Eremo dei Cani, [Paese della Pietra]

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~Angy.
view post Posted on 12/1/2017, 21:34 by: ~Angy.     +1   -1
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GdrOff// Massì la posto qua che l'eremo sennò fa la muffa xD. Continua da "Mano contro Zampa", Quest di firma. //GdrOn



Fujie - Sessione Autogestita #2



激怒 Gekido - Furore
~ Tu non sai chi sono io. ~




*Per sua fortuna il saggio dei cani non si rivelò essere un tipo troppo permaloso e anzi, nonostante il suo brontolare Fujie lo inquadrò come uno in grado di stare al gioco e chissà, forse in un futuro non troppo lontano sarebbero finiti a fare una gara di freddure. Così, sempre più stupita dalle affinità che andava riscontrando in quel luogo, ci mise un po' ad abituarsi all'idea: il peggio tuttavia fu cercare di memorizzare nomi di ognuno, terminato il giro ne ricordava forse due o tre ma non avrebbe mollato nè avrebbe ripiegato affibbiando loro dei soprannomi - "I nomi sono importanti, vero Mahiru-chan?" - commentò tra se e se ripensando con nostalgia alla kunoichi di Taki.
Per qualche attimo si lasciò andare ai ricordi legati allo Shoji e dopo qualche accenno della storia con Pakkun tornò al suo memorizzare nomi. Punto e a capo la rossa ne invertì ancora qualcuno di tanto in tanto ma iniziava a fare dei progressi e dopo un'ora buona passata in quel modo alcuni di quei cani lasciarono il salone; i più pazienti iniziarono a mimare il significato del loro nomi per aiutarla e questo generando grande ilarità.*


"Hitsuji! No okay non è una pecora eee allora tu sei, aspetta aspetta HITSUJIKAI! Cane pastore, fiuu che fatica... Mh? Dov'è finito Kuro-san?"

*Esultando per il suo ultimo successo si accorse solo in quel momento della sua assenza - peccato - pensò, ma probabilmente la sua presenza era richiesta altrove e tutto sommato forse anche per lei era il caso di togliere il disturbo, il vecchio si era addormentato di nuovo. Fece un saluto generale e così Yasei che si affrettò nel terminare il rituale di annusarsi a vicenda il di dietro con i suoi simili. Con i nomi e gli odori ben stampati in mente i due furono accompagnati attraverso quel labirinto di gallerie e in prossimità dell'uscita ci tennero a raccomandarle di non divulgare le coordinate dell'eremo.*

"Ci mancherebbe, potete stare tranquilli, non una parola promesso."

*Mimando sigillò le labbra e poi svoltato l'angolo finalmente s'intravide la luce esterna filtrare in quella caverna. Non conoscendo la storia di quel posto Fujie non potè fare a meno di chiedersi perchè vivevano in un posto tanto buio, lei conosceva bene i cani e sapeva del loro bisogno di correre, si scavare e perchè no, tuffarsi nel fango - insomma - perchè vivevano relegati in un posto così cupo? Fu sul punto di chiedere al piccolo carlino ma una testata di Yasei sul di dietro la fermò. "Ma insomma ti sembra il modo.. e poi che c'è di male a chiedere?" ma il meta lupo non ne volle sapere di disturbare oltre quell'enorme clan e continuò a spingerla fino a raggiungere l'uscita ed essere illuminati dal sole. E che sole.. il cielo plumbeo non lasciava passare nemmeno un raggio e completamente coperto sembrava minacciare pioggia.
Così il duo si allontanò di qualche miglia verso est e annusando l'aria furono in grado di percepire l'incredibile carica statica che c'era nell'aria: stava per abbattersi una vera e propria tempesta tra quelle montagne e non avendo grande familiarità con quei luoghi avrebbero fatto bene ad allontanarsi il prima possibile. Sistemata la sciarpa nera al collo s'incamminò ma non fece in tempo a raggiungere una buona velocità che il suo passo rallentò fino quasi a fermarsi..*


"Ricordo i nomi e saprei riconoscere il loro odore tra mille ma i sigilli per il richiamo? Aaah, accidenti a lui! Me li ha mostrati una sola volta e non mi ha nemmeno lasciato provare.. anche se forse non avrebbe nemmeno funzionato evocarli dall'eremo.. all'eremo."

