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| GDROFF continua qui GDRON Camminò per le strade del villaggio in quella cupa giornata autunnale. Mancanza di coraggio? Insicurezza? Sentimenti contrastanti? Quale che fosse la ragione, girò più e più volte intorno al quartiere dove sapeva essere la residenza di Fukiko, dove sapeva avrebbe incontrato lei e la piccola Koyme dopo ben cinque anni di lontananza.Loro hanno sempre saputo della mia appartenenza ad Akatsuki e non hanno mai battuto una ciglia. Soprattutto Fukiko, che conscia di quanto fosse pericolosa l'organizzazione si è fidata di me e delle mie intenzioni. Sono state dalla mia parte anche quando ho accidentalmente dato fuoco ad una zona abitata del villaggio.. mi hanno supportato quando ho deciso di prendere Kira, una nukenin di Oto, sotto la mia guida.. ma come potranno vedermi ancora con gli stessi occhi dopo che ho tradito la loro incrollabile fiducia e le ho abbandonate al loro destino senza la benché minima spiegazione?Si fermò al centro del crocevia di strade che dava sull'abitazione di Fukiko, continuando a ragionare sulla situazione che avrebbe dovuto sostenere una volta presentatosi al cospetto delle ragazze.Qualunque cosa accadrà, potrò comunque stare tranquillo. Direi che sono ben sorvegliate.Non solo aveva individuato i membri della squadra speciale Anbu che lo avevano seguito fino a quel momento, si era anche accorto di quelli a sorveglianza della bambina e della sua ex-assistente. Un dispiegamento di forze non indifferente ma sicuramente di altissimo livello: si era dovuto impegnare non poco per scovarli e molto probabilmente non li aveva nemmeno scovati tutti. Ringraziò in cuor suo il Kazekage per aver tenuto fede al loro accordo e si fece più tranquillo.Prendi su quel che viene, Kairi.. del resto non ti meriti più di tanto.Mosse qualche passo verso l'abitazione e, smettendo di curarsi dei passanti con cui avrebbe incrociato il proprio cammino, si levò di dosso il cappuccio della mantella. Lasciò i capelli in completa balia della brezza, scoprendo degli occhi arrossati da un mal-trattenuto pianto nostalgico. Una volta giunto di fronte all'entrata sbatté ripetutamente le nocche sulla ruvida superficie lignea della porta. I pochi secondi che dovette attendere gli parvero un'eternità: poi l'uscio si aprì e una Fukiko impietrita dalla sorpresa gli si parò davanti.Fukiko: K-Kairi?Vinse l'imbarazzo del momento e gli afferrò il braccio destro, strattonandolo all'interno.Fukiko: Cosa ci fai qui? Sei un criminale per il villaggio e ti presenti a viso scoperto davanti alla casa della tua ex-assistente?Lo rimproverò con veemenza e toni severi, ma non riuscì a trattenere un'espressione traboccante di gioia. Probabilmente anche in lei si stavano aggrovigliando pensieri ed emozioni contrastanti tra loro e non riusciva a trattenerli tutti quanti. Kairi dal canto suo non le aveva mai mostrato esplicitamente i suoi sentimenti, ma la bambina aveva contribuito a creare tra loro uno stretto legame affettivo. Di colpo la abbracciò, cercando di tranquillizzarla.Tranquilla... Himura mi ha concesso una possibilità di riscatto, sa della mia presenza qui.Nonostante l'emotività del gesto si sforzò di mantenere un tono pacato e distaccato, impaurito dall'idea di calare troppo la maschera di fredda rigidità dietro cui era sembra stato abituato nascondersi. Imbarazzato spezzò l'abbraccio e posò lo sguardo altrove onde evitare un contatto visivo diretto con la ragazza.Sono stato lontano per fin troppo tempo. Avevo bisogno di starmene da solo con me stesso, non potevo continuare a combinare disastri e mettere in