinichi. Per una volta era riuscito a prevedere i piani del Mizukage e sperava con tutto il cuore che non si nascondessero altri pericoli dietro quegli scontri, all'apparenza, innocui.*

(Non vedo l'ora che arrivino tutti i presenti. Voglio conoscere il mio avversario e combattere al più presto. Se riuscirò a lottare con determinazione, forse riuscirò ad essere promosso al grado di chuunin. Non voglio fare previsioni in alcun modo...potrei rimanerne deluso. L'unica cosa che mi rimane è la speranza, che rimarrà viva dentro me fino alla fine di questo torneo)

*Shinichi si voltò verso il fratello e gli andò vicino per parlare con lui. Non avevano avuto molto tempo durante il viaggio, a causa dei numerosi colpi di scena che, finalmente, sembravano essere finiti*

"Ehi Lee, devo dire che nonostante i numerosi pericoli ci siamo davvero divertiti. Ci siamo ritrovati in una foresta di aghi, ci siamo persi nella nebbia, stavamo per essere risucchiati dalle sabbie mobili, siamo caduti vittima di una specie di genjutsu potentissima e abbiamo visto la malvagità sotto forma di bambina con gli occhi bendati. Credo che non potrà accaderci niente di peggio adesso...o almeno lo spero. Dalle sembianze di questa struttura deduco che dovremo combattere. Spero che tu non sarai il mio avversario. Ci conosciamo troppo bene e credo che il nostro scontro potrebbe durare anche per giorni. Tu che ne pensi di tutto ciò?"
 
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The Sfiber
view post Posted on 26/2/2009, 17:42




*Dopo che i genin che componevano il team Y videro il labirinto prima, e poi la foresta di aghi metallici sgretolarsi, si ritrovarono in una piccola stanza vuota, davanti a loro soltanto una porta e nell’aria il risuonare di una voce sconosciuta che attraverso l’altoparlante annunciava il superamento della prova e di conseguenza l’accesso a quella successiva. La voce malefica di quella creatura ancora riecheggiava nella sua mente, i suoi muscoli sembravano ancora indolenziti e stanchi per lo sforzo tenuto, anche se tutto quello che era successo era solo un’illusione. Appena riacquistato quel minimo di coscienza per capire quello che era successo, Jin si porto le mani alle tempie e chiudendo gli occhi se le massaggiò lentamente per alcuni istanti*

(Che cazzo di mal di testa, devono essere ancora i residui dell’illusione)

*Uno dopo l’altro tutti e cinque i genin superarono la soglia della porta, i loro occhi poterono quindi ammirare il luogo che avrebbe ospitato la terza prova: una specie di Colosseo formato da mura simili a quelle presenti fuori lo stadio, anche se molto più basse. Delle lame gigantesche intrecciate tra di loro formavano un riparo dal sole per i spettatori che già in gran parte avevano occupato le gradinate, i quali ammiravano attraverso dei schermi le squadre ancora impegnate ad arrivare al colosseo. I campi erano divisi in modo affrettato e rozzo da linee di polvere di gesso che contrastava con lo scuro della terra battuta che occupava per intero il fondo del campo. Quel posto aveva delle porte, ben sei, che molto probabilmente corrispondevano ognuna con un team, e una stanzetta dove vi erano presenti dei ninja con delle valigette mediche, pronti a curare gli eventuali feriti. Jin diede una rapida occhiata intorno, e notò con sorpresa di non essere solo; infatti, oltre al suo team, si trovavano all’interno dell’arena ben tre ninja incappucciati*

(Bene . . . allora non siamo i soli. Ci sono in totale otto ninja: io sono l’unico di Kiri, poi ci sono tre di Konoha e quattro di Oto, mi chiedo se tra di loro ci sia anche Hideyoshi. Ma la cosa che mi risulta più strana e non vedere ancora i due spadaccini, degli altri shinobi di Kiri non mi aspetto che ce la facciano, ma per quei due dovrebbe essere una formalità arrivare fin qui . . . vedremo)
 