"Aaah ma perchè deve essere sempre tutto così complicato!"

*Combattuta sul da farsi si guardò indietro e poi di nuovo puntò a quel cielo minaccioso. La caverna era a malapena distinguibile da quella distanza ma non era la distanza il problema e nemmeno il temporale in arrivo: non voleva disturbare il branco per una cosa da nulla. Il guaio fu però che non poteva nemmeno restare con il dubbio e non sapendo come rintracciare Kuro alla fine decise che disturbare solo uno di loro tentando il richiamo era l'unica via percorribile, quantomeno avrebbe scoperto se ricordava bene i sigilli - senza dubbio era meglio farlo in un momento di tranquillità anzichè in una situazione critica in missione. Yasei limitandosi ad osservarla guaì quando la vide fallire la prima, la seconda e poi la terza volta e quando si vide incolpare per non essere stato attento finì per ignorarla: in fondo non era un problema suo e per quanto apprezzasse la compagnia di quei cani la sua gelosia permaneva, preferiva essere il suo unico compagno.*

"Con le tue scenate di gelosia non sei d'aiuto, dai com'era? Cinghiale, cane, uccello e poi?"

*Lei era uno shinobi "fisico", di quelli che preferivano ampiamente suonarle di santa ragione a mani nude o con le armi e non ricorrendo quasi mai al ninjutsu ricordare una nuova sequenza di sigilli le risultò piuttosto macchinoso. Per fortuna verso il ventesimo tentativo qualcosa iniziò a funzionare: sotto il suo palmo schiacciato a terra ci fu uno sbuffo biancastro, nessuna traccia dei segni neri che aveva visto comparire a Kuro ma fu un passo avanti. Stanca di consumare chakra per niente finì per sedersi a terra e lamentando al cielo la sua voce fu accompagnata dal suono sordo dell'ennesimo tuono. Il cielo brontolava e così il suo stomaco e alla fine fu probabilmente lo stimolo della fame a farla concentrare definitivamente, quando infatti si rialzò nei suoi occhi v'era una scintilla in più, una determinazione visibile solo negli occhi di un predatore affamato.*

"Dai, una volta ancora."

CtSo6XX


*Non seppe dire se questa volta fu la sequenza di sigilli ad essere giusta o se la tecnica riuscì grazie allo spirito con cui la effettuò, fatto stava che stavolta tutto filò liscio e oltre la nube di fumo biancastra avvertì una presenza di un certo rilievo e un odore vagamente familiare. Il successo del richiamo fu accompagnato dalla caduta delle prime gocce d'acqua che tintinnando sulla dura pietra andarono a bagnare il pelo di quell'ombra nera; era ben più grande di Yasei - che di suo era già abbastanza grande da poter essere cavalcato - questi era forse il doppio e in ogni caso più grande di qualsiasi altro cane o lupo avesse incontrato nei suoi quasi trent'anni di viaggio per il continente ninja.*

"A-hem.. ciao, scusa se ti h- "

"GRRHAAW!"

*Più profondo di un tuono il ringhio del Grande Lupo risuonò nella valle rocciosa che li circondava, gutturale la sua minaccia sovrastò il temporale stesso così come la voce della donna che mettendo le mani avanti tentò di scusarsi fin da subito per il disturbo. Non potè far altro che arretrare, passo dopo passo e quando fu con le spalle al muro il muso di Fenrir gli arrivò a un palmo dal naso: sentì il suo respiro profondo sulla pelle, umido e caldo gli soffiò in faccia e poi c'erano quelle sue zanne abnormi così terribilmente vicine.*

"N-non cerco rogne solo non ricordavo i sigilli per il richiamo e allora ho provato e provato e sei saltato fuori tu ma non volevo, voglio dire si, ma non pensavo che- "

*Stufo di sentirla blaterale la montagna di muscoli e pelo ringhiò e prese ad avanzare ancora. Non sapendo bene cosa fare Fujie rimase a guardarlo alzarsi sulle zampe posteriori e fissare quelle anteriori ben più in alto della sua testa e sentì le unghie affiliate come artigli graffiare la superficie verticale alle sue spalle. In breve la costrinse ad appiattirsi ancor di più sulla roccia e voltare la faccia.*

"Silenzio."