pericolo le persone... Non mi aspetto d'essere riaccolto a braccia aperte, ma... vorrei solo che...Fukiko: E' tutto a posto, davvero.Fukiko lo interruppe, con gli occhi gonfi di lacrime. E le ultime difese di Kairi vennero completamente rase al suolo. Scoppiò in un pianto isterico, esibendo un sorriso sbilenco e patetico che però parve essere apprezzato.Non volevo abbandonarvi.. davvero.. avrei tanto voluto portarvi con me.. eravate le uniche persone con cui mi sentivo libero di parlare e di agire.. ma.. ma non sareste state al sicuro come dietro alle mura di un grande villaggio.. vi avrei messo ancor più in pericolo e non sarei mai riuscito a perdonarmelo.. E' stato difficile affrontare gli ultimi cinque anni, ho incontrato persone che mi hanno voluto bene e mi hanno aiutato, ma non mi sono mai sentito a casa come con te e Koyme.. mi mancavate, davvero.Svuotò il sacco, sfogando la tristezza e la solitudine che lo avevano accompagnato fino a quel momento. Per la prima volta da quando aveva abbandonato Konoha si era concesso il lusso di qualche minuto d'umanità. Fukiko rimase immersa in un soddisfatto silenzio, gioendo per quell'intenso e sincero momento di sfogo.Fukiko: K-Koyme sarebbe felice di sapere che sei tornato... Ammise. Non ha mai smesso di chiedere di te.. e la scusa della missione pericolosa inizia a traballare.Mi ha coperto per tutto questo tempo agli occhi di Koyme, le ha mentito pur di non infangarle la memoria con la realtà dei fatti... In cuor mio ho sempre dubitato di lei, ma in realtà è l'unica persona di questo mondo che sembra avermi compreso fin dal primo istante.Aprì la bocca, sperimentando dopo tanto tempo il sapore delle lacrime. Stette per parlare quando venne anticipato, ancora.Fukiko: E' all'accademia... tornerà nel tardo pomeriggio... se vuoi puoi aspettarla...Fukiko divenne rossa in volto, richiudendosi dietro timidezza e timore come se, tutto d'un tratto, fosse tornata bambina. Dal canto suo, invece, Kairi si bloccò: gli sarebbe piaciuto all'inverosimile passare del tempo con lei e la piccola Koyme, ma la paura di compromettersi lo avvinghiò in una stretta dolorosissima.Non posso lasciarmi coinvolgere emotivamente più di quanto non lo sia già... rischierei fin troppe tentazioni e non è il momento giusto, il mondo ninja ha bisogno di me e non posso tirarmi indietro... anche se...Tentennò, pensando a quanto gli sarebbe costato rifiutare un'opportunità così ghiotta di rivedere Koyme, di parlarle, di farsi raccontare quegli ultimi cinque anni, di vedere quanto fosse cresciuta in sua assenza. La difficoltà aumentò nel momento stesso in cui si fermò a soppesare lo sguardo di Fukiko: anche lei avrebbe sofferto se avesse declinato l'invito, lei più di tutti.Devo proteggervi. Sbottò tra i denti, deformando la bocca in una smorfia affaticata e contrita. Tu sai cosa sta succedendo, tu mi capisci vero?A quelle parole non ne seguirono altre. Kairi rimase immobile, ansimante e visibilmente provato dall'estenuante resistenza alla voglia di rimanere. Fukiko invece fece qualcosa di inaspettato, qualcosa che le costò una fatica ancor più grande ma che le venne dal cuore. Gli si avvicinò e gli accarezzò il viso per alcuni istanti, poi lo baciò sulla guancia con una dolcezza senza eguali. Infine lo lasciò libero, libero di rimanere o di andarsene; lo lasciò libero di tornare quando lo avrebbe ritenuto opportuno con la consapevolezza che ci sarebbe stato qualcuno ad aspettarlo.G-Grazie.E Kairi, piangendo come un bambino, svanì nel nulla.GDROFF continua qui GDRON Edited by andrea.rino - 27/1/2016, 19:31
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