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view post Posted on 27/2/2009, 20:35
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Kira, scocciata certo dalle varie formalità dovute a rango ed età, rivolse quell’ innocente richiesta a Yumi ammiccando nella direzione della ragazza più grande. Voleva che la kunoichi della sabbia capisse che lei non avrebbe fatto parola ad alcuno di quanto intuito. Non era nel suo carattere parlare di affari non suoi, le pettegole non le aveva mai sopportate..,e comunque di che cosa avrebbe dovuto parlare? D’ipotesi campate per aria in base ad uno sguardo un po’ più intenso d’altri? O del fato che la giovane che le era di fronte si era sentita tanto sotto accusa da entrare sulla difensiva non appena aveva fatto una domanda un po’ più ambigua?

No...sono affari suoi, se vorrà parlarne lo farà...anche se dubito,non mi pare il tipo.

Comunque sia Kira era certa di quello che aveva visto, e l’idea che si era fatta doveva essere esatta. Tenersela per sé era la cosa migliore date le complicazioni che poteva prendere quella faccenda, per questo aveva cambiato discorso.
Non era il caso di continuare su quella linea.
E fortunatamente Shizue non aveva proferito parola. Se n’ era stato in silenzio per tutta la durata del discorso tra lei e Yumi, senza aprire bocca.
Da un certo punto di vista Kira era preoccupata di questo. Pensava che dopo aver saputo la verità il ragazzo sarebbe stato, in qualche modo, in collera con lei. Temeva di averlo ferito…ma fortunatamente fu una paura vana.
Poco dopo la fine della discussione Shizue era andato a cercare la mano della giovane Uchiha, trovandola e stringendola forte nella sua.
Kira sussultò lievemente al contatto - non se lo aspettava - e voltando di poco lo sguardo riuscì a scorgere un sorriso sul volto del suo compagno che prontamente si era riabbassato il cappuccio sul viso.
A quella visione Kira sorrise anch’essa, stringendo di rimando la mano del compagno, intrecciando le dita con le sue nell’imitazione di quel legame che li univa,ma anche come semplice monito a non lasciarla più.


Fu in quel momento che una voce si levò dalla stanza. Un tono pregno di disprezzo e disgusto che denotava la più totale ripugnanza verso di loro.

???: Tsk, patetico...veramente patetico...dei ninja che hanno l'onore di appartenere a Oto che si abbandonano a simili cose...mi disgusta...

A parlare era stato un suo compagno di Oto che assieme al suo gruppo formato oltre a lui da un ninja di Kiri e tre di Konoha, avevano terminato la seconda prova. Era il ragazzo strano che al loro arrivo aveva avuto quello strano “attacco” di non si sa bene cosa nel corridoio antecedente al primo androne. Era il tipo con la falce.
Kira si voltò con indifferenza verso colui che aveva parlato, ma dentro di lei esplodevano le fiamme dell’inferno. Fiamme che trasparirono dai suoi occhi d’Abisso e dalla sua risposta sua risposta, una risposta accesa di fuoco freddo.


Kira: Io non devo rendere conto a nessuno di ciò che faccio e se anche ci fosse qualcuno, di sicuro non sei tu. Comunque sia, se ti disgusta tanto puoi sempre distogliere lo sguardo, spostare gli occhi da un’altra parte non costa fatica alcuna.
 