*Acconsentendo con un cenno della testa lei si lasciò annusare mentre dall'altra parte già zuppo da capo a piedi Yasei rimase immobile, pietrificato allo stesso modo della compagna e con la coda tra le gambe. Maestoso era maestoso ma perchè una reazione tanto aggressiva nei confronti di chi evidentemente aveva appena guadagnato la fiducia dalla sua stessa specie? Queste e altre centomila domande le frullarono in testa ma se conosceva bene il comportamento animale - e lo conosceva piuttosto bene - sapeva anche che non era il caso di contrariarlo oltre. Deglutendo dal nervoso si lasciò annusare e chiudendo gli occhi aspettò che fosse soddisfatto, era riuscito a sottometterla, non serviva dimostrare altro. Quando riaprì le palpebre si aspettò di incrociare di nuovo i suoi occhi dorati ma non fu così, aveva arretrato e dandogli le spalle adesso stava osservando il suo compagno.*

"Non muoverti, non un muscolo 'Jei, non so cos'ha di sbagliato questo qui ma non farlo."

*Grazie alla simbiosi che li univa Fujie percepì la frustrazione del compagno e l'imminente attacco, fu davvero sul punto di farlo ma grazie ai consigli di lei si limitò a mostrare i denti e poi abbassando le orecchie la imitò finendo per dare al più grande il controllo della situazione. A quel punto Fenrir si allontanò anche da lui e prima di sparire si voltò per fare i suoi avvertimenti.*

"Ne è passato di tempo da quando qualcuno è riuscito ad evocarmi ma bada bene kunoichi, non sarò mai il tuo cagnolino. Chiama solo quando necessario e forse andremo d'accordo. "

"Ma che problemi ha?"

"Kuro non mi ha parlato di te ma credo di capire perchè."

hiiHpnE

"Fedeltà. Amicizia. Rispetto. Ti sei guadagnata tutto questo firmando il patto di sangue con la mia specie ma non credere che tutto ti sia dovuto, così come li hai guadagnati puoi perderli.

Ho sentito parlare di te "Nashibi", non hai una buona fama tra gli umani, molti ti temono, altrettanti ti detestano.
"

*Nel vedersi descrivere Fujie fece una smorfia, non potè contraddirlo e tutto sommato non le importava cosa la gente pensava di lei ma quei cani.. loro adesso erano parte di lei e così come Yasei adesso erano parte della sua vita: non sentiva l'esigenza di doversi giustificare, gli amici si sostengono a vicenda, si apprezzano per quello che sono. Così, anch'ella bagnata da capo a piedi grazie a quella pioggia incessante si fece avanti di qualche passo - le mani in tasca - e per la prima volta da quando l'aveva evocato soppesò bene le sue parole.*

"Hai ragione ma non si può piacere a tutti, dico bene? "

*Un istante prima che sparisse, sotto l'abbaglio di un fulmine giurò di aver visto l'accenno di un sorriso sul suo muso, un'espressione tanto impercettibile quanto importante e che le diede l'impressione di aver colto nel segno: qualcosa in comune ce l'avevano.*



"... ..


.. ... ..


.. accidenti, non mi detto il suo nome.
"





GdrOff// Specifico per chi valuterà che ovviamente il pg non apprende il richiamo in questa sede ma nella quest, la sessione vuole essere un allenamento in quanto nella quest non ha avuto modo di metterla in pratica. E niente, avverto il disagio nell'evocare un'evo di questo rango così figa, spero di avergli reso giustizia :siga: //GdrOn



Edited by ~Angy. - 9/5/2020, 23:24
 
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