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|º•.Lee.•º|
view post Posted on 27/2/2009, 22:28




(Dunque è finita)*Si disse mentalmente il giovane Lee mentre attraversava la porta che lo separava dalla prossima prova. Passo dopo passo stava riuscendo a completare quel torneo, senza che se ne rendesse realmente conto era riuscito a superare delle prove davvero difficili, aveva vissuto situazioni e provato emozioni che gli sarebbero rimasti per sempre impressi nella memoria. Varcando quella porta che aveva innanzi si apprestava ad iniziare la prossima prova, anche se spossato dalla stanchezza dovuta alle forti emozioni che aveva provato, quali: paura, disperazione, terrore profondo; era piuttosto preparato per il prossimo evento anche se non sapeva cos'era... *

(E sono riuscito ad arrivare fin qui... Sono davvero meravigliato, la forza di volontà a volte fa miracoli... Chissà forse questa sarà l'ultima prova, lo spero vivamente, non credo di reggere per troppo tempo, nonostante sia abituato allo sforzo fisico, quello mentale è davvero enorme, sono appena uscito da una specie di incubo e chissà ora se ci metteranno ancora in una situazione di stress e pressione per farci arrivare al limite della sopportazione. Comunque è meglio muoversi, così vedo subito cosa rappresenta la prossima prova. Voglio terminare questo torneo al più presto e andarmene da qui, voglio tornare a Konoha, questo posto mi ha stancato, è troppo insidioso per me, a me piacciono le cose semplici, qui mi si altera il sistema nervoso. )

*Superata la fatidica porta Lee capì che era all'interno di un'ampia costruzione, questa era a forma di anello ed era coperta da delle grandi lame che facevano ombra sugli spalti degli spettatori. Ai bordi del campo circolare vi erano degli spiuntoni Abbastanza perplesso il ragazzo continuava ad avanzare in quel campo, mentre camminava si accorse del colore e degli spuntoni e i campi erano segnata in modo impreciso. Era un'arena e forse ninja che avevano superato la 2° prova si sarebbero scontrati li.*

(Eccoci qui, un arena, sicuramente dovremo affrontare dei duelli, non so se saranno individuali o meno, ma sarà comunque difficile superare anche questa. Ci sono molti ninja più forti di me in questo torneo, ma penso che comunque finché io continuo a non arrendermi ce la posso fare, per i miei obbiettivi, per i miei sogni, io ce la farò. Oltre al nostro Team, hanno finito la prova anche quei ragazzi incappucciati, devono essere forti per essere arrivati qui ancora prima di noi. Comunque sia, dobbiamo aspettare che anche gli altri finiscano, per adesso sono felice di ciò, posso ricaricarmi le energie spese durante la seconda prova. )

*Lee dopo essersi distaccato dai suoi compagni trovò una zona d'ombra e cercò di rilassarsi e sciogliere i muscoli per quanto la situazione lo permetteva. Poco dopo suo fratello Shinichi si avvicinò e fece un suo resoconto degli avvenimenti che nel corso di quella giornata si erano susseguiti ai due fratelli e ai ninja con cui erano stati in squadra. Appena Shinichi terminò Lee gli rispose francamente.*

-Beh se tu quello lo chiami divertimento allora va bene, ma quello secondo il mio vocabolario si chiama "sfortuna" non è possibile che in una sola giornata ce ne capitino così tante. Persino quando siamo riusciti a catturare l'ombra c'è stato un effetto collaterale, figurati se scappava. In effetti un nostro scontro sarebbe abbastanza inutile, essendo dello stesso clan non credo che lo scontro finirebbe con un' assoluta vittoria di uno dei due, ma sarebbe solo un duello che ci porterebbe allo sfinimento. Tuttavia ti consiglio di considerare l'ipotesi che i duelli possano essere a squadre e non singoli, in fondo siamo molti, anzi, non so quanti riusciranno a finire la prova ma penso che duelli a squadre siano più consoni alla situazione. In fin dei conti sinceramente non mi importa, basta solo che la fine di questo torneo si avvicini sempre di più. Dimmi Shinichi, cosa hai intenzione di fare se riesci a diventare Chunin?
 
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Auron35
view post Posted on 27/2/2009, 22:58




*Auron era voltato, leggermente chino e con le braccia conserte. Mentre stava già per ritornare al suo posto su una sedia, la ragazza dietro di lui volle rispondergli: non devo renderti conto, faccio quello che voglio, perchè non la smetti di guardare invece di criticare...soliti disccorsi, solite risposte. Ad Auron non piacque nè tanto la risposta ma soprattutto non gli piacque il fatto stesso che la ragazza gli ebbe risposto: si irritò leggermente sentendosi rispondere, ma per fortuna nulla che toccò il suo alter ego. Lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, torse il collo verso destra e si girò. Sospirò mentre ritornava con il collo alla posizione normale, poi alzò lo sguardò e guardò fisso negli occhi della ragazza: mentre quelli di lei sembravano infiammati dalle fiamme dell'inferno, al contrario da quanto testimoniava il suo volto, gli occhi di Auron erano perfettamente apatici: due oceani blu notte, insondabili e incredibilmnete, infinitamente vuoti. Increspò la sciarpa in un sorrisetto, poi rispose alla ragazza.*

"Vedi...l'amore è una cosa da deboli, inutile...e inoltre a me la sola idea di sentimenti così...così..."umani" disgusta: tutta questa tenerezza, tutto questo "rosa": solo merda! E così come tu non devi rendere conto a me, io non devo rendere conto a te: quindi, se "vostra grazia" mi permette, esprimo il mio disgusto quanto e quando cazzo mi pare..."

Edited by Auron35 - 27/2/2009, 23:47
 
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view post Posted on 27/2/2009, 23:42
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Kira rimase tranquillamente ferma ad aspettare una qualsiasi risposta da parte di quel tale. Indossò la sua solita maschera d’ indifferenza che le donava un’aria fredda e distaccata, come se quella discussione non la tangesse affatto, come se la sostenesse controvoglia solo per obbligo, come se non le importasse affatto. Quando invece era tutto il contrario. Il suo orgoglio le impediva assolutamente di farsi mettere i piedi in testa da chiunque. Anche se era infinitamente più forte di lei, Kira non aveva intenzione di rinunciare. Era cresciuta così. Dare sempre il meglio dall’inizio alla fine quella era la filosofia che le avevano insegnato i suoi genitori e che vedeva riflessa in Shin.
Quello era il suo carattere. Ad una prima occhiata poteva sembrare una semplice attaccabrighe, ma non era così.


“La caparbietà non è un tuo difetto, è un tuo pregio sorellina. Quest'ostinazione ti porterà lontano.”


Così le disse suo fratello, e così era stato…La sua testardaggine a diventare più forte e la sua attrazione per il potere l’avevano fatta giungere lontano dal luogo in cui era nata e cresciuta.., ma probabilmente Oto non era il lontano inteso da Shinichi.

Riscossasi dai suoi ricordi, Kira vide che il giovane della falce si era voltato nella sa direzione sospirando e fissando i suoi occhi vuoti e profondi quanto l’oceano in quelli neri di lei. Un’oceano immenso e stranamente calmo.


???:Vedi...l'amore è una cosa da deboli, inutile...e inoltre a me la sola idea di sentimenti così...così..."umani" disgusta: tutta questa tenerezza, tutto questo "rosa": solo merda! E così come tu non devi rendere conto a me, io non devo rendere conto a te: quindi, se "vostra grazia" mi permette, esprimo il mio disgusto quanto e quando cazzo mi pare...

La genin tirò le labbra in un ghigno divertito alla risposta del ragazzo. Per quale ragione? Semplice. Nonostante l’apaticità dei suoi occhi con quelle poche frasi il giovane aveva dimostrato un intimo fastidio per la risposta della giovane. Quale che fosse il motivo Kira non lo sapeva. Cosa certa era che dalle parole del giovane sembrava trasparire quasi una certa invidia...oltre che quell’astio simile a quello che si prova quando si concorre per qualcosa. Il che Kira non riuscì a comprendere perché mai, quel ragazzo provasse tale rancore.
Tuttavia sorvolò e guidata dal suo orgoglio azzardò sorridendo sprezzante.


Kira: Da come hai reagito dai a vedere d’essere quasi geloso sai?
 
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